Dott.ssa Concetta Emanuela Ferragina - Psicologa Psicoterapeuta

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Dott.ssa Concetta Emanuela Ferragina - Psicologa Psicoterapeuta Psicologa e Psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazione, mi occupo di consulenza psicologica, terapia individuale, di coppia, familiare e formazione.

Siamo abituati a cercare risposte. Risposte che definiscono, mettono un punto, rassicurano, stabiliscono un confine. Ma ...
10/04/2025

Siamo abituati a cercare risposte. Risposte che definiscono, mettono un punto, rassicurano, stabiliscono un confine. Ma cosa potrebbe accadere se invece di correre verso una soluzione, provassimo a so-stare nella domanda?

Ogni domanda apre un varco. Non è solo un mezzo per ottenere informazioni, ma un vero e proprio atto trasformativo: crea spazio, introduce nuove prospettive, genera movimento. Una domanda autentica sorprende e sospende quanto già noto, permettendo alla complessità di emergere.

Stare, prima di agire. Ascoltare, prima di definire.

Ecco perché nel lavoro clinico, le domande non servono a confermare ipotesi, ma a disorganizzare schemi rigidi, a rendere visibili le connessioni tra pensieri, emozioni e relazioni; creano una breccia nella narrazione dominante che ognuno porta con sé e che a volte risulta disfunzionale.

In una famiglia, in una coppia, dentro di noi, spesso cerchiamo subito una soluzione, come agire, ma il cambiamento inizia quando ci concediamo il tempo di comprendere come mai accadono alcune cose.

E se allora provassimo proprio a porci domande senza pretendere una risposta immediata? Forse troveremmo nuovi significati; scopriremmo che, tra una certezza e l’altra, esiste uno spazio fertile, dove il cambiamento prende forma.

Photo: Teatro Colosseo Torino

Oggi è la Giornata internazionale della donna, non una festa, ma una celebrazione che necessita di un  momento di profon...
08/03/2025

Oggi è la Giornata internazionale della donna, non una festa, ma una celebrazione che necessita di un momento di profonda riflessione che passi anche dal concetto di 'femminile'.

Il femminile è una forza che non si impone, ma che custodisce il potere straordinario della generatività e del cambiamento.
Non è un movimento da contenere, ma un flusso che crea, intreccia, rinnova.
È la spinta che trasforma il vuoto in possibilità, il frammento in storia, l’attesa in scelta consapevole.

Si manifesta nel gesto che connette, nella parola che cambia prospettiva, nel coraggio di varcare soglie sconosciute per scoprire, comprendere, cambiare.

Non appartiene a un genere, ma a chiunque sappia ascoltare, sentire e trasformare, tessendo legami, creando spazi nuovi di crescita e consapevolezza.

L’8 marzo non è solo un simbolo, ma un riconoscimento profondo di questa potenza che ci attraversa, della forza e della vulnerabilità che convivono nel cammino di chi sa trasformare, senza mai perdere la propria essenza.

Segno di tutto ciò che il femminile muove nel mondo, di ogni atto che promuove cambiamento, generando un futuro in cui possiamo tutti ritrovarci.

Con l'augurio che ognuno di noi possa accogliere, attraversare e lasciarsi attraversare dalla trasformazione, aprendo spazi di crescita e consapevolezza, oggi e sempre.

Pick: Giuditta (1901), Gustav Klimt, olio su tela, Galleria Belvedere, Vienna.


06/03/2025
Achille, il Pelide, il piè veloce. Il più forte tra i Greci. L’eroe consacrato nell’Iliade da Omero.Di lui ricordiamo la...
21/02/2025

Achille, il Pelide, il piè veloce. Il più forte tra i Greci. L’eroe consacrato nell’Iliade da Omero.
Di lui ricordiamo la forza, l’ira che incendia le pagine dell’epos. È un guerriero perché così lo vogliono gli dèi e gli uomini, ma dentro di sé è anche altro. È fragile, umano, vulnerabile alle emozioni, vittima di un destino imposto.

