Serena Perego - Psicologa

Serena Perego - Psicologa Psicologa clinica, offro servizi di supporto psicologico a adulti, adolescenti, coppie e famiglie

Si può prenotare un primo colloquio o un primo incontro di Training Autogeno tramite la funzione diretta di Facebook Prenotazioni (pulsante in alto alla pagina). Chiedo gentilmente di indicare
- il proprio contatto
- una breve descrizione del motivo della richiesta
- la sede dove si preferisce incontrarsi
Sarà mia premura ricontattare la persona che si è prenotata per confermare l'appuntamento e avere un primo contatto

In alternativa:
- chiamare direttamente il contatto telefonico (3293652281) o lasciare un messaggio
- inviare una mail a serenaperego.psicologa@gmail.com

Da piccola mio nonno mi ha regalato la mia prima bambola che - ironia della sorte - si chiamava Brava. Ho perso il conto...
10/08/2025

Da piccola mio nonno mi ha regalato la mia prima bambola che - ironia della sorte - si chiamava Brava. Ho perso il conto di quante volte mi sia stato detto di fare la brava in tutte le sfumature di significato che ha assunto nelle varie circostanze (come paziente, compiacente, grata, rispettosa, obbediente).

Che poi, cosa significa fare i bravi? Ed é diverso da essere bravi?

Per quanto ne so, in ogni famiglia ha un significato diverso. (💭Curiosità: ti sei mai chiesto che valore ha nella tua?)
Poi, crescendo, si può scegliere di dare un significato diverso a quella parola, trovargli uno spazio comodo e, se non l'abbiamo mai fatto prima, concedercelo- preferibilmente senza sensi di colpa.

Per me, ora, si lega alla possibilità di creare uno spazio in cui poter godere della bellezza che nasce anche dalla fatica e dall'impegno costante. Significa riconoscere quella fatica, nonostante tutto. O forse significa riconoscersi e basta.

Negli ultimi tre mesi, ho camminato a passo sostenuto in tutti i percorsi che ho attraversato, pur gioendo del panorama attorno.
Ora é giunto il momento di fermarsi un attimo, per riposare e recuperare le energie utili a saper dare e ricevere. Perciò, lo studio chiude fino al 25 agosto. Una breve, ma necessaria e che non ha bisogno di essere meritata perché ora so che nasce dal bisogno.

Come sempre, la relazione terapeutica continua in ogni dove, con lo stesso affetto e forse ancora più intensità. ❤️‍🩹

Nelle foto una carrellata di momenti belli di questa primavera-estate.
Per non dimenticare il bello e il buono, oltre che il bravo.

Il posto più a Sud della Svezia, una distesa bianca eterea di mare e di sassi, una solitudine che si fa spazio immenso, ...
07/04/2025

Il posto più a Sud della Svezia, una distesa bianca eterea di mare e di sassi, una solitudine che si fa spazio immenso, il vento gelido sul viso, l'odore salmastre e un silenzio perfetto rotto solo dalle onde del mare e dai versi dei gabbiani in volo. Per me, il connubio perfetto di e . La calma assoluta.
Quando al corso di formazione di abbiamo sperimentato il posto al sicuro, non ho avuto dubbi: ero lì.

Sono stati mesi di continue evoluzioni esterne e interne: a dicembre ho lasciato il lavoro al consultorio, dopo 3 anni che mi hanno fatta crescere professionalmente e umanamente, a gennaio c'è stata l'ultima settimana intensiva del Sé a scuola di psicoterapia (che se penso a come eravamo tutte il primo anno, non trovo le parole per descrivere quanto tutto questo ci abbia cambiate, a quanto sia una delle relazioni più trasformative di tutta la mia e devo prepararmi alla fine), da novembre ho uno sportello scolastico in una primaria, in ogni momento da ogni colloquio ho raccolto qualche domanda nuova da farmi e da fare e un po' di risposte. E tanta altra vita, tantissima relazione.
É da tempo che avrei voluto condividere tutto questo, ma non ci riuscivo.

Pensieri veloci, elaborazione lenta ma quasi istantanea, per me é sempre stato così quando si tratta di conoscermi. C'è voluto del tempo ma ho capito perché non riuscivo a condividerlo: non sentivo di avere lo spazio. Troppo intenso dentro di me e troppa stimolazione fuori da me, qui.

I social sono diventati un luogo che frequento ma a volte un po' soffro, come quei posti caotici, sovraffollati e iperstimolanti dove tutti urlano uno sopra l'altro e vieni spinto senza cura alcuna. É uno spazio che sento sempre più pieno e in cui mi sento sempre più stretta. Dalle immagini si é passati ai video sempre più veloci, alle canzoni ovunque come se non bastassero più le parole e le immagini.
Sono molto consapevole dello spazio che occupa la mia voce e a volte temo quasi di invadere con quella presenza; allora, quando lo spazio é già pieno, cerco di occuparne il meno possibile e taccio.

