Zaida Colonna Psicologa Psicoterapeuta

Zaida Colonna Psicologa Psicoterapeuta Psicologa clinica e forense e Psicoterapeuta familiare e sistemico relazionale Svolgo Psicoterapia e consulenza per il singolo, per coppie e famiglie.

Psicologa Clinica e Forense
Psicoterapeuta ad indirizzo Sistemico Familiare e Relazionale. Terapeuta EMDR 1 e 2 livello

Iscritta all'Albo A n.1545 del Friuli Venezia Giulia. Supporto anche alla genitorialità. Didatta in formazione presso l'Istituto Naven di Udine, Scuola di Psicoterapia a indirizzo Sistemico Familiare e Relazionale. Perito per il Tribunale di Trieste e Consulente Tecnico di Parte del Pubblico Ministero per la Procura di Trieste, Udine e Gorizia. Ausiliaria di Polizia Giudiziaria a Trieste, Udine e Gorizia per quanto concerne l'audizione di minori e persone in condizioni di c.d. vulnerabilità. Consulente Tecnico di Parte in ambito Civile e Penale. Coordinatore genitoriale

Collaboratore della SISSA - Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati
per i Progetti "Emozioni in Regola" attuati sul territorio FVG e Treviso e per ricerche scientifiche

Cultrice della materia per il settore scientifico disciplinare "Sociologia dei processi culturali e comunicativi" presso l'Università di Trieste

Socio fondatore dell'Associazione di Promozione Sociale sulla Facilitazione Genitoriale. Ci occupiamo della tutela del minore nel suo diritto di visita e al contempo di facilitazione e sostegno alla relazione minori-genitori. www.facilitazionegenitoriale.it

Ex Socio fondatore dell'Associazione di Promozione Sociale denominata L'Istrice che si occupa della presa in carico dell'uomo che agisce violenza e dell'uomo vittima di violenza. Il mio studio è attrezzato anche per il lavoro forense, comprensivo di telecamera per audio/videoregistrare e di un monitor. Ha due stanze per svolgere i colloqui.
È possibile affittare le due stanze per il lavoro forense o una stanza per il lavoro clinico.

La violenza non ha genere, che se ne parli come se fosse normale, financo come una cosa goliardica, mi rattrista profond...
31/10/2025

La violenza non ha genere, che se ne parli come se fosse normale, financo come una cosa goliardica, mi rattrista profondamente.
Peraltro lo afferma senza un minimo di senso critico o ravvedimento.

Quando un essere umano agisce violenza contro un altro essere umano è sempre un errore.

La violenza non ha genere. Punto.

In tanti mi hanno segnalato l’intervista rilasciata da Belén Rodríguez a Belve chiedendo un mio parere…
E devo dire che alcuni passaggi risultano davvero sconcertanti.
Non tanto per l’effetto mediatico, ma per il messaggio che rischiano di veicolare:
che, in certe circostanze, la violenza possa essere “comprensibile” o “giustificata”.

No.
Non lo è mai.

La violenza resta violenza, a prescindere da chi la agisce.

L’umiliazione, l’aggressione fisica o psicologica, il controllo, la sopraffazione… non cambiano natura solo perché a esercitarli è una donna.

È ora di dirlo chiaramente:
anche la violenza al femminile è intollerabile.
E merita la stessa ferma condanna.
Sminuirla o normalizzarla significa fare un danno enorme non solo agli uomini che la subiscono, ma anche alle donne che da anni combattono per essere riconosciute come persone, non come vittime o carnefici “per natura”.

La violenza non ha genere.
Ha sempre una sola radice ossia il bisogno patologico di dominare.

La violenza non ha sesso.
Ha solo un volto: quello del potere malato.
E va riconosciuta. Sempre. Ovunque. Da chiunque.

Il 22 a Udine
31/10/2025

Il 22 a Udine

Come si possono formulare i pensieri se non conosciamo le parole?!Magistrale, oltre a tutte le altre riflessioni che con...
24/10/2025

Come si possono formulare i pensieri se non conosciamo le parole?!
Magistrale, oltre a tutte le altre riflessioni che condivido

Espellerei i genitori dalle scuole, a loro non interessa quasi mai della formazione dei loro figli, il loro scopo è la promozione del ragazzo a costo di fare un ricorso al Tar, altro istituto che andrebbe eliminato per legge. E alle superiori i ragazzi vanno lasciati andare a scuola senza protezioni, devono imparare a vedere che cosa sanno fare con le loro forze.