E fin qui, storia conosciuta. Ma cosa hanno in comune Achille e Lucio Corsi?
Dall’Iliade a Sanremo il passo è breve.

Il duro che Lucio ha cantato a Sanremo è l’opposto dell’eroe classico: non un semidio, ma uno spaccino, una gazza ladra che ti ruba la fede, uno scippatore che si muove nel buio. L’antitesi del guerriero epico.

Eppure, Achille e Lucio hanno qualcosa in comune: l’irrequietezza, la tensione tra l’essere e l’apparire, il conflitto tra chi siamo e chi dovremmo essere. Seguendo il pensiero di Winnicott, intrappolati nel Falso Sé, una corazza che costruiamo per adattarci alle aspettative dell’ambiente.

Perché il mondo sembra appartenere ai duri. Ma quanto è difficile la vita per chi non è né un eroe, né un duro che non si lascia scalfire da niente?
Lucio Corsi canta questo paradosso con ironia feroce e leggerezza. Le grandi spalline del suo costume proteggono la delicatezza di un’anima libera, sorreggendo il peso della sua unicità. Perché anche essere sé stessi può essere un’epopea.

Achille combatteva per la gloria eterna. I duri sembrano combattere per il nulla. Ma tra questi due estremi c’è lo stesso desiderio di esistere, la stessa domanda irrisolta: chi sono io? Quello che il mondo mi chiede di essere? Il saltimbanco dell’anima mia, direbbe Aldo Palazzeschi.

Forse la vera forza non è nell’eroismo grandioso, né nella trasgressione fine a sé stessa. Forse la vera forza è restare sé stessi, in un mondo che fa di tutto per cambiarti, proprio come ci canta Lucio.

E se Achille avesse avuto un po’ più di tempo, magari, lo avrebbe capito e avrebbe provato ad essere se stesso, mostrandosi, senza dimostrare.

💭 Ti sei mai sentito in bilico tra chi sei e chi gli altri si aspettano che tu sia? Raccontamelo nei commenti👇🏻


23/01/2025

Dialogo interiore

Ogni giorno ci raccontiamo molte storie: chi siamo, cosa possiamo fare, cosa non possiamo e tanto altro. Questo dialogo interiore plasma il nostro mondo più di quanto immaginiamo. È lì che si annidano sia il giudice più severo che l’alleato più fedele di noi stessi.

Per questo è importante Imparare ad ascoltare, accogliere e riscrivere quelle parole che ci limitano. E, soprattutto, essere gentili con noi stessi, concedendoci la possibilità di sbagliare, di rallentare, di essere imperfetti.

Se a volte il dialogo interiore ci opprime, ci confonde o ci allontana dal nostro benessere, aprirsi al confronto con uno specialista può diventare l’occasione per scoprire nuove prospettive, più autentiche e più vicine ai nostri bisogni.

Dott.ssa Concetta Emanuela Ferragina - Psicologa Psicoterapeuta - Torino
Per info e appuntamento: 389 033 3502

18/01/2025

La comunicazione come tempo di cura ✨

In terapia, la comunicazione non è solo semplice scambio di parole, ma il principale strumento di cura.
Ogni momento dedicato al dialogo è un’opportunità per:

🔹 Accogliere il vissuto: senza giudizio, dando spazio alle emozioni.
🔹 Riconoscere i silenzi: anche il non detto ha un significato che merita ascolto e racconta quanto il parlato.
🔹 Creare fiducia: attraverso empatia, rispetto e autenticità.

La comunicazione terapeutica non risolve solo problemi, ma apre porte: verso sé stessi, verso nuove prospettive, verso relazioni più autentiche.

🌱 🌱 Quando le parole incontrano l’ascolto, inizia la trasformazione.

