Elisa Filidoro Psicoterapeuta Tencarola Padova

Elisa Filidoro Psicoterapeuta Tencarola Padova Percorsi di Psicoterapia,
colloqui di consultazione e di counseling. Indagine della personalità e valutazione psicodiagnostica. Lavoro con adolescenti e adulti.

Specializzata in Psicoterapia ad orientamento psicoanalitico-fenomenologico, offro Percorsi di Psicoterapia, individuale o di coppia. Attraverso la pscoterapia mi impegno a guidare la persona, che vive un momento di difficoltà, disagio e sofferenza, ad una maggiore conoscenza di sè, grazie alla quale sarà per lei possibile, con il mio aiuto, sciogliere i nodi problematici e trovare in se stessa le risorse per risollevarsi dalla crisi e ritrovare la serenità. Offro, inoltre, colloqui di consultazione e di counseling. Infine, svolgo anche attività di analisi della personalità e di valutazione psicodiagnostica, mediante l'utilizzo del test di Rorschach. Ricevo su appuntamento nel mio studio privato, che si trova proprio sul confine tra Padova e Tencarola (Selvazzano Dentro). Ci sono momenti nella vita nei quali ci si trova in territori ignoti, in cui è difficile mantenere la rotta. Un compagno di viaggio esperto in questi casi è prezioso... non avere paura di chiedere aiuto.

02/11/2025

A 9 ANNI HANNO FONDATO UN “CLUB DEL SESSO”: se siete genitori, per favore prendetevi 10 minuti per leggere questo post.

Genitori ed educatori: il messaggio che segue richiede circa 10 minuti del vostro tempo. Ma potrebbero essere dieci minuti chi vi aiutano a comprendere cose che stanno succedendo nelle vite dei nostri figli e di cui è troppo importante riflettere insieme. Questo post parte dalla testimonianza di una collega che mi ha scritto così:

“Gentile dottore per la prima volta nella mia esperienza professionale mi trovo davanti una situazione per me difficile da affrontare. Nella nostra scuola ci sono bambini di 9 anni che vedono video pornografici dallo scorso anno e hanno creato un club del sesso. Chi vuole farne parte è obbligato a visionare materiali pornografici spinti, rapporti orali, a tre, con uso di oggetti. Tutto questo è stato scoperto da una mamma. Mi viene da dire maledetti cellulari e adulti incoscienti che comprano sempre prima questo oggetto e non supervisionano. Alcune bambine manifestano un disagio forte, Oggi una ha vomitato per lo schifo provato davanti a delle immagini, altre piangono. Io da tanti anni affronto il discorso della pornografia online, della mercificazione del corpo, porto poesie d'amore, mostro ciò che manca in quelle visioni di solo accoppiamento fisico. Lo faccio nella terza media. A quella età le parole mi escono facilmente, so come affrontare il discorso. Non mi è mai successo di trovarmi in una situazione simile, davanti a bambini di 9 anni. Ecco perchè ho bisogno di un confronto con lei.

Da anni, ogni settimana (e ribadisco: ogni settimana) ricevo mail con richieste di aiuto in cui un adulto rivela di sentirsi disorientato di fronte a ciò che ha scoperto esistere nella vita virtuale di un figlio, di uno studente, di una classe o all’interno di una chat. Molte di queste richieste hanno a che fare con l’esplorazione della sessualità da parte di minori che viene fatta sempre più precocemente e con modalità totalmente inadeguate rispetto all’età e alla maturità dei soggetti coinvolti. Questa settimana ho ricevuto questa mail e ho chiesto il permesso di poter condividere questa testimonianza con chi legge i miei post.

Avere 9 anni e fondare, nel proprio ambito di amicizie, il club del sesso imponendo ai coetanei – per farne parte – di visionare materiali molto spinti è un esempio di come l’abuso sessuale (sì, questo è abuso e non esplorazione fase-specifica) possa entrare nella vita dei nostri figli attraverso la combinazione di cinque elementi:
1) il bisogno di appartenenza al gruppo
2) la disponibilità di strumenti digitali che permettono con tre click di fare qualsiasi cosa
3) la superficialità con cui il mondo adulto ha sdoganato nella vita dei minori strumenti potentissimi senza avere alcuna contezza della loro potenza e della disfunzionalità che essa porta nella vita dei minori
4) l’aggressività con cui le piattaforme digitali entrano nelle vite di tutti, anche dei bambini, proponendo esperienze totalmente non fase specifiche e arrogandosi il diritto di dire che non hanno alcuna responsabilità, in quanto avvertono l’utente di contenere materiale riservato ad un pubblico di cui specificano l’età minima (da cui se ne deduce che gli unici responsabili per le navigazioni pericolose sarebbero i genitori che dovrebbero vivere dentro gli smartphones dei figli)
5) la totale mancanza di educazione affettiva e sessuale, che lascia i piccoli esposti a situazioni estreme in cui percepiscono disagio ed eccitazione allo stesso tempo nella totale incapacità di comprendere come orientarsi in tutto ciò e soprattutto a chi chiedere aiuto., visto che le agenzie educative e gli adulti in generale si rivelano vacanti in questo ambito educativo.

