Dott.ssa Romina Giuliani

Dott.ssa Romina Giuliani 🍎Biologa Nutrizionista
📍Sardegna 💻Online
🍝Sicurezza Alimentare
🦠Ricerca Microbiota Umano
📚PNEI, DCA, Nutraceutica
🧠ND

Se già di base sono disattenta, con la fibro fog divento pericolosamente disattenta. È come stare chiusa in una stanza p...
10/12/2025

Se già di base sono disattenta, con la fibro fog divento pericolosamente disattenta. È come stare chiusa in una stanza piena di fumo: non vedo bene, non so dove andare. Per chi non lo vive, credetemi(ci): tutto diventa più difficile del solito. Tutto è più faticoso. E si sovrappone a uno stato di salute molto fragile e imprevedibile.

Purtroppo la fibro fog è un fenomeno neurobiologico spesso invalidante, alimentato da neuroinfiammazione e alterazioni del microbiota-gut–brain axis.

Una nuova review pubblicata qualche settimana fa Nutrients mostra che interventi sul microbiota (probiotici, prebiotici, dieta, FMT- trapianto di microbiota fecale) possono migliorare attenzione, funzioni esecutive, umore e sonno — tutti elementi chiave della fibro fog.

Non sono cure istantanee, ma strumenti promettenti per ridurre quel senso di totale annebbiamento che molte persone con fibromialgia vivono ogni giorno.

Se vuoi approfondire, trovi l’articolo completo sul blog.

Quando la mente corre in mille direzioni, serve qualcosa che non ti agiti, ma ti riordini.La Bacopa monnieri armonizza:🔹...
09/12/2025

Quando la mente corre in mille direzioni, serve qualcosa che non ti agiti, ma ti riordini.
La Bacopa monnieri armonizza:
🔹️Più acetilcolina, più serotonina, più dopamina, più memoria, più focus,
🔹️Meno rumore mentale.
Un aiuto gentile per chi studia, crea, o vive con un cervello sempre “in movimento”.

Dietro un disturbo alimentare c’è molto più di ciò che appare: intestino, cervello, ormoni, sistema immunitario...in con...
08/12/2025

Dietro un disturbo alimentare c’è molto più di ciò che appare: intestino, cervello, ormoni, sistema immunitario...in continuo dialogo.

Le nuove ricerche mostrano che il microbiota svolge un ruolo chiave nella regolazione dell’appetito, dell’umore e dello stress – aspetti profondamente coinvolti nei DA, soprattutto nelle donne.

Questo carosello è una sintesi sulla connessione tra microbiota, DA e salute femminile.

Se vuoi approfondire questi temi, sei nel posto giusto.

Se hai un cervello neurodivergente (ADHD, autismo, AuDHD…) o vivi con la fibromialgia, è normale chiedersi: “Può aiutare...
05/12/2025

Se hai un cervello neurodivergente (ADHD, autismo, AuDHD…) o vivi con la fibromialgia, è normale chiedersi:
“Può aiutare davvero il mio sonno, il mio dolore, il mio cervello sempre in overdrive?”

Una review scientifica del 2024 mette insieme quello che sappiamo: effetti su sonno, ansia, pressione, dolore, microbiota… ma anche tanti punti interrogativi su dosi, sicurezza a lungo termine e applicazione a condizioni complesse come neurodivergenze e dolore cronico.

In questo carosello ti faccio una sintesi.

💬 Se stai pensando di usare il GABA (soprattutto se prendi farmaci), parlane sempre con il tuo medico e con un* professionista della nutrizione esperto in nutraceutica e neuroinfiammazione.

✨ Ti ritrovi in queste difficoltà di sonno, ipersensibilità, dolore diffuso? Scrivimi nei commenti cosa vorresti capire meglio sul rapporto tra microbiota, neurodivergenze e dolore cronico.

PFAS: gli “inquinanti eterni” sono nell’acqua che beviamo e i dati non sono rassicuranti. ha appena pubblicato la prima ...
04/12/2025

PFAS: gli “inquinanti eterni” sono nell’acqua che beviamo e i dati non sono rassicuranti.

ha appena pubblicato la prima mappa indipendente della contaminazione da PFAS nelle acque "potabili" italiane: nel 79% dei campioni è presente almeno un PFAS. Si tratta di tossici ambientali, interferenti endocrini, persistenti e bioaccumulabili. Numerosi studi li associano a: disfunzioni tiroidee, ridotta risposta immunitaria, obesità, insulino-resistenza, infertilità, danni epatici e alcuni tumori (rene e testicolo).

Le molecole più diffuse nelle acque italiane? PFOA, TFA e PFOS: tra le più problematiche in assoluto. Il problema non è solo ambientale: è sanitario.

Per questo è urgente:
• vietare tutti i PFAS in Italia,
• ridurre drasticamente i limiti nelle acque potabili,
• monitorare e pubblicare i dati in modo trasparente,
• imporre limiti severi allo scarico industriale,
• investire in alternative sicure.

