20/12/2025
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Ed eccoci nuovamente alle porte del fine settimana, per un nuovo episodio di "Patologie Spiritose: tra curiosità e leggerezza!"
Oggi parliamo di un referto molto frequente nelle radiografie del collo: la verticalizzazione cervicale.Tranquilli: non significa che il collo si stia trasformando in un palo della luce.. ma che ha perso un po’ della sua naturale eleganza!
Cos’è e dov’è?
La colonna cervicale ha una curva fisiologica chiamata lordosi, che serve ad assorbire i carichi e distribuire le forze. Quando questa curva si riduce o scompare, si parla di verticalizzazione: il tratto cervicale diventa più “dritto” del normale. È una variazione posturale, non una malattia. E soprattutto: non è irreversibile!
Curiosità divertente
La verticalizzazione cervicale è una delle “diagnosi” più abusate nei referti.
Molti pazienti la leggono e pensano: “Oddio, ho il collo storto!”
In realtà potrebbe essere semplicemente.. la posizione in cui hai messo la testa quando ti hanno fatto la radiografia
Come si sviluppa?
Ci sono vari motivi per cui la lordosi cervicale si riduce temporaneamente: tensione muscolare (soprattutto trapezio, scaleni, elevatore della scapola), posture prolungate al computer o al telefono, contratture dovute al dolore, stress e respirazione alta e piccoli traumi o colpi di frusta.
In molti casi è un meccanismo protettivo: il corpo “irrigidisce” la zona per evitare movimenti dolorosi.
Nella vita quotidiana
La verticalizzazione cervicale può essere associata a rigidità del collo, mal di testa, fastidio a girare la testa, tensione alle spalle e formicolii alle braccia (più raramente).
Molti pazienti riferiscono di avere la sensazione di “testa pesante”, come se la cervicale fosse sempre sotto sforzo.
Parole complicate, spiegate semplici
Lordosi cervicale: la curva naturale del collo.
Raddrizzamento: riduzione temporanea della curva.
Biomeccanica cervicale: come si muove e distribuisce i carichi il collo.
Accenni di fisioterapia
La fisioterapia non “riporta la curva indietro come una molla”, ma lavora su ciò che davvero conta: funzione, movimento e carico.
Gli obiettivi sono migliorare il movimento cervicale, ridurre la tensione muscolare, lavorare sulla respirazione diaframmatica e toracica, riequilibrare scapole, spalle e tratto toracico, rieducare la postura in modo dinamico, NON rigido.
Spesso, quando i tessuti si rilassano e il dolore si riduce, la curva.. ritorna da sola.
Curiosità scientifica
Una verticalizzazione cervicale si osserva anche nel 50% dei soggetti asintomatici. Non predice artrosi, ernie o problemi futuri. È più correlata alla tensione muscolare che alla struttura ossea. Molti studi sottolineano che è un reperto radiologico, non una patologia.
Conclusione
La verticalizzazione cervicale non è un verdetto, ma un segnale: il collo sta lavorando un po’ troppo “in difesa”. Con movimento, respirazione e fisioterapia mirata, ritrova elasticità e funzionalità.. e smette di fare il palo della luce! 😁
A sabato prossimo per il prossimo episodio! 🤗