27/06/2022
Straordinario multiplo intervento su soggetto con bisogni speciali
Davide Lacangellera,
Direttore responsabile
Agenzia di Stampa Toscana www.agipress.it
PASS (Percorsi Assistenziali per Soggetti con bisogni Speciali) individua gli accorgimenti da adottare per i bisogni speciali della persona: dalle caratteristiche del comportamento alle capacità di comprensione, dalle difficoltà sensoriali a quelle nella mobilità. Pone attenzione agli ambienti, agli arredi, all'impiego di personale con formazione e competenze specifiche.
Per accedere al PASS è possibile regi strarsi alla piattaforma www.toscanaaccessibile.it/pass, descrivere i bisogni speciali delle persone con disabilità e rendere disponibile l'informazione al sistema sanitario regionale.
È possibile farlo rispondendo ad un questionario ed è prevista la possibilità di prenotare una prestazione ambulato riale in uno dei 14 ospedali individuati. Un facilitatore e una équipe dedicata si prendono cura delle richieste. Fare una visita specialistica o un accertamento diagnostico, per chi ha una disabilità, non può e non deve essere più un per corso ad ostacoli.
Di recente è stato possibile effettuare un straordinario intervento multidisciplinare che ha permesso, in narcosi e nellastessa seduta, prestazioni specialistiche diverse.
Si è realizzato nella Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi per un paziente seguito dalla SOD di Odontoiatria Speciale diretta dal dott. Franco Amunni nell’ambito del percorso regionale PASS per gli utenti con bisogni speciali.
L’équipe multidisciplinare, coordinata dal project manager PASS dell’Azienda dott.ssa Angelamaria Becorpi, ha per messo la realizzazione di una sequenza di interventi di chirurgia orale, di tipo oculistico, di tipo ortopedico e di valutazione cardiologica, percorso organizzato in perfetta sequenza dal Coordinamento organizzativo del comparto operatorio del CTO.
“Ciò è stato possibile – ha spiegato Maria Teresa Mechi Direttore Sanitario AOU Careggi - grazie alla collaborazione del team di specialisti che, dopo aver accolto il paziente e permesso al familiare di accompagnarlo nella prima parte del percorso, ha provveduto alla sedazione per poi condurlo in tranquillità nelle sale chirurgiche del CTO e procedere alla serie di interventi. Un ulteriore tassello nell’ambito del PASS a Careggi, dove nel corso degli ultimi anni sono stati numerosi gli interventi multidisciplinari per pazienti con disabilità intellettiva, motoria, sensoriale, che hanno permesso di poter intervenire, con un unico accesso, a più prestazioni contemporaneamente”.
“Il gruppo di operatori formati e specializzati è in continua crescita - ha spiegato la dott.ssa Angelamaria Becorpi - e arricchisce sempre di più il team multidisciplinare del percorso PASS di Careggi che segue pazienti con bisogni speciali in ogni branca specialistica”.
Nell’ambito del percorso PASS un ruolo essenziale è svolto dai facilitatori, un team di figure professionali adeguatamente formate, che rappresentano la necessaria cerniera fra pazienti, familiari, caregiver e struttura ospedaliera. Coordinatrice regionale dei facilitatori è la dott.ssa Valentina Tucci, case manager AOU Careggi.
Di seguito la testimonianza della mamma del ragazzo che ha subito con esito positivo la serie di interventi:
Come si è arrivati all’intervento multidisciplinare?
Sono mamma di una persona con disabilità intellettiva non collaborante e per una infiammazione ad un occhio siamo intervenuti con PASS. Per noi e per nostro figlio è stato importantissimo perché si è aperto un percorso di attenzioni e interventi che ha permesso con una sola anestesia di effettuare tre interventi.
Come ha vissuto quei momenti come genitore?
È stato straordinario poter accompagnare mio figlio fino alla sala operatoria tenendogli la mano. Abbiamo atteso la conclusione degli interventi, poi quando si stava per risvegliare dall’anestesia, io ero lì con lui, che, appena svegliato, mi ha guardato e si è sentito tranquillo. A quel punto mi sono emozionata, ho gioito. Noi genitori siamo stati coccolati da tutto il personale che ci ha accolto con grande attenzione. Tutte le nostre ansie si sono dissolte, le emozioni provate da me e mio marito sono state uniche perché vedevamo che chi si prendeva cura di nostro figlio era personale altamente specializzato e coordinato per affrontare i tre interventi che altrimenti non si sarebbero potuti realizzare.
E suo figlio?
In tutto questo percorso clinico complesso e articolato, mio figlio non ha dato segni di sofferenza, ma secondo noi ha vissuto il tutto senza traumi, perché, in fondo, è come se le coccole fossero arrivate anche a lui.
Come se l’è cavata con gli strumenti informatici?
Prima di questi eventi, avevamo conoscenza del percorso PASS, all’inizio avevamo avuto un po’ di difficoltà nell’accesso al portale con tessera sanitaria o Spid, ma ci siamo resi conto che dopo un piccolo sforzo iniziale è stato di grande aiuto descrivere i bisogni speciali di nostro figlio e registrarli sul portale. Questo è risultato uno strumento fondamentale perché i clinici in qualsiasi momento possono consultare la situazione del paziente.
Cosa è il PASS per lei?
Mi auguro una maggiore conoscenza del PASS perché è una grande opportunità per le famiglie; è la soluzione giusta per un percorso adatto per i nostri ragazzi e dare tranquillità alle famiglie. Un’ospedalizzazione per i nostri ragazzi richiede tante attenzioni in più, anche per fare un semplice esame. Tre interventi, una sala operatoria, una sola anestesia: in due ore è stato fatto tutto, ringrazio tutti con il cuore.