Shiva Flow

Shiva Flow Yoga, Ayurveda e Jyotisha. Hatha, Yin, Restorative Yoga & Shiva Flow. Mudrā, Meditazione, Pranayama. Praticante, Insegnante, Formatrice.

Uno stile di Yoga fluido che partendo dal racconto del picco, lavora attraverso il corpo sul mito stesso e i suoi significati.

📿 Le cavigliere non sono solo un bellissimo accessorio, ma per l’ayurveda portano anche dei benefici.👣 Pāyal o anklets👉🏻...
27/12/2025

📿 Le cavigliere non sono solo un bellissimo accessorio, ma per l’ayurveda portano anche dei benefici.

👣 Pāyal o anklets

👉🏻 Stimolano i marma dei piedi (Gulpha marma alla caviglia).

🔔 Il suono dei campanellini tradizionali regolarizza il ritmo della camminata, calma la mente e “radica”.

⬇️ Armonizzano apāna vāyu (energia discendente).

🩸 Si ritiene che la leggera pressione delle cavigliere sui nervi della caviglia e del piede migliori la circolazione sanguigna.

⚖️ Si dice che le cavigliere d’argento (quelle tradizionali sono fatte d’argento, non d’oro) assorbano l’energia negativa dal corpo e mantengano l’equilibrio del calore corporeo.

🦵 Il leggero peso delle cavigliere tradizionali aiuta a rafforzare i muscoli della caviglia e delle gambe.

🩸 Si dice che indossare payal regoli il ciclo mestruale e mantenga sani gli organi riproduttivi

🔔 Suono delle campane - I piccoli ghungroo (campane) in payal creano un suono dolce quando si cammina, che si crede inviti energia positiva e scongiuri la negatività. Il suono ritmico è anche legato alla calma e all’equilibrio dell’umore.

26/12/2025

📿 In India ogni gesto ha più significati e motivazioni.

🧶 Il filo che viene legato intorno al polso non ha solo un significato rituale sacro.

🤜 L’Ayurveda dice che è un modo per lavorare sui punti marma.

⚡️ Lo Yoga dice che si tratta di un sigillo energetico.

☝️ Le Neuroscienze parlano di terapia della micro-pressione.

👀 Il polso è uno dei punti di incontro del nervo pranico più sensibile di tutti corpo (Manibandha Marma), così quando leghi un filo al polso o quando indossi un bracciale al polso succede qualcosa di molto particolare:

🌀 Vāta si stabilizza

🧠 La mente si calma e si radica

🫁 Il respiro diventa più fluido

😅 Le emozioni si placano

🔆 Il Prāna non si disperde più

💥 Il Sankalpa diventa più forte

✨ Le spezie ayurvediche di NataleCannellaUna spezia riscaldante che pacifica Agni e migliora la digestione equilibrando ...
25/12/2025

✨ Le spezie ayurvediche di Natale

Cannella

Una spezia riscaldante che pacifica Agni e migliora la digestione equilibrando Kapha e Vāta. Ideale per l’inverno

Chiodi di garofano

I chiodi di garofano aiutano la digestione e a pacificare Kapha e Vāta supportando la digestione

Noce moscata
Calma Vāta e supporta la digestione, aiutando a calmare il sistema nervoso e promuovendo un sonno riposante.

Cardamomo
Aiuta la digestione, riduce il gonfiore di pancia, bilancia i 3 dosha, aiutando a eliminare la pesantezza dopo i bagordi festivi.

Zenzero essiccato
Stimola il fuoco digestivo che riduce ama, supporta il metabolismo e il sistema immunitario.

🎄 Il metodo ayurvedico per mantenere l’equilibrio durante le feste🌲 Reset - Rientrato nella tranquillità di casa lava le...
24/12/2025

🎄 Il metodo ayurvedico per mantenere l’equilibrio durante le feste

🌲 Reset - Rientrato nella tranquillità di casa lava le mani, sciacqua il viso con acqua fresca. L’Ayurveda dice che l’acqua aiuta a mandare via le energie pesanti.

🌲 Respira - Siediti tranquillo e fai 5 respiri lenti col naso. Ad ogni espirazione pensa “Mi sto ricaricando”. Semplice, potente, radicante.

🌲 Silenzio - Dopo i 5 respiri rimani seduto in silenzio eliminando ogni possibile fonte di disturbo e distrazione. Se possibile, lascia fuori dalla stanza il telefono, chiudi la porta in modo che a nessuno venga la tentazione di parlarti, chiudi gli occhi.
Il silenzio e l’immobilità comunicano al sistema nervoso: è tutto a posto.

