Tejas Yoga e Ayurveda

Tejas Yoga e Ayurveda Manuela La Iacona, terapista in Āyurveda e insegnante di meditazione nella tradizione del Kriya Yoga.

Collaboro con l’associazione AyurvedicaMente di Torino e con i medici ayurvedici della zona per la diffusione della medicina ayurvedica.

Il ritmo della natura e la regolarità in ĀyurvedaIn Āyurveda il concetto di ritmo e regolarità è centrale: la natura ste...
05/12/2025

Il ritmo della natura e la regolarità in Āyurveda

In Āyurveda il concetto di ritmo e regolarità è centrale: la natura stessa è vista come il modello perfetto di equilibrio, e il corpo umano, essendo parte della natura, prospera quando vive in sintonia con i suoi cicli. Quando il corpo vive in regolarità, anche la mente diventa più calma e meno soggetta a oscillazioni emotive, trovando stabilità e chiarezza.

La pratica del Dinācaryā, ovvero la routine quotidiana, insegna che seguire un ritmo regolare — svegliarsi, mangiare, lavorare, riposare — in armonia con i cicli naturali del sole e della luna mantiene il corpo e la mente stabili. Il corpo ama la regolarità: quando i pasti, il sonno e le attività sono ordinati e costanti, il fuoco digestivo (Agni) rimane forte e stabile. La natura diventa così la guida: il sorgere e il tramontare del sole, le stagioni e i cicli lunari sono considerati “orologi cosmici” che insegnano al corpo e alla mente il ritmo giusto.

Ogni elemento nell’universo segue un ritmo ciclico preciso, noto come Kāla (tempo). Il tempo cosmico scandisce il giorno e la notte, le stagioni e i cicli lunari; il tempo biologico accompagna le fasi della vita — infanzia, adolescenza, maturità e vecchiaia; il tempo fisiologico regola fame, sete, sonno, ritmo cardiaco e secrezione di ormoni ed enzimi digestivi, che si manifestano con intensità diversa nei vari momenti della giornata. Di conseguenza, il nostro organismo attraversa continui cambiamenti fisiologici naturali. Le pratiche del Dinācaryā mirano a sincronizzare questi ritmi interni con quelli della natura, creando armonia tra “dentro” e “fuori” e supportando i cambiamenti biologici. Particolare attenzione è data alla pulizia dei sensi (Indriya-prakṣālana), poiché quando i sensi sono liberi da impurità anche la mente percepisce la realtà con chiarezza e può processare correttamente le informazioni, interagendo in modo adeguato con ciò che la circonda.

Accanto al ritmo quotidiano, l’Āyurveda sottolinea l’importanza del Ṛtucaryā, ovvero l’adattamento ai cicli stagionali. Ogni stagione porta con sé qualità diverse — calore, freddo, umidità — e il corpo si mantiene sano se segue questo ritmo. In inverno, ad esempio, l’organismo richiede più calore e nutrimento, mentre in estate ha bisogno di leggerezza e freschezza. Vivere in sintonia con le stagioni significa rispettare i mutamenti della natura e adattare alimentazione, attività e abitudini per mantenere equilibrio e vitalità.

Queste pratiche accompagnano la persona dal momento del risveglio fino al riposo serale, tra l’alba e il tramonto, aiutandola a mantenere corpo e mente puliti e in buona salute, promuovendo così la longevità. Sono vere strategie di prevenzione primaria che ciascuno può adottare autonomamente. Dinācaryā e Ṛtucaryā insegnano a essere consapevoli nelle scelte quotidiane, a distinguere ciò che è adeguato da ciò che non lo è, e a vivere con giudizio e armonia.

In sintesi, il corpo ama la regolarità e la mente ama il ritmo: vivere in sintonia con i cicli naturali riduce ansia e agitazione, mentre la natura insegna equilibrio e stabilità emotiva. Il ritmo naturale diventa così una danza tra il microcosmo del corpo e il macrocosmo della natura, e l’Āyurveda ci invita a partecipare a questa danza con consapevolezza, trasformando ogni gesto quotidiano in un atto di armonia.

