19/10/2025
𝐒𝐚𝐥𝐞: 𝐬𝐢̀ 𝐨 𝐧𝐨? 𝐐𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨? 𝐐𝐮𝐚𝐥𝐞?
Dipende dall’età. Durante lo svezzamento la regola generale è:
▪️non aggiungere sale nelle pappe;
▪️in caso di autosvezzamento, cucinare con poco sale (o senza) e aggiungerlo solo nei piatti degli adulti a fine preparazione;
▪️evitare i cibi molto salati come affettati, cracker, grissini… e usare i formaggi con parsimonia.
𝐸̀ 𝑣𝑒𝑟𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒 𝑎𝑙 𝑏𝑖𝑚𝑏𝑜 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑝𝑝𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑖𝑎𝑐𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑔𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑝𝑜𝑙𝑣𝑒𝑟𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑝𝑎𝑟𝑚𝑖𝑔𝑖𝑎𝑛𝑜?
No, perché equivale a salarla. Il formaggio puoi offrirlo, ma solo un paio di volte a settimana.
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𝒫𝓊ℴ𝒾 𝓁ℯℊℊℯ𝓇ℯ 𝒶𝓃𝒸𝒽ℯ:
𝐀𝐥𝐳𝐢 𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐧𝐨 𝐜𝐡𝐢 𝐡𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐞𝐯𝐮𝐭𝐨 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐩𝐨' 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐦𝐢𝐠𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐩𝐩𝐚 𝐨 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐬𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐝𝐮𝐫𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐥𝐨 𝐬𝐯𝐞𝐳𝐳𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨!
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▍𝗠𝗮 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝘀𝗮𝗿𝗮̀ 𝗺𝗮𝗶 𝘂𝗻 𝗽𝗶𝘇𝘇𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗮𝗹𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗮𝗽𝗽𝗲?
In realtà, per un bambino in crescita può rappresentare un carico inutile: i suoi reni sono ancora immaturi e non pronti a gestire un eccesso di sodio. Per questo le linee guida pediatriche raccomandano di non aggiungere sale agli alimenti almeno fino all’anno di età.
Non è necessario insaporire le pappe con il sale per renderle appetitose: il bambino non conosce ancora questo gusto ed è l’adulto a introdurlo. Offrire cibi senza sale aiuta invece a educare precocemente a sapori più naturali e salutari.
▍𝗤𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘀𝗶 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗱 𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝗴𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗽𝗼’ 𝗱𝗶 𝘀𝗮𝗹𝗲?
Nei primi assaggi dell’autosvezzamento, le quantità ingerite sono minime, quindi non c’è rischio se capita occasionalmente che il bambino assaggi un alimento già salato preparato per la famiglia. Tuttavia, la buona pratica resta quella di offrire abitualmente cibi senza sale aggiunto.
Dopo l’anno si può introdurre il sale con molta parsimonia, evitando comunque eccessi.
▍𝗤𝘂𝗮𝗹𝗲?
La risposta è semplice: sale marino iodato.
Nessun beneficio provato, invece, per il sale rosa dell’Himalaya o per altri sali “esotici” proposti come più salutari: si tratta solo di marketing. Il comune sale iodato, economico e facilmente reperibile, è la scelta migliore per tutta la famiglia.
▍𝗤𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼?
È difficile calcolare con precisione quanti grammi di sale assume un bambino, perché bisognerebbe tenere conto anche di quello naturalmente presente negli alimenti e nei prodotti trasformati. Inoltre, il sale viene spesso aggiunto alle pietanze cucinate per tutta la famiglia: come regolarsi, allora?
La soluzione è semplice e salutare per tutti: imparare a usare poco sale in cucina, abituando il palato a sapori più naturali. Per insaporire i piatti, fin dai 6 mesi, si possono utilizzare tranquillamente erbe aromatiche e spezie adatte, che aiutano a ridurre ulteriormente il ricorso al sale.
▍𝗘… 𝗾𝘂𝗮𝘀𝗶 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗶𝗯𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗻𝘁𝗶 𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗿𝗶𝗰𝗰𝗵𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝗮𝗹𝗲.
È il sodio nascosto nei prodotti industriali a rappresentare la principale fonte nella nostra alimentazione, molto più del pizzico di sale aggiunto in casa.
Salumi, formaggi stagionati, snack confezionati, piatti pronti, salse come ketchup, maionese o salsa di soia ne sono esempi evidenti. Molti prodotti ultraprocessati contengono inoltre additivi a base di sodio (come glutammato monosodico, sorbati e polifosfati), che ne aumentano ulteriormente il contenuto.
Prestiamo quindi attenzione soprattutto ai piatti pronti industriali, che spesso abbinano molto sale a una qualità nutrizionale scarsa.
▶️ Fonte:
✍🏻 Cᴀʀʟᴀ Tᴏᴍᴀsɪɴɪ, Pᴇᴅɪᴀᴛʀᴀ
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✍🏻 Cʟᴀᴜᴅɪᴏ Oʟɪᴠɪᴇʀɪ, Cʜɪʀᴜʀɢᴏ Pᴇᴅɪᴀᴛʀɪᴄᴏ
www.instagram.com/reel/CdsRY0EFrf7/?igshid=YmMyMTA2M2Y=
✍🏻 Eʟɪsᴀ Dᴇ Fɪʟɪᴘᴘɪ, Bɪᴏʟᴏɢᴀ Nᴜᴛʀɪᴢɪᴏɴɪsᴛᴀ
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📷 raisingmaidens