FibroLove

FibroLove Un cammino di crescita, integrazione naturale e rinascita nella tua forza autentica. 💖

Valerita – Insegnante HYL 🌟 | FibroLove – Liberamente Donna
Ascolta il corpo, libera l’anima, riscopri te stessa. 🌸
La fibromialgia è solo una tappa, non un destino.

Per tutte le volteche hai sorrisoanche quando dentroavevi un temporale.Per quelle voltein cui ti sei fatta piccolaper no...
02/12/2025

Per tutte le volte
che hai sorriso
anche quando dentro
avevi un temporale.

Per quelle volte
in cui ti sei fatta piccola
per non disturbare,
per tutte le volte
in cui hai cercato l’approvazione
come fosse ossigeno.

Per le volte
in cui hai portato pace in famiglia
quando eri ancora troppo piccola
per reggere certi pesi.

Per le volte
in cui ancora oggi
ti senti in colpa se dici “no”,
per un sogno,
per un confine.

Per tutte le volte
in cui ti sei sentita
inadeguata, invisibile, fuori posto,
mai abbastanza.

Per tutte le volte
in cui ti sei vergognata,
per tutte le volte
in cui hai represso la rabbia,
ingoiato silenzi,
mandato giù bocconi amari,
chiamandoli pazienza.

Per tutte le volte
in cui ancora oggi ti chiedi:
"E se non fossi abbastanza gentile,
se deludessi qualcuno...
chi resterebbe con me?"

Per tutte le volte
in cui qualcuno ti ha tradita,
per tutte le volte
in cui l'amore ha fatto male,
per tutte le volte
in cui avresti voluto essere ascoltata veramente.

Per tutte le lacrime
versate nel silenzio
delle tue notti insonni.

Per tutte le volte
in cui sei morta dentro
e nessuno se ne è accorto...

Ora puoi far sentire la tua voce,
ora puoi ricominciare da te.

Riconosci l’amore che sei,
cammina a testa alta
perché sei unica.

Le cicatrici delle tue battaglie
sono scritte sulla tua pelle,
incise nella tua anima.

Eppure brillano come segni sacri,
testimonianza del coraggio
che ti ha portata fin qui.

Valerita Albano
Insegnante Ufficiale HYL
Fondatrice di FibroLove e di Liberamente Donna

© 2025 Valerita Albano – Tutti i diritti riservati.
I contenuti di questo post (testi, immagini e grafiche) sono di proprietà dell’autrice. È vietata la riproduzione, anche parziale, senza consenso esplicito. Puoi condividerlo dalla pagina, ma non puoi copiarlo senza citare la fonte.

La differenza la fa chi lotta. E chi insegna a lottare. Chi si offree chi soffre.La differenza la fa chi insiste.La diff...
27/11/2025

La differenza la fa chi lotta.
E chi insegna a lottare.
Chi si offre
e chi soffre.
La differenza la fa chi insiste.
La differenza la fa chi dal dolore non scappa.
La differenza la fa chi di sogni non ne ha più
ma continua a sognare.
Chi non spera di vivere per sempre
ma per sempre, di vivere.
Chi si salva da solo
perché gli altri hanno altro da fare.
Chi non tace la felicità
e per questo abbraccia
più forte che può.
E quando il freddo è finito
continua a tremare.
La differenza la fa chi
della solitudine
ascolta il silenzio.
Chi del prendersi cura
ne fa poesia.
La differenza preferisce i fatti alle parole.
Per questo sono in pochi a farla.
Perché la differenza
come sempre
la fa chi rischia, chi resta.
La differenza come sempre
la fa chi ama.

[Andrew Faber]

22/11/2025

Finalmente dopo un anno, la canzone che ho scritto sulla fibromialgia ha il suo video.
Quest’opera è protetta da copyright: vietato copiarla, scaricarla o appropriarsene.
Condividi pure il mio lavoro, ma non rubarlo.

15/11/2025
🌀 Il modo in cui descriviamo il mondo, parla di noi. Non del mondo.Funziona così: vediamo qualcosa “fuori” — un tramonto...
13/11/2025

🌀 Il modo in cui descriviamo il mondo, parla di noi. Non del mondo.