Manuela La lacona
Terapista in Ayurveda
Per info:
Wa 3381028601





Strumenti pratici per eliminare le emozioni - o comportamenti - negative e riportare la mente in uno stato di calmaOgni ...
02/12/2025

Strumenti pratici per eliminare le emozioni - o comportamenti - negative e riportare la mente in uno stato di calma

Ogni esperienza che facciamo può essere considerata come nutrimento per la mente se digerita correttamente. Se invece questo non avviene, diventa una forma di tossina mentale. Infatti, il concetto di Agni (fuoco digestivo) si applica anche alle emozioni: se il fuoco digestivo è forte, le emozioni vengono digerite e trasformate in coscienza; se è debole, diventano tossine mentali (āma) che generano ansia, depressione e squilibri.

“La mente, se non governata, diventa la causa di ogni malattia.”
(Charaka Saṃhitā, Sutrasthāna)

“Il corpo e la mente sono inseparabili: ciò che accade a uno influenza inevitabilmente l’altro.”
(Charaka Saṃhitā)

Abbiamo visto nel post precedente come nei testi di Āyurveda si elenchino le emozioni che un saggio deve evitare: avidità, tristezza, paura, ira, vanità, gelosia ed eccessivo attaccamento. Il saggio non deve coltivarle.

Esistono degli strumenti pratici per mantenere - o riportare - la mente in uno stato di calma

• Abhyanga (trattamenti completi o parziali con olio medicato) che bilanciano i doṣa e Agni, riportando stabilità emotiva.

• Ācāra Rasāyana (codice di condotta): verità, autocontrollo, compassione e moderazione sono alcuni aspetti che supportano l’equilibrio mentale.

• Qualunque sia l’emozione, è bene praticare la meditazione, perché è uno strumento che ci permette di distaccarci dagli stati mentali e di non identificarci con il nostro ego o con la nostra mente.

• Fare semplici pratiche di prāṇāyāma, come Nadi Shodhana e Bhramari Prāṇāyāma, per pacificare la mente può essere molto utile.

• Stare in mezzo alla natura è considerato un rimedio fondamentale per riequilibrare la mente e pacificare gli stati emotivi alterati. La natura favorisce la qualità sattvica della mente (chiarezza, calma, compassione) e sostiene la digestione delle emozioni, prevenendo ansia, tristezza e agitazione. Passeggiare o sostare in ambienti natural è considerato una forma di esercizio che dona leggerezza al corpo e alla mente, riduce la fatica mentale e favorisce la concentrazione.
In Ayurveda la natura è vista come il modello perfetto di equilibrio, e il corpo umano, essendo parte della natura, prospera quando vive in sintonia con i suoi cicli. Stare in mezzo alla natura ci riporta al ritmo naturale, alla calma e alla chiarezza mentale.

• Praticare Haṭha Yoga, con consapevolezza e presenza, incide sugli stati emotivi, lavorando contemporaneamente su corpo, respiro e mente, creando un ponte tra la dimensione fisica e quella mentale. Mentre si pratica non ci si dovrebbe focalizzare sulla posizione perfetta, ma sull’ascolto del corpo. Nella pratica delle posture non è importante raggiungere la forma perfetta, ma vivere il processo che conduce verso di essa. Lo yoga non è una gara di perfezione, bensì un ascolto profondo delle possibilità del corpo e della mente. Ogni postura è un viaggio: ciò che conta è la consapevolezza del percorso, non l’ideale estetico. Cercare la perfezione assoluta significa restare prigionieri della mente che vuole sempre controllare e superare; praticare con rispetto e presenza, invece, significa coltivare equilibrio e libertà interiore.• Contro la paura: il rimedio è il coraggio, coltivato con verità e piccoli passi quotidiani. Se ci affidiamo all’universo, ci lasciamo guidare a livello profondo e mettiamo da parte il nostro ego, siamo in grado di superare qualunque esperienza. L’universo è intelligente e ogni cosa in esso si muove verso completezza, ordine e armonia.

