Nicola Pollina, Psicologo, Psicoterapeuta Psicoanalitico, Gruppoanalista

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Nicola Pollina, Psicologo, Psicoterapeuta Psicoanalitico, Gruppoanalista Psicologo Clinico e di Comunità, Psicoterapeuta Psicoanalitico Individuale e di Gruppo, Gruppoanalista, Musicoterapeuta

Psicologo Clinico e di Comunità, Psicoterapeuta Psicoanalitico e Gruppoanalitico, Musicoterapeuta

"Sul Giornale di Sicilia di oggi, un'intervista alla Presidente dell'Ordine Psicologi Sicilia, a proposito di una terrib...
28/10/2025

"Sul Giornale di Sicilia di oggi, un'intervista alla Presidente dell'Ordine Psicologi Sicilia, a proposito di una terribile storia di violenza e di abusi, venuta solo ora alla luce, a Palermo.
La vicenda della bambina che ha chiesto aiuto alla chat del Fondazione SOS il Telefono Azzurro ETS , riferendo degli abusi subiti, rappresenta una ferita collettiva, che interroga la coscienza civile e le responsabilità educative di tutti.

Non è soltanto un fatto di cronaca, ma un segnale che rivela il fallimento di una rete di protezione, la solitudine di chi non trova adulti capaci di vedere, ascoltare e intervenire.

Ogni volta che unə bambinə deve trovare in se stessə le risorse per chiedere aiuto a degli estranei (seppure professionisti competenti), su una chat, significa che la rete di cura — famiglia, scuola, servizi, comunità — non ha funzionato.
Per questo è fondamentale il lavoro svolto dal Telefono Azzurro e da realtà similari.

Non intendiamo entrare nel merito del caso specifico, poiché le indagini sono tuttora in corso e la priorità assoluta deve essere quella di tutelare le persone, soprattutto se minorenni, coinvolte, evitando ogni diffusione di dettagli inutili o potenzialmente lesivi.

Tuttavia, come esperti della salute mentale, sentiamo la responsabilità di comprendere e spiegare il fenomeno dell'abuso intra familiare e della violenza in generale, non per giustificare, ma per prevenire, per impedire che l’orrore possa ripetersi.

Parallelamente, è essenziale che la giustizia segua il suo corso: il riconoscimento della colpevolezza degli autori di abusi rappresenta un passaggio fondamentale nel percorso di recupero psicologico delle vittime, poiché restituisce senso, dignità e fiducia nel mondo adulto.

Come Ordine degli Psicologi non interveniamo sui singoli casi giudiziari, ma abbiamo il compito di contribuire a costruire un sistema di prevenzione fondato su formazione, cultura psicologica e collaborazione tra istituzioni.

Contrastare la violenza significa anche contrastare le condizioni di invisibilità che la rendono possibile: l’omertà, l’indifferenza, la normalizzazione del dolore.

La psicologia è chiamata a restituire parola e ascolto là dove il silenzio ha cancellato significati e relazioni.

Quando un genitore assiste o partecipa alla violenza, si produce una frattura profonda del legame di cura, la negazione stessa della funzione genitoriale.

Ma questi fenomeni non nascono nel vuoto: sono l’esito di storie di trascuratezza, povertà relazionale e distorsioni affettive che si trasmettono nel tempo.

Dietro ogni abuso c’è quasi sempre una cecità collettiva: qualcuno che ha visto, intuito, sospettato, ma ha preferito tacere.
È qui che si radica la cultura dell’omissione, terreno fertile per ogni forma di violenza.

Un trauma come quello vissuto da un minore abusato incide in profondità sulla struttura dell’identità: il corpo diventa luogo di dolore, la fiducia nell’adulto si spezza, il mondo perde senso.

Tuttavia, la psicologia insegna che la ricostruzione è possibile, se la persona incontra relazioni affidabili, continue e competenti.

La cura richiede tempo, protezione e una rete che sostenga, senza esporre di nuovo al silenzio o al giudizio.

Laddove vi sono povertà educativa, isolamento e mancanza di servizi, la violenza trova spazio per radicarsi.

