10/11/2021
E' di oggi una notizia a lungo attesa: UNI - Ente Italiano di Normazione - ha definitivamente fermato il percorso di normazione dei Counsellor e dei Coach, chiudendo i due "tavoli tecnici" tramite cui le associazioni di counselling cercavano da anni di ottenere legittimazione e regolamentazione!
Alcuni anni fa, infatti, varie associazioni di counselling avevano cercato di aggirare i crescenti limiti giurisprudenziali nei confronti degli abusi di professione psicologica provando a... farsi "normare" ufficialmente da UNI.
Nonostate l'iniziale opposizione di alcuni Ordini Regionali e del Ministero della Salute, che avevano evidenziato la sostanziale sovrapposizione tra questo profilo e quello dello Psicologo, le associazioni di counsellor avevano tentato in ogni modo di tenere aperti i tavoli di normazione.
Più recentemente il CNOP e tutti gli Ordini Regionali hanno agito in maniera compatta ed energica per bloccare questo ennesimo tentativo di invadere la sfera professionale psicologica.
Oggi UNI ha infine preso atto dell'impossibilità di proseguire, per la "ferma opposizione del CNOP"; ed ha chiuso i tavoli.
E' stato esito felice di un lungo processo e di un lavoro di squadra condiviso tra il CNOP e tutti gli Ordini Regionali; uniti insieme contro ogni rischio di abusivismo.
E' una battaglia vinta a tutela della Psicologia; ma, soprattutto, della Salute psicologica di tutti i cittadini.
Per noi di OPPV il tema del contrasto all'abusivismo è fortemente sentito: la nostra Commissione Tutela lavora su decine di segnalazioni, e come Consiglio stiamo inviando numerose lettere di chiarimenti, lettere di diffide, ed esposti alla Procura della Repubblica su casi di possibile abuso di professione da parte di pseudoprofessionisti.
Anche in questa occasione siamo orgogliosi che l'Ordine Veneto abbia contribuito con un ruolo rilevante, attraverso l'acquisizione di numerose "quote di rappresentanza" all'UNI assieme ad altri Ordini regionali; cosa che ci ha permesso di pesare significativamente nel portare la voce contraria dei professionisti sanitari della psicologia, facilitandone lo stop.
Le quote che gli iscritti versano servono anche a questo: a mettere insieme le nostre risorse, per sostenere uniti iniziative forti di tutela collettiva.
Quella di oggi è una piccola grande vittoria per la tutela di tutti.