• Contro l’avidità e il desiderio eccessivo: coltivare la gratitudine, riconoscendo e ringraziando per ciò che si ha. Imparare a lasciare andare senza attaccarsi a cose, persone e situazioni. Coltivare la moderazione. Scegliere una condotta etica che ridimensiona l’avidità e la trasforma in generosità, servizio disinteressato e umiltà.

• Contro la gelosia: bisogna imparare a comprendere che nulla ci appartiene in questo mondo. Il concetto di “mio” è illusorio e nasce sempre dall’ego. Ogni cosa parte dall’origine e lì ritornerà. Bisogna imparare che non c’è qualcuno che ci porta via qualcosa, perché nulla ci appartiene veramente. Il concetto di “mio” o “tuo” è un concetto illusorio della mente.

• Vincere la mente rajasica e tamasica con autodisciplina, meditazione e consapevolezza.

Manuela La lacona
Terapista in Ayurveda
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Wa 3381028601





Le EMOZIONI NEGATIVE“La mente, se non governata, diventa la causa di ogni malattia”.(Charaka Saṃhitā, Sutrasthāna)“Il co...
28/11/2025

Le EMOZIONI NEGATIVE

“La mente, se non governata, diventa la causa di ogni malattia”.
(Charaka Saṃhitā, Sutrasthāna)

“Il corpo e la mente sono inseparabili: ciò che accade a uno influenza inevitabilmente l’altro”.
(Charaka Saṃhitā)

Nel Sutrasthāna, Charaka elenca le emozioni che un saggio deve evitare: avidità, tristezza, paura, ira, vanità, gelosia ed eccessivo attaccamento. Il saggio non deve coltivarle; al contrario, dovrebbe sopprimerle o controllarle per evitare che diventino così forti da creare uno stato alterato della propria costituzione mente-corpo.

In Ayurveda, le emozioni negative sono viste come manifestazioni di uno squilibrio. La radice è un’alterazione dei doṣa (Vāta, Pitta, Kapha), dei guna mentali (rajas, tamas) e di Agni.

Quali sono queste emozioni?

Vediamole nel dettaglio:

• Lobha (avidità, brama, attaccamento eccessivo)
Rappresenta il desiderio insaziabile di possedere, accumulare o ottenere di più, anche oltre il necessario. Non riguarda solo beni materiali: può manifestarsi come brama di potere, riconoscimento, piaceri sensoriali. È radicato nell’illusione che la felicità dipenda dall’avere sempre di più, e quindi genera insoddisfazione cronica.

• Śoka (tristezza)
Nei testi classici (Charaka Saṃhitā, Suśruta Saṃhitā, Aṣṭāṅga Hṛdaya di Vāgbhaṭa) è citata come una delle emozioni da non coltivare, perché indebolisce la mente, riduce Ojas (energia vitale) e diventa causa di malattia.
Suśruta collega Śoka alla deplezione di Ojas:“La diminuzione di Ojas avviene per paura, tristezza, ira e fatica”. Gli effetti sono: indebolisce Agni (la capacità digestiva), porta a depressione, letargia, riduce la capacità di concentrazione, causa debolezza fisica, predisposizione a malattie e fragilità immunitaria e, di conseguenza, vulnerabilità del corpo.
Non bisogna restare intrappolati nella malinconia o in stati depressivi; occorre sostituirli con attività creative e relazioni che aiutino a trasformarla.

• Bhaya (paura)
È una delle emozioni più debilitanti perché nasce dall’insicurezza, da una percezione di pericolo o minaccia che non sempre sono reali. La paura, se non controllata, diventa paralizzante e impedisce di vivere pienamente.

• Krodha (ira)
Le cause principali includono stress, desideri insoddisfatti e tossine È uno squilibrio di Pitta doṣa. A livello mentale prevale il rajas guna.

