Dott. Antonio Pacella, MD

Dott. Antonio Pacella, MD Medico. Specialista in Scienza dell’Alimentazione e in Diabetologia. Diplomato in Medicina Estetica. Docente Universitario aC. Medico FIGC.

Perfezionato in Nutrizione Oncologica, Pediatrica, Patologie Digestive e Metaboliche, Lifestyle Medicine. Nutrizione per patologie
Malattie digestive
Medicina Antiaging
Malattie metaboliche
Medicina Estetica
Mesoterapia Antalgia

Studi:

SULMONA (L'AQUILA)
POPOLI (PESCARA)
ROMA

Domanda di un mio paziente: “Dottore, ma io sto abbastanza bene, ho solamente la pressione un po’ alta, ma prendo le med...
01/12/2025

Domanda di un mio paziente: “Dottore, ma io sto abbastanza bene, ho solamente la pressione un po’ alta, ma prendo le medicine per quella e ho qualche chilo in più che si mette tutto su questa pancia. E poi le analisi non sono cosi sballate, sono solo un po’ di alte dei valori normali. Perché sono considerato a rischio?”

Risposta: l’aumento della circonferenza addominale sopra i 102 cm per l’uomo e sopra gli 88 cm per la donna, sono un fattore di rischio importante per le malattie cardiovascolari.
Avere la pressione elevata è un importante fattore di rischio cardiovascolare anche preso singolarmente.

Se a questo ci mettiamo che il sovrappeso determina anche un aumento delle problematiche metaboliche (glicemia, colesterolo LDL, uricemia, ecc), si rischia di avere un danno SILENTE dovuto alla cosiddetta “infiammazione cronica di basso grado”, la vera causa delle malattie cardiovascolari. Per non parlare di chi fuma ed è sedentario. Oltre al fattore età, che non è modificabile.

Molte persone continuano a pensare che vengano prescritte le statine per abbassare il colesterolo o la metformina per abbassare le glicemie.
Non sono questi i motivi.
Chi dice queste cose crea confusione e disinformazione. L’obiettivo di stile di vita (che difficilmente viene cambiato A VITA per molti motivi), supporti nutraceutici, farmaci è ABBASSARE IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE GLOBALE, che può essere alto anche in chi ha il colesterolo PERFETTO.
E questo rischio aumenta nei pazienti ASINTOMATICI che per questo non fanno nemmeno controlli e analisi perché “stanno bene”.

State lontano dai guru e da chi non si occupa di approccio clinico.
Dietro una tastiera tutti leoni.
Poi voglio vedere chi si prende la responsabilità di andare contro le linee guida apponendo una firma a quello che vi dice sui social per illudervi e rubarvi i soldi.

Dott. Antonio Pacella
Medico Specialista in Scienza dell’alimentazione e Diabetologia.

30/11/2025

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Vi capita di avere mani e piedi freddi con la stagione fredda?E mani e piedi gonfi in estate?Se la risposta è sì, potreb...
30/11/2025

Vi capita di avere mani e piedi freddi con la stagione fredda?
E mani e piedi gonfi in estate?

Se la risposta è sì, potrebbe trattarsi di un problema di circolazione superficiale dovuto a cattivo funzionamento dei capillari e ridotta ossigenazione dei tessuti.
In sostanza, non si tratta di un problema di circolazione sanguigna o linfatica (anche se il problema è ancora più accentuato in questi casi), ma di una ridotta funzionalità dei piccoli vasi sottocutanei.

La soluzione?
Si chiama Carbossiterapia.

Carbossiterapia Italiana carbossiterapia

Il movimento non è una opzione.È una necessità.Che lo capiate o no, la sedentarietà è equivalente a una marea di problem...
27/11/2025

Il movimento non è una opzione.
È una necessità.
Che lo capiate o no, la sedentarietà è equivalente a una marea di problemi di salute.

Inutile di sperare di dimagrire se siete sedentari. Inutile sperare di aumentare la massa muscolare se siete sedentari.
Anche se vi ostinate a mangiare in maniera “sana”, “perfetta”, “ortoressica”, “privativa”.

Se volete stare in salute o rimanere in salute, guarire, ma anche dimagrire i aumentare di massa muscolare, mangiare bene è importante, fondamentale.
La salute non va d’accordo con una errata nutrizione.

