SPI CGIL Siracusa

SPI CGIL Siracusa Spi Cgil Siracusa: Segretario Generale: Enzo Vaccaro - Componenti di Segreteria: Carmela Agosta, Maria Grazia Lando e Salvo Boscarino.

Lo Spi-Cgil Siracusa, si prefigge lo scopo di informare ed aggiornare le pensionate e i pensionati iscritti e simpatizzanti sulle attività dello SPI CGIL sul territorio provinciale, regionale e Nazionale. Formare ed informare è importante per conoscere la realtà e per difendere i diritti personali e collettivi conquistati con tanta determinazione e sacrificio. Segretario Generale: Mimmo Bellinvia - Componenti di Segreteria: Carmela Agosta, Maria Grazia Lando, Enzo Vaccaro e Salvo Boscarino.

04/11/2025

Sicilia Siracusa | La Procura di Palermo ha chiesto l’arresto per 18 persone tra cui Cuffaro e il manager dell’Asp di Siracusa Caltagirone

04/11/2025

🟥 Appalti: Mannino (Cgil Sicilia), “Nuovo terremoto politico – giudiziario riguarda da vicino l’intero governo siciliano. La politica assuma iniziative indipendenti dalle questioni processuali”
Appello alle forze sane della Sicilia per il cambiamento

Palermo, 4 nov- “Al di là delle conferme sul piano giudiziario è evidente che c’è un sistema in Sicilia duro a morire con la compiacenza o al meglio l’inerzia di chi è ai vertici politici. Mafia, affari, politica: vi è una forte compromissione delle istituzioni regionali , al netto delle responsabilità penali. La politica assuma adesso iniziative indipendenti dalle questioni processuali”: lo scrive in una nota il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, commentando le nuove vicende giudiziarie aperte in Sicilia sul capitolo appalti e politica.
Il segretario della Cgil lancia un appello “alle forze sane della Sicilia per il cambiamento e una nuova classe politica e dirigente in grado di costruire il riscatto della nostra regione sulle basi della legalità, della trasparenza, del contrasto alla mafia”.
“Si pone ancora una volta – afferma Mannino- una pesante questione di etica, dalla quale il presidente della regione non potrà sfuggire. Non si potrà peraltro cadere dalle nuvole dal momento che anche da parte nostra c’erano state segnalazioni su assegnazioni sospette nel settore dei servizi. Il garantismo è applicabile nelle aule di giustizia non di fronte a una collettività che chiede alla politica trasparenza nella gestione della cosa pubblica. Schifani dunque – aggiunge il segretario della Cgil- dica subito a chiare lettere cosa intende fare, visto che nella sua Giunta ci sono esponenti della Dc e che questo partito determina nomine ed equilibri. La Sicilia – sottolinea Mannino- esige trasparenza e non che si abbia la sensazione di un barcamenarsi che conferma e lascia spazio alle vecchie pratiche di corruttela politica, di voto di scambio, di bieco clientelismo, cioè al degrado morale oltre che istituzionale . Da tempo- osserca- assistiamo a una presenza sempre più assidua di faccendieri nei meandri dell'amministrazione e a opacità in tanti settori e in tanti processi amministrativi. Ritengo che non ci siano spazi per compromessi di alcun tipo e che nessuno possa tirarsi fuori, perché è indubbio- conclude Mannino- che quest’ultimo terremoto politico giudiziario riguardi da vicino l’intero governo siciliano”.

04/11/2025

Lo sgravio nella finanziaria all'esame dell'Ars. La Piana (Cisl): "E' utile ma manovra da rivedere". Mannino (Cgil): "Serve intesa con governo"

Onorevoli colleghi, questa mattina qualcuno seduto in quest’aula, per dimostrare il suo disprezzo per la mia presenza qu...
03/11/2025

Onorevoli colleghi, questa mattina qualcuno seduto in quest’aula, per dimostrare il suo disprezzo per la mia presenza qui, ha mormorato: “Un cafone in Parlamento…”. Ebbene sappiate che questo titolo non mi offende, anzi, mi onora, infatti se io valgo qualcosa, se io sono qua, lo devo ad Ambrogio, a Nicola, a Tonino, a tutti quei braccianti analfabeti che hanno dormito insieme a me nelle cafonerie e con me hanno mangiato pane e olio, che hanno lottato duramente per i diritti dei lavoratori, di tutti i lavoratori, perché la fame, la fatica, il sudore non hanno colore e il padrone è uguale dappertutto”.
(Giuseppe Di Vittorio)