• Māna (vanità, orgoglio, arroganza)
È un atteggiamento mentale di superiorità, di eccessiva importanza personale e attaccamento all’ego. Questo atteggiamento è illusorio: non valiamo “più” degli altri, non abbiamo un valore superiore rispetto agli altri e non dobbiamo dimostrare qualcosa a qualcuno, tanto meno a noi stessi.
Ognuno di noi ha un ruolo fondamentale in questa esistenza, che non è dato dal rango sociale, dal lavoro che si svolge o dal contributo materiale che si può dare.

• Mātsarya (gelosia)
È quell’emozione che sorge quando si percepisce che qualcun altro ha qualcosa (attenzione, amore, successo, beni) che si teme di perdere o di non avere. Nasce sempre dall’insicurezza e dall’attaccamento.

• Tr̥ṣṇā (desiderio eccessivo)
Bisogna imparare ad accontentarsi ed essere grati per ciò che si ha.

Ognuna di queste emozioni rappresenta uno stato alterato della mente, rajasico o tamasico.

Charaka condanna tutti i comportamenti negativi

“Coloro che peccano con gli atti, la parola e la mente, i litigiosi, coloro che ridicolizzano le debolezze altrui, gli avidi, gli invidiosi della prosperità altrui, i malvagi, i maldicenti, i volubili, i servi del nemico, gli spietati e gli apostati sono la feccia dell'umanità ed andrebbero evitati”

Bisogna imparare a trasformare e controllare le emozioni nocive con pratiche come meditazione, compassione, comprensione, pazienza, preghiera, yoga, attività fisica e rimedi naturali ayurvedici.
Lo scopriremo nel prossimo post

Manuela La lacona
Terapista in Ayurveda
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🍃 Il CIBO come Pilastro Fondamentale per la nostra esistenzaPer l’Āyurveda il cibo (Ahara) è descritto come uno dei pila...
25/11/2025

🍃 Il CIBO come Pilastro Fondamentale per la nostra esistenza

Per l’Āyurveda il cibo (Ahara) è descritto come uno dei pilastri della vita.

Il Taittiriya Upanishad lo definisce addirittura “Brahma, il creatore”, perché tutto ciò che vive nasce e si sostiene grazie al cibo.
Il cibo non è solo materia: è Prana, energia vitale che sostiene la crescita, la salute e la coscienza.

In Āyurveda ogni alimento è studiato e catalogato non solo per le sue proprietà fisiche, ma per gli effetti sottili sulla mente. Infatti tutto ciò che ingeriamo e digeriamo diventa parte del nostro corpo, parte di noi stessi, ma anche della nostra mente e della nostra energia sottile.

Nella Charaka Samhita – testo indispensabile per l’Āyurveda – ogni alimento ha qualità sottili che influenzano non solo il corpo, ma anche la mente e la coscienza:

• Cibi sattvici (latte, ghee, frutta fresca, cereali integrali): favoriscono calma, chiarezza, meditazione e stabilità mentale.
• Cibi rajasici (spezie forti, caffè, carne): stimolano energia, passione, attività, ma possono portare agitazione e irrequietezza.
• Cibi tamasici (cibi molto elaborati, stantii o pesanti da digerire): generano torpore, oscurità mentale, inerzia e confusione.

L’atto del mangiare non è mai neutro: ogni alimento porta con sé una vibrazione che plasma lo stato mentale e spirituale.

Nella Chandogya Upanishad si afferma che “Il cibo si trasforma in tre parti: la parte grossolana diventa escremento, la parte media diventa carne (tessuti), la parte sottile diventa mente.”

Qui il cibo è direttamente collegato alla formazione della mente: ciò che mangiamo plasma la qualità del pensiero e della coscienza

Esistono altri proverbi ayurvedici sul cibo come medicina molto esplicativi

“Lascia che il cibo sia la tua medicina, e la tua medicina sarà il tuo cibo.”
Il cibo, se scelto e preparato correttamente, diventa il primo rimedio per mantenere salute e vitalità.

