11/09/2025
Quando abbiamo iniziato il nido la scorsa settimana e parlavo con amici parenti e conoscenti dei pianti di Leo le risposte "del sapere comune" oscillavano fra "si abitua come tutti" a "oh povero piccolo io non lo lascerei".
Così mi sono detta... perché non parlarne da un punto di vista psicologico evidence based?
🟡Perché non parlare del distacco per quello che EFFETTIVAMENTE è, un momento ricco di angoscia e tensione per mamma e bambino che però, se vissuto al meglio, sarà un momento di arricchimento e crescita per entrambi?
🟢Perché non dire che piangere è fisiologico ma avere una buona connessione emotiva con il bambino (da parte di chi lascia, mamma, e chi prende, tata) è fondamentale per la salute psicologica, emotiva ed affettiva ed anche quella neurale dato che le sinapsi si moltiplicano proprio nella relazione?
🔵Perché non dire che ogni bambino e a sé e ogni diade pure, perciò va bene chi si sente al sicuro nel nuovo ambiente in tre giorni e chi dopo un mese?
Un bambino che piange merita di più di risposte pre-confezionate.
Merita ascolto, attenzione, cura.
Mamme, papà che state affrontando i vari inserimenti spero che questo carosello vi sia utile per andare a letto con qualche certezza in più, più serenità o quanto meno la certezza di non essere soli♥️
Scrivi nei commenti o in direct per dirmi come è iniziata per voi la scuola👨👩👧👧