Funziona così: vediamo qualcosa “fuori” — un tramonto, una persona che si comporta in un certo modo — e, quasi senza accorgercene, peschiamo dal nostro cervello le parole per descriverlo.
E poi, magia! ✨
Iniziamo a stare emotivamente e fisicamente proprio come le parole che abbiamo scelto dicono che dovremmo stare.

Ce la andiamo a cercare, insomma.
E troviamo sempre quel che cerchiamo — purtroppo e per fortuna.

💭 È per questo che amo ripetere una frase che trovo geniale di Paolo Borzacchiello:

> “Così come stai, dici. Così come dici, stai.”

Ogni parola ha un suo potere, un suo posto speciale dentro di noi.
È come se avessimo davanti una grande tela bianca: possiamo dipingerla noi con i colori che scegliamo, oppure guardare la tela che qualcun altro ha colorato per noi.

🎨 Se il mondo là fuori non ci piace, forse non è il mondo il problema, ma la descrizione che ne abbiamo fatto.
E quella descrizione, se ci fa stare male, forse parla anche un po’ di noi.
Di ciò che abbiamo imparato a dire, a pensare, a credere.

La buona notizia?
Ora lo sai.
E puoi iniziare a cambiare le parole, a scegliere i colori, a raccontare il mondo — e te stessa — in un modo nuovo. 💜

Nel percorso Dalla Brava Bambina alla Donna Libera lavoriamo proprio su cambiare la narrazione per cambiare il modo in cui vediamo il nostro mondo afflitto dal dolore, cambiare la narrazione da risultati anche sulla percezione del dolore.

Per informazioni sul percorso scrivimi su whattsapp al 393 579 4978

Fino a che non capita a te, siamo tutti filosofi.Tutti esperti di vita, di forza di volontà, di rimedi miracolosi.Tutti ...
12/11/2025

Fino a che non capita a te, siamo tutti filosofi.
Tutti esperti di vita, di forza di volontà, di rimedi miracolosi.
Tutti pronti a dispensare consigli non richiesti, a giudicare senza capire davvero.

Quando il dolore è degli altri, è facile minimizzarlo.
“È solo stress.”
“Forse dormi troppo.”
“Esci, distraiti, vedrai che passa.”
Frasi fatte, parole leggere che però cadono pesanti su chi le riceve.
Perché 𝗰𝗵𝗶 𝘀𝗼𝗳𝗳𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗳𝗶𝗯𝗿𝗼𝗺𝗶𝗮𝗹𝗴𝗶𝗮 – 𝗼 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗮𝗹𝘀𝗶𝗮𝘀𝗶 𝗺𝗮𝗹𝗮𝘁𝘁𝗶𝗮 𝗶𝗻𝘃𝗶𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 – 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗺𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲.

La fibromialgia non è “stanchezza cronica” o “suggestione”.
È un peso che ti trascina a fondo anche nei giorni migliori.
È svegliarsi già esausta, con il corpo rigido come se avessi corso una maratona nel sonno.
È dolore ovunque, senza un motivo apparente.
Un dolore che non segue logiche, che cambia forma, si sposta, ti sfida, ti sfianca.
Un dolore che non si vede, e per questo molti non ci credono.

E la parte più difficile? L’invisibilità.
Perché non hai un gesso, non hai una ferita, non hai segni da mostrare.
E se non si vede, per molti non esiste.
Ti senti dire che è “tutto nella tua testa”. Ti senti in colpa per non riuscire a fare ciò che facevi prima. Ti senti in dovere di giustificarti per la tua stanchezza, per i tuoi limiti, persino per la tua voglia di riposo.

💭 Ma come si dimostra qualcosa che non lascia segni visibili?

Fino a che non capita a te, credi che basti la forza di volontà per superare tutto.
Poi scopri che non puoi semplicemente “reagire”, perché il tuo stesso corpo è il tuo ostacolo più grande.
Scopri che la mente vorrebbe correre, ma il corpo ti trattiene.
E allora impari la lezione più dura: che non sempre la forza si misura in ciò che fai, ma nel modo in cui resisti quando non puoi fare.