“Quando la dieta è sbagliata la medicina non ha alcuna utilità. Quando la dieta è giusta non c’è bisogno di nessuna medicina.”

La prevenzione e la cura partono dall’alimentazione; i farmaci diventano secondari se il cibo è scelto correttamente

Il cibo, per l’Āyurveda, non è mai solo nutrimento materiale: è energia vitale, medicina quotidiana e vibrazione che modella corpo, mente e coscienza.
Mangiare diventa un atto sacro, perché ciò che scegliamo di ingerire determina la qualità della nostra vita interiore e la stabilità sul nostro cammino

Manuela La Iacona
Terapista in Āyurveda
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STILE di VITA SANO secondo l’ĀyurvedaL’Āyurveda, antica scienza medica indiana, propone un approccio olistico alla salut...
18/11/2025

STILE di VITA SANO secondo l’Āyurveda

L’Āyurveda, antica scienza medica indiana, propone un approccio olistico alla salute, dove lo stile di vita sano (pathya vihara) è fondamentale per mantenere il benessere e favorire la guarigione. Questo concetto include abitudini quotidiane, adattamenti stagionali, cura della mente e comportamenti appropriati in caso di malattia.

Alcune ABITUDINI quotidiane CONSIGLIATE

• Sveglia presto, prima dell’alba
• Igiene personale: lavarsi i denti, pulire la lingua con il nettalingua al fine di togliere la patina che si deposita sulla lingua durante la notte evitando di sovraccaricare il fuoco digestivo
• Bere acqua “cotta” a stomaco vuoto
• Esercizio fisico
• Massaggio con olio al mattino prima del bagno e a stomaco vuoto
• Alimentazione equilibrata adeguata alla propria capacità digestiva
• Andare a letto almeno tra le 10.30/11 della sera

Adattamenti STAGIONALI

Ogni stagione richiede modifiche nella dieta e nelle abitudini per mantenere l’equilibrio dei dosha e supportare la capacità digestiva. L’Ayurveda suggerisce di seguire regimi stagionali specifici per prevenire disturbi.

Cura della SALUTE MENTALE

La salute mentale è coltivata attraverso:

• Sādvṛtta: codice etico di comportamento
• Ācāra Rasāyana: terapia comportamentale per longevità e serenità
• Meditazione e consapevolezza quotidiana

🚫 Alcune abitudini da evitare

• Eccesso di esercizio fisico e sonno diurno
• Cibi freddi, o uso abituale di cibi eccessivamente acidi, piccanti o salati
• Soppressione degli impulsi naturali tra cui la fame, la sete, il sonno, l’evacuazione, ecc
• Stress, rabbia, ansia, tristezza soprattutto durante i pasti

Manuela La lacona
Terapista in Ayurveda
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14/11/2025
PATHYA VIHARA Il termine Pathya Vihara è composto da due parole sanscrite:• Pathya: ciò che è “conforme al percorso” o “...
14/11/2025

PATHYA VIHARA

Il termine Pathya Vihara è composto da due parole sanscrite:

• Pathya: ciò che è “conforme al percorso” o “benefico” per corpo e mente.
• Vihara: abitudini, comportamenti, stile di vita.

Insieme le due parole, Pathya Vihara rappresentano le abitudini quotidiane, stagionali e comportamentali che sono favorevoli alla salute fisica e mentale. Queste pratiche sono considerate parte integrante del trattamento ayurvedico, al pari dei farmaci e della dieta.

🌿 Ruolo nel trattamento ayurvedico

• Pathya Vihara è così importante che senza uno stile di vita sano, anche i migliori medicinali perdono efficacia
• È considerato sinonimo di trattamento (Chikitsā) da Acharya Charaka, uno dei padri dell’Ayurveda.
• Include routine giornaliere (Dinacaryā), regimi stagionali (Ṛtucaryā) e codici etici di comportamento (Sadvṛtta).

