Ci sono io, Greta Guaitoli, classe 1979, nata a Modena e cresciuta per buona parte della mia vita in un piccolo paese di provincia (Sorbara).
Lo ammetto, ho sempre amato il corpo, per le sue forme, il suo linguaggio, la sua diversità. Mi sono sempre chiesta "perché alcune persone sono magrissime e altre più morbide", "perché alcuni sono bassi, alti, alcuni hanno la schiena ricurva, altri le gambe storte", "perché alcuni fanno fatica a guardarti negli occhi quando parli e altri invece con un solo sguardo ti leggono dentro", "perché alcune persone ti stringono la mano così forte da farti fermare la circolazione del sangue e altre non le senti nemmeno, come se volessero fuggire da quel con-tatto".
Ed è nel con-tatto che ho trovato (e sto trovando) le risposte: è una modalità di linguaggio umano che conforta, tranquillizza, sostiene. Un abbraccio sincero ti fa sentire come se fossi nel luogo più sicuro al mondo, anche se fuori quello stesso mondo sta esplodendo. Una mano tesa, una mano che ti accompagna sta a dire "ci sono, ti aiuto, possiamo camminare insieme, se lo vuoi".
Col tempo ho capito un altro aspetto fondamentale del corpo: dice sempre la verità. Eh sì, possiamo raccontarci e raccontare bugie ogni giorno per tutto il giorno, ma il corpo è sempre lì pronto a far crollare ogni teatrino.
· Quando lo stomaco si blocca domandati "cosa non sto accettando della mia vita?";
· Quando i reni fanno male o sono affaticati chiediti "di cosa ho paura?";
· Se la cervicale arriva improvvisa e non mi dà tregua "cosa intorno a me non voglio vedere e affrontare?".
E potrei andare avanti all'infinito.
Alcuni anni fa, presi appuntamento da un operatore per un trattamento rilassante: alla fine del trattamento, dopo alcune chiacchiere l'operatore fece una descrizione dettagliata di chi ero, delle mie fragilità, dei miei punti di forza. E' stato lì che ho capito cosa volevo fare: arrivare a comprendere una persona attraverso la comunicazione del contatto, una comunicazione sottile, fatta di poche parole e di molto ascolto.
Fin da ragazzina nutrivo interesse per la psicologia, ma non volevo approcciarmi a questa materia nella metodica classica; ambivo ad una visione diversa, d'insieme: olistica per l’appunto.
Il mio percorso formativo.
· 2012 presso Associazione Armonia e Benessere, Faenza: qui c’è stato l’inizio, i primi semi, aromaterapia, anatomia e posturologia, alcune tecniche di massaggio, psicosomatica, cristalloterapia, etc…
· 2014 presso il centro di ricerca Erba Sacra di Roma: la sede in Tecniche del Massaggio si trovava a Sassuolo. Ho arricchito il mio bagaglio formativo, soprattutto per la presenza forte dell’insegnante, Mirella Molinelli, naturopata, operatrice olistica, educatrice posturale, operatrice ayurvedica e Master Reiki, inutile dirlo, donna straordinaria di grande preparazione e carisma.
La scuola e l'insegnante mi hanno dato una formazione, sì, improntata sul massaggio e sul corpo, ma con la giusta modalità di lettura, come se dovessi tradurre il "corpese" in italiano. In questi anni ho acquisito anche il Primo e Secondo Livello Reiki, non per fare trattamenti, piuttosto come valore aggiunto per entrare maggiormente in empatia con l'altro.
· 2017 ho approfondito la mia conoscenza in Aromaterapia, anche se preferisco definirla AromaEnergia, e per la quale ho creato una pagina Facebook dedicata https://www.facebook.com/aromaenergiasoliera/); c’è un vasto mondo dietro gli oli essenziali, un mondo fatto di emozioni, di ricordi che vengono risvegliati e trasformati grazie a queste meravigliose essenze.
· 2018 ad oggi sto abbracciando il mondo dell’Ayurveda, la Scienza della Vita: il continuo danzare e intrecciare dei quattro elementi incanta solo al pensiero.
· Costantemente corsi monotematici, libri, video-corsi e tutto quello che può aiutarmi a migliorare me stessa e le mie competenze.
Cosa propongo in Studio?
- TRATTAMENTI OLISTICI E AYURVEDICI
- MEDITAZIONE
- AROMAENERGIA che integra sia i trattamenti, sia la meditazione
- CORSI DI FORMAZIONE
A proposito di Meditazione, da gennaio 2017 conduco degli incontri mensili di gruppo dedicati proprio alla pratica della meditazione: con grande soddisfazione e meraviglia l’ascolto porta ad una maggiore comprensione, centratura e fiducia, come a voler dire “Ricordati di Te!”.
Per ciò che riguarda i trattamenti sarò sincera, non amo entrare nell'analisi verbale, per vari motivi: in primis non è di mia competenza (per questo ci sono professionisti del settore più indicati), ma soprattutto perché preferisco lasciare il cliente in osservazione di se stesso, come se stesse esplorando un territorio nuovo, un nuovo Sè, con quello spirito avventuriero tipico dei bambini, per risvegliare il proprio bambino interiore.
Cosa secondo me deve fare un bravo operatore olistico per definirsi tale?
“Le rovine sono un dono. La distruzione è la via per la trasformazione”
Questa non è una professione come tutte le altre, ma una vera e propria vocazione (a dirla tutta secondo me ogni professione andrebbe svolta come una vocazione, ma sicuramente ci sono attività che sono più inclini e altre meno), uno stile di vita. Secondo la mia esperienza, se voglio essere davvero di aiuto per i miei clienti e per le persone che mi stanno intorno, devo amarmi profondamente. Io sono la mia priorità. “Ma come? Tu hai scelto di far sentire bene gli altri, non ti pare di essere un tantino egoista?”. Un tale disse “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Non c’è un altro modo, se voglio amare il mio prossimo, se voglio farlo stare bene, aiutarlo a ritrovare il benessere perduto, IO deve stare bene prima di tutti. Altrimenti non è amore, ma martirio. Io quoto il sano egoismo!
E poi tanta crescita personale. La mia è cominciata nel 2011, con l’aiuto di una psicoterapeuta. Successivamente ho intrapreso altri percorsi, prevalentemente Costellazioni Familiari, lettura di libri, una montagna di libri, incontri di guarigione, seminari, ma tutto volto a scoprirmi e ad amarmi.
La vita è il dono più bello che si possa ricevere, ed io come essere umano ho il dovere di onorarla impegnandomi a viverla con gioia, salute e prosperità.
“L’energia scorre dove va l’attenzione”
E’ Makia, il terzo principio degli Sciamani Huna, che accompagna la mia esistenza. Mi invita a riflettere sulla qualità di gesti, pensieri, parole.
Ogni tanto mi fermo e mi guardo indietro per capire a che punto sono, come un bravo pittore che di tanto in tanto si allontana dalla tela per capire se il quadro, in una visione di insieme, funziona oppure no.
Sono felice del mio percorso, di vita e professionale: non cambierei una virgola, perché ogni piccola esperienza, caduta, successo, altra ricaduta, pianti e soddisfazioni mi hanno portata dove sono oggi e la donna che sono oggi. Infinitamente grata all'Universo, mio primo sostenitore e fan, che ogni giorno mi regala esperienze ed insegnamenti preziosi.
Grazie.
Greta