DonneAddiction

DonneAddiction DonneAddiction è uno spazio di promozione e sviluppo della prospettiva genere-specifica nella Medicina delle Dipendenze

DonneAddiction nasce a Treviso nel 2016 dopo il successo della prima edizione del Convegno Nazionale “DonneAddiction: la prospettiva di genere nella medicina delle dipendenze”, realizzato presso l’Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana, da un’idea di Anna Franceschini, psichiatra attualmente Direttrice del Servizio Dipendenze e Alcologia dell'APSS di Trento. Da tempo la Medicina ha acquisito consapevolezza che la donna non è assimilabile all’uomo, poiché ha una specificità fisiologica, patologica e socio-culturale, che la ricerca, la sperimentazione farmacologica e la clinica devono tenere in considerazione; in tal modo si può superare la standardizzazione delle cure misurate sul maschio e le disuguaglianze di salute ancora in atto. Anche nell’ambito delle Dipendenze è ormai evidente che il genere influenza l’origine e la progressione dei disturbi di addiction, nonché la risposta ai trattamenti condizionandone gli esiti. Nei Servizi per le Dipendenze, le proposte terapeutiche sono ritagliate prevalentemente sui bisogni degli uomini “neutralizzando “ le esigenze femminili, anche perché sono gli stessi uomini i maggiori utilizzatori di sostanze psicotrope. I servizi dovrebbero invece sviluppare specifici programmi di cura e di prevenzione per le donne, secondo quelle evidenze scientifiche, che sempre più numerose, indicano modelli operativi ed organizzativi appropriati ed efficaci per l’utenza femminile. Si è pertanto pensato di creare la pagina Facebook DonneAddiction, partendo dalla convinzione che l’intervento genere-specifico nella Medicina delle Dipendenze sia una sfida stringente per l’oggi e per il domani, che riguarda la politica sanitaria, la ricerca, l’organizzazione e la cultura dei servizi sia pubblici che privati e la formazione dei professionisti. Si intende quindi fornire uno spazio di promozione culturale, di informazione e di confronto fra quei professionisti interessati ad accrescere la propria attenzione e consapevolezza verso le differenze di genere nell’addiction. Uno spazio che vuole essere aperto, non condizionato da pregiudizi e ideologie, e che promuove un approccio teorico e pratico gender-specific ed il più possibile evidence-based. In questo luogo virtuale si vogliono condividere informazioni, articoli scientifici, eventi e buone prassi.

21/11/2025

📕 This new guideline is aimed at helping clinicians determine whether tapering benzodiazepine medications may be appropriate for a given patient, and if so, how to taper them. Download your free copy now >> https://ow.ly/cWJY50XurPo

10/07/2025

~ aperte le iscrizioni per i Eventi Formativi Webinar ECM promossi dalla Società Italiana Tossicodipendenze Sezione LAZIO, nell’ambito dei “Percorsi di Aggiornamento Professionale 2025” - n° 2 Webinar (online, in diretta) con n° 4,5 crediti ECM :
• 1° Webinar = 11/09/2025 dal titolo: “BPN LAI (Farmaci Oppioidi a Lento Rilascio) e DUO (Disturbo da Uso di Oppiacei): Prospettive Cliniche e Sfide di Sistema”
• 2° Webinar = 19/09/2025 dal titolo: “LA PRESCRIZIONE OFF-LABEL NEL DISTURBO DA USO DI ALCOL (DUA): approcci clinici e farmacologici integrati nella gestione dell’astinenza acuta e protratta”
📌 Info e Iscrizioni: https://publieditweb.it/event/

31/05/2025

It’s ***coDay 🚭

To***co causes over 20 types of cancer and kills up to half of its users who don’t quit.

To***co and ni****ne industries use devious tactics to hook users into a cycle of addiction. ***coExposed

Don’t let them fool you.

16/05/2025

🎯Quasi diecimila persone in Italia sono positive all’HIV, il virus dell’Aids, ma non lo sanno. 👉E gli ultimi dati indicano che ogni anno si registrano ancora oltre duemila nuove diagnosi, di cui più della metà avviene molto tardi, quando il sistema immunitario è già compromesso.

