L'Universo in un cassetto

L'Universo in un cassetto Psicologa Myriam Parente, Torino e Pinerolo
Parlo di esseri umani. Storie, metafore, umorismo (forse)
Coraggio, entri a prendere una tazza di tè.

Non sono riuscita a scrivere nulla per questo 25 Novembre, anche se è un tema che ho a cuore. Porto dentro di me le stor...
25/11/2021

Non sono riuscita a scrivere nulla per questo 25 Novembre, anche se è un tema che ho a cuore.
Porto dentro di me le storie delle persone che hanno sofferto, che sono protette da segreto.
Professionale o personale.
Potrei parlare di empatia alla base delle relazioni, forse, o di altre questioni, però non mi va.
Continuo a pensare a quante cose sarebbero diverse se le donne che ho incontrato fossero state al sicuro.
Penso a quanto sarebbe meglio non doverci "lavorare" dopo.
Lo si fa, insieme raccogliamo i pezzi di storia, elaboriamo, ci lavoriamo su.
Dopo la violenza tocca anche la fatica di doverci lavorare su.

Non è che non deve più succedere, è che non sarebbe mai dovuto succedere.
Esiste anche per gli uomini, la possibilità di lavorare su sé stessi e di essere accolti in un ambiente supportivo, per poter cambiare le cose.
Io credo che un modo per cambiare le cose ci sia, ma la domanda che ci dobbiamo fare è se vogliamo farlo.

Qual è la vostra Antartide? E come riuscite a lasciarvela alle spalle?Ma soprattutto, avete visto Atypical? La consiglio...
22/11/2021

Qual è la vostra Antartide? E come riuscite a lasciarvela alle spalle?

Ma soprattutto, avete visto Atypical? La consiglio.

Vi è mai capitato qualcosa del genere? Iniziare un cambiamento e doversi riorganizzare nelle relazioni?O che qualcuno vi...
14/10/2021

Vi è mai capitato qualcosa del genere?
Iniziare un cambiamento e doversi riorganizzare nelle relazioni?
O che qualcuno vicino a voi cambiasse e non ritrovarcisi più?



Io una volta, due anni fa, ho dovuto mangiare un budino con un grissino, tra una seduta e l'altra, perché avevo scordato...
27/09/2021

Io una volta, due anni fa, ho dovuto mangiare un budino con un grissino, tra una seduta e l'altra, perché avevo scordato il cucchiaino.

Chissà se farà di me una psi poco competente.

E voi? Team budino col grissino o team perfezione?
Raccontatemi i vostri momenti di imperfezione!

A volte sì, a volte no. Voi quanto usate l'umorismo?Fatevi avanti!
09/09/2021

A volte sì, a volte no.
Voi quanto usate l'umorismo?
Fatevi avanti!

Beh, spero che abbiate tuttə già visto The Umbrella Academy. È meraviglioso. In ogni caso: voi come siete messə a emozio...
07/09/2021

Beh, spero che abbiate tuttə già visto The Umbrella Academy.
È meraviglioso.
In ogni caso: voi come siete messə a emozioni?
Perché non è proprio facile...

Un nuovo inizio spesso significa che qualcosa sta finendo. Vuol dire che potremmo dover fare i conti con un piccolo lutt...
01/09/2021

Un nuovo inizio spesso significa che qualcosa sta finendo. Vuol dire che potremmo dover fare i conti con un piccolo lutto.

Cercare di concentrarsi a tutti i costi solamente sulla bellezza del nuovo inizio potrebbe significare non ascoltare una parte di noi che in realtà magari è triste.
Magari lo senti che è uno sforzo, che qualcosa stride.

Certo, questo non vuol dire che dobbiamo invece prenderla per forza malissimo.
"Per forza" non dobbiamo fare nulla.

Se però ci ascoltiamo potremmo scoprire che dentro di noi esiste la tristezza e la rabbia per la fine, e anche l'emozione di un nuovo inizio, la curiosità, il desiderio di un cambiamento.

