Mindful Parenting Italia - Disciplina Dolce

Mindful Parenting Italia - Disciplina Dolce Genitorialità Consapevole: un approccio empatico e rispettoso (di grandi e piccini). Pagina gestita

14/03/2024

A quick reminder; being gentle as a parent, doesn’t mean being a permissive pushover. Nor does it mean you (think you) are perfect.

I understand the need for attention grabbing headlines and extreme examples, and I get that attacking Gentle Parenting is an easy way to get publicity to sell your own work (which actually is pretty much exactly the same as Gentle Parenting 🤷🏻‍♀️), but the truth of the matter is that this style of parenting is anything but extreme. Frankly, it’s a little dull. It’s monotonous. It’s hard work. It doesn’t produce quick results and it doesn’t make for contentious, dramatic accounts.

I rarely recognise social media examples, or descriptions in articles, billed as ‘gentle parenting’, as the style I write/talk about, in fact I recognise them more as a permissive style.

Most importantly though, Gentle Parenting is absolutely NOT about having no control over your children. It is absolutely NOT about letting them do what they want, having few or no boundaries, and avoiding saying “no”.

You actually say “no” a lot. You make your children cry sometimes when you discipline them, or work to keep them safe. That’s unavoidable. You have routines and predictability to the day.

You also don’t have to be a martyr and sacrifice your emotional or physical health for your children. It’s about balance and compromise.

Finally, you don’t need to be an earth mother/father. You don’t have to be naturally calm/zen (or natural anything TBH). It’s OK to lose your temper now and again and it’s OK to want/need time away from your children.

Gentle Parenting simply sits in the authoritative space, along with most modern styles of parenting that place an emphasis on being informed about child development/neurological capabilities, showing respect to children, collaboratively solving problems and working on regulating your own emotions as an adult.

📚Get a copy of the brand new, updated, Gentle Parenting book for only £8.97 today:

https://amzn.to/4crM8rU

22/06/2021

Così abbiamo questi adulti che quando sono infelici con un partner, non sanno sedersi e parlarne, semplicemente RIMUOVONO l'amore: "se qualcuno si comporta male, io semplicemente mi disconnetto".
Qualcosa del tipo "Cambia atteggiamento o smetto di amarti".

Chi ha sperimentato qualcosa di simile?
Siamo d'accordo che non è salutare?

Kerwin Rae, sull'angolo del castigo e su ciò che comporta a lungo termine: sebbene molto efficace nell'immediato (sfrutta i meccanismi della paura) ha ripercussioni sull'adolescente e l'adulto che un giorno quel bambino sarà.

Insegnare cos’è il consenso sin da piccoli è una pratica educativa che passa necessariamente dall’esempio che offrono gl...
08/05/2021

Insegnare cos’è il consenso sin da piccoli è una pratica educativa che passa necessariamente dall’esempio che offrono gli adulti in casa.

Perché è importante insegnare il consenso?
Perché i bambini imparano da subito a comprendere che esistono limiti, propri e dell’altro, che vanno rispettati senza se e senza ma.
Perché viene mostrato loro quotidianamente che bisogna ascoltare se stessi e che le nostre sensazioni hanno immenso valore(ne ho voglia, mi va, mi diverte, mi piace?).
Perché tanto le femmine quanto i maschi hanno il diritto di poter dire di no.
Perché le forme di affetto, vicinanza, contatto corporeo sono gradevoli e divertenti SOLO SE lo sono per entrambi.
Perché come vogliamo stare noi in bagno da soli, così potrebbe essere per loro ed è domandolo ogni volta (sì, anche quando sono loro a chiamarci) che insegniamo il rispetto degli spazi, dell’intimità e della privacy.
Perché il divertimento può svanire da un secondo all’altro e quando dico “basta” è giusto che io venga rispettato: non mi diverte di più.
Perché capiranno che non sono le intenzioni dell’altro a dirigere le nostre interazioni (“ma volevo solo baciarti!”, “ma faceva ridere!”, “ma è solo un gioco!”), sono sempre e solo le sensazioni soggettive che possono fare da guida: se non sto bene devo dire di no e quel NO deve essere rispettato. Perché li rendiamo autonomi e consapevoli nel tracciare i loro limiti personali, nel discriminare fra ciò che va bene e ciò che non va bene, nel guardarsi attorno e avvicinarsi agli altri con rispetto di sé e dell’altro. A capire cosa è opportuno e cosa non lo è.

I bambini saranno gli adulti di domani: una domanda in più, una richiesta in più, una gentilezza in più a noi adulti non costa nulla (anzi, ci avvantaggia: rispettando loro, verremo rispettati a nostra volta!) ma potrebbe fare la differenza se educhiamo le nuove generazioni a guardarsi e guardare gli altri con un cuore più aperto e rispettoso di tutto e tutti.