🎯 La battaglia per l' eradicazione dell’HIV è certamente rallentata dallo stigma.

Leggi qui l'articolo 👇

https://www.ok-salute.it/news/troppe-persone-si-infettano-con-il-virus-hiv-e-non-lo-sanno/

08/05/2025

8 maggio 2025 Oggi il Ministero della Salute ci informa che in Italia sono state trovate COMPRESSE CONTRAFFATTE DI OSSICODONE CHE ANZICHE’ OSSICODONE CONTENGONO METONITAZENE Il metonitazene è un oppioide sintetico circa MILLE VOLTE PIU’ POTENTE dell’ossicodone VI E’ UN ELEVATO RISCHIO DI OV...

10/03/2025

𝐄𝐝𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐋𝐢𝐥𝐢𝐚𝐧𝐚 𝐃𝐞𝐥𝐥'𝐎𝐬𝐬𝐨 | 𝐑𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐞𝐠𝐢𝐮𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐡𝐢𝐚𝐭𝐫𝐢𝐚

Vi è una tendenza a minimizzare o stigmatizzare i disturbi della psiche a presentazione femminile. Vanno ad assottigliarsi le differenze nella prevalenza di genere delle varie patologie, sia somatiche sia psichiche

Diverse dinamiche sociali sembrano aver ribaltato, ormai da tempo in occidente, i «classici» ruoli di genere. Era iniziato tutto come una questione dei massimi sistemi, a partire dal rivoluzionario biennio ‘68-‘70. A quell’epoca Michel Foucault aveva ripensato la sessualità come un costrutto storico, non biologico: vale a dire che non conta tanto come si nasce, ma come si viene cresciuti. Erano i primi germi di un dibattito che ora ci impegna tutti. Anche la psichiatria è costretta a fare i conti con il ridisegnarsi della società attorno a nuove identità di genere. Non si pensi qui al caso specifico della disforia di genere ma, piuttosto, al fatto che vanno ad assottigliarsi le differenze nella prevalenza di genere delle varie patologie, sia somatiche sia psichiche, e che mutano le interazioni tra genere e manifestazioni cliniche davanti a cui il nuovo contesto ci pone.

L’atteggiamento pregiudiziale nei confronti della donna non risparmia l’ambito medico. È forte la tendenza a studiare i disturbi basandosi sulle tipiche presentazioni maschili. Soprattutto in ambito psichiatrico vi è una tendenza a minimizzare o a stigmatizzare i disturbi a principale presentazione femminile, quale ad esempio il disturbo borderline di personalità, a causa delle modalità di comunicazione orientate alla drammaticità e alla suggestionabilità, che in passato erano indicate con la diagnosi sessista di «isteria». Trattandosi di disturbi che presentano frequentemente in anamnesi una storia di traumi e, in particolare, abusi sessuali, ciò ha favorito la tendenza alla sospettosità verso le denunce di violenza da parte delle donne, che ancora oggi non raramente sono accusate di falsificare o esasperare le esperienze subite, portando a sottovalutare la presenza e la gravità dei disturbi trauma-correlati. Lo stigma dell’alterazione dei fatti o dei sintomi nella psicopatologia femminile favorisce il perpetrarsi della violenza e nega un’assistenza medica adeguata alle vittime.

Con il potere, economico e lavorativo, discendono ulteriori possibilità, non tutte virtuose. In particolare, le donne non sono più condannate al ruolo di vittime: hanno tutti gli strumenti per assumere anche quello di carnefici. Si tratta quindi di rimanere in attenta osservazione di questi cambiamenti sociali. La violenza rosa è una singolare distorsione dell’universo femminile. Cambiamenti culturali profondi hanno determinato la progressiva perdita di quelle caratteristiche di femminilità che, sebbene fossero ritenute su base biologica, si sono dimostrate anche fortemente influenzate dall’ambiente. Ma l’umanità ha un bisogno irrinunciabile delle ancestrali, idealizzate, vere o presunte virtù femminili: delicatezza, pazienza, gentilezza. C’è da sperare che di queste doti non si perda, nel futuro prossimo, ogni traccia, a prescindere dal genere.