Fino a che non capita a te, pensi che chi si lamenta stia solo cercando attenzioni.
Poi ti ritrovi a convivere con una malattia cronica e capisci che la vera forza è continuare a sorridere anche quando il dolore non ti dà tregua.
Capisci quanto sarebbe bello poter scegliere di essere “normale”.

💜 Allora, cosa possiamo fare?

👉 Ascoltare.
👉 Credere alle persone anche quando il loro dolore non si vede.
👉 Smettere di giudicare, di minimizzare, di dare consigli come se la vita degli altri fosse un libretto d’istruzioni.
👉 Ricordare che 𝗻𝗲𝘀𝘀𝘂𝗻𝗼 𝗲̀ 𝗶𝗺𝗺𝘂𝗻𝗲. Nessuno può sapere davvero cosa significhi, fino a che non capita a lui.

E quando capita — perché a volte la vita sceglie di farti capire ciò che ignoravi — scopri che la cosa più potente non è la cura, ma la comprensione.
Perché non c’è sollievo più grande del sentirsi creduti.
Non c’è medicina più efficace del sentirsi visti, accolti e amati anche nel dolore.

💜 Perché la fibromialgia non toglie dignità, ma ti costringe a incontrarla ogni giorno.
E chi la vive, chi resiste, chi ancora spera — quello sì che è coraggio.

Con amore,
💜 Valerita Albano
Insegnante Ufficiale Heal Your Life®
Fondatrice di FibroLove e Liberamente Donna

Ci sono esperienze che non si vedono, ma ti cambiano per sempre.Ferite che non sanguinano, ma restano lì, sotto la pelle...
10/11/2025

Ci sono esperienze che non si vedono, ma ti cambiano per sempre.
Ferite che non sanguinano, ma restano lì, sotto la pelle dell’anima, a modellare chi sei e come ti muovi nel mondo.

L’abuso, l’abbandono, la svalutazione.
Non sono solo ricordi dolorosi: diventano schemi, impronte profonde che ti fanno cercare amore nei luoghi dove non c’è, approvazione dove basterebbe solo presenza.

Quando da bambina hai imparato che per essere amata dovevi non disturbare, essere perfetta, accomodante, silenziosa… hai iniziato a costruire la tua corazza.
La “Brava Bambina”.
Quella che si adatta, che intuisce i bisogni degli altri prima dei propri, che si fa piccola pur di non perdere l’amore.

Solo che poi cresci.
E quella corazza, che un tempo ti ha salvata, comincia a pesarti addosso come una prigione.

✴️ E allora cosa succede quando cresci sentendoti “non abbastanza”?

Se hai vissuto esperienze di abuso, rifiuto o abbandono, forse ti ritrovi in questi schemi.
Non perché li vuoi, ma perché un tempo erano la tua unica difesa.

🔹 Hai paura del rifiuto e cerchi approvazione.
Ti sforzi di piacere, sorridi anche quando dentro sei stanca, e ti senti in colpa se metti dei confini.

🔹 Ti porti addosso un senso di colpa che non è tuo.
Ti prendi cura degli altri come se la loro serenità dipendesse da te.
Accetti relazioni che ti svuotano, perché hai più paura di restare sola che di soffrire ancora.

🔹 Ti giudichi senza pietà.
Ogni errore è la conferma che “non vali abbastanza”.
Ti confronti, ti sminuisci, ti spingi oltre il limite… e ti dimentichi di respirare.

Non è colpa tua.
Questi meccanismi sono nati per proteggerti.
Ma oggi non ti servono più.
Oggi puoi scegliere di tornare a te.

E liberarti comincia da qui 👇

🌱 Come iniziare a sciogliere gli schemi del passato

1️⃣ Riconosci che il tuo valore non dipende da chi ti ha ferita.
Il modo in cui qualcuno ti ha trattata parla di lui, non di te.
Tu sei degna d’amore, anche quando ti hanno fatto credere il contrario.

