09/11/2025
Per separarsi bene.
Alcune persone che giungono nel mio studio giugono per chiedermi di intraprendere un percorso di supporto pedagogico "per affrontare bene la separazione".
Spesso la domanda è "come e cosa dire a figli e figlie?"
Il percorso di supporto pedagogico, al netto della domanda iniziale, è un'esperienza esistenziale, più o meno lunga, che dipende dalla disponibilità, del desiderio e dal bisogno di ogni persona di condividere domande, e immaginare risposte che rendano sé e le altre persone più serene, anche quando non possono essere felici.
Ieri sera ho visto "Cinque secondi" al cinema.
È un film che porta al centro molte questioni umane: la sofferenza fisica e mentale, l'amore, il tradimento, il successo, la resa, l'ottimismo della volontà, il pessimismo della regione, la condivisione, l'isolamento.
A me è sembrato che Virzì abbia voluto suggerirci che spesso, nelle questioni umane, torto e ragione non hanno alcun valore né alcun significato in sé.
Forse ciò che accade è che spesso si fa del proprio meglio con ciò che si ha e, ammesso che lo sia per qualcuno/a, quel che si fa non è sufficiente per tutti/e.
Ed allora, ad un certo punto, si potrebbe chiedere perdono non per ciò che si è scelto colpevolmente di fare ma per aver fatto l'unica cosa che si era in grado di fare.
Non se ne esce salvi e salve ma forse più umani e più umane e più disponibili ad accettarci capaci di ferire a morte anche quando vorremmo solo salvare.
Non è una questione di torto o ragione in sé, è una questione di trovare un terreno da abitare insieme, anche se lontani/e per costruire un amore che salva anche quando non restituisce vita e felicità.