Ma altrettanto fondamentale è fare attività fisica.
Perché muoversi e fare esercizio muscolare a qualunque età non può essere una opzione o qualcosa di cui poter fare a meno.
Non esistono soluzioni per pigri e sedentari.
Non esistono diete salutari che prevedono di farvi mangiare stando sdraiati sul divano.
E se vi illudete che una dieta drastica vi dia lo stesso i risultati ne avrete presto la prova.

L’attività fisica è una terapia.
E per questo andrebbe conosciuta in primis dai medici e prescritta sul ricettario come fosse un farmaco.

Poi ovviamente ci pensano gli specialisti del movimento ad aiutarvi a non crearvi problemi come conseguenza di approcci sbagliati. Come dovrebbe avvenire per tutto quello che fate nella vita.

Dott. Antonio Pacella.
Medico Specialista in Scienza dell’alimentazione e Diabetologia

La civiltà degli sprechiIl problema della nostra civiltà è la gestione del tempo.Ci sono persone che continuano a sognar...
27/11/2025

La civiltà degli sprechi

Il problema della nostra civiltà è la gestione del tempo.
Ci sono persone che continuano a sognare il cibo di una volta, senza aver mai conosciuto la povertà di una volta.
Dove le ricette tipiche e tradizionali erano differenti da casa a casa, in base al poco che si aveva.
Si facevano abbinamenti casuali pur di riempire le pance vuote. Mentre oggi ci sono chef che parlano di ricette antiche inventandosele di sana pianta.

Gli unici che mangiavano qualcosa di saporito erano i ricchi. Che vivevano qualche anno in più dei poveri.
I primi morivano di malattie, i secondi di fame.

L'unica cosa che dovremmo recuperare davvero del passato è accontentarsi delle piccole cose.
L’onestà.
Oggi pretendiamo sempre di più. Allora si aveva poco. Si doveva zappare e creare economia. Non si sprecava niente.
Oggi si spreca tutto. Anche il tempo.

Dott. Antonio Pacella

Longevità Ridurre il rischio di sviluppare le tipiche malattie dell’invecchiamento (compresi alcuni tumori) attraverso l...
26/11/2025

Longevità

Ridurre il rischio di sviluppare le tipiche malattie dell’invecchiamento (compresi alcuni tumori) attraverso le scelte alimentari di tutti i giorni non è un’utopia, ma una possibilità ormai accertata dalla ricerca.

Di solito però i risultati si ottengono non eliminando un singolo alimento (sebbene tutte le bevande alcoliche e l’eccesso di zuccheri semplici sia strettamente legato ai tumori), bensì adottando una dieta complessivamente varia ed equilibrata.

Ingrassare però è il principale fattore di rischio per lo sviluppo di tutti i tumori, soprattutto quando aumenta a livello viscerale e addominale.

Oggi, gran parte delle persone non si rende conto quanto ingrassare sia un serio problema di salute. Il grasso produce infatti citochine infiammatorie e sostanze che promuovono la genesi e la progressione dei tumori. Oltre che aumentare il processo di invecchiamento e stress ossidativo.

Cosa succede inoltre a chi ingrassa?

Molti soffrono di mal di schiena e si rivolgono a coloro che possano sistemare il dolore e l’infiammazione acuta, mentre dovrebbero rendersi conto di rivolgersi a chi elimina le cause di queste problematiche.
Altri in presenza di problemi di postura o alterazioni dell’appoggio plantare pensano di risolvere i loro problemi cercando soluzioni che migliorano l’appoggio plantare, invece di lavorare anche sulle cause che portano al dolore articolare e del piede.
Chi ha problemi di respirazione, apnee notturne, russamento, ipertensione, diabete, ipercolesterolemia, pensa di risolvere il problema prendendo farmaci che non fanno altro che cronicizzare i problemi.

Ecco. La soluzione a tutto questo si chiama DIMAGRIRE.
Perché se è presente grasso in più rispetto alla normalità, specie a livello addominale, tutte queste problematiche di salute sono semplicemente conseguenze. E se non andate ad agire sulle cause farete solamente il gioco di chi pratica la medicina dei sintomi, quella degli schiavi. E non dei liberi.

CIBO e BELLEZZAQuando penso alla bellezza nel cibo, alla perfezione, alla geometria, non posso non pensare al broccolo r...
25/11/2025

CIBO e BELLEZZA

Quando penso alla bellezza nel cibo, alla perfezione, alla geometria, non posso non pensare al broccolo romanesco, uno degli ortaggi più antichi, originario dell’Asia Minore.