L’acqua è un bene comune e un diritto fondamentale🌍💧

Hai appena letto un estratto della tesi che sto sviluppando sui comportamenti alimentari nel profilo AuDHD. Un tema che ...
02/12/2025

Hai appena letto un estratto della tesi che sto sviluppando sui comportamenti alimentari nel profilo AuDHD. Un tema che incontro ogni giorno e che ha bisogno di spazio, ricerca e soprattutto consapevolezza.

Il funzionamento AuDHD viene spesso frainteso, specialmente il fenotipo femminile. È un funzionamento caratterizzato da sensibilità, oscillazioni e tanta complessità neurobiologica.

Quello delle neurodivergenze a tavola, è un tema molto complesso, ancora poco conosciuto, che merita uno sguardo più profondo e meno giudicante.

Se ti interessa l’argomento, resta con me: presto condividerò altri pezzi di questo lavoro.

28/11/2025

Sava the Date ☄️
Giorno 22 dicembre alle ore 14:00 ci sarà una diretta online qui nel mio profilo Instagram , ci sarà come ospite la Dott.ssa Romina Giuliani del profilo Esperta in Neurodivergenze 🐞
Si avvicinano le feste e il nostro argomento Quale sarà?
Neurodiversitá e comportamenti alimentari 🍑🥞
Scrivi nei commenti una domanda da chiedere alla dottoressa e ne parleremo in diretta insieme 🫂 ♥️🎄
Metti il segui su Instagram, così non ti perdi l'appuntamento

Sebbene molto diversi tra loro dal punto di vista chimico, questi composti convergono su bersagli immunologici comuni, c...
27/11/2025

Sebbene molto diversi tra loro dal punto di vista chimico, questi composti convergono su bersagli immunologici comuni, centrali nella fisiopatologia allergica:

1) Riduzione della risposta Th2
Le allergie sono caratterizzate da una polarizzazione Th2 con aumento di IL-4, IL-5 e IL-13.
Molti composti bioattivi (curcumina, quercetina, EGCG, omega-3) riducono questa risposta e favoriscono un equilibrio Th1/Th2 più fisiologico.

2) Aumento delle cellule T regolatorie (Treg)
Promuovono la secrezione di IL-10, favorendo tolleranza immunitaria e riduzione della sensibilizzazione.

3) Inibizione delle vie NF-κB e MAPK
Questi pathway sono chiave nell’infiammazione allergica.
La loro inibizione porta a meno citochine, meno eosinofili e meno attivazione mastocitaria.

4) Stabilizzazione dei mastociti
Quercetina ed EGCG sono tra i più potenti stabilizzatori.
Effetti: meno istamina, meno broncospasmo, meno prurito.

5) Rafforzamento della barriera epiteliale
Vitamina D, curcumina ed EGCG aumentano le tight junction, riducono la permeabilità e proteggono cute, intestino e vie aeree.

6) Riduzione dello stress ossidativo
Attivano il sistema Nrf2/HO-1, aumentando le difese antiossidanti endogene.

Risultato finale: meno sensibilizzazione → meno allergie → meno infiammazione cronica.

Continua a leggere su https://www.microbiotaedintorni.it/blog/composti-bioattivi-alimentari-e-prevenzione-delle-allergie-1

La percezione della fame, per molte nello spettro autistico e/o ADHD, funziona in modo diverso. Fame che “sparisce”, seg...
26/11/2025

La percezione della fame, per molte nello spettro autistico e/o ADHD, funziona in modo diverso. Fame che “sparisce”, segnali confusi, sazietà difficile da leggere… oppure abbuffate serali dopo ore in cui il corpo non ha “parlato”.

Interocezione, sensorialità, dopamina, microbiota, rigidità cognitiva, iperfocus: tutto questo influisce su come riconosci fame, sazietà e bisogno di energia.

È neurobiologia.

E ci sono strategie gentili per ritrovare un ritmo più stabile: routine visive, pasti regolari, cibi sicuri, promemoria, snack preventivi e un lavoro paziente sulla connessione corpo–mente. Vorresti avere maggiori indicazioni? Scrivimi.

Se ti ci ritrovi, sappi che non sei solə🌈

Da bambina ho vissuto una br**ta esperienza, un trauma ripetuto, che ha segnato profondamente il mio corpo e il mio sist...
25/11/2025

Da bambina ho vissuto una br**ta esperienza, un trauma ripetuto, che ha segnato profondamente il mio corpo e il mio sistema nervoso. L’ho affrontato da sola, nel mio mondo interiore, in silenzio. Finché un giorno ho rischiato grosso. Da quel momento si è attivato un sistema di supporto e protezione esterno che ha messo fine al mio silenzio e alle mie sofferenze. Ma ormai il danno era fatto.

“Pensavo fosse normale.”