“Pathyaṃ hi sādhanam vyādhinām na tu auṣadham.”
(Charaka Samhita, Chikitsa Sthana 30/313)

Traduzione:

“Il regime salutare (Pathya) è il vero rimedio per le malattie, non i soli farmaci.”

Questo verso riflette la filosofia ayurvedica secondo cui le abitudini corrette di vita, alimentazione e comportamento sono fondamentali per la guarigione, spesso più efficaci dei medicinali stessi. Charaka afferma che senza Pathya, anche i migliori rimedi non funzionano, mentre con Pathya, anche rimedi semplici possono essere efficaci.

Manuela La Iacona
Terapista in Āyurveda
Per info o trattamenti ayurvedici:
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Vyāvayī🔺Nel vasto universo dell’Āyurveda, ogni sostanza è caratterizzata da qualità che ne determinano l’azione sul corp...
11/11/2025

Vyāvayī🔺

Nel vasto universo dell’Āyurveda, ogni sostanza è caratterizzata da qualità che ne determinano l’azione sul corpo e sulla mente. Una di queste qualità, spesso trascurata ma estremamente potente, è Vyāvayī — una proprietà che descrive la capacità di una sostanza di diffondersi rapidamente in tutto il corpo prima di essere digerita.

In termini pratici, una sostanza Vyāvayī è in grado di entrare nel sistema corporeo e distribuirsi attraverso i canali (srotas) prima ancora di subire la trasformazione digestiva (pāka). Questo significa che il suo effetto si manifesta in modo quasi immediato, rendendola particolarmente utile in trattamenti.

Esempi di sostanze Vyāvayī
Ecco alcune sostanze che possiedono questa qualità:

• ☠️Veleni (Viṣa): Un esempio estremo ma chiaro. Quando una persona viene morsa da un serpente, i sintomi si manifestano in pochi minuti — sudorazione, nausea, difficoltà respiratorie — proprio perché il veleno si diffonde rapidamente nel corpo senza attendere la digestione.

• 🧂Sale (Lavaṇa): Il sale ha una spiccata capacità di penetrazione.

• 🌿L’olio di sesamo, ad esempio, è noto per la sua capacità di raggiungere tutti i tessuti profondi molto rapidamente. Gli oli ayurvedici utilizzati per i trattamenti hanno questa qualità.

Manuela La Iacona
Tecnico in Āyurveda
Info: 3381028601

🌿L’OLIO DI SESAMO nell’Āyurveda: forza, diffusione e nutrimento profondoIl sesamo (tila) è una delle sostanze più versat...
07/11/2025

🌿L’OLIO DI SESAMO nell’Āyurveda: forza, diffusione e nutrimento profondo

Il sesamo (tila) è una delle sostanze più versatili e preziose dell’Āyurveda. Utilizzato in diverse forme di dosaggio — polvere, pasta, olio, e anche in preparazioni alimentari — rappresenta un pilastro della medicina ayurvedica, grazie alle sue proprietà terapeutiche e alla sua capacità di agire in profondità nel corpo.

L’olio di sesamo: il RE DEGLI OLI

L’olio di sesamo (tila taila) è considerato la base ideale per la maggior parte degli oli medicati. Nella Cāraka Saṃhitā, Sutrasthāna, capitolo 13, viene affermato che tra tutte le varietà di olio, quello di sesamo è il migliore per conferire forza e untuosità al corpo. La sua azione è profonda, diffusa e benefica per tutti i tessuti corporei.

👉Modalità di SOMMINISTRAZIONE
L’olio di sesamo può essere utilizzato:

• Internamente, come nel caso dei trattamenti nasya (instillazione nasale) e basti (enteroclismi ayurvedici), dove agisce direttamente sui canali corporei.
• Esternamente, attraverso massaggi su tutto il corpo o sulla testa, migliorando la qualità della pelle, nutrendo i tessuti in profondità e rafforzando la struttura fisica complessiva.