Non è un caso se era considerato sacro dai Greci. I Romani invece lo utilizzavano per curare le più svariate malattie e lo mangiavano crudo, prima dei banchetti, per aiutare l’organismo ad assorbire meglio l’alcool, mentre con le foglie pestate medicavano ulcerazioni e ferite.

In sostanza, bellezza e salute.

Quando un giorno deciderò di scrivere un libro su questo tema (che è in cantiere da tanto tempo), sicuramente la copertina avrà questa bellezza

TANTO È UNA DIETA...(Vi avverto, è lungo. Ma è scritto in scienza e coscienza.Leggetelo solo se volete riflettere).Un gi...
24/11/2025

TANTO È UNA DIETA...

(Vi avverto, è lungo. Ma è scritto in scienza e coscienza.
Leggetelo solo se volete riflettere).

Un giorno, di diversi anni fa, quando ero ancora studente di medicina, avevo grande ammirazione per i medici e soprattutto i primari.
Avevo quella sorta di sottomissione che non solo gli studenti, ma anche gli strutturati avevano.
Un po’ come avveniva nei film di Alberto Sordi, dove faceva ancora fede l’ipse dixit e nessuno osava ribattere.
Chi mi conosce lo sa, non sono mai stato portato per eseguire gli ordini, se la cosa non mi trovava d’accordo. Questo mi ha portato non pochi problemi.
Il mio capo mi diceva che ero un “cavallo sciolto”, ma a me piace pensare che ero e sono ancora un nostalgico, che crede nella medicina e nei valori ippocratici, cercando sempre di andare a fondo delle cose e non ragionando mai per protocolli standardizzati.
Un giorno, mentre seguivo quello che il primario impartiva, lo ascoltai in una conversazione con una signora in sovrappeso che si disperava perché aveva le analisi tutte alterate nonostante prendesse tanti farmaci e non sapeva più come gestire la sua situazione
Fu allora che il luminare esclamò: “signora, da oggi non mangi più nulla per una settimana, faccia digiuno assoluto e vedrà che perderà qualche chilo”.

A quei tempi, sebbene fossi solo uno studente di medicina appassionato di alimentazione, diete e cucina (come molti lo sono oggi, nonostante non abbiano studiato su testi scientifici ma sui social e su google) mi chiesi, “ma come è possibile che un primario così stimato e conosciuto possa dire certe cose?”

Fu in quel momento, che iniziai a capire che l’alimentazione è una di quelle materie, di cui oggi troppi si riempiono la bocca ma che pochi studiano.
Anzi, durante tutta la facoltà di medicina non ne trovai traccia. E ancora oggi, a più di 20 anni da quella scena, nelle poche facoltà nelle quali questa materia viene appena accennata (per volontà e bontà di pochi lungimiranti), viene ancora vista come una materia di serie B.

Parliamo solamente della base della nostra vita e della nostra esistenza. Qualcosa da cui dipende la nostra salute e la nostra malattia.
Pensate che assurdità.
Praticamente oggi tutti i medici danno consigli nutrizionali ai loro pazienti.
Molti scrivono addirittura nutrizionista o ancor peggio “dietologo” sulle loro targhe o ricettari. Sebbene la parola “dietologo” non vuol dire “medico che fa le diete” e neppure “medico che ha fatto un corsetto online o privato di alimentazione”, ma significa “medico Specialista in Scienza dell’alimentazione”.

Una specializzazione medica che la maggior parte dei medici ignora. Si, ci sono molti medici che non sanno nemmeno che esista. Anzi, a volte, te li ritrovi anche a insegnare o a pubblicare libri, magari su come eliminare i cibi o disintossicarsi. Tanto la gente vuole questo.
E spesso li vedi a sponsorizzare l’azienda di turno, parlando di corretta alimentazione e dieta sana, ma vendendo polverine.
Perché pensano “possibile che per fare una dieta di voglia la specializzazione? Che ci vuole a fare una dieta, ci sono i programmi!
Te lo regala pure l’informatore che ti dice come far dimagrire con le buste i pazienti.
Pensa che stupidi quelli che perdono 4-5 anni a fare la specializzazione!”

