05/09/2019
Lo hai pensato anche tu, ammettilo.
Cosi sveglia (o sveglio), intelligente e con la risposta sempre pronta. Capisce tutto (troppo!) ma che quando c’è da studiare o da leggere, allora non vuol far più nulla.
La risposta più semplice? È pigro!
No, non è così, ed eccolo spiegato in tre semplici punti:
1) Noi clinici lo chiamiamo “Criterio della Discrepanza”, ovvero vi è una grande distanza o discrepanza tra quanto sono intelligenti (dalla norma in su) rispetto a come leggono (molto sotto la norma). Dunque pensare che se un bambino è intelligente allora deve anche saper leggere bene, è un grande errore. Perché se sei dislessico, sei intelligente e nonostante ciò leggi malissimo e lentamente.
2) In realtà il bambino con dislessia, come qualsiasi altro bambino, di fronte ad una difficoltà preferisce non affrontarla, e dunque il suo atteggiamento è tipico di un bambino pigro, ma in realtà sta solo evitando il compito. Però è un compito che “oggettivamente“ non può fare, ovvero la causa non è né una sua scarsa motivazione né una sua pigrizia, ma un disturbo su base neurobiologica, una neurodiversità, la Dislessia Evolutiva.
3) In altri casi, la pigrizia è semplicemente la conseguenza della stanchezza. Considerato che i soggetti con dislessia si stancano molto più degli altri, e dunque molto prima degli altri iniziano a sbadigliare e ricercare le pause. Ancora una volta, non è pigrizia ma dislessia.
Pensi che sia utile? Allora aiutaci a condividere potrebbe essere utile anche per gli altri.