🌲 Calore - Una tisana, un tè, una zuppa. Il calore ristabilisce l’Ojas dopo l’esposizione al mondo sociale e a ciò che gli attiene.

🌲 Lentezza e leggerezza - Cerca di mantenere per qualche ora un ritmo lento. Abbassa le luci in casa, fai le tue cose con calma e consapevolezza, parla poco. Quando il corpo e la mente si ammorbidiscono l’energia aumenta.

🌲 Cammina a piedi nudi - Cammina a piedi nudi in casa. Se fa freddo indossa calze morbide e calde. Cerca di fare tutto con presenza. La consapevolezza e il movimento lento ricaricano corpo, mente e cuore.

🌲 Evita - Musica alta, pratiche intense, ore davanti al telefono, “immersioni emotive”, rumore e disordine intorno. La confusione drena prana.

🩶 Prenditi cura di te! Buone feste!

🫩 Il 2025, soprattutto nella sua ultima parte, è stato un anno impegnativo.✨ In queste ultime pratiche vorrei ammorbidir...
22/12/2025

🫩 Il 2025, soprattutto nella sua ultima parte, è stato un anno impegnativo.

✨ In queste ultime pratiche vorrei ammorbidire, evitare l’intensità e andare verso l’ascolto, l’accettazione e la capacità di lasciare che le cose successe rimangano lì dove sono per poter andare avanti più leggeri.

✨ Il tema di queste tre pratiche sarà proprio questo: non fare, non capire, non guarire, ma lasciarsi sostenere.

✨ Non tutto ciò che pesa deve essere portato.
Alcune cose chiedono solo di essere appoggiate.

18.00 Hatha Yoga - Rendere il corpo abitabile
19.00 Shiva Flow - Lasciarsi muovere
20.00 Yin/Restorative - Lasciarsi cullare

✨ In presenza e online

18/12/2025

😗

✨ In questo momento in cui Guru è retrogrado e Śukra è in gandanta, ossia in una fase di passaggio tra gli elementi fuoc...
18/12/2025

✨ In questo momento in cui Guru è retrogrado e Śukra è in gandanta, ossia in una fase di passaggio tra gli elementi fuoco e acqua, la necessità è quella di tornare indietro per attraversare un nodo emotivo e valoriale, senza forzare.

🗣️ Le parole chiave sono resa, revisione dei valori, compassione verso sé stessi e scioglimento di vecchie promesse, voti, aspettative.

✨ Guru retrogrado ci parla di maestro interiore, non fuori e ci chiede di rivedere credenze, insegnamenti, ruoli, “verità acquisite”.

✨ Śukra in gandānta riapre ferite antiche su amore, piacere, relazione, valore personale e ci riporta davanti a emozioni pre-razionali, spesso karmiche o familiari.

✨ Useremo la pratica dello yoga e dell’ayurveda per trovare morbidezza e accoglienza in questo momento potenzialmente impegnativo, ma che promette possibilità di cambiamento e soluzione.

🩶 questa sera alle 19.00 in presenza e online per l’ultima pratica di Yoga, Ayurveda e Jyotisha di questo impegnativissimo 2025

16/12/2025
✨ Non tutto ciò che è amaro va eliminato.🔱 Nella tradizione Śaiva, prima di amritam, il nettare dell’immortalità, dall’o...
15/12/2025

✨ Non tutto ciò che è amaro va eliminato.

🔱 Nella tradizione Śaiva, prima di amritam, il nettare dell’immortalità, dall’oceano emerse il veleno.

✨ Śiva non lo distrusse. Non lo trasformò. Lo contenne.

👤 La sua gola divenne blu. Il cuore rimase intatto.

🧘🏻‍♀️ Questa settimana pratichiamo così: non per liberarci, ma per restare.