C'é bisogno di silenzio.
Per poter ascoltare e ascoltarsi.
E concedersi di avere una voce.

E quando c'è rumore, come si può ascoltare?
Come ci si può ascoltare?
Come si può parlare?

C'è una gran paura del silenzio, di quello che fa sentire. Eppure, a me continua a fare più paura il rumore, che sovrasta, che soffoca.
Allora, appena posso, mi concedo il silenzio. E torno alla calma. Chiudo gli occhi e sono di nuovo lì.

Se sei arrivato fin qui a leggere, spero di averti concesso una pausa di silenzio, in cui ascoltare e magari anche ascoltarti.

Natale sa di ricordi d'infanzia e di famiglia. Non tutte le infanzie sono felici, non tutte le famiglie sono luoghi sicu...
24/12/2024

Natale sa di ricordi d'infanzia e di famiglia.
Non tutte le infanzie sono felici, non tutte le famiglie sono luoghi sicuri.

Natale ricorda di tavolate imbandite e di condivisione.
Non su tutte le tavole abbonda il cibo, non per tutti il cibo é piacere, non tutti hanno qualcuno con cui condividere questo giorno.

Natale sa di gioia e amore. Non tutti hanno il cuore pieno di gioia e amore.

Natale parla di regali. Non tutti possono permettersi di acquistare qualcosa.

Natale porta pace. Non in tutto il mondo c'è la pace.

Cosa resta quindi del ?
Quello che vivi. In qualsiasi forma sia. E va bene così.

Che tu possa provare gratitudine per la bellezza che c'è e con l'augurio che se oggi non é così, possa esserci un giorno in cui potrai trovare tutto ciò di cui hai bisogno, non tanto sotto l'albero di Natale, ma dentro di te e nelle relazioni che abiti.

Un abbraccio. ❤️‍🩹

 . É questo l'augurio più sincero che quest' anno faccio a chi ne ha più bisogno e a me stessa.Per riuscire ad assaporar...
24/12/2023

.

É questo l'augurio più sincero che quest' anno faccio a chi ne ha più bisogno e a me stessa.

Per riuscire ad assaporare il momento, quando la smania di fare trascura il sentire.
Per ritrovarsi in un respiro profondo, dopo lunghe estenuanti corse.
Per sciogliersi in un abbraccio, quando ci si illude di dover fare sempre e solo da sé .
Per ritrovare il proprio passo e la propria direzione, quando si ha perso la bussola.

Che sia un tempo vivo, lento, sentito e in ascolto.
Auguri di cuore
✨❤️

Si comunicano le seguenti chiusure estive: - sabato 21/7- sabato 28/7- dal 28/8 al 4/9- sabato 9/9Ad eccezione delle dat...
18/07/2023

Si comunicano le seguenti chiusure estive:
- sabato 21/7
- sabato 28/7
- dal 28/8 al 4/9
- sabato 9/9

Ad eccezione delle date riportate, gli orari estivi rimangono invariati.

Mi prendo delle pause. Per me, per chi amo e anche per voi.

Per appuntamenti e informazioni si ricordano i seguenti contatti:
📲 329 365 2281
📧 serenaperego.psicologa@gmail.com

Nei giorni di pausa la reperibilità é limitata alle situazioni emergenziali. Richieste differibili possono essere comunicate preferibilmente via e-mail e troveranno una risposta nei giorni di attività.

Grazie!
❤️

Hai il diritto di sbagliare. Voglio ricordartelo e ricordarmelo, perché é una grande  . Spunti di riflessione: 💭 Te lo c...
29/06/2023

Hai il diritto di sbagliare.
Voglio ricordartelo e ricordarmelo, perché é una grande .

Spunti di riflessione:
💭 Te lo concedi?
💭 Lo riconosci alle altre persone?

Hai il diritto di sbagliare.Voglio ricordartelo e ricordarmelo, perché é una grande  .Spunti di riflessione:💭Tu te lo co...
29/06/2023

Hai il diritto di sbagliare.
Voglio ricordartelo e ricordarmelo, perché é una grande .

Spunti di riflessione:
💭Tu te lo concedi?
💭Lo riconosci alle altre persone?

IL LAVORO NON è SOLO PERFORMANCE 🧠🫀Marzo e aprile per me sono stati dei mesi difficili. In questo periodo mi é capitato ...
01/05/2023

IL LAVORO NON è SOLO PERFORMANCE 🧠🫀

Marzo e aprile per me sono stati dei mesi difficili. In questo periodo mi é capitato di provare prima di iniziare alcuni colloqui, di avere preoccupazioni pesanti e di somatizzare.

