12/01/2023
-Schlossman
II Citomegalovirus (CMV) è un virus a doppia catena di DNA della famiglia degli Herpesviridae. È la più frequente causa di infezioni virali congenite e provoca nel neonato dei quadri oculari e non oculari clinicamente severi. È inoltre tipicamente causa di patologia oculare in soggetti fortemente immunocompromessi come pazienti affetti da linfomi/leucemie e HIV/AIDS. La presentazione tipica in questi pazienti è una retinite necrotizzante al polo posteriore, dal disco ottico verso le arcate vascolari, con ampie aree emorragiche e una retina che appare progressivamente biancastra, edematosa e necrotica. Le varianti a partenza dalla periferia con poche emorragie e poco edema e la perivasculite "frosted-branch angiitis", sono forme più indolenti e descritte tipicamente nei pazienti immunocompetenti; in questi pazienti il CMV può determinare inoltre la comparsa di cheratouveite monolaterale che si presenta con dolore oculare, visione offuscata e fotofobia. E’ caratterizzata da severa ipertensione oculare dovuta a riduzione del drenaggio dell'umor acqueo per infiammazione trabecolare, cheratite epiteliale e stromale, endotelite con edema corneale e un grado variabile di atrofia iridea a settore. Forme bilaterali e forme con atrofia diffusa sono inoltre state descritte. E’ un'uveite granulomatosa con pochi precipitati cheratici (KPs), di forma nummulare, e lieve o moderata infiammazione in camera anteriore. In alcuni pazienti può presentarsi come uveite anteriore cronica con episodi di irite ricorrenti e innalzamento della pressione intraoculare a valori elevati detta precedentemente "sindrome di Posner-Schlossman" o "crisi glaucomatociclica", mentre in altri casi può presentarsi con cellule in camera anteriore e KPs endoteliali entrando in diagnosi differenziale con l’”uveite di Fuchs". Il riscontro del DNA del CMV tramite PCR e di anticorpi contro CMV tramite ELISA su campioni di umor acqueo prelevati da pazienti affetti da sindrome di Posner-Schlossman e uveite di Fuchs ha recentemente portato a proporre in queste forme un’eziologia da CMV.
La diagnosi è clinica e a volte difficile perché le manifestazioni sono simili a quelle degli altri virus erpetici. In molti casi il quadro viene scambiato per HSV e trattato senza successo con aciclovir o valaciclovir. I casi dubbi richiedono il prelievo dell'umor acqueo e conferma tramite PCR ed ELISA rispettivamente del DNA del CMV o della produzione di anticorpi locali contro di esso, in aggiunta al risultato negativo per gli altri virus erpetici. Il trattamento dell'uveite anteriore da CMV consiste in antivirali sistemici e topici associati a steroidi topici, cicloplegici e ipotonizzanti dato il frequente riscontro di pressione intraoculare.