Per questo è fondamentale continuare a investire su una cultura della cura e della presenza, sull'educazione sessuo-affettiva nelle scuole, a partire dalla tenera età, rafforzando i legami tra scuola, servizi e comunità.

Solo così potremo evitare che il grido di unə bambinə resti inascoltato."

In formazione continua e in aggiornamento professionale E.C.M., oggi con il mio Ordine di appartenenza, l'Ordine Psicolo...
23/10/2025

In formazione continua e in aggiornamento professionale E.C.M., oggi con il mio Ordine di appartenenza, l'Ordine Psicologi Sicilia, sul tema "𝗟𝗮 𝘀𝗼𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 𝗶𝗻 𝗮𝗱𝗼𝗹𝗲𝘀𝗰𝗲𝗻𝘇𝗮: 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗲 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗲𝘂𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗲𝘃𝗶𝗱𝗲𝗻𝗰𝗲-𝗯𝗮𝘀𝗲𝗱 𝗯𝗮𝘀𝗮𝘁𝗲 𝘀𝘂 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗶𝗻𝗴 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝗶".

(corso di aggiornamento posticipato per l'adesione alla manifestazione nazionale del 3 ott. in favore della popolazione palestinese e la pace in quell'area geografica).

"La pandemia ha aggravato notevolmente il disagio psichico degli adolescenti: studi recenti documentano un aumento dei tassi di depressione e ansia, accompagnato da un preoccupante incremento di fenomeni come l’isolamento sociale prolungato e le nuove dipendenze comportamentali (ad esempio l’uso patologico dei social media). Quasi la metà dei giovani italiani ha riferito sintomi ansioso-depressivi nel post-Covid, mentre i comportamenti autolesivi e suicidari risultano aumentati di oltre un quarto rispetto ai livelli pre-pandemici. Questi dati evidenziano l’urgenza di interventi clinici efficaci e aggiornati di fronte alla sofferenza giovanile attuale".

Partecipando al webinar organizzato dal mio Ordine di appartenenza Ordine Psicologi Sicilia"La Striscia di Gaza sta vive...
21/10/2025

Partecipando al webinar organizzato dal mio Ordine di appartenenza Ordine Psicologi Sicilia
"La Striscia di Gaza sta vivendo una delle crisi umanitarie più gravi e protratte del nostro tempo. Oltre alla distruzione materiale e al genocidio dei corpi, si consuma un attacco sistemico alla salute mentale della popolazione palestinese.
Questo intervento esplora le molteplici dimensioni del trauma che colpisce Gaza e che arriva fino a noi: il trauma acuto e continuo legato alla violenza militare, quello storico derivante da decenni di colonizzazione e occupazione, quello transgenerazionale che si trasmette nei corpi e nelle menti, quello collettivo che travalica i confini di Gaza.

A partire da una critica alle risposte biomediche e individualizzanti, si riflette su modelli alternativi di cura e resistenza che tengano conto della collettività, della fede, della solidarietà e del diritto alla dignità psichica e politica. Pensare la salute mentale in Gaza significa pensare la giustizia, la decolonizzazione e il futuro di un intero popolo. Significa, anche, pensare e dare senso all'eco psichica globale che raggiunge soprattutto le nuove generazioni, a tutte le latitudini.

In quest’ottica, è fondamentale interrogarsi su quali progetti concreti di sostegno psicologico, sociale e politico mettere in atto, sia per la popolazione palestinese che vive sotto assedio, sia per chi tra loro riesce a raggiungere l’Italia. Cura e resistenza, dentro e fuori i confini, devono essere pensate come parte di un'unica responsabilità collettiva.

Relatori: Alberto Mascena, Mohammed Mansur
Introduce la Presidente dell'Ordine Enza Zarcone; modera il consigliere Calogero Lo Piccolo."

