Non si può raccontare la storia della nostra azienda senza ricordare il percorso formativo scientifico ed umano del suo fondatore, il Dottor Giuseppe "Peppino" Mocci Serralutzu.
Nel 1929, anno in cui il giovane Peppino viene ammesso nell'allora Regia Università degli Studi di Cagliari, il mondo accademico era, nel bene e nel male, profondamente diverso da quello di oggi.
In quegli anni i fermenti scientifici erano ai massimi livelli della storia dell'umanità; infatti, anche grazie ai progressi tecnologici, cominciavano a ve**re applicate alla vita di tutti i giorni tutte quelle scoperte che gli scienziati avevano fatto nei decenni precedenti.
E' in questo clima, dominato da grandi e rigorose figure scientifiche e morali come Brotzu, Businco, Rattu e Spanedda, e che i gruppi di studenti universitari (all'epoca, visto anche il loro numero esiguo, tutti conoscevano tutti) sdrammatizzano con sane trovate goliardiche, che la Cagliari "studiata" si ritrova nei caffè e nel Regio Teatro Politeama, come una piccola grande città che anch'essa vuole contribuire alla formazione di un mondo nuovo.Da quella Università Peppino esce con una laurea in chimica ed una in farmacia nel 1936, dopo aver assorbito le qualità scientifiche ed umane dei suoi maestri, e comincia a lavorare come collaboratore della farmacia Sanna di Cagliari, della farmacia di Guspini e di quella di San Gavino....
Nel 1939, dopo aver vinto il concorso svoltosi in quell'anno, fonda la Farmacia Mocci ed installa la sede a Sestu in Piazza Sant'Antonio.
Seguono i tragici anni della guerra, nei quali lo vediamo impegnato come Capitano della Sanità, al comando di un ospedale da campo che verrà distrutto in Africa.
In seguito ad una grave malattia della moglie si reca a Roma per cercare di curarla con le migliori risorse dell'epoca, purtroppo invano; resta bloccato sul continente a causa della guerra, e grazie all'aiuto dell'industriale Angelini apre una farmacia nel paesino di Bieda (oggi Blera), dove ottiene il duplice scopo di mantenersi e di limitare le violenze dei nazisti sulla popolazione grazie al suo grado di Ufficiale di Sanità.
Riesce a rientrare a Cagliari solo nel 1945, dove ritrova i suoi tre figli che aveva affidato ai parenti: tutto è da rifare, la farmacia di Sestu è stata svaligiata.
Continua il suo iter di studi nella facoltà di medicina che aveva cominciato alla fine degli anni trenta, ma, scoperto che a causa della guerra è avvenuta la perdita dei verbali relativi agli esami conseguiti, rinuncia ad ottenere la laurea.
Ripreso il lavoro con risorse modestissime, subisce una nuova catastrofe, questa volta di origine naturale:
Nel 1946 il Rio Matzeu straripa in seguito ad una disastrosa alluvione, provocando la morte di diverse persone, la distruzione di una parte del paese e la perdita di tutto ciò che era contenuto nella farmacia; in seguito a questi avvenimenti, trasferisce la farmacia in Piazza San Salvatore, e da qui, nel 1954, in Via Cagliari.
Nel 1976, dopo più di trent'anni di lavoro nei quali viene validamente coadiuvato dalla seconda moglie Misa Cattaneo, finalmente riesce a costruire in Via Monserrato la prima sede della Farmacia Mocci di sua proprietà.
Purtroppo scompare prematuramente nel 1980, in seguito ad una malattia incurabile.
All'inizio del 1996, ottenuta dal figlio Riccardo l'abilitazione alla titolarietà, la famiglia Mocci riassume la conduzione diretta della farmacia, riprendendo con vigore gli insegnamenti scientifici ed umani ereditati dal fondatore.
Nel maggio del 2002 viene inaugurata l'attuale sede di Via Monserrato 57, nella quale vengono realizzati locali ed impianti all'avanguardia basati, però, sulla continuità della tradizione e del know-how acquisiti dall'azienda nei suoi 63 anni di vita
E' intenzione della Farmacia Mocci, infatti, porre in essere non appena disponibili tutte le innovazioni scientifiche e tecnologiche volte ai servizi ai propri clienti.
E' però altresì essenziale la puntuale validazione di tali innovazioni, al fine di non creare false aspettative ed illusioni, oggi purtroppo sempre più frequenti a causa di una non corretta informazione diffusa dai media: è quindi grazie alla sua esperienza ed alla preparazione dei suoi collaboratori che la nostra farmacia si farà sempre carico di tutelare la salute e gli interessi dei suoi clienti.
In un'epoca in cui i governi di altre nazioni hanno permesso che la grande distribuzione si impadronisse delle farmacie, ed in queste si vendesse - di conseguenza - dall'ombrello, al panino, al quotidiano ed al farmaco antitumorale grazie a spietate convenienze (e connivenze) economiche, noi crediamo che il nostro ruolo di tutela verso il "cliente" non debba cedere a queste logiche, proprio perché sappiamo che chi sta dall'altra parte del banco è una persona che ha bisogno di aiuto per risolvere i suoi problemi, talvolta molto gravi.