👉Le QUALITÀ dell’olio di sesamo

L’olio di sesamo possiede una combinazione unica di qualità che lo rendono particolarmente efficace:

• Sūkṣma – minuto, penetra nei canali corporei più sottili
• Uṣṇa – caldo, stimola e riscalda
• Vyāvāyī – si diffonde rapidamente nel corpo prima ancora di subire un processo digestivo
• Tīkṣṇa – penetrante
• Viśada – chiaro
• Guru – pesante, stabile
• Sara – facilita i movimenti all’interno dei canali corporei
• Rasa (gusto): madhura (dolce), tikta (amaro)
• Vīrya (potenza): uṣṇa (calda)
•Vipāka (conversione post-digestiva): madhura (dolce)

Una delle qualità in assoluto uniche dell’olio di sesamo è quella definita come Saṃskāra Anuvartanatva, cioè la capacità di assorbire e trasmettere le proprietà delle erbe con cui viene lavorato e perdendo le sue qualità originarie. Questo lo rende uno dei veicoli terapeutici più potenti nella preparazione degli oli medicati

🌿Il compito principale dell’olio di sesamo è quello di trasferire i nutrienti a base di erbe nei tessuti corporei, agendo come veicolo (anupāna) per la diffusione delle proprietà terapeutiche.

Effetto sui doṣa
L’olio di sesamo è noto per:
• Equilibrare Vāta e Kapha doṣa, grazie alla sua natura calda, untuosa e pesante
• Aumentare leggermente Pitta doṣa, per via della sua potenza riscaldante

Questa combinazione lo rende ideale per trattamenti durante le stagioni fredde e secche, come l’autunno e l’inverno, quando Vāta tende ad aggravarsi.

🌿USO QUOTIDIANO consigliato

L’Āyurveda raccomanda l’uso regolare dell’olio di sesamo per via esterna, sotto forma di massaggio su tutto il corpo ogni mattina. Questo rituale quotidiano, noto come abhyanga, è particolarmente benefico per le persone con costituzione Vāta o nei periodi freddi e secchi. L’uso continuativo dell’olio di sesamo aiuta a calmare Vāta, poiché le sue qualità — snigdha (untuoso), uṣṇa (caldo) e guru (pesante) — sono l’opposto della natura di Vāta, che è rukṣa (secco), śīta (freddo) e laghu (leggero).

L’olio di sesamo non è solo un rimedio: è un alleato quotidiano per il benessere, la forza e l’equilibrio interiore. La sua capacità di penetrare, nutrire e diffondersi lo rende uno degli strumenti più potenti dell’Āyurveda tradizionale.

Manuela La Iacona
Tecnico in Āyurveda
Info: 3381028601

Cari amici,Desideriamo esprimere un sentito ringraziamento a ciascuno di voi per aver partecipato al seminario di Kriya ...
21/10/2025

Cari amici,

Desideriamo esprimere un sentito ringraziamento a ciascuno di voi per aver partecipato al seminario di Kriya Yoga a Spotorno e per aver condiviso con noi momenti di ispirazione, insegnamento e crescita. La vostra presenza ha reso questo evento speciale: anche per noi è stato un tempo di apprendimento e ispirazione, grazie alle vostre domande e alla profondità del vostro ascolto. Siamo profondamente grati per l’affetto che ci trasmettete ogni volta — è un dono prezioso.

Un ringraziamento particolare va ad Atreya Smith, per la sua generosità nel condividere le immense conoscenze sull’astrologia vedica (e non solo), per la pazienza nel rispondere alle domande e per la sua disponibilità. È stato un vero onore averlo con noi e incontrarlo sul nostro cammino spirituale. Atreya è rimasto toccato dall’affetto e dall’attenzione che avete manifestato nei suoi confronti e verso sua moglie, e vi ringrazia di cuore.

