20/01/2020
PIEDE E SPORT
Sicuramente non è la scarpa che fa il campione, come dice sempre un mio amico, allo stesso tempo però ogni sport richiede una giusta scarpa e, ancora, atleti diversi ma dello stesso sport possono trovarsi avvantaggiati o svantaggiati da una determinata tipologia di scarpa.
🤔 Perché tutto questo?
La risposta è abbastanza ovvia: ognuno di noi ha una propria morfostruttura podalica che può facilitare o inibire determinate funzioni, comportandosi in maniera diversa nello svolgimento di specifiche azioni.
La scarpa per l'atleta deve essere vista come la gomma per l'automobile sportiva. Una scarpa troppo liscia e si perde il grip, una scarpa troppo deformabile e si perde stabilità, una scarpa troppo dura e si perde sensibilità!
Con buona pace degli amanti del barefoot, in molte attività sportive l'uso delle scarpe è obbligatorio non solo per regolamento ma anche per proteggersi durante la prestazione, per cui la scelta non può basarsi su aspetti estetici ma si devono considerare soprattutto questioni funzionali.
Allo stesso tempo, e non meno importante, gli operatori che si occupano di sportivi dovrebbero tenere sempre a mente che durante l'attività sportiva il piede compie movimenti specifici legati alla situazione (come in foto) per cui la valutazione dell'appoggio e della funzione del piede non può e non deve prescindere dall'analisi del comportamento specifico in campo.
L'interazione tra:
🎯 una corretta valutazione dell'appoggio
🎯 una giusta scelta della scarpa
🎯 un eventuale uso di ortesi plantari (se necessario)
può sicuramente essere un percorso che si orienti verso la salute dell'atleta.
Valutare con attenzione questi aspetti deve essere un dovere professionale dell'operatore e un interesse dell'atleta.
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