🔴 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝘀𝘁𝗮𝗺𝗽𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗴𝗶𝘂𝗻𝘁𝗼 𝘀𝘂𝗹𝗹’𝗲𝗱𝘂𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗲𝘀𝘀𝘂𝗼-𝗮𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘀𝗰𝘂𝗼𝗹𝗲 (Fonte: OPRS - Ordine Psicologi Sicilia) Le ...
18/10/2025

🔴 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝘀𝘁𝗮𝗺𝗽𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗴𝗶𝘂𝗻𝘁𝗼 𝘀𝘂𝗹𝗹’𝗲𝗱𝘂𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗲𝘀𝘀𝘂𝗼-𝗮𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘀𝗰𝘂𝗼𝗹𝗲 (Fonte: OPRS - Ordine Psicologi Sicilia)

Le Presidenti e i Presidenti degli Ordini degli Psicologi di Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Sicilia e Veneto prendono una posizione chiara e netta in merito al DDL del 23 maggio 2025 del Ministro Valditara.

🎓 L’educazione sessuo-affettiva è una risorsa, non un rischio. Limitare o escludere la possibilità di promuovere da parte dei professionisti della salute attività educative su questi temi significa privare bambini e adolescenti di strumenti fondamentali per comprendere e gestire i cambiamenti fisici ed emotivi legati alla crescita.

🧠 L’educazione sessuo-affettiva, quando è adeguata all’età e scientificamente fondata, contribuisce a relazioni sane, alla prevenzione di bullismo e violenza di genere, e al benessere psicologico delle giovani generazioni.

👥 Gli Ordini regionali sopra menzionati esprimono profonda preoccupazione per le implicazioni culturali e sociali derivanti dalle limitazioni previste nel DDL “Disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico”.

𝗖𝗵𝗶𝗲𝗱𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮 𝘃𝗼𝗰𝗲 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗵𝗲 𝘃𝗲𝗻𝗴𝗮 𝗮𝘀𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘀𝗲𝗱𝗶 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗲𝘁𝗲𝗻𝘁𝗶, per ribadire l’importanza di un’educazione affettiva e sessuale tempestiva, continuativa e basata sulle evidenze scientifiche.

📢 La tutela dei minori passa anche — e soprattutto — attraverso la conoscenza, l’ascolto e la costruzione di contesti educativi sicuri e consapevoli.

🔗 Qui il comunicato stampa integrale: https://bit.ly/3LhO78P

Condivido pienamente la riflessione dei Colleghi e delle Colleghe della Società Psicoanalitica Italiana, che rispecchia ...
10/10/2025

Condivido pienamente la riflessione dei Colleghi e delle Colleghe della Società Psicoanalitica Italiana, che rispecchia un modo di sentire e di lavorare che adotto nella mia pratica clinica, e che riporto testualmente di seguito:
"🟢In un mondo che spesso ci chiede di essere performanti e perfetti, prendersi cura della propria salute mentale significa anche dare spazio alla spontaneità, alla creatività e al diritto di essere autentici.
Oggi, nella Giornata Della Salute Mentale, ricordiamo attraverso le parole di Winnicott, che giocare non è fuggire dalla realtà, ma imparare a viverla con libertà".
Fonte: Società Psicoanalitica Italiana

Sottoscrivo appieno il comunicato dell'Ordine Psicologi Sicilia: "La Giornata Mondiale della Salute Mentale richiama l’a...
10/10/2025