Condivido questa testimonianza in un giorno di festa, non per rovinarvelo, ma perché nei giorni festivi noi adulti abbiamo ritmi più lenti e più tempo per concentrarci su cose che la frenesia del lavoro a volte non ci fa considerare importanti. Io non so più come dirlo al mondo che là fuori c’è un problema enorme che entra nelle nostre vite attraverso lo sdoganamento della virtualità a cui bambini e bambine hanno accesso, navigando senza alcun criterio e supervisione.

So che molti dicono che basterebbe educare ad un buon uso dello smartphone, perché non è lo smartphone in sé il problema, ma l’uso che ne viene fatto. Beh, lasciatemi dire che invece è anche lo smartphone in sé il problema perché ha una potenza che nessun bambino sa governare e che nessun adulto sa educare nella relazione con un minore. Dentro al virtuale c’è troppa roba mentre nella mente dei nostri figli, prima dei 16 anni ci sono ancora troppe poche reti neuronali integrative in grado di avere un dominio efficace di quella “troppa roba”. E’ come far guidare una fuoriserie ad un ragazzo che ha appena preso la patente per guidare un motorino.

Per favore parlate di tutto questo ad altri genitori. Voi educatori condividete questa storia nelle vostre chat di classe. Rendete questa domenica una domenica di consapevolezza adulta, sia genitoriale che della comunità educante tutta. Troppe volte sento dire, anche da colleghi molto quotati, che io, con la narrazione che ho fatto del digitale in questi anni, non ho compreso nulla. Perché il problema secondo moltissimi sta nella fragilità di noi adulti.

Io penso che dobbiamo avere il coraggio di dire che il mondo virtuale ha reso i genitori fragili e la fragilità degli adulti ha reso il mondo virtuale sempre più capace di impossessarsi delle vite dei nostri figli. E’ un gatto che si morde la coda che però ha avuto il suo punto di inizio con la pervasività del digitale portatile dentro alle nostre vite di esseri umani del terzo millennio. E questo, Jonathan Haidt lo spiega benissimo nel suo volume “Generazione ansiosa” (Rizzoli ed.)

Su questo tema anch’io ho appena pubblicato un libro con Barbara Tamborini intitolato “Esci da quella stanza. Come e perché riportare i nostri figli nel mondo” (Mondadori ed.) dove cerchiamo di far capire ai lettori che oggi abbiamo bisogno di una totale inversione di rotta e che noi genitori ne dobbiamo essere consapevoli protagonisti. Vi prego, andatelo a cercare nella biblioteca più vicina a casa vostra, non c’è bisogno che lo compriate (chi sa quanti pensano che il mio unico interesse sia – in questo momento - vendere un libro. Ma se così fosse, vi siete mai chiesti come mai in più di dieci anni di vita nei social non ho mai – e ribadisco mai – messo un link ad alcuna libreria online che conduca all’acquisto automatico di un mio libro?). Scrivo libri non perché ho l’urgenza di venderli (cosa che naturalmente viene valutata come positiva da un autore), ma per fare cultura, per usare il mio posizionamento professionale e sociale (oltre che social) ai fini del miglioramento della vita e delle condizioni di crescita dei nostri figli. Lo dico da professionista e lo dico come padre di quattro figli.

Se anche voi pensate che fondare il club del sesso a 9 anni sia una spaventosa distorsione della crescita derivata da un mondo che non ha alcuna cura dei bisogni evolutivi di bambini e bambine del terzo millennio e che ciò non dipenda solo dalla fragilità di noi genitori, ma dalla potenza con cui quel mondo invade le nostre vite…… beh allora spero che questo post vi aiuti a correre ai ripari.

Se volete e potete, aprite il dibattito con più adulti possibili e condividete questo messaggio.

18/10/2025
18/10/2025

🔴 Comunicato stampa congiunto sull’educazione sessuo-affettiva nelle scuole

Le Presidenti e i Presidenti degli Ordini degli Psicologi di Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Sicilia e Veneto prendono una posizione chiara e netta in merito al DDL del 23 maggio 2025 del Ministro Valditara.

