Hitocure - Cura della Persona

04/11/2025

01/10/2025

25/08/2025

Quando si cambia molto in fretta, gli altri restano come spettatori congelati e con loro iniziano i silenzi. Anche le persone con cui si condividono amicizie o relazioni da anni, se non seguono allo stesso passo, restano indietro, appesantite e rallentate dalla loro paura o dal rifiuto del cambiamento. È molto triste, ma è il loro modo di non cambiare che li tiene lontani, che ci fa sentire a un certo punto irrimediabilmente estranei. Del resto, noi abbiamo capito che è la scoperta a tenerci in vita, la ricerca di un Io più grande, quello che Jung chiama processo di individuazione. Sembra che loro non ci capiscano più: in effetti, siamo noi a non capire loro. Non capiamo come si possa amare più un’abitudine che una guarigione, un dolore antico rispetto a una piccola o grande liberazione, un sapere di essere qualcosa, un difenderlo, piuttosto che il lasciarsi sommergere da nuovi territori, sconosciuti e profondi

Gabriele Policardo

07/08/2025

19/03/2025

Il tocco è un onda vibrazionale La Forza di connessione con l'interezza di essere toccati è denominato: Principio di prossimità. Grazie al sistema nervoso tattile.

13/02/2025

Emetti atti d'amore.

12/02/2025

Cura dei tuoi piedi

31/01/2025

La vita non procede per riempimento di vuoti,
ma per conquista di spazi interiori.
~ Roberto Assagioli

11/01/2025

Ogni mattina, quando ti alzi, invoca gioia e amore. Perché iniziare sempre la giornata con pensieri negativi: ti mancano i soldi, chi ami non ti è fedele, un vicino o un collega ce l'ha con te? Avrai abbastanza tempo per pensare a tutto questo.
Ma quando ti svegli, inizia a ringraziare il Signore. Digli: "Signore Dio, eccomi ancora vivo oggi, ben portato, posso respirare, camminare, mangiare, vedere, sentire, pensare, amare. Questi sono tesori inestimabili. Grazie! "Sì, ogni mattina, pensa di svegliarti con gioia ringraziando il Signore.

Omraam Michael A vanvanhov

07/12/2024

07/11/2024

26/03/2024

L’invidia mette luce ad una mancanza e possiamo guardarla con coraggio e prenderla per mano fin dove vorremo seguirla per ascoltarne l’insegnamento

Una lunga riflessione personale.

Invidia. Uno sei sette vizi capitali. Ci insegnano che non va provata, che è male, che porta al pettegolezzo malevolo, alla diffamazione dell'altro. E' legato a quella sensazione per cui i successi altrui, il loro benessere, la loro ricchezza, la loro fama ci provocano tanto dolore e ci fanno sentire così inadeguati, incapaci, sfigati da renderci proprio intollerabile l'altra persona.
Per me l'invidia è un'ombra saggia. Come ogni vizio capitale. Dice di me ma pure dell'altra persona. Si, lo so, non è usuale pensare che un'ombra parli anche dell'altro ma per me è anche così.
L'invidia mi ha spesso insegnato che cosa mancava nella mia vita, mi ha sempre messa di fronte alla mia pigrizia, alla mia rigidità, alla mia cedevolezza, alla sconfitta e chi più ne ha più ne metta.
Ma quando invidio mi chiedo anche perchè proprio l'invidia e non l'ammirazione? Alla fine anche chi ammiro mi stimola a superare la pigrizia, la cedevolezza e la rigidità.
Cavalcando l'Invidia mi sono accorta che è per me anche un campanello d'allarme sull'altra persona, o meglio sul come l'altra persona ottiene i suoi successi.
L'invidia è molto legata al senso di ingiustizia, alla correttezza e scorrettezza.
E allora la domanda che mi faccio quando questo sentimento si presenta a me è "cosa valuto ingiusto, non corretto, pericoloso, non buono" in questa persona e nel suo successo.
Perchè il mio obiettivo è fare le cose come ritengo siano bene per me e secondo un' etica e una morale in assonanza con me. E spesso l'invidia mi dice che lì c'è qualcosa che vorrei ma c'è anche qualcosa che non vorrei proprio, qualcosa da cui tenermi alla larga.
Ma allora stai giudicando?
Certo che sì.
Ma chi mi conosce sa che io non mi oppongo al giudizio. La trovo una operazione illusoria, dolorosa e poco utile alla società oltre che all'individuo.
Quello che non giudico è l'invidia stessa. Se è li, mi dico, avrà un senso.
Quando una persona a me cara mi dice ti invidio, o invidio questa tua parte, questa cosa che hai fatto ecc... io vado in allerta. E ringrazio perchè mi permette davvero di guardare se questa cosa, se questo successo, se questa conquista è fatta secondo un principio di equità, secondo scienza, conoscenza e consapevolezza.
Per cui, ancora una volta, grazie a l'Invidia per ciò che porta.
Certo, cavalcare l'invidia ha un grande vantaggio. Tutte le volte che un'ombra diventa nostra alleata perde di furore e possiamo controllare come usarla.
L'invidia alleata permette, almeno a me permette, di non avere nessun bisogno di distruggere l'altra persona che ha una sua verità e questo mi è sempre molto chiaro. Posso scegliere che il suo modo di agire non è il mio, posso anche esprimere il perchè per me non è il modo migliore, posso pure scegliere di allontanarmi dalla persona. Ma non mi interessa che cada, fallisca, stia male.
Per cui gloria anche a questo vizio capitale, a quest'ombra mia alleata.

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