(11 Agosto1892 –
3 Novembre 1957)

29/10/2025
Lollobrigida attacca, lo Spi risponde: “Orgogliosi di chi manifesta dopo una vita di lavoro”La segretaria generale dei p...
27/10/2025

Lollobrigida attacca, lo Spi risponde: “Orgogliosi di chi manifesta dopo una vita di lavoro”

La segretaria generale dei pensionati Tania Scacchetti replica alle offese del ministro: “Ci denigra perché il suo governo non risolve i problemi di chi scende in piazza” Siamo orgogliosi di rappresentare donne e uomini che hanno lavorato una vita e che trovano ancora tempo per manifestare”. Così Tania Scacchetti, segretaria generale dello Spi Cgil, risponde con fermezza alle parole del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che durante la festa per i tre anni del governo Meloni ha liquidato la partecipazione dei pensionati alle mobilitazioni sindacali con una battuta sprezzante: “La Cgil? È il primo sindacato per numero di pensionati, hanno tanto tempo per manifestare”.

Un attacco che rientra, secondo Scacchetti, in una precisa strategia politica: quella di denigrare e delegittimare chi protesta, anziché ascoltarne le ragioni. “Di motivi per scendere in piazza ne hanno tantissimi – sottolinea la leader dello Spi – sono quelli che hanno pensioni basse, che pagano più tasse, che tengono in piedi le famiglie di figli e nipoti precari, che subiscono più di altri i tagli alla sanità. Il ministro Lollobrigida e il governo di cui fa parte avrebbero la responsabilità di dare loro risposte. Poiché non lo fanno, preferiscono insinuare, offendere e denigrare. Nessuna sorpresa: tutto in linea con la loro storia e le loro radici. Le parole di Scacchetti riportano il dibattito sul terreno reale, quello della condizione di milioni di pensionate e pensionati italiani, travolti dal caro vita, da un sistema fiscale ingiusto e da una sanità pubblica sempre più fragile. Mentre dal governo arrivano soltanto slogan, tagli e provocazioni, c’è chi, dopo una vita di lavoro, continua a battersi per un Paese più giusto.

Non è la prima volta che esponenti dell’esecutivo attaccano la Cgil e il suo segretario generale Maurizio Landini. Da mesi, come rivelano fonti giornalistiche, un intero apparato comunicativo lavora per screditare il sindacato, fino a confezionare dossier contro le sue analisi economiche. L’ultimo, preparato dall’ufficio studi di Fratelli d’Italia, contesta le critiche di Landini al cosiddetto “fiscal drag”, cioè l’aumento reale delle tasse dovuto all’inflazione: un tema che tocca proprio i redditi fissi, tra cui pensionati e lavoratori dipendenti. In questo contesto, la battuta del ministro Lollobrigida suona come il sintomo di un fastidio politico profondo: quello verso chi non accetta di stare in silenzio. Ma lo Spi non intende arretrare. Rivendica il diritto, e la dignità, di continuare a manifestare, perché chi ha costruito il Paese non smette di volergli bene, né di lottare per un futuro migliore. “Orgogliosi di rappresentare chi non si rassegna”, conclude Scacchetti.

25/10/2025

In piazza a Roma.
Da tutta Italia, per dire basta soldi alla guerra. Vogliamo soldi per pensioni, sanità, istruzione.

Pensionati, lavoratori e studenti.
Insieme, perché la lotta non ha età.

23/10/2025
22/10/2025

🟥 NOTA SULL’ INIZIATIVA DEL 17 OTTOBRE : “DAL SAHARA A GAZA, TERRITORI SENZA VOCE, POPOLI SENZA PATRIA”

👇 Si allega la nota di Salvatore Marra, Coordinatore, Area Politiche Europee e Internazionali, in merito all’iniziativa in oggetto.