2️⃣ Impara a dire “no” senza paura.
Ogni volta che dici “sì” per compiacere, ti tradisci un po’.
Mettere confini non è egoismo: è rispetto verso te stessa.

3️⃣ Cambia il tono con cui ti parli.
Quando la tua mente sussurra “non sono abbastanza”, chiediti:
“Chi mi ha fatto sentire così?”
E poi, con dolcezza, sostituisci quella voce con una più gentile.

4️⃣ Dai spazio alle emozioni vere.
Non devi più nascondere rabbia, tristezza o paura.
Il dolore che accogli si scioglie. Quello che neghi, resta.

5️⃣ Scegli relazioni che ti nutrono, non che ti consumano.
Se una storia ti risuona come casa ma ti ferisce come ieri, non è amore: è abitudine.
E tu meriti molto di più.

💬 Ora fermati un attimo e chiediti:
❤️ Quanto del tuo modo di amare nasce dal bisogno di essere scelta?
❤️ Qual è stato, finora, il tuo passo più coraggioso verso la libertà?
❤️ Cosa ti serve adesso per tornare pienamente a te?

Se ti sei riconosciuta in queste parole, il percorso “Dalla Brava Bambina alla Donna Libera” può aiutarti a sciogliere le ferite dell’abuso, dell’abbandono e del senso di colpa, trasformando il bisogno di approvazione in amore per te stessa.

Un cammino di consapevolezza e rinascita per tornare a essere la donna che sei, oltre il dolore del passato. 💜

Perché, anche se non lo ricordi più, tu sei sempre stata abbastanza.

💜 Sempre.

Per informazioni sul percorso scrivimi su whattsapp al 393 579 4978

Con amore,
Valerita Albano
Insegnante Ufficiale HYL
Fondatrice di FibroLove e Liberamente Donna

© 2025 Valerita Albano – Tutti i diritti riservati.

Negli ultimi anni, l’attenzione verso le malattie croniche invisibili è cresciuta, ma non abbastanza da garantire diagno...
06/11/2025

Negli ultimi anni, l’attenzione verso le malattie croniche invisibili è cresciuta, ma non abbastanza da garantire diagnosi sempre corrette, tempestive e chiare. È il caso della fibromialgia e della neuropatia delle piccole fibre (NPF): due condizioni diverse, ma spesso confuse tra loro per via dei sintomi simili.

Molte persone ricevono diagnosi parziali, errate o vengono liquidate con superficialità, finendo per convivere a lungo con dolore cronico, stanchezza profonda e un senso di smarrimento. C’è chi viene etichettata come fibromialgica, ma in realtà ha una neuropatia. C’è chi ha entrambe le condizioni, ma non lo sa.

Distinguere tra queste due patologie è fondamentale, non solo per individuare l’origine del proprio malessere, ma anche per scegliere il percorso terapeutico più adeguato, sentirsi riconosciute e tornare a fidarsi del proprio corpo.

Questo articolo nasce per fare chiarezza, offrire un’informazione accessibile ma rigorosa e aiutare chi convive con sintomi complessi a orientarsi. Non è un contenuto medico, ma uno strumento di consapevolezza e ascolto.

La conoscenza è il primo passo per orientarsi e scegliere con maggiore consapevolezza il proprio percorso di cura e benessere.

Due condizioni, due origini

📌 Fibromialgia

La fibromialgia è una sindrome cronica complessa legata a un'alterazione della percezione del dolore. È considerata una condizione di sensibilizzazione del sistema nervoso centrale, dove gli stimoli dolorosi (e non solo) vengono amplificati anche in assenza di danni visibili o infiammazione.

È una diagnosi clinica, che si formula dopo aver escluso altre patologie. Non esistono al momento marcatori biologici specifici.

🔍 Sintomi principali:

➡️ Dolore muscoloscheletrico diffuso

➡️ Stanchezza intensa

➡️ Disturbi del sonno

➡️ Difficoltà cognitive ("fibro-fog")

➡️ Ipersensibilità a stimoli sensoriali (tatto, suoni, odori)

➡️ Alterazioni dell’umore, ansia, senso di oppressione

📌 Neuropatia delle Piccole Fibre (NPF)

La NPF, o Small Fiber Neuropathy (SFN), è una neuropatia periferica che colpisce le piccole fibre nervose coinvolte nella trasmissione del dolore, della temperatura e nelle funzioni del sistema nervoso autonomo.

