Studio di fisioterapia Sabrina Nepomuceno

Studio di fisioterapia Sabrina Nepomuceno Dal lunedì al venerdì

15.00-20.00

12/11/2025

La correlazione tra il Nervo Vago e la postura è profonda e bidirezionale, coinvolgendo sia aspetti meccanici (anatomici) che aspetti neurologici (regolazione del sistema nervoso).
Il Nervo Vago (o decimo nervo cranico) è il nervo più lungo del sistema nervoso parasimpatico, il "supereroe silenzioso" che orchestra la risposta di "riposo e digestione" del corpo.
Ecco i punti chiave della loro interconnessione:
1. Correlazione Meccanica: Il Passaggio nel Collo
Il Nervo Vago origina nel tronco encefalico e scende lungo il collo, passando attraverso strutture muscolari e ossee molto vicine alla colonna cervicale.
• Punto critico: la cervicale: Il vago è vulnerabile alla compressione o all'irritazione nella zona cervicale. Una postura scorretta (come la postura della "testa in avanti" tipica di chi lavora al computer o usa lo smartphone) causa:
• Tensione Muscolo-Tensiva: Genera rigidità e contratture nei muscoli del collo (es. lo sternocleidomastoideo) che circondano il nervo vago.
• Artrosi Cervicale o Alterazioni Posturali: Queste possono causare un'infiammazione da compressione del nervo vago, riducendone la funzionalità.
• Risultato Posturale/Sintomatico: L'irritazione del nervo vago dovuta a problemi posturali cervicali può scatenare sintomi che sembrano non correlati, come cefalea, vertigini, dolore cervicale cronico e persino disturbi digestivi (nausea, gonfiore) o alterazioni del ritmo cardiaco (tachicardia/extrasistole).
2. Correlazione Funzionale: Diaframma e Respirazione
Il Nervo Vago è strettamente collegato al diaframma (il principale muscolo respiratorio) e alla respirazione, che è un pilastro della postura:
• Il Ruolo del Diaframma: Il movimento ottimale del diaframma è cruciale per la stabilità del core e la postura. Il Nervo Vago, in parte, regola la funzione respiratoria e viscerale.
• Impatto Posturale della Respirazione Veloce: Lo stress cronico (spesso associato a una postura tesa) induce una respirazione superficiale e veloce (toracica anziché diaframmatica). Questo tipo di respirazione non stimola adeguatamente il Nervo Vago e contribuisce ad aumentare l'ansia e la tensione muscolare, innescando un circolo vizioso che peggiora la postura.
3. Correlazione Neurologica: Il Sistema Nervoso e il Tono Muscolare
Il Nervo Vago è il mediatore tra l'asse intestino-cervello e svolge un ruolo chiave nella regolazione emotiva e nello stress, che influenzano direttamente il tono muscolare e la postura:
• Stress e Tensione Muscolare: Quando il tono vagale (la corretta funzionalità del vago) è basso, il corpo tende a rimanere in uno stato di allerta ("lotta o fuga"). Questo si traduce in tensione muscolare cronica e modificazioni posturali adattive a livello della colonna vertebrale (ad esempio, le curve della colonna cambiano e il rachide può andare in torsione).
• Modificazioni Posturali Adattive: Le disfunzioni del nervo vago sono spesso associate a dolori muscolo-scheletrici diffusi e stanchezza cronica, che costringono il corpo ad assumere posture antalgiche (per ridurre il dolore) o di protezione.
• Articolazione Temporo-Mandibolare (ATM): L'irritazione vagale può influenzare la postura in modo indiretto ma significativo, modificando la postura della testa e innescando problemi di occlusione dentale e della ATM, un altro importante sensore posturale.
In Sintesi: Il Circolo Vizioso
Il legame è quindi un circolo vizioso:
1. Postura Scorretta (es. testa in avanti, cifosi) \bm{\rightarrow} Tensione e compressione meccanica nella regione cervicale \bm{\rightarrow} Irritazione del Nervo Vago.
2. Irritazione del Nervo Vago \bm{\rightarrow} Basso tono vagale \bm{\rightarrow} Aumento dello stress/infiammazione/tensione muscolare \bm{\rightarrow} Peggioramento della Postura e comparsa di dolori muscolo-scheletrici.
Per migliorare l'uno, spesso è necessario intervenire sull'altro: la rieducazione posturale e il rilascio delle tensioni cervicali sono spesso utilizzati in terapia per migliorare il tono vagale, mentre gli esercizi di respirazione diaframmatica (che stimolano il vago) aiutano a rilassare la muscolatura e a migliorare la stabilità posturale.
X iinfo 3402742416 Dott Gianfranco Mendico
Chinesiologo, esperto in Posturale Mezieres e personal trainer
# posturaltraining
pt

10/11/2025

Scopri consigli pratici e approfondimenti sul benessere fisico e la fisioterapia. Leggi i nostri articoli su EduCare Fisio.

