08/11/2025
Aumentano a tre i casi nella casistica del CSA di una patologia rara, qual è la Sindrome dell’Acquedotto Vestibolare Largo
La storia clinica di questo nostro paziente è la prova del nove che l’acufene può essere dovuto a tantissime patologie interessanti tutti gli organi del corpo umano.
È pervenuto un paziente di media età alla mia osservazione per acufene e ipoacusia monolaterale. Il paziente si presentava visibilmente ansioso, preoccupato perché i medici che lo hanno visitato prima di arrivare alla nostra equipe gli dicevano che non vi era soluzione, che doveva conviverci con l’acufene e l’ipoacusia, ma il paziente allo stesso tempo si mostrava speranzoso riponendo la sua fiducia nell’operato della nostra equipe multidisciplinare, come “ultima spiaggia”. Il paziente è affetta da una Sindrome dell’orecchio Interno rara, ossia la Sindrome dell’Acquedotto Vestibolare Largo,associata ad alcune concause quali disfunzione cranio-cervico-mandibolare e disfunzione della Tuba di Eustachio con relativa ridotta ventilazione dell’orecchio medio.
La Sindrome dell’acquedotto vestibolare largo è una malformazione anatomica isolata dell’orecchio interno caratterizzata da ipoacusia stabile o fluttuante che può essere accompagnata da vertigine, acufene e, in rari casi, da cefalea. Il paziente presenta già una ipoacusia di notevole entità, acufene persistente ed alcuni episodi di vertigine ed instabilità alla marcia. Alcuni studi scientifici rilevano che la patogenesi della Sindrome dell’Acquedotto Vestibolare Largo sia legata ad un disturbo evolutivo della funzione cocleo-vestibolare dovuto a un reflusso di liquido endolinfatico, dal sacco endolinfatico verso l’orecchio interno, consentito dalle notevoli dimensioni dell’acquedotto vestibolare. È una patologia progressiva, tende infatti a peggiorare poiché la diagnosi arriva dopo decine di visite mediche,e durante tutto il tempo passato prima di arrivare alla corretta diagnosi, il paziente viene trattato con farmaci comuni e non con protocolli farmacologici mirati per questa patologia rara. Come sempre abbiamo studiato il caso clinico della paziente a 360 gradi, valutando anche organi distanti dall’orecchio. Questa rara sindrome può peggiorare a seguito di traumi, e può essere associata a patologie tiroidee, definite in questo caso Sindrome di Pendred, o a patologie renali definite Sindrome oro-braccio-renale. Per tutti questi motivi, oltre a richiedere esami radiologici mirati per studiare l’orecchio, abbiamo richiesto la valutazione della funzionalità dei reni e della tiroide,poiché nella Sindrome di Pendred, che spesso è associata alla Sindrome dell’Acquedotto Vestibolare Largo, si riscontra ipotiroidismo o gozzo tiroideo. Il paziente è stato subito trattato con un protocollo farmacologico e un protocollo metabolico mirato e programmata la Riabilitazione Acustica Sonora con Sistema Digitale Combinato, in modo da stabilizzare l’ipoacusia e allo stesso tempo gestire il suo acufene, e quindi garantire al paziente che non avvenga un peggioramento dell’ipoacusia e dell’acufene e allo stesso tempo assicurargli una qualità di vita superiore alla qualità di vita che ha vissuto sino ad oggi. Attenderemo gli esiti degli esami della funzionalità renale e tiroidea in modo da trattare sinergicamente eventuali patologie formulate di questi due organi. Quindi il paziente ritornerà a sentire molto meglio e gestirà il suo acufene riuscendo a non sentirlo più grazie al sistema digitale combinato. Il Centro Siciliano Acufene ad oggi , in oltre 15 anni di attività radicata sul territorio, presenta in casistica tre casi della Sindrome dell’Acquedotto Vestibolare Largo!