Dopo quel periodo, qualcosa è cambiato. Ero una giovane Romina diventata severa con se stessa. All’inizio il mio corpo mi piaceva: ero alta per l’età, molto magra, e volevo restare così per sempre. La bilancia segnava un numero che dovevo impegnarmi a mantenere. Sono diventata ipercontrollante. Ho ristretto il cibo, eliminato olio e sale. Mi sono costretta a ore interminabili di esercizio fisico. Poi ho iniziato a giudicare il mio corpo per ogni minimo difetto: mezzo chilo di troppo o anche solo un brufolo. Ho confuso la magrezza con la sicurezza. Ho interiorizzato una grassofobia che non mi apparteneva, ma che nasceva dal bisogno di rendermi accettabile, di sentirmi insuperabile. Tutte queste strategie, nel tempo, hanno assunto la forma di un disturbo alimentare.

“Pensavo fosse normale.”

Nessuno se n’è mai accorto: era il mio segreto. La Romina che viveva nel suo mondo aveva un mondo che toglieva il fiato, che stancava. Eppure era tutto così invisibile.

Una volta dentro quei comportamenti, non è facile uscirne. E non è stato facile neppure riconoscerli, né riuscire a nominarli. La violenza di genere è così: lascia un segno per sempre, indelebile, dentro.

Voglio dare voce a quella bambina che non sapeva comunicare col mondo di fuori, a quella piccola Romina che pensava che tutto questo fosse normale.

I disturbi alimentari rappresentano condizioni complesse e multifattoriali in cui fattori biologici, psicologici e ambientali interagiscono con dinamiche traumatiche e relazionali. Tra le variabili più rilevanti, la violenza sulle donne come uno dei maggiori fattori di rischio per lo sviluppo e il mantenimento.

Negli ultimi anni l’Ashwagandha è diventata uno degli adattogeni più studiati per stress, ansia e benessere mentale.La r...
24/11/2025

Negli ultimi anni l’Ashwagandha è diventata uno degli adattogeni più studiati per stress, ansia e benessere mentale.
La ricerca mostra che può aiutare a ristabilire equilibrio nei momenti in cui la mente corre troppo, il sonno è leggero, il corpo è in allerta o la concentrazione fa fatica a tenere il passo. Inoltre, diversi studi hanno mostrato effetti interessanti anche in ambito ADHD, autismo e AuDHD, soprattutto per chi vive:
• ansia costante,
• iperattivazione sensoriale,
• burnout autistico,
• fatica mentale,
• disregolazione dell’asse HPA,
• sonno disordinato.

💡Non è una “soluzione magica”, ma può essere un valido supporto se inserita in un percorso personalizzato (psicologico, nutrizionale), soprattutto quando lo stress diventa un amplificatore dei sintomi neurodivergenti.

Trovi un approfondimento e i riferimenti sul mio blog👇 https://www.microbiotaedintorni.it/blog/ashwagandha-neurodivergenze-e-asse-microbiota-intestino-cervello

🌿 Conoscevi già le proprietà dell’Ashwagandha?
Negli ultimi anni è stata definita uno dei nutraceutici più interessanti anche in ottica anti-aging, grazie ai suoi effetti su stress ossidativo, infiammazione, qualità del sonno e benessere mentale. Vuoi saperne di più? Scrivimi 😉













21/11/2025

L’obesità non è mai riducibile a “mangia meno e muoviti di più”. È una condizione clinica multifattoriale e cronica, riconosciuta dall’OMS, caratterizzata da un’alterazione della regolazione energetica e da un’interazione complessa tra fattori biologici, psicologici e ambientali.

• Genetica e epigenetica: oltre 900 varianti genetiche sono associate alla predisposizione all’obesità. I geni coinvolti regolano appetito, termogenesi, infiammazione e risposta allo stress.
• Neurobiologia: alterazioni del sistema dopaminergico, dei circuiti della ricompensa e della sensibilità leptinica possono modificare fame, sazietà e comportamento alimentare.
• Infiammazione di basso grado: l’infiammazione cronica (metaflammation) altera la funzione ipotalamica e la sensibilità insulinica, influenzando metabolismo e peso corporeo.
• Microbiota intestinale: una disbiosi specifica può agire su estrazione energetica, permeabilità intestinale e produzione di metaboliti che influenzano l’asse microbiota-intestino-cervello.
• Ormoni e asse HPA: cortisolo elevato, disregolazione dello stress e sonno insufficiente aumentano appetito, craving e accumulo adiposo viscerale.
• Ambiente e traumi: stress cronico, traumi infantili, stigma sociale e insicurezza alimentare promuovono comportamenti compensatori, disregolazione emotiva e disregolazione metabolica.
• Farmaci: diversi farmaci (antidepressivi, antipsicotici, cortisonici, antiepilettici) aumentano il rischio di aumento di peso.
• Fattori socioeconomici: accesso al cibo, ritmi di vita, turni di lavoro, qualità del sonno e ambiente obesogenico incidono in modo significativo.

L’obesità non è una scelta individuale. È il risultato di sistemi biologici complessi che interagiscono con esperienze di vita, ambiente e vulnerabilità personali.

Lo stigma (la grassofobia) non solo non aiuta, ma peggiora infiammazione, comportamenti alimentari e aderenza terapeutica.

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