22/09/2025
𝐀𝐝𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐫𝐚𝐧𝐢𝐨 𝐚𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐨.
Dopo circa 40 settimane di gravidanza il bambino è considerato a termine e il suo cranio, grazie alla presenza di suture e fontanelle, è in grado di adattarsi per facilitare il passaggio nel canale del parto.
Durante il travaglio la testa del bambino subisce forti pressioni e va incontro a un fenomeno chiamato modellamento: le ossa craniche, ancora flessibili, possono sovrapporsi in modo temporaneo, riducendo il diametro della testa e facilitandone il passaggio nel canale del parto.
▪️Nel primo stadio del travaglio, ad ogni contrazione la testa del bambino viene spinta contro la cervice. Se le membrane sono integre, il liquido amniotico ha un effetto di cuscinetto; dopo la rottura delle acque la testa è meno ammortizzata e i segni di modellamento possono essere più evidenti.
▪️Nella seconda fase del travaglio le spinte materne e le contrazioni uterine favoriscono la discesa del bambino, che deve anche compiere rotazioni e adattamenti per attraversare il bacino.
L’osso occipitale è particolarmente coinvolto nelle compressioni e rotazioni durante il parto e subito dopo la nascita possono essere visibili segni di modellamento come la testa allungata o piccole tumefazioni transitorie.
Le ossa craniche sono molto flessibili e si possono sovrapporre durante il parto, ma di solito la testa riprende spontaneamente una forma regolare nei giorni o settimane successive.
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▪️Movimenti spontanei come il pianto o lo sbadiglio attivano i muscoli della testa e del volto e possono contribuire, insieme ad altri fattori, all’adattamento fisiologico del cranio nei primi giorni di vita.
▪️L’atto della suzione durante l’allattamento al seno stimola in modo intenso i muscoli della bocca e del volto ed è associato a uno sviluppo armonico dell’area oro-facciale, riducendo il rischio di alcune malocclusioni.
▪️È utile cambiare spesso la posizione in cui si tiene il bambino, per evitare pressioni sempre sugli stessi punti della testa.
▪️Il tummy time, cioè il tempo passato a pancia in giù sul petto del genitore o su una superficie sicura quando il bambino è sveglio e sorvegliato, aiuta a rafforzare i muscoli del collo e a favorire la forma armoniosa del cranio.
Nella maggior parte dei bambini la testa ritrova spontaneamente una forma regolare nelle prime settimane, anche se a volte il processo può richiedere più tempo.
La velocità con cui la testa recupera la forma dipende da vari fattori: salute generale del bambino, posizione in utero, tipo e durata del parto ed eventuali complicazioni come prematurità, rottura precoce delle acque, fase espulsiva lunga o uso di strumenti come forcipe e ventosa.
Tutti questi avvenimenti potrebbero favorire l’insorgenza di plagiocefalie, irritazioni o tensioni a livello nervoso, difficoltà nella suzione, reflusso, coliche e disturbi del sonno.
🆘 La forma della testa infatti non è solo un aspetto estetico: in alcuni casi può influenzare la postura del collo e del corpo del bambino, perciò è importante che venga sempre controllata dal pediatra, che deciderà se servono accertamenti o il parere di uno specialista.
▶️ Fonte:
✍🏻 www.bambinonaturale.it/2019/01/riconoscere-e-prevenire-la-plagiocefalia-i-parte/
✍🏻 Fʀᴀɴᴄᴇsᴄᴀ Bᴇɴᴇᴅᴇᴛᴛɪ, Osᴛᴇᴏᴘᴀᴛᴀ
www.instagram.com/p/CTEa0vAA9Lp/?igshid=YmMyMTA2M2Y=
✍🏻 www.studiolemaree.it/2013/11/28/adattamento-del-cranio-al-processo-del-parto/
📷 drscottshemer