05/12/2025
Ci sono momenti nella vita in cui tutto si accumula:
la violenza che hai subito,
i conflitti con la tua famiglia,
le scelte che rimandi da anni,
e quella paura sottilissima che fai fatica persino ad ammettere a te stessa.
E allora ti senti “sbagliata”.
Ti senti piccola, ingrata, in colpa per cose che non sai più distinguere.
E ogni volta che provi a stare male… subito arriva la voce che ti dice:
“Dai, su, vai avanti. Non fare la debole.”
Ma la verità è che non puoi ripartire da una parte di te che non ascolti.
Se ti critichi quando soffri, se eviti di sentire quello che fa male, non stai guarendo:
stai solo facendo più rumore dentro.
La sofferenza non ti distrugge.
La critica, sì.
L’evitamento, sì.
Il tentativo di far finta di niente, sì.
Il dolore, invece, quando gli permetti di parlare, diventa una porta.
Una porta stretta, scomoda, ma è l’unica che ti fa uscire dal buio.
🌿 Stare male non è un errore. È un passaggio.
È il primo gesto di onestà verso te stessa.
È il momento in cui smetti di “tenere duro” e inizi a capire davvero chi sei e cosa vuoi.
E da lì, solo da lì, puoi ricominciare.
Non dalla forza finta.
Non dal controllo.
Ma da quella verità che fa paura… e che, proprio per questo, ti libera.