A differenza della fibromialgia, ha basi organiche documentabili: può essere diagnosticata tramite esami strumentali come la biopsia cutanea, che valuta la densità delle fibre nervose nella pelle, o test autonomici specifici.

🔍 Sintomi principali:

➡️ Dolore bruciante, puntorio o urente (soprattutto a mani e piedi)

➡️ Alterazioni della sensibilità (formicolii, perdita di sensibilità)

➡️ Intolleranza al caldo/freddo

➡️ Disturbi gastrointestinali, urinari o cardiaci legati alla disfunzione del sistema autonomo

➡️ Sudorazione alterata o assente

📌 Diagnosi a confronto

Uno degli aspetti che più differenzia la fibromialgia dalla neuropatia delle piccole fibre è il percorso diagnostico.

La fibromialgia è una diagnosi clinica: non esistono esami specifici in grado di confermarla con certezza. Viene formulata dopo un'attenta valutazione dei sintomi e solo per esclusione, cioè quando sono state eliminate altre possibili cause organiche del dolore. Il medico si basa sull’anamnesi, sulla descrizione soggettiva dei sintomi e su criteri diagnostici internazionali. Non emergono alterazioni visibili negli esami del sangue o nelle indagini strumentali tradizionali. Per questo, chi ne soffre si sente spesso non creduta o “invisibile”.

La neuropatia delle piccole fibre, invece, ha una base organica misurabile. È una patologia del sistema nervoso periferico che colpisce specificamente le fibre nervose sottili, e può essere diagnosticata con esami strumentali come la biopsia cutanea (che valuta la densità delle fibre nervose nella pelle) o test neurologici autonomici. In questo caso, la sofferenza delle fibre può essere osservata e documentata, il che permette una diagnosi più oggettiva.

Un altro elemento chiave è che la fibromialgia coinvolge principalmente il sistema nervoso centrale, in un meccanismo di amplificazione della percezione del dolore, mentre la NPF riguarda le terminazioni nervose periferiche, spesso collegate anche a sintomi viscerali o disfunzioni del sistema nervoso autonomo.

In alcuni casi, le due condizioni possono coesistere, rendendo ancora più complessa la diagnosi. È quindi fondamentale affidarsi a specialisti in grado di distinguere tra i vari segnali del corpo e, se necessario, approfondire con esami mirati.

Molte persone che convivono con dolori cronici ricevono una diagnosi di fibromialgia, ma successivamente scoprono anche una NPF, oppure ne presentano alcuni segni. Le due condizioni possono coesistere, ma hanno cause e approcci differenti.

📌 Cause possibili

➡️ Nel caso della fibromialgia, si parla spesso di fattori multifattoriali: predisposizione genetica, traumi fisici o emotivi, stress cronico, disturbi del sonno, e disregolazioni del sistema nervoso.

La NPF invece può essere:

➡️ Idiopatica (senza causa nota)

➡️ Oppure secondaria ad altre condizioni, come:

➡️ Malattie autoimmuni (es. sindrome di Sjögren, celiachia, lupus)

➡️ Diabete o prediabete

➡️ Carenze nutrizionali (es. vitamina B12)

➡️ Intolleranze alimentari, disbiosi intestinale

➡️ Infezioni virali

📌 Approccio terapeutico

Non essendo medico, non parlerò di trattamenti farmacologici nello specifico, ma posso offrire una panoramica delle linee generali di trattamento e di supporto per entrambe le condizioni.