É bene dirlo: noi psicolog* siamo uman*.

Siamo uman* non solo con pensieri e in un corpo, ma con una storia che é unica per ognun* di noi.

Capita allora a volte che alcune storie che incontriamo nella stanza siano vicino alle nostre ferite e non sia facile non scottarsi.
Capita che quel dolore lo senti più vivo che mai perché parla la tua stessa lingua.

In questi momenti la e la personale sono imprescindibili, salvagenti essenziali, ma in quella stanza siamo in prima linea.
E allora ci vuole coraggio, sempre e qualche volta di più.

Ho sempre pensato di essere una fifona. Ho paura di tante cose, l'ho sempre avuta. Eppure, questo lavoro mi porta a farmi coraggio.

Perché - diciamocelo - per fare lavoro clinico non basta la retorica addolcita della persona sensibile e studiosa che sa ascoltare bene e capirti con animo buono e caritatevole.

É un umano e smuove tutto ciò che può smuovere impastare la vita: gioia, tristezza, rabbia, paura e tutta la gamma completa di emozioni di cui siamo equipaggiat*. É un lavoro che richiede a volte stomaci forti e spalle larghe.

Che poi ci sia un necessario filtro tra sentire, esprimere e agire rimanda al tema ampio e complesso delle emozioni del* terapeuta e nella .
Che non significa non piangere mai, non avere momenti di sconforto o di fragilità, ma saper essere un punto fisso, costante, stabile, fare in modo che ciò che esprimiamo e sentiamo sia utile a* pazient* e non a noi.
Allora la domanda guida é: in che modo quello che sento e la mia storia può essermi utile a lavorare meglio? In cosa lo ostacola?

Conoscersi e riconoscersi, soprattutto nelle proprie vulnerabilità é un lavoro in continua costruzione. Una fatica, un privilegio di cui oggi son molto grata.

💭Cosa smuove il tuo lavoro?

11/04/2023

È veramente sgradevole che il video dell’abuso del Dalai Lama venga condiviso così tanto (e per non parlare della sua aggressione, assolutamente condannabile). I media continuano a far diventare virali quel video disgustoso nel quale si vede chiaramente, senza pudore né vergogna, una situazione di abuso e violenza infantile.
In tutti gli abusi la priorità è proteggere la vittima da ogni tipo di esposizione. Ma i media stanno rispettando questa regola fondamentale? O al contrario, continuando a esporre un bambino , solo per aumentare il proprio guadagno economico, diventano colpevoli anche loro?
Divulgare immagine violente è una forma di violenza
Nascondersi dietro a “reinterpretazioni culturali “ per giustificare una violenza su un bambino è inaccettabile.

Per info e prenotazioni chiamare /mandare un messaggio WhatsApp al 0373 85536Pochi posti disponibili!
27/03/2023

Per info e prenotazioni chiamare /mandare un messaggio WhatsApp al 0373 85536
Pochi posti disponibili!

14/02/2023

A Sanremo l'avevano scartato più volte, negli ultimi anni. In tv non lo si vedeva mai. Le radio non passavano le sue canzoni, nonostante facessero numeri a otto cifre sulle piattaforme di streaming. Da Carillon, la hit che lo lanciò nel 2015, a Meteoriti, passando per Fiori di Chernobyl: solo su Spotify i suoi successi in questi anni hanno totalizzato oltre 300 milioni di ascolti complessivi.

Al di là di come andrà, il Festival di Sanremo 2023 ha segnato la vera rivincita di Mr. Rain: "È un sogno che avevo da così tanto e che ora si è realizzato. Mi sembra di vivere un film", racconta Mattia Balardi, questo il vero nome del 31enne rapper di Desenzano del Garda.

Mr. Rain si chiama così perché, spiega lui, "scrivo solo quando piove" si è ritrovato con Supereroi a insidiare i favoritissimi Marco Mengoni e la sua Due vite e Ultimo e la sua Alba.

"Credo dipenda dalla magia che si è creata tra me, il coro dei bambini, l'orchestra. E poi perché ho portato un pezzo di me stesso su quel palco", dice lui, incredulo.

La canzone allude alla depressione: "Nel 2020, complice anche il lockdown, non uscivo più, non parlavo più con nessuno. Ho capito che non possiamo salvarci da soli e ho chiesto aiuto. Prima mi sembrava di essere l'unico a soffrire, poi ho capito di non esserlo. I Supereroi sono quelli che trovano la forza e il coraggio di farsi aiutare".
[📝Mattia Marzi ]

Indirizzo

Via Conventino, 9
Treviglio
24047

Orario di apertura

Giovedì 14:00 - 21:00
Sabato 08:30 - 14:00

Telefono

+393293652281

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