Vi faccio una domanda: quanti medici si avventurano a fare i cardiologi, i gastroenterologi, gli endocrinologi, i ginecologi, i cardiochirurghi senza specializzazione?
Ah, nessuno, figuriamoci!
Qui si tratta di cose serie, mica stiamo a parlare di ricette e di quello che la gente può mangiare o deve eliminare!
Peccato però che una specializzazione in scienza dell’alimentazione sia equipollente a medicina interna, gastroenterologia o fisiopatologia digestiva.
Durante la specializzazione il medico fa il medico. In tutti i reparti dove può essere assegnato. Perché la specializzazione è un titolo culturale e non da la licenza di fare. Ma se non si ha la cultura scientifica in una materia, si dovrebbe stare con le mani a posto. E anche la bocca bisognerebbe utilizzarla per dire “vai da uno capace”, invece di arrangiarsi a fare casini.
E le mani usarle per prescrivere una visita con uno specialista del campo, medico o non medico che sia. Come si fa con qualunque altra prescrizione per indirizzare il paziente ad un collega che ha studiato quella materia.
Invece no.
Il foglietto con gli alimenti da eliminare per il colesterolo, i diverticoli, la gastrite o il diabete non te lo nega nessuno.
Tanto basta solo strapparlo. Come ti ha detto l’informatore del farmaco quando ti ha portato il gadget o la bomboniera per sancire il tuo matrimonio con l’azienda xy.

Tanto: “Che ci vuole a fare una dieta! La fanno tutti, pure gli istruttori delle palestre! E io, che faccio il medico non sarei capace? Anzi, proprio perché sono medico, sono meglio degli altri e rivendico anche il diritto di essere l’unico a poterle fare!
Tanto alla fine per dimagrire basta non far mangiare le persone. Basta dargli un foglietto con scritto che deve eliminare pane e pasta e il gioco è fatto! Gli faccio pure il test di intolleranza così gli spilli un po’ di altri soldi.
Gli piazzo anche un po’ di integratori e di buste e ci guadagno pure con i codici sconto, come fanno tanti nutrizionisti che si definiscono professionisti!
Anzi, invece di mettere solo dietologo, sulla targa e sul ricettario ci scrivo dietologo e nutrizionista che la gente adesso vuole andare dal nutrizionista perché il dietologo non va più di moda.
Così il paziente perde peso e io mi becco i soldi delle visite e le percentuali delle buste e integratori. Tanto male non fanno. Male che va non fanno niente.”

E intanto il tempo passa. I pazienti diventano impazienti e ottimi clienti per chi promette risultati facili. E le persone continuano ad ammalarsi.
Perché alla fine, BASTA UNA DIETA!

Dott. Antonio Pacella

Il cibo non cura nulla.(Non mi stancherò mai di farvelo capire)Non esistono cibi da eliminare o da evitare.Non esistono ...
23/11/2025

Il cibo non cura nulla.
(Non mi stancherò mai di farvelo capire)

Non esistono cibi da eliminare o da evitare.
Non esistono alimenti miracolosi.

Iniziate a capire che bisogna mangiare con il buon senso. Con criterio e per piacere.
Non moriamo di fame e non abbiamo bisogno di mangiare a tutte le ore.
Ogni alimento ha dei nutrienti che sono presenti anche in altri cibi.
Variare e non esagerare sono le regole.
Inserendo proteine, grassi, carboidrati e micronutrienti a seconda delle necessità soggettive.

La dovete smettere di eliminare intere categorie di alimenti ritenendoli “dannosi”, senza che questa convinzione corrisponda né ad un effettivo danno personale (allergie, intolleranze ecc.) né a riscontri scientifici.
Non esistono cibi “puri” che si possono mangiare ed altri “impuri” che vanno evitati.
Questo desiderio di “salute a tutti i costi” finirà col rovinarvi!

Non potete mangiare solo verdure crude e frutta solo di stagione, insalate con foglie non tagliate perché non perdano le loro qualità nutritive, escludere uova, latticini, carne, conoscere in modo preciso le etichette di ciò che mangia, le percentuali delle sostanze nutritive e dei componenti di ogni scatoletta, il valore calorico, i carboidrati…sembrate dei robot!
Se mangiate una bistecca cotta con il b***o non vi succede nulla! Se mangiate le verdure surgelate ripassate con l'olio non morirete!
Se bevete latte non avrete l’osteoporosi, ne la prevenite!
I pesticidi fanno male solo se ne mangiamo troppi. Anche quelli presenti nell'aria che respiriamo!
Non esistono combinazioni da evitare o cibi da non associare.
Non esistono cibi che eliminano l’infiammazione ne cibi che causano infiammazione.
È sempre e solo questione di dosi e di frequenze.
E se qualcuno vi racconta certe cose, in televisione, sul web o sui giornali, o è poco preparato oppure è in malafede.
Che sia un nobel oppure un professore Universitario.
Perché oggi tutti e in troppi parlano di nutrizione.
Ma sarebbe bene che qualcuno iniziasse a studiarla e a vedere il cibo come un tassello e la salute come una visione globale.
E la scienza è fatta di dati e dimostrazioni. Non di principio di autorità.
Ma il marketing della paura viene prima della scienza.
E purtroppo la scienza non fa guadagnare come le mode.