22/10/2025

🟥 Sentenza storica sul lavoro edile in Sicilia: vittoria per Fillea CGIL e Feneal UIL contro Cosedil. Per il tribunale è condotta antisindacale. “Un segnale significativo per tutto il comparto”

📍Il Tribunale del lavoro di Catania ha dichiarato antisindacale la condotta della Cosedil S.p.A., fondata dalla famiglia Vecchio, che aveva esteso a tutti i dipendenti un accordo aziendale sottoscritto lo scorso febbraio con la sola rappresentanza sindacale unitaria degli impiegati della sede di Santa Venerina.

La giudice Chiara Cunsolo ha stabilito che l’intesa non può avere valore generale per l’intera azienda, ma resta applicabile esclusivamente ai soli lavoratori (impiegati e non operai, che rappresentano il business dell’azienda) di quella ristretta unità produttiva.

Il provvedimento, depositato ieri, nasce dal ricorso presentato dalle federazioni provinciali di Fillea CGIL e a cui ha aderito con convinzione Feneal UIL. Nel dettaglio, la giudice ha rilevato che l’accordo aziendale firmato il 24 febbraio 2025 con la sola RSU Filca CISL, seppur formalmente valido per i lavoratori di Santa Venerina, non può essere esteso ai dipendenti distribuiti su più cantieri e sedi, tra cui Roma, Bologna, Enna e Siracusa. Il pronunciamento segna una grande vittoria del sindacato.

Secondo il Tribunale, la RSU che ha sottoscritto l’intesa non era dunque espressione dell’intera compagine aziendale, ma rappresentava esclusivamente i lavoratori della sede etnea. L’applicazione generalizzata dell’accordo ha quindi prodotto una compressione delle prerogative sindacali e una distorsione della rappresentanza, in violazione della libertà sindacale.

La decisione lascia valido l’accordo solo per l’unità produttiva in cui è stato firmato, ma ne limita fortemente la portata, impedendone l’estensione automatica a tutti i dipendenti dell’impresa. Contestualmente, il Tribunale ha ordinato la pubblicazione del provvedimento nelle bacheche aziendali.

La sentenza è stata presentata stamattina in conferenza stampa dai segretari regionali di Fillea CGIL e Feneal UIL Giovanni Pistorio e Antonio Potenza, e dai segretari provinciali delle stesse sigle, Vincenzo Cubito e Angelo Bua di Catania, Salvo Carnevale e Giuseppe Nicotra di Enna, Eleonora Barbagallo e Alessandro Gionfriddo di Siracusa.

I rappresentanti sindacali hanno espresso “grande soddisfazione”, definendo la decisione “un precedente importante nei rapporti tra imprese e lavoratori edili in Sicilia”.
Secondo Fillea CGIL e Feneal UIL, che sono stati assistiti dagli avvocati Ivana Arrigo, Manuela Raciti, Antonino Licciardello e Domenico Senese, l’accordo aziendale contestato introduceva deroghe peggiorative rispetto al Contratto collettivo nazionale dell’edilizia, incidendo su orari, straordinari e contratti a termine anche in violazione di quanto previsto dal codice degli appalti e dal protocollo Anas con le parti sociali che sancisce l’ inderogabilità in peggio delle norme contrattuali per il comparto delle costruzioni in sicilia e, in generale, complessivamente per ogni lavoratore.

“Questa sentenza – hanno dichiarato – riafferma il valore del contratto nazionale e della rappresentatività democratica nei luoghi di lavoro. È un monito chiaro: i diritti dei lavoratori non possono essere compressi da intese parziali e prive di reale legittimazione”.

Il pronunciamento del Tribunale di Catania è ritenuto un segnale significativo per il comparto delle costruzioni in Sicilia, oggi interessato da grandi cantieri pubblici. Per i sindacati, si tratta di “un invito a vigilare realmente, cosa che non sta accadendo con il commissario Schifani, più presente nelle inaugurazioni che nella vita reale dei cantieri, e a garantire condizioni di lavoro dignitose, trasparenti e rispettose delle norme.
Ci ha, infine, fatto infine sorridere il tentativo estremo di Cosedil, del presidente di Confindustria Sicilia, Gaetano Vecchio, di gettare ombra sulla vera notizia che è il comportamento anti sindacale. Fortunatamente il pronunciamento è scritto in lingua italiana: il Tribunale dichiara antisindacale la condotta della Cosedil s.p.a. Ed era esattamente quello che i lavoratori volevano sentirsi dire”.

Indirizzo

Viale Santa Panagia 205/207
Syracuse
96100

Telefono

0931963251

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