Liliana Dell'Osso | Corriere della Sera Link: https://www.corriere.it/salute/25_marzo_08/resiste-il-pregiudizio-di-genere-in-psichiatria-26c91ace-1d95-4f45-b1f8-7103747d2xlk.shtml

08/03/2025
12/02/2025

When asked to draw a scientist, school-age kids in the United States are increasingly sketching women, according to a study from 2018.

Read more on : https://scim.ag/4gzZm6J

18/01/2025

𝐂𝐨𝐝𝐢𝐜𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐝𝐚, 𝐚𝐥𝐥𝐚𝐫𝐦𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢 𝐩𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐜𝐮𝐫𝐚 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐡𝐢𝐚𝐭𝐫𝐢𝐜𝐚

𝐿𝑎 𝑆𝐼𝑃: “𝑆𝑒𝑟𝑣𝑒 𝑢𝑛 𝑐ℎ𝑖𝑎𝑟𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜, 𝑙𝑒 𝑡𝑒𝑟𝑎𝑝𝑖𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑙𝑒 𝑑𝑟𝑜𝑔ℎ𝑒”

Allarme della Società Italiana di Psichiatria (SIP) dopo l’approvazione della riforma. I ministri competenti convochino urgentemente il tavolo tecnico che ha prodotto questa riforma e ascoltino gli esperti. Nel frattempo, i pazienti che assumono cure per la salute mentale sotto indicazione medica specialistica devono essere considerati esenti dalle norme del codice.

“Antidepressivi, ipnoinducenti, ansiolitici e tutte le principali terapie per pazienti con malattia mentale non possono essere considerate dal nuovo codice della strada alla stregua di sostanze stupefacenti. Come Società Italiana di Psichiatria siamo preoccupati per l’adesione alle cure dei nostri pazienti e vogliamo evitare un’ennesima discriminazione verso le persone che soffrono di patologia mentale. Le cure psichiatriche non possono essere assimilate alle droghe perché, a differenza di queste ultime, vengono assunte dietro prescrizione dello specialista – il quale, tra gli altri, ha il compito di adattare la posologia al fine di ottimizzare il rapporto efficacia/effetti sedativi. Questo provvedimento di riforma del codice della strada, rischia, di ingenerare confusioni pericolosissime per i milioni di italiani in cura con trattamenti psicofarmacologici. Sono dunque necessari immediati chiarimenti”.

Leggi articolo completo: https://psichiatria.it/codice-della-strada-e-allarme-per-i-pazienti-in-cura-psichiatrica-la-sip-serve-un-chiarimento-le-terapie-non-sono-come-le-droghe/

Appena pubblicato su Frontiers of Psychiatry questo studio che si sofferma sull'abitudine di molte donne in gravidanza d...
11/12/2024

Appena pubblicato su Frontiers of Psychiatry questo studio che si sofferma sull'abitudine di molte donne in gravidanza di cercare nel web e soprattutto nei forum anonimi di supporto, informazioni sull'uso di cannabis durante la gestazione, finalizzato ad affrontare condizioni di disagio mentale, come depressione, ansia e disturbi del sonno. L'analisi svolta sulle informazioni raccolte da questi forum mostra quali sono modelli e le motivazioni del consumo di cannabis in questa popolazione specifica e può contribuire a costruire modelli efficaci di informazione e prevenzione sui rischi dell'uso prenatale di cannabis (PCU). Tali interventi dovranno superare gli atteggiamenti stigmatizzanti e giudicanti presenti anche fra i professionisti sanitari e che ancora oggi impediscono l'emersione del fenomeno del PCU fra le donne gravide.

Introduction: Rates of prenatal cannabis use (PCU) have increased in recent years. Despite evidence of developmental health consequences to offspring and birthing person, there has been a reduction in the perception of PCU-related harms. Due to the stigma and risk of legal consequences associated wi...

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