02/11/2025
Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate – 4 Novembre 2025 🇮🇹
“Rivolgo un cordiale saluto di benvenuto alle Autorità civili, militari e religiose, ai rappresentanti delle associazioni d’arma, delle forze dell’ordine in servizio ed in congedo, dei vigili del fuoco, delle associazioni di protezione civile e della Croce Rossa, della fanfara degli alpini, a tutti i cittadini, agli studenti e ai loro insegnanti delle nostre scuole,
Ci ritroviamo oggi, come ogni anno, per celebrare il 4 novembre, data simbolo dell’Unità Nazionale e del valore delle Forze Armate.
Una ricorrenza che non è soltanto memoria storica, ma anche impegno attuale: quello di custodire la pace, la libertà e la coesione del nostro Paese.
Il 4 novembre del 1918 segnò la fine di una guerra terribile, che costò milioni di vite e cambiò per sempre il volto dell’Europa.
Ricordiamo i caduti, ma anche il sacrificio delle famiglie, delle comunità e di chi ha lavorato per ricostruire un Paese provato dalle ferite.
Oggi, a più di un secolo di distanza, non possiamo dare per scontato ciò che allora fu conquistato a prezzo di tanto dolore, lutti e sofferenze.
Le guerre che ancora devastano parti del mondo — dall’Ucraina al Medio Oriente, fino ai conflitti dimenticati dell’Africa — ci ricordano quanto fragile sia la pace e quanto sia prezioso l’impegno quotidiano per difenderla.
Anche l’Italia, in questo tempo complesso, è chiamata a un grande sforzo di unità e responsabilità.
Viviamo un periodo in cui la società sembra spesso dividersi, in cui le difficoltà economiche e sociali mettono alla prova la fiducia reciproca.
Eppure, è proprio nei momenti più difficili che dobbiamo riscoprire il senso profondo di questa giornata: essere un popolo unito, solidale, capace di guardare avanti insieme.
Le Forze Armate, che oggi celebriamo, sono custodi di questi valori: sono al servizio della Repubblica e dei cittadini, non solo nella difesa della Patria, ma anche nella tutela della pace, come testimoniano le missioni internazionali in cui uomini e donne in uniforme operano per garantire stabilità e sicurezza in tante aree del mondo, con riconosciuta professionalità e umanità, negli interventi di protezione civile, nel sostegno alle popolazioni colpite dalle calamità.
Un ringraziamento anche ai rappresentanti delle associazioni d’arma che con dedizione assicurano in modo regolare l’apertura al pubblico di luoghi segusini di interesse storico. A tale proposito ricordo nel pomeriggio l’apertura del Sacrario Militare a cura dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia Gruppo Valle Susa che ringrazio per il generoso impegno.
Un sentito ringraziamento ed un pensiero anche agli uomini e alle donne rappresentanti delle Forze dell’Ordine impegnati quotidianamente per garantire la sicurezza sul nostro territorio.
A loro va la nostra personale riconoscenza e della Città di Susa: per la dedizione, il senso del dovere e la vicinanza concreta ai cittadini.
Il nostro pensiero più commosso va a quanti, nel corso dell’ultimo anno tra le Forze dell’Ordine, hanno perso la vita nell’adempimento del dovere:
Carabinieri: Valerio Daprà, Davide Bernardello e Marco Piffari, mancati il 14 ottobre nell'incendio della cascina di Castel D’Azzano, a Verona;
Carabiniere: Carlo Legrottaglie, morto nel mese di giugno in Puglia in un conflitto a fuoco con due malviventi;
Agente della Polizia di Stato: Aniello Scarpati che ha perso la vita la scorsa notte a Torre del Greco, in provincia di Napoli, per un incidente stradale.
Gravemente ferito e tutt’ora in rianimazione il collega, Ciro Cozzolino, al quale auguriamo una pronta guarigione
Un pensiero ai caduti di tutte le guerre, ai nostri concittadini che hanno servito la Patria con onore e sacrificio, e ai giovani che oggi scelgono di servire le istituzioni e la comunità con spirito civico.
Ed è proprio ai giovani che in questa giornata rivolgo un pensiero particolare.
Cari ragazzi, voi siete gli eredi di quella libertà che altri vi hanno consegnato con il proprio sacrificio.
È per voi che celebriamo queste ricorrenze: perché possiate comprendere che la pace non è mai scontata, ma nasce dal dialogo, dal rispetto e dalla capacità di costruire insieme un futuro migliore. La memoria dei caduti deve tradursi in impegno civile, responsabilità e solidarietà.
Per questo è importante coltivare la memoria come radice per il futuro e guardare al futuro con fiducia e impegno: la pace non si costruisce una volta per tutte, ma ogni giorno, con gesti di giustizia, rispetto e solidarietà.
In questo 4 novembre, il mio augurio — e il nostro impegno come Sindaco e Amministrazione cittadina — è che Susa continui a essere una comunità che unisce, accoglie e costruisce, testimone viva di quei valori che abbiamo ricevuto in eredità e ci rendono orgogliosi del nostro Paese.
Viva Susa,
Viva l’Italia,
Viva le Forze Armate
Il Sindaco
Piero Genovese