“Ho finalmente realizzato che la rabbia immensa che sento quando mio figlio “non mi ascolta” era semplicemente una dolor...
28/04/2021

“Ho finalmente realizzato che la rabbia immensa che sento quando mio figlio “non mi ascolta” era semplicemente una dolorosa eco di tutte le volte che non sono mi sono sentit* ascoltat* da bambino.”

Prestare attenzione alle sensazioni che emergono prepotenti dal passato, ai pattern che vengono triggerati da esperienze presenti ma che giungono da lontano, ascoltarsi e abbracciarsi: essere consapevoli è un percorso quotidiano, una strada fatta di scoperte e battute d’arresto, di momenti dolorosi e di gioie sconfinate.
Ma ne varrà sempre la pena 🥰

“Quando i piccoli vengono sovrastati da forti emozioni, è nostro compito condividere con loro la nostra calma anziché un...
08/04/2021

“Quando i piccoli vengono sovrastati da forti emozioni, è nostro compito condividere con loro la nostra calma anziché unirci al loro caos” L.R. Knost

In altre parole: etero-regolazione 🔄 🧠

Il cervello impara l’auto-regolazione tramite esperienze ripetute di regolazione esterna.

Che è diverso da “datti una regolata” 🤪‼️

Anziché “BRAVO!” o “BEN FATTO!” - sembri molto orgoglioso di te stesso! - ciò che hai fatto è stato davvero un gesto gen...
30/03/2021

Anziché “BRAVO!” o “BEN FATTO!”

- sembri molto orgoglioso di te stesso!
- ciò che hai fatto è stato davvero un gesto gentile e generoso.
- non hai mollato, anche quando è diventato più difficile...
- hai trovato un nuovo modo per farlo!
- mi sembra tu ci abbia messo davvero tanto impegno
- ci sei riuscito! / ce l’hai fatta!

Per approfondimenti: https://www.alfiekohn.org/blogs/criticizing-common-criticisms-praise/

19/03/2021

Anticorpi del Sars-Cov-2 trovati nel cordone ombelicale di una neonata (da mamma vaccinata).

Splendida notizia 🥳

Background Maternal vaccination for Influenza and TDaP have been well studied in terms of safety and efficacy for protection of the newborn by placental passage of antibodies. Similar newborn protection would be expected after maternal vaccination against SARS-CoV-2 (the virus responsible for COVID-...

Un corso in partenza il 23 Febbraio, interamente online e pensato per i genitori di bimbi di qualsiasi età. Il protocoll...
18/02/2021

Un corso in partenza il 23 Febbraio, interamente online e pensato per i genitori di bimbi di qualsiasi età.

Il protocollo è strutturato e costruito sui principi della mindfulness e sul Mindful Parenting pensato da Susan Bogels.
Verrà condotto dalla dott.ssa Bianca Crocamo, docente di psicopatologia dello sviluppo, istruttrice certificata di protocolli Mindfulness Based e Mindful Parenting.

Guardando soltanto ai titoli dei singoli incontri possiamo intravedere la completezza di questo percorso esperenziale. Sono gradite le condivisioni e la condivisione!

Per qualsiasi informazione trovate i contatti nella locandina allegata.

Martedì 23 febbraio si riparte online con il programma di Mindful Parenting: un bellissimo percorso clinico in 8 settimane per allenare l'attitudine ad essere "genitore consapevole" e riparare alcuni aspetti feriti del nostro bambino interiore.

In collaborazione con Nadia Ceppi e Officina 103, un'infografica utile per capire come affrontare il pianto dei bimbi. "...
16/02/2021

In collaborazione con Nadia Ceppi e Officina 103, un'infografica utile per capire come affrontare il pianto dei bimbi.

"Non piangere!" pur detto con intenzione benevola e accudente, invia il messaggio implicito che piangere non va poi così bene e che è una delle prime cose da risolvere. Tutti abbiamo l'urgenza di placare il pianto di un bimbo ed è proprio a partire da questa spinta che possiamo allinearci con lui e perseguire insieme l'obiettivo: "sono qui con te", "aspettiamo insieme che passi". Il pianto lentamente si placherà, lascerà spazio ad altro e permetterà alla mente del bambino e dell'adulto di tornare a funzionare, sintonizzati e collaboranti.

L'intervento educativo può attendere: prima regoliamo l'emozione e - una volta regolata - interveniamo a livello educativo (spieghiamo, mostriamo, usiamo il problem solving).
Regolare l'emozione richiede calma, presenza e disponibilità a comprendere l'esperienza altrui (del bimbo in questo caso), perché più riusciamo a regolare noi dall'esterno, più il bambino sarà in grado di svolgere in maniera autonoma questa importante azione di ascolto e disciplina interiore.

Ringrazio per questa felice collaborazione la Dott.ssa Ceppi e l'Officina103 che si è occupata con cura e delicatezza della parte grafica, riuscendo a creare l'idea della calma e della presenza che un intervento simile richiede.