Sottoscrivo appieno il comunicato dell'Ordine Psicologi Sicilia:
"La Giornata Mondiale della Salute Mentale richiama l’attenzione della comunità professionale degli psicologi su una verità sempre più evidente: la salute mentale non è solo un fatto individuale, ma un bene collettivo, che si costruisce nella qualità dei legami, nella sicurezza dei contesti e nella coerenza simbolica delle nostre vite.
L’OPRS - Ordine Psicologi Sicilia ribadisce in questa occasione il proprio impegno a promuovere la salute mentale come valore pubblico e responsabilità condivisa, nella consapevolezza che le ferite psichiche della collettività attraversano confini e generazioni.
L'orrore che ha regnato per decenni a Gaza interroga profondamente la coscienza collettiva e la psiche del nostro tempo.
Le esperienze di perdita, di separazione e di disumanizzazione che colpiscono intere popolazioni non restano confinate nello spazio in cui si verificano: esse si riverberano nel mondo, generando un’eco psichica globale.
In modo particolare, questa eco raggiunge le nuove generazioni, in Medio Oriente come in Europa e nel mondo, che assistono, spesso in silenzio, ad una frattura del senso e dell’umano.
Le ricerche di Kestenberg (1992), Volkan (2001) e Bar-Tal (2007) hanno descritto con chiarezza come la sofferenza collettiva e la trasmissione intergenerazionale del trauma incidano sui processi di sviluppo emotivo, di appartenenza e di identità.
Ciò che oggi viviamo può essere letto come una forma di sofferenza psichica transgenerazionale, che attraversa confini geografici e culturali e che si riflette nelle relazioni, nei comportamenti e nei vissuti degli adolescenti che crescono in un clima di incertezza e di dolore collettivo.
Come ricorda Judith Herman (1992), “il trauma infrange le cornici di significato che danno coerenza al mondo".
Ricostruire queste cornici è un compito urgente della psicologia e della società civile.
Quando il tempo storico tornerà a placarsi, sarà necessario raccogliere le macerie psichiche — le fratture interiori, i silenzi, le emozioni sospese e, su di esse, ricomporre fiducia, parola e pensiero.
Perché dopo Gaza non ci sarà solo la necessità di ricostruire i luoghi, ma anche, e soprattutto, di ricostruire la mente collettiva, il senso di appartenenza all’umano, la possibilità di immaginare un futuro condiviso.
L’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana intende farsi presidio di questa ricostruzione, sostenendo la riflessione scientifica, la formazione e le pratiche di ascolto che promuovono la salute mentale come fondamento della convivenza e della dignità umana.
La nostra comunità professionale è chiamata a custodire il pensiero e a tenere aperti spazi di elaborazione e di cura, affinché i bambini e gli adolescenti, in ogni luogo, possano tornare a credere nella continuità della vita psichica e nella possibilità di un mondo abitabile".

Due lettere aperte: una da parte dei membri dell’Istituto Israeliano di Gruppo Analisi e un'altra da parte dei membri de...
04/10/2025

Due lettere aperte: una da parte dei membri dell’Istituto Israeliano di Gruppo Analisi e un'altra da parte dei membri dell’Istituto di Psicoanalisi Contemporanea di Tel Aviv (settembre 2025).
Di seguito la lettera aperta dell'Istituto Israeliano di Gruppo Analisi:
"By Members and candidates of the Israeli Institute of Group Analysis for ending the war in Gaza.
Noi, membri e candidati dell'Istituto Israeliano di Analisi di Gruppo, vi scriviamo con profondo dolore a seguito della situazione a Gaza. Riteniamo di non dover lasciare dubbi sulla nostra assoluta opposizione alle posizioni e alla condotta del governo israeliano.
Con nostro grande rammarico, questo è il governo che ha deciso di intensificare la guerra a Gaza dopo che decine di migliaia di civili sono stati uccisi sotto la sua guida. Centinaia di migliaia di altre persone sono ancora a rischio di fame, il pericolo per la vita degli ostaggi è diventato molto maggiore e le proposte per una soluzione regionale non vengono accolte. Questo è un governo che polarizza persone e nazioni e fomenta l'odio verso di noi e dentro di noi.
Purtroppo, abbiamo sperimentato personalmente l'ansia di sopravvivenza come cittadini, dopo il brutale massacro di Hamas del 7/10/23 (che continua a imprigionare e torturare i rapiti) e, successivamente, dopo il lancio di missili da parte di Hezbollah e dell'Iran sulle nostre case. È proprio per questo che comprendiamo le prolungate sofferenze dei civili a Gaza. La guerra a Gaza supera dolorosamente i nostri concetti di autodifesa.
Siamo sconvolti dalla violazione dei valori umani e morali da parte di entrambe le parti. Tuttavia, siamo particolarmente sconvolti dalle continue sofferenze fisiche e mentali inflitte dai leader israeliani, da cui ci aspettavamo che cercassero ogni via per porre fine a questa guerra.
Come esseri umani, come israeliani e professionisti, aderiamo ai valori che tutti condividiamo.

Sperando in giorni migliori per tutti noi,

Membri dell'Istituto Israeliano per l'Analisi di Gruppo."

