04/11/2025
“Come stai?”
“Come va?”
Quante volte al giorno, tutti i giorni, riceviamo e poniamo queste domande?
E quante volte rispondiamo e ci rispondono con risposte generiche come “sto bene, grazie”, “va tutto bene, grazie.”
E quante volte ci fermiamo davvero a pensare come stiamo, come va la nostra vita?
Di tutte le domande poste quella sulla quale vorrei soffermarmi è l’unica che non ho posto: “come ti senti?”. Dietro questa domanda si cela un senso più profondo che coinvolge mente e corpo.
Troppo spesso viviamo la nostra vita come se mente e corpo fossero due mondi separati - e l’approccio dicotomico che ha governato per molto tempo lo studio dei fatti umani ne è stato promotore - ma la vera scoperta di sé nasce quando iniziamo a porci le domande giuste. Come mi sento? Cosa e dove sento? Cosa sento davvero, oltre i pensieri che affollano la mente?
Le neuroscienze si sono interessate alla connessione mente corpo andando a individuare nel cervello le aree di interconnessione. Antonio Damasio, nel suo libro intitolato “L’errore di Cartesio” (1994), critica il dualismo mente – corpo proposto dal filosofo sostenendo che emozione e ragione fossero strettamente interconnesse. Fu un caso clinico a guidare la ricerca in questa direzione: il caso di Phineas Gage che a seguito di una lesione cerebrale su base traumatica presentò un brusco e radicale cambiamento della sua personalità. In particolare, le ricerche di Damasio e altri neuroscienziati hanno evidenziato il ruolo dell’insula (una regione profonda della corteccia cerebrale) nell’integrazione delle informazioni provenienti dal corpo contribuendo alla formazione dei sentimenti e alla coscienza di sé. Le ricerche di Damasio e altri neuroscienziati hanno evidenziato che l’insula è coinvolta nella rappresentazione delle sensazioni corporee, nell’elaborazione delle emozioni e nella regolazione dei processi decisionali, nella coscienza e nell’empatia, confermando la tesi che mente e corpo sono inscindibili anche a livello neurobiologico e confermando la sua importanza per la salute mentale e il comportamento umano.
Uscire dalla divisione tra mente e corpo significa ascoltare ogni parte di noi, accettare le nostre emozioni e lasciarci guidare non solo dalla ragione, ma anche dal sentire profondo. È un viaggio coraggioso ma chi ha il coraggio di intraprenderlo, trova una ricchezza nuova: la possibilità di conoscersi davvero, di essere interi.
Non avere paura di chiederti chi sei. Spesso la risposta più autentica arriva quando smettiamo di giudicarci e iniziamo ad ascoltarci.
“Conosci te stesso” non è solo un vecchio motto filosofico: è il primo passo per vivere pienamente e in armonia con tutto ciò che siamo.
✍ Dott.ssa Noemi Santoro