Il cibo non cura.
Il cibo non ammala.
Il cibo è cibo. Sta a noi saperlo usare.
Per stare meglio o per non ammalarci.

Mangiando tutto, ma tenendo presente che ci sono cibi che vanno consumati nella quotidianità, altri poche volte a settimana o al mese e altri occasionali o non indispensabili, evitando di cadere nella trappola dei guru e delle religioni alimentari.

La vita è una sola.C’è chi punta ad avere potere, chi punta ad avere successo, chi punta ad avere denaro.E poi c’è chi s...
23/11/2025

La vita è una sola.
C’è chi punta ad avere potere, chi punta ad avere successo, chi punta ad avere denaro.

E poi c’è chi si accontenta di vivere la vita.
Senza dover dire grazie a nessuno e accontentarsi di quello che ottiene con le proprie forze, godendosi anche gli insuccessi

22/11/2025
Il buon cibo di una volta (che non c’era)Racconto tratto dal “libro dei ricordi” di mio nonno.“Quando eravamo poveri e c...
21/11/2025

Il buon cibo di una volta
(che non c’era)

Racconto tratto dal “libro dei ricordi” di mio nonno.

“Quando eravamo poveri e c'era poco da mangiare, in tavola c'erano sempre patate, legumi, minestrone d’estate e cavoli d’inverno, da lunedì a sabato. Sperando che qualcosa la campagna ci dava.
Perché certi anni non c’era niente, nemmeno l’olio.
Per fortuna un po’ di strutto si faceva sempre e quando andava bene qualcosa si risparmiava per l’anno dopo.
La mattina pane secco e latte, tutti i giorni. Solo quello tenevamo.
Domenica la pasta fatta in casa senza uova e con farina grezza, scura, come quella usata per fare il pane. Ogni tanto formaggio e pesce sotto sale, sarde, alici e baccalà. La frutta, solo quella rovinata che al mercato non voleva nessuno. Le uova si vendevano per comprare un po’ di sale.
Il resto, chi poteva permetterselo!
Si mangiava poco e si lavorava tanto. E si beveva per non sentire la fatica.
Si sognava quello che mangiavano i signori: pane bianco, primizie e carne. Che anche quando c’era era dura e di seconda scelta. Per quello si faceva in umido.
Oggi però non si capisce più niente. La gente, che ingrassa perché sta sempre seduta, pensa che si stava meglio prima.
Vuole mangiare come i poveri, perché ha troppe cose"

Dott. Antonio Pacella

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CHI SONO

Mi sono laureato in Medicina e Chirurgia con Lode presso l’Università “La Sapienza” e Specializzato con Lode in Scienza dell’Alimentazione con indirizzo Nutrizione Clinica, nel medesimo Ateneo, sotto la guida del Prof. Carlo Cannella. Ho conseguito successivamente il Master Universitario in Medicina e Chirurgia Estetica presso l’Università di Tor Vergata e il Master Avanzato in Mesoterapia Estetica, Antalgica e Viscerale, presso la Scuola Italiana di Mesoterapia.

Sono Ideatore del Metodo Sensoriale ComeMangi®, Medico del settore tecnico della Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC), Consulente Nutrizionale presso il Comando Interregionale Carabinieri Lazio, Abruzzo e Molise e Consulente Nutrizionale del CONI Abruzzo. Sono stato Medico della Federazione Italiana Atletica Leggera (FIDAL) e ho ricoperto il ruolo di Responsabile e Coordinatore dell’Ambulatorio di Medicina Estetica & SPA presso le Terme di Bologna.

Sono Membro del Comitato Scientifico della Società Italiana di Diagnosi Prenatale e Medicina Materno Fetale (SIDIP), Socio della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione (SISA) e membro onorario della Società Europea di Nutrizione Sportiva (ESNS). Ho attualmente incarichi di Professore a contratto presso L’Università di Camerino, L’Università di Palermo e l’Abeos Osteopathy School.

Sono Autore di pubblicazioni e articoli sia a livello scientifico che divulgativo.