Magari non nello stesso momento, magari a giorni alterni, magari più l'una o più l'altra.

La domanda vera è: perché non dovremmo ascoltare una parte di noi? Perché farci questo torto?

*Disclaimer: in questo profilo si usa l'umorismo, ma poi spiego le cose sul serio (bisogna leggere fino in fondo).Ovviam...
31/08/2021

*Disclaimer: in questo profilo si usa l'umorismo, ma poi spiego le cose sul serio (bisogna leggere fino in fondo).
Ovviamente, ignorare i problemi non è una buona idea, è ironico. Davvero.
E anche le due-tre cosette, sono consigli base, ma a volte le situazioni sono ben più complesse di così.

Se qualcunə si sentə turbatə da qualcosa che ho scritto, può segnalarmelo senza problemi nei commenti o nei messaggi, ne parleremo e se sarà il caso correggerò il tiro.
Il mio obiettivo, professionale e divulgativo, è fare stare bene le persone.

Se vi è piaciuto il post, come al solito, vi chiedo commenti e condivisioni, in modo che, pur essendo una piccola pagina, non resti poco visibile anche per chi mi segue.

PS. Ma voi lo sapete che faccio anche sostegno alla genitorialità, sì?

*Una di queste cosette, È una buona gestione delle emozioni. È scritto sbagliato, ma non rifarò la slide.

A volte, per qualcunə, è talmente abitudine cercare di proteggersi che non si riesce più nemmeno a capire cosa si prova....
30/08/2021

A volte, per qualcunə, è talmente abitudine cercare di proteggersi che non si riesce più nemmeno a capire cosa si prova.

Capita spesso soprattutto con la rabbia, la rabbia no, vietata, pare brutto provarla.

Forse, in qualche epoca della nostra vita, è stato funzionale così, magari quando si era piccolə provare emozioni significava soffrire troppo, restare solə o addirittura ricevere reazioni negative. E allora ci vuole qualcunə vicino con cui sperimentare che invece non è così.

Ma proteggersi è un'arma a doppio taglio, perché rientrano dalla finestra e allora possono girarsi contro di noi. Emicranie, gastriti, difficoltà intestinali. Vissuti ansiosi e depressivi.
E che ne dite di quella sensazione un po' oppressiva del sentirsi imprigionati, non potersi lasciare andare?

Ne sapete qualcosa? Esperienze in merito?

Mi è capitato più volte, ultimamente, di parlare con persone che si sentono giù, che nonostante una vita abbastanza sodd...
29/08/2021

Mi è capitato più volte, ultimamente, di parlare con persone che si sentono giù, che nonostante una vita abbastanza soddisfacente non riescono a stare bene e non capiscono perché.
Quando segnalo che, a parte tutto, c'è stata anche una pandemia, un lockdown, un allontanamento forzato dalle relazioni, l'isolamento, la paura di morire o che morissero i nostri cari e che per quanto abbiamo fatto yoga, panificato, letto libri e mantenuto una bella routine, sono davvero poche le persone che ne sono uscite indenni, che dobbiamo ancora digerire la cosa, mi sento rispondere "Ah già, vero".

Vi sembra poco?
Sono eventi traumatici questi. Non sempre basta la voglia di uscirne, per molte persone è stata una scossa che ha fatto emergere altre difficoltà tenute più o meno a bada.

Per tante cose ci capita di credere che non sia nulla o sia cosa da poco, che non c'è motivo di stare male, sarà sufficiente dormire di più o prendere delle vitamine. Eppure i nostri corpi e le nostre menti ci segnalano che è il momento di ascoltarsi.

A volte fare finta che "la gobba" non esista è un modo per proteggersi, perché in quel momento farci i conti ci farebbe stare troppo male e temiamo di non poterlo sopportare.

Però, nel momento in cui ci accorgiamo che è lì, è importante che sappiamo che anche noi meritiamo ascolto, che non è una cosa da niente, che SE NON STIAMO BENE C'È UN MOTIVO, qualsiasi sia. E che c'è qualcuno che potrebbe aiutarci.



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