Nei giorni scorsi sono arrivate all’IAGP (International Psychodramatists & Group Psychotherapists), di cui AiPsiM fa parte, due lettere aperte, da parte dei membri dell’Istituto Israeliano di Gruppo Analisi e dei membri dell’Istituto di Psicoanalisi Contemporanea di Tel Aviv. Sono importanti d...

Coerentemente con la posizione pubblica che ho espresso in questo periodo come singolo professionista (anche in questa p...
02/10/2025

Coerentemente con la posizione pubblica che ho espresso in questo periodo come singolo professionista (anche in questa pagina) sottoscrivo appieno lo spirito con cui il mio Ordine di appartenenza parteciperà allo Sciopero Generale di domani 3 ottobre 2025.
"L’OPRS - Ordine Psicologi Sicilia aderisce allo sciopero generale in difesa della Flotilla per Gaza.
(...)
Di fronte all’inaudita ferocia in corso a Gaza, riteniamo doveroso che la nostra comunità professionale esprima una posizione chiara, etica e non silenziosa.

Il nostro lavoro è fondato sulla tutela della dignità umana, sulla custodia della salute mentale collettiva e sul rifiuto di ogni forma di violenza: non è possibile rimanere neutrali di fronte a situazioni di estrema ingiustizia.
(...)
La formazione resta per noi prioritaria, ma in questo momento lo è ancora di più affermare collettivamente il significato profondo del nostro ruolo nella società.

Ci diamo appuntamento domani, nelle piazze, nelle iniziative pubbliche, nei luoghi di mobilitazione, per unirci a tutte le voci che chiedono pace, giustizia e rispetto dei diritti umani.

𝐂𝐨𝐧 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐜𝐢𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞,
Il Consiglio dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana"

Trovo abbastanza stucchevole il dibattito in queste ore in Italia: dapprima negli scorsi giorni e mesi si disquisiva sul...
01/10/2025

Trovo abbastanza stucchevole il dibattito in queste ore in Italia: dapprima negli scorsi giorni e mesi si disquisiva sulla parola "genocidio" (che avviene davanti agli occhi del Mondo, come confermato dall' United Nations United Nations OCHA).
In queste ore sento dissertazioni sul considerare politica o no una missione umanitaria.
Mi risultano incomprensibili da libero cittadino (innanzitutto) e da professionista della salute mentale e del benessere psicologico individuale, collettivo ed istituzionale, cresciuto con gli insegnamenti di una bravissima insegnante di Economia Politica che alle superiori diceva agli alunni "se non ti occupi di politica, la politica si occupa in ogni caso di te!", nell'aver imparato l'importanza degli atti politici come portatori di interessi della polis e del suo benessere (come scout, come volontario in varie associazioni, come operatore del Terzo Settore, e nell'ambito dell'attivismo sociale antimafie e dei diritti civili).

Oggi "scopro" che un'atto politico sociale viene letto alla stregua di un atto eversivo dall'attuale Governo (che rispetto istituzionalmente ma di cui non condivido tale approccio!).
E ciò mi fa ribrezzo!

Siamo passati dall'assenza dei corpi in pandemia, alla presenza, finalmente, dei corpi che si mobilitano (attraverso un pensiero collettivo che travalica le distanze e i confini politici e di fedi religiose) in soccorso di popolazioni in miseria, e ciò viene etichettato come atto "irresponsabile"!

Siamo al teatro dell'assurdo più dispotico che avrei potuto immaginare.

Sempre più purtroppo rilevo che le classi politiche dominanti non tengono conto ed in considerazione quanto tutto ciò provochi sofferenza psicologica, angoscia, frustrazione dettata dal senso di impotenza, paura del presente e del futuro, difficoltà ad immaginare un futuro, difficoltà a lavorare, creare nuove famiglie, e tanto altro!
Nella mia stanza di terapia tutto ciò entra, a volte persino in modo dirompente, e non possiamo che constatarlo, renderlo visibile, parlabile e prendercene cura, insieme.

Indirizzo

Via Passo Enea, 104
Trapani
91100

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 15:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00

Telefono

+393477893598

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