🎓 L’educazione sessuo-affettiva è una risorsa, non un rischio. Limitare o escludere la possibilità di promuovere da parte dei professionisti della salute attività educative su questi temi significa privare bambini e adolescenti di strumenti fondamentali per comprendere e gestire i cambiamenti fisici ed emotivi legati alla crescita.

🧠 L’educazione sessuo-affettiva, quando è adeguata all’età e scientificamente fondata, contribuisce a relazioni sane, alla prevenzione di bullismo e violenza di genere, e al benessere psicologico delle giovani generazioni.

👥 Gli Ordini regionali sopra menzionati esprimono profonda preoccupazione per le implicazioni culturali e sociali derivanti dalle limitazioni previste nel DDL “Disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico”.

Chiediamo che la voce degli psicologi e delle psicologhe venga ascoltata nelle sedi parlamentari competenti, per ribadire l’importanza di un’educazione affettiva e sessuale tempestiva, continuativa e basata sulle evidenze scientifiche.

📢 La tutela dei minori passa anche — e soprattutto — attraverso la conoscenza, l’ascolto e la costruzione di contesti educativi sicuri e consapevoli.

Un' amica sempre puntuale...
05/09/2025

Un' amica sempre puntuale...

E chissà... a forza di fallire meglio, si potrebbe finire per riuscire nell'impresa...
16/04/2025

E chissà... a forza di fallire meglio, si potrebbe finire per riuscire nell'impresa...

"Il mondo è così omicida perché è nelle mani di persone che hanno cominciato con l’uccidere se stesse, soffocando ogni f...
15/04/2025

"Il mondo è così omicida perché è nelle mani di persone che hanno cominciato con l’uccidere se stesse, soffocando ogni fiducia istintiva, ogni libertà concessa a se stessi.
Mi sorprende sempre vedere quanta poca libertà ognuno autorizzi a se stesso, quel modo di incollare il respiro al vetro delle convenzioni, e l’appannamento che ciò produce, l’incapacità di vivere, di amare".

- Christian Bobin, “Più viva che mai” -

"I buchi della vita non si chiudono più. Devi crescere intorno a loro, come le radici che affondano nel cemento. E devi ...
07/04/2025

"I buchi della vita non si chiudono più.
Devi crescere intorno a loro, come le radici che affondano nel cemento.
E devi rimodellarti intorno alle crepe".

-Paula Hawkins, "La ragazza del treno"-

04/04/2025
Ilaria Sula, 22 anni, uccisa dall'ex, che ha poi occultato i suoi resti in una valigia e l’ha gettata in un bosco. Sara ...
02/04/2025

Ilaria Sula, 22 anni, uccisa dall'ex, che ha poi occultato i suoi resti in una valigia e l’ha gettata in un bosco.

Sara Campanella, 22 anni anche lei, tirocinante infermiera. Da tempo oggetto di insistenti attenzioni da parte di un collega, che lunedì mattina le ha tagliato la gola.

Parliamoci chiaro, questi crudeli abomini non hanno niente a che fare con l'amore per l'altro, caso mai hanno a che fare con una perversa forma di amore per se stessi, che trasforma una frustrazione, in un'inaccettabile onta da lavare con il sangue.
Un amore totalmente autoreferenziale, che vede l’altro come nulla più di un trofeo da esibire, a conferma, di fronte al mondo e a se stessi, di un valore che, nel proprio intimo, si sa fin troppo bene di non possedere.

"Anche la più repressa delle donne ha una vita segreta, con pensieri segreti e sentimenti segreti che sono lussureggiant...
28/03/2025

"Anche la più repressa delle donne ha una vita segreta, con pensieri segreti e sentimenti segreti che sono lussureggianti e selvaggi, ovvero naturali. Anche la più prigioniera delle donne custodisce il posto dell'io selvaggio, perché intuitivamente sa che un giorno ci sarà una feritoia, un'apertura, una possibilità, e vi si butterà per fuggire".

- Clarissa Pinkola Estés, "Donne che corrono coi lupi" -

"L'altro vi fa vedere come voi siete, che cosa non vi riesce, che cosa voi non tollerate, dov'è che cadete, dov'è che vo...
26/03/2025

"L'altro vi fa vedere come voi siete, che cosa non vi riesce, che cosa voi non tollerate, dov'è che cadete, dov'è che voi vi sentite offesi.
L'altro è uno specchio assolutamente spietato di quello che siete voi.
E voi lo siete per l'altro. Se raccogliete questo tipo di sfida, allora si apre un'altra prospettiva".

-Erica Francesca Poli-

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