28/11/2025
Educare l’intelligenza emotiva. Il vero nuovo traguardo di crescita.
1. L'intelligenza emotiva è un costrutto sviluppato e diffuso da Daniel Goleman. Esso si riferisce alla capacità di riconoscere, comprendere e gestire le emozioni, sia le proprie che quelle degli altri. È la capacità di percepire, valutare e utilizzare le emozioni in modo efficace per guidare il pensiero e il comportamento, migliorare le relazioni personali e raggiungere gli obiettivi.
2. Conseguire un alto livello di intelligenza emotiva deve considerarsi il compito centrale per migliorare la nostra vita. La disregolazione emotiva è la causa di tutti i disturbi psicologici. La regolazione emotiva invece impedisce il diffondersi dei disturbi emotivi e migliora la qualità della nostra vita e del nostro benessere.
3. La regolazione emotiva si può insegnare. E’ necessario affiancare all'educazione cognitiva l'educazione emotiva allo scopo di ottenere cittadini competenti ed emotivamente maturi. Tale educazione riguarda l’educazione familiare, quella scolastica, quella lavorativa e quella inerente il benessere personale.
4. Esiste un programma di educazione emotiva, considerato il capostipite di quelli successivi, che va sotto il nome di SEL (Social and Emotional Learning). Il SEL comporta 5 obiettivi: SEL 1. Consapevolezza delle emozioni: La capacità di riconoscere e comprendere le proprie emozioni.
5. SEL 2. Regolazione delle emozioni: La capacità di gestire le proprie emozioni in modo appropriato, ad esempio, controllando la rabbia o l'ansia, gestendo lo stress e adattandosi alle situazioni emotive.
6. SEL 3. La capacità di comprendere e rispondere alle emozioni degli altri, mettendosi nei loro panni e sviluppando una connessione empatica.
7. SEL 4. Capacità di gestire le relazioni con gli altri partendo dalla capacità empatica. La capacità cioè di gestire le relazioni interpersonali in modo efficace, comunicando in modo assertivo, negoziando conflitti e sviluppando legami di fiducia e collaborazione.
8. SEL 5. La capacità di utilizzare le emozioni come guida per orientare e sostenere il raggiungimento degli obiettivi personali, mantenendo la motivazione, la determinazione e la perseveranza.
9. L’educazione dell’intelligenza emotiva cambia tutte le prospettive educative finora concepite e realizzate. La scuola organizzata dallo Stato, nata per permettere l’accesso di tutta la popolazione al sapere che prima era riservato a pochi, oggi, nell’era digitale, dove il sapere è alla portata di tutti, necessita di una ristrutturazione epocale basata su obiettivi più alti, cioè obiettivi di benessere oltre che di conoscenza. L’educazione familiare esige che i genitori siano essenzialmente degli allenatori emotivi. Tutta l’educazione inerente il welness non potrà che basarsi sul miglioramento della regolazione emotiva.
10. L’educazione dell’intelligenza emotiva è uno dei contenuti più importanti del Festival delle emozioni. Essa comporta attività ed iniziative progettate per la regolazione emotiva. Cioè strutturate per identificare, definire, modulare ed esprimere le emozioni; per gestirle, per comprendere la differenza fra emozioni e comportamenti, per rimandare la gratificazione, per controllare gli impulsi, ridurre lo stress, stimolare il dialogo interiore, leggere e interpretare le situazioni sociali, comprendere il punto di vista altrui, utilizzare strategie decisionali e di problem solving, acquisire coscienza di sé e abilità comunicative verbali e non verbali, avere un atteggiamento positivo nei confronti della vita, conseguire una compassionevole e attiva accettazione di sé e del percorso di vita che ci è concesso e vivere una vita piena di consapevolezza, di gratitudine e di appagamento.