We need to be connected To feel Alive ❤️Per i bambini questo è più che mai vero: per sentirsi vivo, per sentire di ESIST...
14/12/2020

We need to be connected
To feel Alive ❤️

Per i bambini questo è più che mai vero: per sentirsi vivo, per sentire di ESISTERE, un bambino ha bisogno di percepire un senso di connessione e sintonia con l’adulto che si prende cura di lui.
Senza quell’esperienza ripetuta e costante, difficilmente capirà di esistere come entità a sé stante, come individuo autonomo e separato, con suoi confini, desideri, gusti, preferenze, emozioni, pensieri. Farà fatica ad individuarli e ad appropriarsene. Rischierà di ritrovarsi molto incerto una volta adulto: perché dalla sintonia arriva l’autonomia, dalla dipendenza arriva l’indipendenza, dall’accettazione dell’insicurezza si costruisce la sicurezza.

Connettetevi ai vostri piccoli ❤️
Come fare? Per cominciare guardateli a lungo negli occhi, toccateli, accarezzateli, ringraziateli anche - se non SOPRATTUTTO - quando vi sembrano persi, distanti, lontani, oppositivi e prepotenti. Fermatevi 30 secondi a guardarli dritti dritti negli occhi, uno seduto davanti all’altro: ritroverete tante cose.
Provare per credere 🙃

IG

💁🏻‍♀️
01/12/2020

💁🏻‍♀️







🌼 For support in your gentle parenting journey get your copy of the new 10th Birthday Edition of The Natural Parent Magazine (get your free Pregnancy Journal at Aussie and NZ stockists too🤰🏽) https://linktr.ee/TheNaturalParentMagazine 🌼

Pubblicata più di un anno fa... ma repetita iuvant (mentre i copia incolla dispiacciono sempre)
16/10/2020

Pubblicata più di un anno fa... ma repetita iuvant (mentre i copia incolla dispiacciono sempre)

L'uso delle sculacciate e della violenza contro i bambini è un metodo che in moltissimi stati (52 attualmente) è stato vietato, al pari della violenza contro le donne.
Usare un vezzeggiativo come “buffetto, pacca, scappellotto” è un'usanza molto comune che però non rende meno forte, meno violento o meno dannoso il gesto che viene compiuto sul corpo di un altro (un altro per di più indifeso).

Uno studio condotto dall'Università del Texas e pubblicato sul “Journal of Family Psychology” analizza circa cinquant'anni di ricerche, per un totale di circa 160.000 bambini coinvolti, dichiara esplicitamente: la sculacciata è associata a conseguenze dannose (non-intenzionali). Gershoff e Grogan-Kaylor, autori di questa massiccia meta-analisi, affermano inoltre che dalla loro analisi non è stata riscontrato alcun collegamento fra l'uso delle sculacciate e una maggiore obbedienza o disciplina nei bambini: “esattamente ciò che si aspettano i genitori quando usano lo sculaccione come metodo educativo”. Anzi, aumenta incredibilmente la probabilità di conseguenze indesiderate, esattamente ciò che i genitori vorrebbero evitare: i bambini sculacciati mostrano con più probabilità comportamenti anti-sociali e problemi di salute mentale in generale. Inoltre è stato osservato come quei bambini, una volta cresciuti, fossero più propensi ad usare questo tipo di metodo nei confronti dei loro stessi figli: una ripetizione di uno schema difficile da spezzare.

Tutti abbiamo in mente quell'azione impulsiva che a volte può travolgerci e ci porta quasi senza volontà a colpire il corpo dei nostri bambini. Anche senza usare forza, ma con l'intenzione di bloccare i bambini, incutere paura, educare e insegnare. Ogni colpo sul corpo di un bambino incute timore, paura profonda (e reale!), senso di inadeguatezza, disperazione. Oltre ad avere conseguenze per il suo sviluppo emotivo e mentale, per molti anni a ve**re.
“Ogni tanto ci vuole”, “sul pannolino non sentono nulla”, “io ho preso schiaffi e sono cresciuto bene”, i famosi luoghi comuni che girano attorno a questo metodo servono soltanto a difendere noi stessi, i bambini che siamo stati, il nostro bisogno di scaricare una forte tensione o emozione. Educare con la paura o l'intimidazione esclude in automatico il rispetto e la collaborazione, mette in dubbio l'amore, spezza la relazione. Una relazione d'amore non contiene mai in sé alcun tipo di violenza.

Riferimenti:
Elizabeth T. Gershoff, Andrew Grogan-Kaylor. Spanking and Child Outcomes: Old Controversies and New Meta-Analyses.. Journal of Family Psychology, 2016;

Streit, C., Carlo, G., Ispa, J. M., & Palermo, F. (2017, March 30). Negative Emotionality and Disciplineas Long-Term Predictors of Behavioral Outcomes in African American and European AmericanChildren. Developmental Psychology.

[Testo elaborato dalla Dott.ssa Valeria Falovo]

Indirizzo

Turin

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Mindful Parenting Italia - Disciplina Dolce pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Digitare