29/09/2025
Ruolo del microbiota nella modulazione del peso e nella riduzione dell’incidenza di eventi cardiovascolari. Grazie SINU - Società Italiana di Nutrizione Umana! Daniela Zatti Daniela Zatti Biologa Nutrizionista
🦠Nel corso dell’evoluzione, il microbiota umano si è sviluppato in ambienti naturali e rurali, caratterizzati da un’elevata esposizione a microrganismi utili e da un’alimentazione ricca di fibre. Con l’industrializzazione, però, queste condizioni si sono profondamente modificate,
portando a una significativa riduzione della diversità microbica, alla perdita di batteri benefici e alla diffusione di specie proinfiammatorie. Questa alterazione è stata associata all’aumento delle malattie croniche non trasmissibili nei Paesi industrializzati.
📚Un recente studio ha dimostrato che è possibile reintrodurre nel microbiota intestinale umano alcune specie microbiche benefiche, chiamate “old friends”, un tempo comuni nelle popolazioni non industrializzate ma oggi quasi scomparse nei contesti occidentali. Il recupero di queste specie può avvenire attraverso interventi dietetici mirati👇🏼
Lo studio, condotto in Canada, ha coinvolto adulti che hanno seguito una “dieta di ripristino” ispirata all’alimentazione tradizionale della Papua Nuova Guinea, combinata con l’assunzione del batterio Limosilactobacillus reuteri PB-W1, isolato da popolazioni rurali e ormai raro nei Paesi industrializzati. La dieta proposta era prevalentemente vegetale e priva di alimenti trasformati🍎
I risultati sono stati promettenti: i partecipanti hanno mostrato una riduzione del peso corporeo, dei livelli di glucosio e colesterolo a digiuno, una diminuzione dei marcatori infiammatori e un aumento degli acidi grassi a corta catena, prodotti dalla fermentazione delle fibre da parte del microbiota. Tutto ciò suggerisce che è possibile recuperare alcune funzioni microbiche benefiche, ma che ciò richiede un’alimentazione consapevole e
nutrizionalmente adeguata. Tuttavia, studi futuri saranno necessari per confermare questi effetti su popolazioni diverse e con approcci dietetici alternativi.
Per ulteriori informazioni, trovate l’articolo completo nella Newsletter n’60: https://sinu.it/2025/07/23/newsletter-60-2025/