27/10/2021
Questo, per chi non lo sapesse, è l’aspetto di un bimbo a 3 mesi, che dopo una poppata di latte di mamma e qualche coccola si addormenta beato.
Si, domani il mio secondo bimbo fa 3 mesi e secondo il sistema previdenziale sociale io, madre, domani mattina dovrei tornare a lavoro.
Quindi secondo il medesimo sistema domani Riccardo, al suo risveglio, non dovrebbe trovarmi accanto a lui. Purtroppo (e sicuramente ho sbagliato io!) in questi 3 mesi non sono riuscita ad insegnargli a nutrirsi, a camminare, a lavarsi, a prepararsi e vivere in autonomia. Che pigrona sono stata!
Quindi, sempre domani, io dovrei lasciare Riccardo a qualcun altro affinché si occupi di lui, per recarmi in ufficio.
Ora, chi mi conosce sa quanto io ami il mio lavoro, quanto ho studiato e lottato per il ruolo che ricopro, quanta energia investo a gestire le mie risorse e le responsabilità che mi sono state attribuite e quanto il lavoro mi manchi pure.
Ma Riccardo domani avrà solo 3 mesi: solo 3 mesi fa è venuto al mondo. Lui domani dipenderà ancora da me (e me soltanto) per tutto quello che serve a un bimbo per crescere nel modo più naturale possibile.
Possibile che nel 2021 chi dovrebbe intervenire non si rende ancora conto di quanto sia difficile per una mamma, per un bambino e per l’intero sistema familiare far finta che questi 3 mesi post nascita siano sufficienti?
Guardatelo, a voi sembrano sufficienti?
Continuiamo a prenderci in giro.
Da domani, chi dovrebbe intervenire mi paghi pure il 30% di quanto merito: mio figlio domattina al suo risveglio troverà la sua mamma accanto a lui e questo vale di più… molto di più.
Testo di Mariangela MaGa