02/11/2025
𝗣𝗮𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗼𝗿𝘁𝗲 𝗼 𝗽𝗮𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗺𝗼𝗿𝗶𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶? – 𝗖𝗼𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝗣𝗶𝘅𝗮𝗿 𝗲 𝗶𝗹 𝗗𝗶́𝗮 𝗱𝗲 𝗠𝘂𝗲𝗿𝘁𝗼𝘀 –
L’altra sera ho rivisto il film d’animazione 𝐶𝑜𝑐𝑜 della Pixar e ho fatto una riflessione che mi piacerebbe condividere, dato che siamo a novembre, esattamente il 2 mentre scrivo – il Giorno dei Morti – e l’argomento è a tema.
La storia, ambientata in Messico, è incentrata sull’importanza di essere ricordati dai propri cari quando si è morti. In occasione del 𝐷𝑖́𝑎 𝑑𝑒 𝑀𝑢𝑒𝑟𝑡𝑜𝑠, il nostro 2 novembre, giorno in cui vengono celebrati i defunti, i vivi possono ricongiungersi con i propri antenati. Questi ultimi devono attraversare un confine, una specie di dogana, che permetterà loro di transitare dal regno dei morti al regno dei vivi. Ma... perché ciò avvenga i defunti devono trovarsi nell’ “elenco" di quelli ricordati. È necessario cioè che almeno uno dei propri cari ne tenga viva la memoria, mettendo la foto, come da usanza, sull'altare di casa. Se il defunto non risulta nell'elenco viene rispedito indietro e il destino che lo aspetta è terribile: scomparire per sempre dalla faccia dell'aldilà. Per questo la missione del dodicenne Miguel sarà quella di tenere vivo il ricordo del padre nella memoria della bisnonna Coco, ormai prossima alla morte. Pena la sua scomparsa definitiva.
Una fine triste per chi non è nei pensieri di nessuno, no? Ecco perché è così importante (vitale!) essere presenti nella mente di qualcuno, e non solo quando siamo nell’aldilà, come racconta Coco, ma già qui, durante la nostra esistenza.
𝐈𝐥 𝐟𝐢𝐥𝐦 𝐦𝐢 𝐡𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐜𝐢𝐨𝐞̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐚𝐮𝐫𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐠𝐫𝐚𝐧𝐝𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐞̀ 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢. 𝐂𝐡𝐞 𝐩𝐨𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐢𝐭𝐮𝐝𝐢𝐧𝐞 𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐯𝐮𝐨𝐭𝐨 𝐝’𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞...
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