E la si finisca con l’alternanza scuola lavoro, a scuola si deve diventare uomini, a scuola si deve riportare la letteratura, non portare il lavoro. Gli antichi imparavano i sentimenti attraverso i miti dove ritroviamo tutta la gamma dei sentimenti possibili, Zeus il potere, Afrodite l'amore, Atena l'intelligenza, Apollo la bellezza, etc. Noi invece li impariamo attraverso la letteratura, che è il luogo dove si apprende che cosa sono il dolore, la noia, l'amore, la disperazione, la passione. Ma se la letteratura non viene frequentata e i libri non vengono letti, se la scuola disamora allora il sentimento non si forma.

E noi riempiamo le scuole di TECNOLOGIA digitale invece che di letteratura? È folle.
Guardiamo sui treni: mentre in altri Paesi i giovani leggono libri, noi giochiamo con il cellulare. Oggi i ragazzi conoscono duecento parole, ma come si può formulare un pensiero se ti mancano le parole? Non si pensa o si pensa poco se non si hanno le parole.

Umberto Galimberti

Punti essenziali: bisogna comprendere e poi reagire, salvarsi
17/10/2025

Punti essenziali: bisogna comprendere e poi reagire, salvarsi

Come riconoscere subito una relazione potenzialmente pericolosa in 10 mosse
(E, soprattutto, smettere di credere di poter “salvare” chi ti sta distruggendo)

1. Ti fa sentire “speciale” troppo presto.

Ti idealizza, ti dice che sei “la donna che aspettava da sempre”, che “non ha mai provato nulla di simile”.
Non è amore, è strategia di aggancio.
Serve a legarti velocemente, a farti abbassare le difese.
Il vero amore non brucia i tempi, li costruisce, li scandisce con cura e rispetto.

2. Vuole sapere sempre dove sei e con chi.

Lo chiama “interesse”, ma è controllo.
Non è “gelosia”, è sorveglianza emotiva.
Quando ogni tuo spostamento diventa oggetto di interrogatorio, non sei amata, sei assediata/infestata.

3. Ti isola. Lentamente, ma sistematicamente.

Ti convince che “le tue amiche non ti capiscono”, che “la tua famiglia è invadente”.
Ti vuole sola perché più sei sola, più diventi gestibile.
Ricorda: un uomo che ha bisogno di eliminare il tuo mondo per farsi spazio…
vuole renderti prigioniera, non condividere la tua vita.

4. Alterna attenzioni estreme e freddezza totale.

Ti confonde, ti destabilizza, ti fa sentire colpevole di “aver fatto qualcosa di sbagliato”.
È rinforzo intermittente: la tecnica manipolativa più potente che esista.
Ti abitua a elemosinare affetto, a sopportare tutto pur di ritrovare “quel lato dolce di prima” che non tornerà mai perché era solo un inganno.

5. Ti colpevolizza per ogni suo malessere.

“Mi fai arrabbiare.”
“Mi hai deluso.”
“Mi hai costretto a reagire così.”
Ti fa credere di essere la causa dei suoi scatti, dei suoi silenzi, dei suoi disastri.
In realtà stai solo assumendoti la responsabilità della sua patologia.

6. Usa l’amore come arma di ricatto.

Ti punisce con il silenzio, con la distanza, con la minaccia di andarsene.
L’amore sano non si usa per terrorizzare chi ti sta accanto.
Questo non è amore. È violenza psicologica.

7. Umilia, ironizza, ridicolizza.

Spesso lo fa “scherzando”, ma il messaggio è sempre lo stesso:
tu vali meno, tu sbagli, tu non sei abbastanza.
Le parole lasciano ferite invisibili, ma profonde.
E una donna che comincia a dubitare del proprio valore è una donna già in trappola.

8. Ti fa sentire in debito per ogni gesto.

“Con tutto quello che faccio per te.”
Questa frase è il manifesto della manipolazione affettiva.
Ti dà per potersi riprendere tutto con gli interessi.
E quando smetterai di “essere riconoscente”,
scoprirai quanto può essere violento il suo “amore”.