🎗 Per la fibromialgia:

➡️ Approccio integrato corpo-mente (mindfulness, yoga dolce, tecniche di rilassamento)

➡️ Movimento regolare ma gentile, per migliorare la percezione del corpo e contrastare la rigidità

➡️ Intervento psico-emotivo per gestire ansia, frustrazione e senso di colpa

➡️ Alimentazione equilibrata e antinfiammatoria

➡️ Lavoro sul ritmo del sonno e sul recupero dell’energia

🎗 Per la NPF:

➡️ Trattamento della causa primaria (quando identificabile: autoimmunità, carenze, intolleranze)

➡️ Supporto neurologico specifico per la gestione del dolore e dei disturbi autonomici

➡️ Alimentazione mirata e attenzione alla salute intestinale

➡️ Attività dolce e costante per migliorare la circolazione e la qualità della vita

➡️ Integrazione con terapie complementari (con approccio sempre personalizzato)

🌟 Spesso ci viene chiesto di etichettare il nostro dolore: “È fibromialgia o neuropatia?”
Ma prima ancora delle etichette, c’è la nostra esperienza concreta, la nostra voce interiore, che chiede di essere riconosciuta.
Conoscere la differenza tra queste due condizioni può fare chiarezza, aiutarti a capire a chi rivolgerti e quali strade esplorare per il tuo benessere.

E se anche tu ti stai facendo domande, se non ti senti capita o se vuoi condividere il tuo percorso... sappi che qui, in questo spazio, c’è ascolto.

Hai ricevuto una diagnosi? Ti ritrovi in alcuni di questi sintomi? Vuoi raccontarmi la tua esperienza? Ti leggo con il cuore.

Con amore,
Valerita Albano
Insegnante Ufficiale HYL
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Attenzione: questo articolo non è di carattere medico, ma frutto di ricerca, confronto e esperienza personale. Per diagnosi e cure, affidati sempre a un professionista sanitario.

💬 Annalisa mi ha scritto queste parole:“Ho aderito al percorso per curiosità.Ho provato altri percorsi aziendali, ma li ...
31/10/2025

💬 Annalisa mi ha scritto queste parole:

“Ho aderito al percorso per curiosità.
Ho provato altri percorsi aziendali, ma li ho lasciati dopo un giorno perché noiosi e inutili.
Il tuo percorso mi è piaciuto perché riesce a motivare anche chi parte da zero (e io, in realtà, avevo già raggiunto traguardi importanti, come andare via di casa).

Ma soprattutto, perché non sei sola.
Io ho iniziato da sola, e qui ho sentito uno scambio vero.
La tua presenza, la chat, la disponibilità e l’amore in ciò che fai si sentono.
Ci sei, ci siamo. Non parli da sola o con un PC. È uno scambio, un supportarsi.
Noi siamo esseri sociali.

E grazie ancora per quella volta in cui hai preso la mia parte, quando raccontavo solo cose positive e sembrava brillassi di salute.
Hai capito l’essenza. Grazie anche per quello.”

💜 Questa è la parte che più mi commuove: “Hai capito l’essenza.”
Perché questo è il cuore del mio lavoro.
Non “insegnare”, ma accompagnare.
Non “guidare”, ma esserci.

Essere presenti, insieme.
Nel dolore e nella rinascita.
Nel silenzio e nelle parole.

Perché la verità è che la guarigione — quella vera — non avviene mai da sole.
Nasce nello spazio umano dell’ascolto reciproco.

💫 Grazie Annalisa, per averlo ricordato a tutte noi.

Se vuoi iscriverti al percorso Dalla Brava Bambina alla Donna Libera scrivimi su whattsapp al 393 579 4978

Con amore,
💜 Valerita Albano – Insegnante Certificata Ufficiale Heal Your Life®
Fondatrice di FibroLove e di Liberamente Donna

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Fibromialgia nei Lea e riflessione personale. 💜Essere visti non basta. Serve anche essere creduti.💜In questi giorni se n...
27/10/2025

Fibromialgia nei Lea e riflessione personale.

💜Essere visti non basta. Serve anche essere creduti.💜

In questi giorni se ne fa un gran parlare, si legge ovunque che la fibromialgia è finalmente riconosciuta nei Livelli Essenziali di Assistenza.
È sicuramente un passo importante, una vittoria che molte persone aspettavano da anni.
Perché sì, il riconoscimento significa dirlo ad alta voce: “La tua malattia esiste, il tuo dolore è reale.”