Sappiamo che il consulto di astrologia vedica è stato per molti un momento intenso, talvolta impegnativo. Il significato profondo della vita si svela nel tempo e non sempre è immediatamente comprensibile, ma con discernimento e mettendo la crescita spirituale al primo posto, ogni intuizione può fiorire. Anche se ora qualcosa può sembrare difficile da comprendere, siamo certi che ciò che avete ricevuto vi porterà nuove consapevolezze nel tempo. Riascoltate più volte i suoi suggerimenti e cercate di metterli in pratica nella vita quotidiana: molti di voi già ne stanno cogliendo i frutti.

Atreya tornerà con noi nell’ottobre 2026 per nuovi consulti ed eventuali follow-up.

Siamo felici di accogliere nuove anime nella famiglia spirituale del Kriya Yoga e di vedere crescere questa comunità. State diventando davvero tantissimi! È stato bello incontrare di persona anche coloro che ci seguono da tempo online o sui social. Se non siamo riusciti a dedicare lo stesso tempo a ciascuno di voi, sappiate che per noi ogni persona è importante e vi portiamo nel cuore allo stesso modo. Le attività da seguire in questa occasione erano davvero numerose.

Un grazie speciale va anche a tutte le persone che ci hanno aiutato durante il seminario: il vostro contributo è stato fondamentale.

Questa è stata anche l’occasione per festeggiare a sorpresa i vent’anni dall’ordinazione di Furio, che per tanti di noi è stato — e continua ad essere — uno strumento della Grazia, capace di trasformare profondamente le nostre vite.

Che dire… ci sentiamo benedetti per tutto questo. E ci conferma che siamo tutti sulla strada giusta.

Ci ritroveremo a febbraio (20/21/22) per un nuovo seminario, con nuove opportunità e sorprese che speriamo possano arricchirci tutti. Nel frattempo, vi auguriamo un cammino pieno di luce e consapevolezza.

Con gratitudine,

Manuela La Iacona

Furio Sclano

Centro di Consapevolezza Spirituale

🌐 www.kriyayoga.it

📧 manustoppa@gmail.com

📧 fsyukteswarji@yahoo.com

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"Se pensi che il mondo sia pieno di infelicità, hai ragione. Se pensi che il mondo sia pieno di opportunità, hai ragione...
21/10/2025

"Se pensi che il mondo sia pieno di infelicità, hai ragione. Se pensi che il mondo sia pieno di opportunità, hai ragione anche tu.
Tutto ciò che la tua mente crede, diventa la sua realtà, quindi, prima di qualsiasi cosa doma la tua mente"

-Yoga Vashistha

Siamo ormai agli sgoccioli del nostro seminario. Mancano pochissimi giorni e uno dei temi  trattati avrà come titolo  “V...
13/10/2025

Siamo ormai agli sgoccioli del nostro seminario. Mancano pochissimi giorni e uno dei temi trattati avrà come titolo “Verso la libertà interiore : Il sentiero del non attaccamento e del Karma Yoga”

In questa lezione esploreremo come liberarci dalle catene dell’identificazione con la mente, i ruoli e i desideri, per ritrovare la nostra vera natura.

🧠 Parleremo di come il nostro bagaglio karmico condiziona la realtà che viviamo, e di come il non attaccamento (vairāgya) sia la chiave per uscire dalla danza delle reazioni emotive.

🔥 Scopriremo il Karma Yoga come via concreta per vivere con consapevolezza, agendo senza aspettative, trasformando ogni gesto in offerta ai processi della vita.

📜 Approfondiremo il concetto di dharma: agire secondo la propria natura, con autenticità e presenza, rendendo ogni azione parte del flusso evolutivo.

🌺 Una lezione per chi desidera alleggerirsi, ritrovare centratura e vivere con più libertà interiore.

Ti aspettiamo per camminare insieme in questo sentiero di consapevolezza e trasformazione.

Per info: ⬇️

https://www.facebook.com/share/p/16U85F49Ps/?mibextid=wwXIfr

Indirizzo

Turin
10124

Telefono

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