✨ Hatha• Shiva Flow • Yin/Restorative

✨ In presenza e online

Come sempre dedico l’ultimo giorno ai saluti e ai luoghi che mi piacciono di più. Dopo la pratica della mattina, con una...
11/12/2025

Come sempre dedico l’ultimo giorno ai saluti e ai luoghi che mi piacciono di più. Dopo la pratica della mattina, con una breve meditazione per salutare l’India (ma solo per poco) Sono andata con Max a cercare un posto più confortevole per l’anno prossimo, trovandone un paio davvero carini, uno proprio sul Cliff. Passo a salutare Umer, Khaisar (il cugino di Darshan, quello di Mysore) e Mir, gli angeli custodi di questo posto, il mio team di soccorso di Varkala. Con Umer ci diamo appuntamento all’anno prossimo, Con Khaisar a questa estate (eh sì… vorrei tornare a Mysore, ma pensiamo prima a organizzare Varanasi, non appena torno a casa) con Mir a giugno, quando andremo a trovarlo in Kashmir per organizzare un bel viaggetto nel 2027, ma non solo. A settembre si sposerà e ci ha chiesto di andare al suo matrimonio. Santo cielo! Un altro matrimonio indiano… questa volta al Nord, ma non penso che sarà in stole Bollywood, di quelli che mi aveva descritto Manik al matrimonio di Nishkal. I kashmiri hanno l’aria decisamente più sobria e pacata degli indiani di altri stati. Ovviamente mi parte il filmone. Essendo in Kashmir ci immagino tutti vestiti di lana, con grosse sciarpe morbide e avvolgenti, dei vistosi gilet di capra e delle scarpe di lana cotta a punta, mentre brindiamo con una pinta di latte di Yak. Mentre ci invita Mir non ha l’aria di uno che si sta per sposare felicemente. Lo guardo e gli chiedo come mai. Mi guarda con lo sguardo un po’ triste, Mir ha spesso la sguardo un po’ triste, e mi dice che lui non ha una fidanzata. Sono i genitori che hanno deciso che è arrivato il momento che metta su famiglia e gli hanno dato un ultimatum: o si trova una ragazza lui, o gliela trovano loro. Lui in realtà ha una fidanzata stagionale, diciamo che più che una persona la sua fidanzata è un ruolo, che cambia protagonista di volta in volta. Se il matrimonio andrà in porto questa volta non mi farò fregare. Mi studierò bene la situazione abbigliamento per evitare di ritrovarmi vestita da “fuori luogo” come al matrimonio di Nishkal e Varshini.

Caccio un urlo per fermare il bus, la scena di Mysore si stava ripetendo. Non ce la posso fare…
IL viaggio corre via liscio, da Varkala a Trivandrum è un’oretta, che mi perdo perché mi addormento secca. Siamo su tre aerei diversi, per cui all’aeroporto comincia la trafila dei primi saluti. Abbracci, ci rivediamo presto, grazie e via, andiamo verso i gate, dove c’è il mio luogo di perdizione: la libreria dell’aeroporto, piena di libri di yoga, filosofia e ayurveda. 6. Non rilascerò dichiarazioni, dico solo 6 (+ 2 presi a Varkala).
Sono sull’aereo in questo momento. C’è il wifi e mi sono presa un po’ di tempo per scrivere e per postare questa ultima pagina del mio diario di viaggio. Ho scritto poco, non ho raccontato molto, come già scritto sono arrivata esausta a questo dicembre e ho avuto bisogno di riprendere le fila di tutto. Forse lo sto facendo ora, a bocce ferme, dopo aver decompresso, rielaborato e metabolizzato. E comunque sull’aereo c’è in pesce cane.

Penultimo giorno. Ho cominciato a prendere il ritmo da un paio di giorni ed è già ora di partire. Sono al mio tredicesim...
09/12/2025

