17/11/2025
Le costellazioni sono un'illusione ottica, non sono raggruppamenti fisici di stelle.
Le stelle che formano una costellazione sono a distanze enormemente diverse dalla Terra. Sembrano vicine tra loro solo dalla nostra prospettiva.
Quando guardi una costellazione, come Orione, le stelle che la compongono (ad esempio, Rigel e Betelgeuse) sembrano essere alla stessa distanza. In realtà, Betelgeuse si trova a circa 640 anni luce da noi, mentre Rigel è a circa 860 anni luce. Se potessimo guardare queste stelle da un punto diverso dello spazio, la loro disposizione apparente cambierebbe completamente e la forma che conosciamo non sarebbe più riconoscibile.
Le forme che vediamo sono il risultato di secoli di tradizioni, mitologie e convenzioni umane. Diverse culture in diverse parti del mondo hanno visto e nominato le costellazioni in modi molto differenti. Per esempio, quella che per gli europei è l'Orsa Maggiore, per alcune culture asiatiche è una figura chiamata "il Gran Carro". Questa diversità dimostra che le costellazioni sono il risultato dell'immaginazione umana e del desiderio di dare un senso all'ordine apparente del cielo notturno.
Tuttavia, pur essendo un'illusione, le costellazioni hanno un ruolo importante in astronomia
L'Unione Astronomica Internazionale (IAU) ha diviso il cielo in 88 costellazioni ufficiali con confini definiti. Questi confini servono agli astronomi per mappare il cielo e identificare la posizione degli oggetti celesti, come galassie e nebulose. In questo senso, le costellazioni sono un sistema di riferimento utile, anche se non rappresentano una realtà fisica.