07/11/2025

Scopri consigli pratici e approfondimenti sul benessere fisico e la fisioterapia. Leggi i nostri articoli su EduCare Fisio.

06/11/2025

🧠✨ 𝗟𝗮 𝗹𝗲𝗴𝗴𝗲𝗻𝗱𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗻𝗲𝗿𝘃𝗼 𝗶𝗻𝗰𝗮𝘃𝗮𝗹𝗹𝗮𝘁𝗼

C’era una volta, nelle chiacchiere di paese e nei racconti di famiglia, un misterioso fenomeno:

“Mi si è incavallato un nervo!”

Lo diceva la nonna, lo ripeteva il vicino, lo sentivi dal barbiere e persino in ufficio.

Era l’unica spiegazione che sembrava dare un senso a quei formicolii improvvisi, a quelle f***e brucianti, a quelle scosse che scendono dal collo fino alle dita, o dalla schiena fino al piede.

La verità, però, è che 𝗶 𝗻𝗲𝗿𝘃𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶 𝗶𝗻𝗰𝗮𝘃𝗮𝗹𝗹𝗮𝗻𝗼.
Non si aggrovigliano, non fanno nodi, non si sovrappongono come fili di lana.

E allora perché sentiamo quel dolore? Perché ci svegliamo di notte con la mano addormentata o la gamba che brucia?
La risposta è nascosta 𝗱𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼.

Entriamo insieme in questo mondo affascinante.

🔍 𝗔𝗻𝗮𝘁𝗼𝗺𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗻𝗲𝗿𝘃𝗼: 𝗹’𝗮𝘂𝘁𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮𝗱𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲

Un nervo è molto più di un “filo” che porta impulsi:
È un 𝗰𝗮𝘃𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘀𝘀𝗼 formato da migliaia di fibre nervose, organizzate in fascicoli, avvolti da guaine protettive come l’epinevrio, il perinevrio e l’endonevrio.
Trasporta 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗶 che permettono al cervello di comunicare con ogni cellula del corpo.

Vive in un costante equilibrio: non è mai immobile, ma 𝘀𝗰𝗶𝘃𝗼𝗹𝗮, 𝘀𝗶 𝗮𝗹𝗹𝘂𝗻𝗴𝗮, 𝘀𝗶 𝗮𝗱𝗮𝘁𝘁𝗮 ai nostri movimenti.

Quando questo equilibrio viene disturbato, possono insorgere sintomi di 𝗻𝗲𝘂𝗿𝗼𝗽𝗮𝘁𝗶𝗮: dolore, formicolii, perdita di sensibilità o debolezza.

⚡ 𝗟𝗲 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗲𝗿𝘃𝗼𝘀𝗮

I nervi passano attraverso veri e propri 𝘁𝘂𝗻𝗻𝗲𝗹 𝗮𝗻𝗮𝘁𝗼𝗺𝗶𝗰𝗶: strettoie tra muscoli, ossa, legamenti e tessuti. Se questi spazi si riducono, nasce il problema.

Ecco alcuni esempi:

𝗖𝗼𝗹𝗼𝗻𝗻𝗮 𝗰𝗲𝗿𝘃𝗶𝗰𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗹𝗼𝗺𝗯𝗮𝗿𝗲 → protrusioni o ernie discali possono comprimere le radici nervose.
𝗦𝗶𝗻𝗱𝗿𝗼𝗺𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼 𝘁𝗼𝗿𝗮𝗰𝗶𝗰𝗼 → i muscoli scaleni o il pettorale minore possono chiudere il passaggio dei nervi diretti al braccio.
𝗧𝘂𝗻𝗻𝗲𝗹 𝗰𝗮𝗿𝗽𝗮𝗹𝗲 → il nervo mediano viene compresso al polso.
𝗦𝗶𝗻𝗱𝗿𝗼𝗺𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗶𝗿𝗶𝗳𝗼𝗿𝗺𝗲 → il nervo sciatico resta intrappolato sotto un muscolo gluteo contratto.

Ma non esistono solo compressioni 𝗺𝗲𝗰𝗰𝗮𝗻𝗶𝗰𝗵𝗲. Anche 𝗰𝗮𝗿𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗻𝘂𝘁𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶 e abitudini scorrette possono irritare i nervi:

𝗗𝗲𝗳𝗶𝗰𝗶𝘁 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝘁𝗮𝗺𝗶𝗻𝗮 𝗕𝟭𝟮, 𝗕𝟭, 𝗕𝟲 → fondamentali per la mielina, la guaina che riveste e protegge il nervo.
𝗘𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝘇𝘂𝗰𝗰𝗵𝗲𝗿𝗶 → può alterare la conduzione nervosa, come accade nel diabete.
𝗔𝗹𝗰𝗼𝗹 → tossico per le fibre nervose, può causare neuropatie croniche.
𝗙𝘂𝗺𝗼 → riduce l’apporto di ossigeno e nutrienti, accelerando i processi degenerativi.