Eppure… come sempre riflettevo, perché mi piace da sempre analizzare le cose da più punti di vista, e onestamente dico che il riconoscimento, da solo, non basta.

Perché l’ignoranza, il pregiudizio e la superficialità continuano a vivere nelle corsie degli ospedali, negli studi medici, nelle conversazioni di chi ti guarda e dice:
“Ma non sembri malata.”
“È solo stress.”
“Devi reagire.”

❌ Il riconoscimento istituzionale non cancella la disinformazione.
❌ Non cancella gli sguardi scettici, i sorrisi forzati, le diagnosi frettolose.
❌ Non cancella anni di invisibilità e di frasi che hanno ferito più del dolore stesso.

💬 Per chi vive con la fibromialgia, la validazione è un bisogno profondo.
Non è vittimismo, è umanità.
È la necessità di sapere che il proprio dolore non è immaginato, che la propria fatica non è debolezza, che la propria voce merita ascolto.

Ma c’è una verità ancora più grande:
💜 nessun riconoscimento esterno vale quanto quello che scegli di dare tu a te stessa.

👉 Quando smetti di mettere in dubbio la tua sofferenza.
👉 Quando smetti di chiederti se “stai esagerando”.
👉 Quando ti concedi il diritto di dire: “Sto male, ma sto facendo del mio meglio.”

È lì che inizia la vera guarigione.
Non nel certificato, non nel codice esenzione, ma nella tua consapevolezza di essere una persona intera, anche nel dolore.

🌱 Riconoscere il tuo dolore non significa arrenderti.
Significa smettere di combattere contro te stessa.
Significa allearti con il tuo corpo, imparare ad ascoltarlo, a rispettarlo, a non tradirlo più.

💜 Il riconoscimento esterno è una conquista.
💜 Ma la validazione interiore è una rinascita.

E quando impari a credere al tuo dolore, quando lo accogli senza vergogna,
quel dolore smette di essere il tuo nemico e diventa il tuo maestro.

Con amore,
💜 Valerita Albano – Insegnante Certificata Ufficiale Heal Your Life®
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Sorrido ogni volta che leggo questa frase:“Nella vita devi fare una scelta.O cominci a dire ‘me ne frego’…oppure convivi...
24/10/2025

Sorrido ogni volta che leggo questa frase:

“Nella vita devi fare una scelta.
O cominci a dire ‘me ne frego’…
oppure convivi con la gastrite.”

Fa ridere, sì.
Ma se ci pensi, dice una verità profonda: ogni emozione non espressa, ogni “no” ingoiato, ogni rabbia trattenuta… il corpo la ricorda.

Il corpo è la parte più sincera di noi.
Non mente, non giustifica, non razionalizza: esprime.
E quando la mente non trova le parole, il corpo diventa la sua voce.

💫 Quante volte hai avuto mal di stomaco dopo una discussione non affrontata?
Quante volte ti sei sentita bloccata alle spalle dopo aver “retto” troppo?
Quante volte hai sorriso fuori mentre dentro urlavi “basta”?

Questo è il linguaggio della connessione mente-corpo:
ogni emozione ha una via biologica.
Ogni pensiero crea una reazione chimica.
Ogni parola non detta lascia un segno da qualche parte.

E non serve arrivare alla gastrite per imparare a dire “basta”.
A volte basta cominciare ad ascoltarsi.
Dare voce a ciò che provi.
Lasciare che il corpo non debba più parlare al posto tuo.

✨ Il vero equilibrio non nasce dal controllo, ma dall’autenticità.
Dall’imparare a dire “no” senza colpa, e “sì” solo quando lo senti davvero.

Nel mio percorso Dalla Brava Bambina alla Donna Libera lavoriamo proprio su questo:
riconoscere come il corpo parla per noi, e restituirgli la libertà di respirare.
Perché la libertà, quella vera, comincia quando smetti di reprimerti… e inizi finalmente a sentirti. 💗

Per informazioni sul percorso scrivimi su whattsapp al 393 579 4978

Con amore,
Valerita Albano
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© 2025 Valerita Albano – Tutti i diritti riservati.

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