Dott.ssa Concetta Emanuela Ferragina - Psicologa Psicoterapeuta - Torino
per info e appuntamento: 389 033 3502

Nel cuore di ogni anno nuovo si nasconde una promessa, ma non è il tempo a mantenerla: sei tu.Ti auguro di abbracciare i...
31/12/2024

Nel cuore di ogni anno nuovo si nasconde una promessa, ma non è il tempo a mantenerla: sei tu.
Ti auguro di abbracciare il cambiamento come un vento gentile che non aspetta un calendario per soffiare, ma che nasce dentro di te, consentendoti di cambiare rotta.
Ogni giorno, anche il più ordinario, porta con sé il seme di qualcosa di straordinario, se hai la volontà di coltivarlo.
Non aspettare che un’altra pagina del calendario porti con sé ciò che desideri: il cambiamento inizia in te, con un passo piccolo ma deciso, verso ciò che ti fa fiorire.

Che il tuo viaggio nel 2025 sia guidato dalla pazienza di chi sa che ogni istante è un inizio, e che il presente è il terreno più fertile per far germogliare i tuoi sogni.

Buon viaggio nel nuovo anno!

Dott.ssa Concetta Emanuela Ferragina - Psicologa Psicoterapeuta



Photo: Alicja by Pixabay

Ogni giorno, un passo verso noi stessi. Grazie per aver condiviso questo viaggio.Che il nuovo anno porti con sé nuova lu...
28/12/2024

Ogni giorno, un passo verso noi stessi. Grazie per aver condiviso questo viaggio.

Che il nuovo anno porti con sé nuova luce, speranza e possibilità

Dott.ssa Concetta Emanuela Ferragina - Psicologa Psicoterapeuta

25/12/2024

25° Giorno di Avvento Psicologico

𝑹𝒊-𝑵𝒂𝒔𝒄𝒊𝒕𝒂

La nascita potrebbe sembrare accadere in un momento unico e in un unico momento. In realtà, si riverbera in un processo continuo: in ogni giorno, in ogni scelta, possiamo nascere nuovamente.
È un processo trasformativo interiore che non avviene all'improvviso, ma si nutre di attesa, di piccoli gesti, di consapevolezza. È l'accettazione del cambiamento come parte integrante e fondante di noi stessi.

Rinascere, allora, non significa cancellare ciò che è stato, ma trasformarlo: accogliere le nostre ombre, integrare i nostri frammenti, darci il permesso di iniziare ancora.
Come un seme che si spacca nel terreno, la rinascita può sembrare dolorosa. Ma è proprio attraverso questa rottura che la vita si apre alla luce.

Ogni nascita porta con sé una promessa: la possibilità di un nuovo inizio. Non importa quante volte ci siamo sentiti bloccati o abbattuti, la vita ci invita a rinascere, a trovare la forza per reinventarci e proseguire il cammino.

Rainer Maria Rilke ci ricorda: “E ora lasciamo che accada tutto ciò che deve accadere. La bellezza e il terrore. Continua a camminare. Nessuna sensazione è definitiva.”

Un invito potente: accogliere ogni emozione, ogni esperienza, senza paura, come parte del nostro essere in divenire. Perché, in fondo, rinascere significa trovare il coraggio di vivere pienamente, con tutte le nostre imperfezioni, e scoprire nuove luci dentro di noi.

La rinascita è un atto di speranza e di amore. Verso di noi, verso gli altri, verso la vita stessa.

Oggi, sii la tua ri-nascita.

24/12/2024

24° Giorno di Avvento Psicologico

𝐕𝐢𝐜𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚

La vicinanza non è solo una questione di spazio. È un focolare interiore, un calore che si diffonde quando scegliamo di esserci per qualcuno, di tendere la mano o semplicemente di ascoltare.

Nelle sere più fredde, il focolare diventa il luogo della connessione: attorno ad esso si condividono storie, silenzi e presenze. Così è anche per le nostre relazioni. Essere vicini non significa colmare distanze fisiche, ma nutrire quel fuoco simbolico che scalda il cuore, nostro e degli altri.

Questa Vigilia, accendi il tuo focolare interiore e pensa: chi vuoi riscaldare con la tua presenza? E chi, con la sua vicinanza, alimenta il tuo calore?

Indirizzo

Via G. Barbaroux, 9
Turin
10122

Sito Web

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