9. Minimizza, nega, giustifica.

Quando lo affronti, non chiede scusa.
Ti dice che “hai capito male”, che “sei esagerata”, che “sei troppo sensibile”.
Ti induce a dubitare della tua percezione, del tuo giudizio, della tua lucidità.
Questo si chiama gaslighting.
Ed è il preludio alla tua disintegrazione emotiva.

10. Ti convince che senza di lui non sei niente.

Ti prosciuga l’identità, ti fa credere che da sola non ce la farai mai.
E quando inizi a crederci, ha già vinto.
Ma ricordati questo: nessuno ti completa, se prima ti distrugge.

Questo tipo di uomo non cambia.
Non lo puoi curare.
Non lo puoi guarire.
E soprattutto non lo puoi salvare.

Non sei un laboratorio di riparazione per maschi fallati.
Non è il tuo amore che lo trasformerà.
È la tua assenza che lo disinnescherà. Proteggiti. Chiedi aiuto. Allontanati.

Smetti di credere che stare con qualcuno significhi essere qualcuno.
Perché quando costruisci la tua identità sulle macerie emotive di chi ti consuma,
non stai vivendo un amore, stai partecipando alla tua cancellazione.

Il prossimo Open Day di
15/10/2025

Il prossimo Open Day di

Comunichiamo che il prossimo Open Day Naven si terrà, in presenza ed online, mercoledì 19 novembre dalle ore 18.00 alle ore 19.00.
Scriveteci all'indirizzo mail segreteria@naven.it oppure chiamateci allo 0432-204335 per potervi prenotare in presenza od ottenere il link per il collegamento.

Prima edizione del Trieste True Crime
15/10/2025

Prima edizione del Trieste True Crime

Trieste True Crime 🔎

Il 7 e 8 novembre 2025 Trieste ospiterà, nella Sala Luttazzi del Magazzino 26 di Porto Vecchio-Porto Vivo e nella Sala conferenze del Civico Museo Teatrale “Schmidl” di via Rossini 4, la prima edizione del Trieste True Crime, evento unico in Italia che vedrà anche il riconoscimento del “Premio CRIME” dedicato ai professionisti che si sono distinti nella loro professione nell’ambito del true crime. Verranno premiati Gianluigi Nuzzi, Roberta Bruzzone, Stefano Nazzi, Alessandro Politi e Luciano Garofano.

Trieste True Crime si svolgerà mediante diverse formule di interazione, a cui parteciperanno in veste di relatori scrittori, giornalisti televisivi e della carta stampata, sociologi, criminologi e investigatori, che avranno una connotazione ampia e articolata.

Programma delle due giornate
📅Venerdì 7 novembre
🔹Ore 8.45 Saluti istituzionali
🔹Ore 9.00-10.30 Le parole d'odio sui social: Dalla violenza verbale alla violenza reale - Evento per le scuole
🔹Ore 11.00-12.30 Presentazione del libro Incolpevoli per aver commesso il fatto di Gianluca Ascione dedicato a Cristina Pavesi - studentessa uccisa dalla Mafia del Brenta.
🔹Ore 16.00-17:00 | Sala conferenze del Civico Museo Teatrale | “Schmidl” in via Rossini 4 - Non solo Lilly: I misteri di Trieste
🔹Ore 17.30 Saluti istituzionali
🔹Ore 18.00 La nuova frontiera del true crime: Il podcast
🔹Ore 19.00-20.00 True crime: I grandi casi

📅 Sabato 8 novembre
🔹Ore 15.45 Saluti istituzionali
🔹Ore 16.00-17.15 True crime. Il fascino del male
🔹Ore 17.30-18.20 La scena del crimine: Il processo mediatiaco tra cronaca e manipolazione
🔹Ore 19.00 I segreti del giornalismo investigativo: Metodo, etica e responsabilità

💻 Gli incontri si potranno seguire in streaming sul canale YouTube https://m.youtube.com/?si=7DGOuwxx0Gj8ZvGz

ℹ️ Maggiori informazioni: https://bit.ly/3LbWUcn

Uno dei miei scorci preferiti e più fertili del mio studio 🪴
08/10/2025

Uno dei miei scorci preferiti e più fertili del mio studio 🪴

Indirizzo

Via Gatteri 23
Trieste
34100

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 13:00

Telefono

+393280403934

Sito Web

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