Penultimo giorno. Ho cominciato a prendere il ritmo da un paio di giorni ed è già ora di partire. Sono al mio tredicesimo viaggio in India, eppure fatico ancora a capire cosa sia quello che provo quando si avvicina il momento di allontanarsi dall’India. Che sia Varkala, Varanasi o Mysore, tutte le volte che si tratta di partire sento una sorta di strappo che mi fa pensare (e programmare) il prossimo viaggio che mi permetterà di tornare. Questo paese è un casino. È sporco, anche quando tenta di essere pulito, è esagerato in tutte le sue manifestazioni, pacchiano e scomodo eppure lo amo. Mi fa spesso arrabbiare, ma mi rende anche felice, sicuramente non è banale.
Stamattina, dopo la pratica, Max e io siamo andati in spiaggia a fare il bagno. L’acqua era meravigliosa, il sole caldo, e poi ci siamo seduti in un bar sul Cliff, vista mare. Mi ero portata un libro da leggere, ma ho deciso di guardare il mare finché posso farlo. Voglio fare il pieno di bellezza. Nel pomeriggio faccio un incontro sulle nakshatra, le costellazioni lunari della jyotisha, e poi tutti liberi. Siamo agli sgoccioli e il nostro gruppo impazza lungo il Cliff per fare gli ultimi acquisti, massaggi, commissioni. Io ne approfitto per cominciare a salutare un po’ di persone, anche se so che poi domani passerò di nuovo a salutare un’ultima volta. Questo viaggio mi è sembrato ancora più breve del solito, i giorni mi sono passati tra le dita in un soffio. Sono arrivata stanca, ho avuto bisogno di qualche giorno per ricalibrare tutto e ora che mi sono riassestata è il momento di rituffarsi nel quotidiano. Mi porto sicuramente dentro alcuni momenti impareggiabili, come le parole inventate da Francesco, nel tentativo di ricordarsi termini inglesi o indiani. I marma sono diventati punti marmo, trasformando un massaggio che doveva essere rilassante in una tortura vera e propria, il rituale della pooja é diventato la pungia, che sembra più un ballo tipico sardo, “ci vediamo al Darjeeling” è diventato “ci vediamo da girlling”.
Domani ultimo giorno, sono curiosa di vedere cosa ci aspetta.

Oggi abbiamo dovuto ribaltare il programma giornaliero per andare a fare un giro nella foresta delle mangrovie. L’anno s...
08/12/2025

Oggi abbiamo dovuto ribaltare il programma giornaliero per andare a fare un giro nella foresta delle mangrovie. L’anno scorso siamo andati in Tuk Tuk, questo’anno, visto il gruppo numeroso, abbiamo deciso di andarci in bus. Il viaggio sembra interminabile, e in effetti lo è; 1 ora e mezza per arrivare. La strada mi sembra diversa da quella dell’anno scorso e spesso l’autista si ferma per parlare al telefono. Mi viene in mente Rocco Papaleo in Basilicata Coast to Coast: ci siamo persi, queste stradine di campagna sono tutte uguali…
Quando ormai cominciamo a disperare il bus si ferma vicino a un fiume. Siamo arrivati.
Senza troppe cerimonie saliamo subito su tre barche di legno. Non sono a motore, il conducente ha un bastone lungo che usa per spingersi sul fondale basso del fiume (o lago?), insomma acqua di mare che rimane intrappolata nella sabbia e forma delle lagune. Non è lo stesso posto dell’anno scorso, mi ricorda per certi versi il Vietnam e il giro che abbiamo fatto sul Mekong. Mentre l’anno scorso abbiamo girato in quello che sembrava un lago, tra le mangrovie, quest’anno siamo anche passati per piccoli canali artificiali costellati da ponti così bassi da obbligarci a rannicchiarci sul fondo della barca per poter passare. Lungo questi canaletti una serie di casette colorate una più bella dell’altra. Sembra di essere in un posto appena uscito da una favola. A parte i nostri schiamazzi (devo dire abbastanza moderati) tutto intorno c’è solo silenzio e pace. Scopro che le aquile (qui è pieno) fanno un verso molto simile a quello dei gattini appena nati, che i pesciolini in acqua, lunghi e filiformi, si chiamano pesci trombetta. Facciamo anche una pausa su una secca per scendere e fare uno shooting fotografico. Il ritorno è la conferma che all’andata ci eravamo persi: arriviamo molto più velocemente all’albergo.

Ci sparpagliamo per mangiare e fare commissioni. L’appuntamento del tardo pomeriggio è in shala con Max per praticare ashtanga o in spiaggia con me per praticare Yin Yoga. La scena è quella della prima sera: noi al tramonto, nella posizioni più bizzarre, tutto intorno indiani che fanno balletti, si fotografano, fotografano il mare, cani che passeggiano, guardie che fischiano all’impazzata. Eppure riusciamo a rilassarci lo stesso.
Ci diamo appuntamento per cena su whatsapp e questa sera, per la prima volta siamo praticamente tutti a tavola, mescolati, non più a gruppetti, in un’amalgama bellissima.
India pacificatrice ha fatto ancora la sua magia.

Indirizzo

Via Marsala 69
Sesto San Giovanni
20090

Orario di apertura

Lunedì 17:00 - 20:00
Martedì 17:00 - 20:00
Mercoledì 17:00 - 20:00
Giovedì 17:00 - 20:00
Venerdì 17:00 - 20:00

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