🧍‍♀️ 𝗣𝗼𝘀𝘁𝘂𝗿𝗮, 𝗻𝗲𝘂𝗿𝗼𝗱𝗶𝗻𝗮𝗺𝗶𝗰𝗮 𝗲 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗺𝗼𝘃𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼

Immagina il tuo corpo come un insieme di corde elastiche: i nervi devono 𝘀𝗰𝗶𝘃𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 e 𝗮𝗱𝗮𝘁𝘁𝗮𝗿𝘀𝗶 a ogni gesto, come fili che seguono i movimenti senza attrito.
Quando la postura si altera — collo proiettato in avanti, spalle chiuse, dorso curvo — questi spazi vitali si restringono.
I muscoli diventano 𝗿𝗶𝗴𝗶𝗱𝗶, i tessuti fasciali perdono elasticità, e i nervi finiscono per essere 𝘀𝘁𝗶𝗿𝗮𝘁𝗶, 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶 𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗹𝗮𝘁𝗶.

È qui che entra in gioco la 𝗻𝗲𝘂𝗿𝗼𝗱𝗶𝗻𝗮𝗺𝗶𝗰𝗮: la capacità del nervo di muoversi liberamente. Se questa si riduce, il sintomo compare.

🏃‍♀️ 𝗔𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗳𝗶𝘀𝗶𝗰𝗮 𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗴𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗻𝗲𝘂𝗿𝗼𝘁𝗼𝗻𝗶𝗰𝗶

Perché un nervo torni davvero in salute, serve 𝗺𝗼𝘃𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲:
𝗘𝘀𝗲𝗿𝗰𝗶𝘇𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝘁𝗿𝗲𝘁𝗰𝗵𝗶𝗻𝗴 𝗲 𝗺𝗼𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ per mantenere i tunnel anatomici liberi.
𝗥𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝘇𝗼 𝗺𝘂𝘀𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗺𝗶𝗿𝗮𝘁𝗼 per stabilizzare spalle, bacino e colonna.
𝗔𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗮𝗲𝗿𝗼𝗯𝗶𝗰𝗮 per migliorare l’ossigenazione e la nutrizione dei nervi.

In alcuni casi, può essere utile integrare con 𝘃𝗶𝘁𝗮𝗺𝗶𝗻𝗲 𝗻𝗲𝘂𝗿𝗼𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗲 (B1, B6, B12, acido alfa-lipoico) sotto consiglio medico.

Fonte # Luca Franzon osteopata

# posturaltraining
pt

31/10/2025

Tutti credono che il ginocchio vada “rinforzato”.

Falso.

Il ginocchio non chiede forza.. chiede chiarezza.

Guarda bene quest’immagine. Due muscoli, uno dentro e uno fuori: il vasto mediale, preciso come un chirurgo; il vasto laterale, potente come un bulldozer.

Quando lavorano insieme, la rotula scivola perfetta. Quando uno dei due prende il comando, il ginocchio comincia a urlare.

Per chi non è del mestiere..

Hai mai sentito quella f***a davanti al ginocchio quando sali le scale o ti alzi dalla sedia?

Non è l’artrosi.

È la tua rotula che non sa più da chi farsi guidare.
Il muscolo interno (vasto mediale) tira con precisione, il laterale spinge con forza. Se uno accelera e l’altro frena.. la rotula va fuori pista.

Per i colleghi clinici..

Disallineamento femoro-rotuleo da iperattività del VL e pattern descritto classicamente come “deficit di VMO”, spesso in catene anteriori dominate, con tilt rotuleo laterale e dolore antero-mediale. Pattern da “quadricipite disarmonico”: il ginocchio perde la capacità di centraggio dinamico.

La soluzione non è il rinforzo selettivo, ma il retraining coordinativo e propriocettivo del sistema quadricipitale.

E quindi?

Non chiedere al ginocchio di spingere. Chiedigli di coordinarsi. Il dolore anteriore non è una punizione: è un promemoria.

Il ginocchio non ha bisogno di muscoli forti.
Ha bisogno di muscoli che si parlano.

Fai questo test ora!

Siediti, distendi la gamba e guarda la rotula.
Si muove dritta o devia leggermente di lato?
Scrivilo nei commenti!

Il ginocchio non è fragile. È solo stanco di fare da arbitro a una lite tra due fratelli: il mediale e il laterale.

Post divulgativo a scopo educativo.
Non sostituisce la valutazione fisioterapica personalizzata.

