Dott.ssa Valeria Damian - Psicologa, Psicoterapeuta

Dott.ssa Valeria Damian - Psicologa, Psicoterapeuta Colloqui individuali, di coppia, familiari e per minori

Psicoterapeuta sistemico-relazionale

Terapeuta EMDR

Iscritta all'Ordine degli Psicologi del Veneto

Sito web:
http://psicologi.psy.it/Veneto/Treviso/Damian-Valeria-176242.html

Sensibilità: come ci influenza quando è talmente alta da farci sentire e vivere qualcosa che (almeno per molti altri) no...
10/02/2023

Sensibilità: come ci influenza quando è talmente alta da farci sentire e vivere qualcosa che (almeno per molti altri) non ha apparente origine o spiegazione?

“non sono interessante”, “non so cosa dire”, “penserà che sono stupid* per questo pensiero che ho fatto”, e così via. Da...
10/11/2022

“non sono interessante”, “non so cosa dire”, “penserà che sono stupid* per questo pensiero che ho fatto”, e così via. Da quanti adolescenti ho già sentito queste frasi?

Accolgo spesso domande di genitori preoccupati perché reputano i propri figli troppo silenziosi, schivi, temendo che si sentano “vuoti dentro”, che siano oppositivi, o di gusti difficili, o a volte addirittura schizzinosi. Ma è difficile capire la difficoltà che invece incontrano questi ragazzi nel parlare senza la protezione (o la maschera) di uno schermo, travolti dal timore che ogni parola, caratteristica o movimento possa diventare una lama contro di loro.
Sono giovani cresciuti con standard irrealistici di perfezione, con l’illusione che si debbano fare esperienze rare o anomale per risultare interessanti, con il timore di avere poche carte e di doversele giocare molto bene, pena l’emarginazione sociale e l’umiliazione.
Sono giovani che hanno una fame d’amore così grande, da paralizzarsi nel terrore di perdere quello che hanno. Giovani che amano incondizionatamente ma che non credono nel poter ricevere amore incondizionato, quell’amore da cui deriva la sicurezza di non essere soli e di non restare soli, nemmeno se si rischia e si compie un errore (ma come si fa a saltare nel vuoto, senza la speranza che ci sia una rete di salvataggio?). Ragazzi che hanno così tanta paura ad esporsi, rendendosi vulnerabili, che trovano molto più rassicurante chiudersi a riccio in silenzio.

La verità è che ogni persona ha dentro di sé un mondo unico, pieno di particolari interessanti da conoscere. E se l’interessat* non li reputa tali, forse è perché è così abituat* a vederli, da pensare che sicuramente siano banali anche per chi ha davanti.
Essere onesti, essere se stessi è invece SEMPRE interessante.

Anche se la mattina non fai bungee jumping prima di colazione.

Tratto dal libro “il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo” di C. Mackesy

~Abbi cura di teE dai dopo mangiato fattelo un bel caffèChe in fondo non ci vuole poi un granché a risalir sulla sella, ...
03/11/2022

~Abbi cura di te
E dai dopo mangiato fattelo un bel caffè
Che in fondo non ci vuole poi un granché a risalir sulla sella, a riempire un bignè...
E qualche nota fuori scala mettila nel conto,
qualche bruco nella mela non è poi un affronto,
la terra no non è una sfera neanche quando è sera…~

Psicantria, Abbi cura di te

12/08/2022

08/08/2022

La Sindrome del like. CHE NON SIGNIFICA CHE CHIUNQUE ABBIA UN PROFILO SOCIAL DIVENTI DIPENDENTE!L’Università del North C...
07/08/2022

La Sindrome del like.
CHE NON SIGNIFICA CHE CHIUNQUE ABBIA UN PROFILO SOCIAL DIVENTI DIPENDENTE!
L’Università del North Carolina ha scientificamente confermato una nuova forma di dipendenza, derivata dal piacere di ricevere questo famigerato “like”, la cui notifica provoca in molti rilascio di dopamina (un neurotrasmettitore coinvolto nei fenomeni di dipendenza). Dietro alla dipendenza da like si cela il bisogno di sentirsi riconosciuti, considerati, apprezzati. Nulla di nuovo: prima dei social esisteva il voler essere cheerleader e quarterback, essere popolari, pieni di amici, presi a modello. Oggi la possibilità di condividere in rete ha esteso il processo su scala mondiale, aumentando però anche la “concorrenza”. Ed ecco che così parte la ricerca dello scatto perfetto modificato ad hoc, e di una ricerca di validazione che in certi casi porta l’utente a diventare schiavo di tutti i meccanismi interessati: postare frequentemente, scrivere commenti e citazioni adatte, contare i like, then repeat. Ok, ogni tanto ci può stare, basta che non diventi ragione di vita (cioè una dipendenza). E, soprattutto, che l’utente non stimi su questo il proprio valore personale: è impossibile piacere a tutti, e una persona è molto, molto più di ciò che mette in vetrina online, in quell’istantanea prescelta.
Se sei dipendente dai social e da tutte le azioni che comportano, il primo passo fondamentale è diventarne consapevoli, anche ascoltando l’opinione di chi ti sta accanto e può accorgersi di questi comportamenti. Puoi provare a porti nuovi obiettivi, come limitare i post in base ad una regola da te decisa, a valorizzare la tua privacy, a trovare nuove strategie per sconfiggere emozioni come la noia (spesso è l’assenza di attività a spingere a prendere il telefono in mano). E qualora sentissi di aver bisogno di aiuto per modificare questi schemi, puoi chiedere aiuto ad un professionista. Non saresti né il primo né l’unico.

Spesso l’individuo sintomatico soffre due volte: per il disagio causatogli dal sintomo stesso, e per il sentirsi incompr...
02/08/2022

Spesso l’individuo sintomatico soffre due volte: per il disagio causatogli dal sintomo stesso, e per il sentirsi incompreso per via degli effetti che il sintomo porta nelle relazioni con l’altro. Questo star male non è per capriccio, non è una scelta libera; è come essere incastrati in una ragnatela che non permette molta libertà di movimento. Trattare il disagio sul nascere può aiutare a venirne fuori senza troppi graffi, riconoscendo che qualcosa non va e chiedendo aiuto se non si intravvede autonomamente una via. Ma ciò difficilmente accade, specialmente se ci si sente lasciati soli (figuriamoci colpevolizzati) dalle persone di riferimento. Un percorso psicologico (che sia individuale, di coppia o familiare) può aiutare ognuno a recuperare il significato e le origini camuffate del disagio, e a trovare risposte più adattive al problema originario.



Parola greca le cui sfumature non sono perfettamente traducibili nella nostra lingua. Letteralmente, significa "essenza ...
30/07/2022

Parola greca le cui sfumature non sono perfettamente traducibili nella nostra lingua. Letteralmente, significa "essenza di noi stessi".

Ti è mai capitato di soffrire di questi sintomi, e temere che qualcosa nel tuo corpo, nella tua alimentazione, nei tuoi ...
30/07/2022

Ti è mai capitato di soffrire di questi sintomi, e temere che qualcosa nel tuo corpo, nella tua alimentazione, nei tuoi ritmi circadiani (ecc.) non andasse? Quante volte li hai invece collegati a situazioni ansiogene, che goccia a goccia appesantivano lo spirito?

30/07/2022

Indirizzo

Viale Gian Giacomo Felissent 76
Treviso
31100

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:30
Martedì 09:00 - 19:30
Mercoledì 09:00 - 19:30
Giovedì 09:00 - 19:30
Venerdì 09:00 - 19:30
Sabato 09:00 - 19:30

Telefono

+393516654596

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