P.s. Ci rendiamo conto che è un’eccessiva semplificazione la nostra, pensata solo per rendere più immediata la lettura dell’immagine. Tutto quello che è emerso nei commenti è assolutamente corretto e prezioso: ognuno ha aggiunto un tassello importante a un tema che, in realtà, è molto più complesso e affascinante.

Invitiamo tutti a leggere i commenti con spirito critico e curiosità, perché lì dentro c’è davvero la parte più bella di questa storia: il confronto, la condivisione e la voglia di crescere insieme, professionisti sanitari e non, intorno alla meraviglia del corpo umano. 🫶

29/10/2025

Tutti credono che il dolore all’anca venga dai muscoli che si muovono.

Falso.

A volte viene da quelli che non si parlano più.

Guarda bene quest’immagine.
Lo psoas tira giù la colonna.
Il gluteo medio prova a tenerla su.
Il piriforme s’innervosisce.
E lo sciatico, poverino, passa in mezzo come un coinquilino che ha smesso di salutare.

Non è un gruppo muscolare.
È un triangolo amoroso tra bacino, colonna e respiro. E quando uno dei tre si sente trascurato.. indovina chi si lamenta?

Il dolore.

Provalo subito!

Appoggia una mano sull’inguine e una sul gluteo.
Respira lentamente.
Quale si muove per prima?

Se parte quella davanti, lo psoas comanda.
Se parte quella dietro, il gluteo risponde.
Se non si muove nulla.. il corpo ha messo il silenzioso. 🤭

Scrivilo nei commenti: davanti, dietro o fermo?
Scoprirai che ognuno di noi respira in modo diverso.. ma solo chi respira bene cammina leggero.

Per i colleghi clinici

Dominanza anteriore, iperattività psoas–TFL, inibizione gluteo medio e instabilità pelvica. Rieducare la sinergia psoas–diaframma–gluteo significa restituire feedforward stability e decompressione lombare.

Tradotto: quando il respiro non guida, la catena profonda si difende, non funziona.

E quindi?

Non chiedere al corpo di diventare forte.
Chiedigli di ritrovare la conversazione.
Ogni dolore è un messaggio in attesa di essere tradotto.

Lo psoas è il filo che unisce cervello, respiro e cammino.

Hai mai sentito “tirare” davanti all’inguine o dietro al gluteo quando ti alzi dal divano?
Scrivi nei commenti DOVE lo senti di più.

Post divulgativo a scopo educativo.
Non sostituisce la valutazione fisioterapica personalizzata.

27/10/2025
27/10/2025

Scopri consigli pratici e approfondimenti sul benessere fisico e la fisioterapia. Leggi i nostri articoli su EduCare Fisio.

24/10/2025

Vertebre cervicali
Atlante o prima vertebra: sostiene la testa e un dolore in questa parte può essere la conseguenza di paure, preoccupazioni e negatività. Scatena emicranie e problemi nervosi.
Epistrofeo o seconda vertebra: permette i movimenti della testa ed è connessa agli organi dei sensi (occhi, timpani, naso e bocca)
Terza vertebra: problemi in questa vertebra implicano danni alla pelle, alle ossa e ai nervi del viso, delle orecchie e dei denti. Dal punto di vista emotivo, invece, è relazionata all’isolamento.
Quarta, quinta e sesta vertebra: si trovano alla stessa altezza della ghiandola tiroidea e hanno quindi una stretta relazione con essa. Sono collegate alla voce, alla gola e alle corde vocali. Possono provocare disturbi della faringe, della laringe, ecc.
Vertebra prominente o settima vertebra: questa vertebra subisce gli influssi della morale, delle credenze e della spiritualità. La sua salute si ripercuote sulle braccia, sui gomiti, sulle mani e sulle spalle, poiché può infiammarli o impedire loro di muoversi liberamente.
X info 3402742416 Dott Gianfranco Mendico
Chinesiologo, esperto in Posturale Mezieres

23/10/2025

Scopri consigli pratici e approfondimenti sul benessere fisico e la fisioterapia. Leggi i nostri articoli su EduCare Fisio.

22/10/2025
10/09/2025

Allenati con noi, abbonati online al tasto qui sotto!👇

Con il nostro canale per abbonati avrai accesso alle nostre videolezioni esclusive e tantissime schede allenamento di posturale, pilates e allenamento funzionale!

Indirizzo

Via Giovanni XXIII Angolo Via Capri N. 18
Tortoreto
64018

Orario di apertura

Lunedì 00:00 - 00:00
15:00 - 20:00
Martedì 00:00 - 00:00
15:00 - 20:00
Mercoledì 00:00 - 00:00
15:00 - 20:00
Giovedì 00:00 - 00:00
15:00 - 20:00
Venerdì 00:00 - 00:00
15:00 - 20:00

Telefono

3478760167

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Studio di fisioterapia Sabrina Nepomuceno pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Studio di fisioterapia Sabrina Nepomuceno:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram