Dott.ssa ViolaMassone, Medico Nutrizionista

Dott.ssa ViolaMassone, Medico Nutrizionista Visite Mediche Nutrizionali e Percorsi Dietoterapici personalizzati

❗❗Oggi un articolo lungo ma di fondamentale importanza per tutti coloro che sono, o credono di essere, ↘️ALLERGICI e/o ↘...
12/12/2022

❗❗Oggi un articolo lungo ma di fondamentale importanza per tutti coloro che sono, o credono di essere, ↘️ALLERGICI e/o ↘️INTOLLERANTI ad uno o più allergeni alimentari ❗❗
Occorre sempre fare chiarezza, approfondire l’anamnesi e informare correttamente i pazienti che richiedono una consulenza nutrizionale per sospette allergie o intolleranze alimentari, poiché la maggior parte delle volte i disturbi e i sintomi che vengono riferiti non sono da attribuire né ad un allergene alimentare né ad una presunta intolleranza.
L’ALLERGIA alimentare è caratterizzata dall’immediata manifestazione dei sintomi dopo il consumo dell’allergene alimentare e si presenta tipicamente con orticaria acuta associata ad angioedema della durata di circa 24 ore. Molto raramente l’edema interessa la laringe e, nei casi più gravi, può sopraggiungere lo shock anafilattico.
Nel 5-10% dei soggetti allergici agli acari della polvere o alle graminacee può manifestarsi la cosiddetta sindrome orale allergica, caratterizzata da edema labiale e prurito, dopo il consumo di determinati allergeni alimentari crudi.
I sintomi respiratori sono rari e per lo più interessano i bambini asmatici.
I sintomi gastrointestinali in genere non sono isolati, si associano all’orticaria e sono più frequenti nei bambini.

Per orientarsi verso la diagnosi di allergia alimentare il medico si basa innanzitutto sul tipo di sintomatologia riferita dal paziente e sulla correlazione temporale tra la manifestazione dei sintomi e il consumo dell’allergene alimentare. In assenza di sintomatologia allergica e di correlazione temporale tra manifestazioni cliniche e consumo dell’alimento non è indicato eseguire alcun tipo di approfondimento diagnostico. In caso di sospetta allergia alimentare, invece, è indicata una visita allergologica e l’esecuzione dei Prick Test cutanei come esami di primo livello; i Prick Test, se negativi, hanno in genere un alto valore predittivo. Successivamente vengono dosate nel sangue, per determinati allergeni alimentari, le IgE specifiche; questo esame ha un alto valore diagnostico in presenza di sintomi allergici, tuttavia le IgE specifiche possono essere positive per un determinato allergene alimentare anche in assenza di manifestazioni cliniche e in questi casi non è indicata una dieta di esclusione dell’alimento, assolutamente necessaria, invece, in caso di confermata e sintomatica allergia alimentare.

I bambini che soffrono di DERMATITE ATOPICA o eczema costituzionale possono manifestare allergie alimentari con una incidenza più elevata ma solo in caso di sospetto clinico è opportuno eseguire i prick test per allergeni sia alimentari che inalanti. Se dall’esito di questi esami vengono confermate determinate allergie ad alimenti, la dieta di eliminazione determina un miglioramento della dermatite atopica nei piccoli pazienti. I bambini affetti da dermatite atopica spesso presentano anche allergia all’acaro della polvere e alle graminacee, le quali si manifestano con un peggioramento dei sintomi cutanei e non sempre con i classici sintomi respiratori. In questi casi è indicata la profilassi ambientale per l’acaro della polvere nonché un’ eventuale terapia desensibilizzante specifica. La dermatite atopica dei primi anni di vita spesso regredisce e assieme regrediscono anche le allergie alimentari ad essa correlate, mentre in genere persistono l’asma bronchiale e i sintomi respiratori associati alle allergie a inalanti.

Le diete a ridotto contenuto di ISTAMINA possono avere un razionale nei soggetti pluri-allergici o nei pazienti affetti da orticaria ricorrente, tuttavia non sono necessarie in caso di specifiche allergie alimentari. Anche nei casi di allergia al nichel non è assolutamente indicata una dieta di esclusione di tutti gli alimenti che lo contengono, poiché in questo caso si verifica un meccanismo immunologico cellulo-mediato (non IgE-mediato) che comporta unicamente sintomi cutanei e dermatite da contatto. Il nichel è presente in tutti gli alimenti di origine vegetale in tracce trascurabili, tali da non comportare alcun tipo di sindrome sistemica.

Le INTOLLERANZE alimentari consistono in un deficit enzimatico specifico che comporta per il soggetto l’incapacità di scindere e metabolizzare specifiche proteine presenti in determinati alimenti. Le uniche intolleranze alimentari sono quella al glutine (presente nel frumento e in altri cereali) e quella al lattosio (presente nel latte e nei suoi derivati).

L’intolleranza al glutine (celiachia) si manifesta con sintomi gastrointestinali quali distensione, dolore addominale e diarrea associati al consumo degli alimenti contenenti glutine. Talvolta i sintomi gastrointestinali possono essere sfumati e spesso si associano ad astenia persistente dovuta a malassorbimento e anemia. In caso di sospetta intolleranza al glutine gli esami di primo livello consistono nel dosaggio a livello ematico delle IgA totali e degli anticorpi anti-transglutaminasi. Successivamente, l’iter diagnostico si basa sull’esofagogastroduodenoscopia con biopsie duodenali.

L’intolleranza al lattosio è molto frequente nella popolazione generale e può presentarsi con diversi livelli di intolleranza individuale e diverse manifestazioni cliniche sia nei bambini che negli adulti. Raramente il deficit della lattasi è congenito, spesso può verificarsi in seguito a gastroenteriti nei bambini o alla SIBO negli adulti, condizione patologica di proliferazione incontrollata a livello intestinale di batteri che inattivano l’enzima e fungono da fattori scatenanti l’intolleranza. In presenza di sintomi gastrointestinali e astenia associati al consumo di latte e derivati, per confermare il sospetto di intolleranza al lattosio è indicato eseguire il breath test al lattosio.

Nei casi di intolleranza al glutine o al lattosio occorre seguire una attenta dieta di esclusione come nei casi di accertata allergia alimentare. Non vi sono altre intolleranze alimentari oltre a quelle al glutine e al lattosio e non esistono altri esami diagnostici validi scientificamente oltre a quelli citati. Pertanto, in nessun altro caso è indicata una dieta di esclusione. Ricorrere a presunti test diagnostici non supportati da studi scientifici e aderire senza un razionale a diete di esclusione inutili può comportare importanti carenze nutrizionali e rischi per la salute.

È possibile, tuttavia, che alcuni pazienti, specie nei casi di sindrome da colon irritabile, riferiscano sintomi gastrointestinali associati al consumo di svariati alimenti in grado di fermentare molto a livello intestinale, causando soprattutto gonfiore e conseguente dolore addominale. In questi casi, non trattandosi di una vera e propria intolleranza alimentare, non vi è l’ indicazione a eliminare l’alimento in questione dall’alimentazione abituale; generalmente l’impostazione di una dieta varia e bilanciata aiuta a prevenire o risolvere i disturbi, tuttavia risulta opportuno basarsi sempre sull’anamnesi del paziente e sulla gravità e la frequenza dei sintomi per decidere come impostare adeguatamente il piano alimentare. In alcuni casi può essere opportuno eliminare gli alimenti scatenanti il disturbo dall’alimentazione per un breve periodo e successivamente reinserirli in modo graduale dopo la remissione della sintomatologia. Lo stesso approccio può essere seguito nei casi di cosiddetta gluten sensitivity, ossia la presenza di sintomatologia gastrointestinale associata al consumo di farine bianche e grano, pur senza che il disturbo rientri nei criteri classici della celiachia.

Nella mia esperienza clinica ho riscontrato con maggiore frequenza casi di disturbi gastrointestinali associati a sindrome da colon irritabile e varie intolleranze individuali non patologiche, spesso legate ad un’alimentazione scorretta e sbilanciata; come incidenza nella popolazione generale risultano, infatti, decisamente più rari i casi di effettive allergie e intolleranze alimentari. Nella maggior parte dei casi è sufficiente una anamnesi approfondita e la compilazione di un diario alimentare per escludere il sospetto di allergia o intolleranza, senza la prescrizione di ulteriori esami. Se, al contrario, l’anamnesi e il diario dei sintomi conducono verso un sospetto di allergia o intolleranza alimentare, l’indicazione a proseguire nell’iter diagnostico impone di avvalersi degli esami di laboratorio o strumentali validi scientificamente e specifici per il tipo di patologia.

Piatto ipocalorico ma saziante (e gustoso), ideale per il controllo o il calo del peso corporeo: più broccoletti, meno p...
05/12/2022

Piatto ipocalorico ma saziante (e gustoso), ideale per il controllo o il calo del peso corporeo: più broccoletti, meno penne (integrali) e circa mezza scatola di ceci bio. Cucchiaino di olio evo crudo e peperoncino a piacere come condimento. Questa è una Bowl bilanciata! 😁 Buona settimana a tutti!

Il cuore delle cose. ❤️Ciò che amo del mio lavoro è arrivare al cuore delle cose: attraverso l' ascolto comprendere il b...
30/11/2022

Il cuore delle cose. ❤️

Ciò che amo del mio lavoro è arrivare al cuore delle cose: attraverso l' ascolto comprendere il bisogno essenziale, l'origine del problema, la chiave da usare per guidare il paziente verso un cambiamento, verso un miglioramento della propria vita di partenza. Ciò che amo del mio lavoro non è portare i pazienti a stravolgenti trasformazioni, drastici cali ponderali, evidenti risultati estetici. Ciò che amo del mio lavoro è osservare, di mese in mese, un maggiore benessere, un ritrovato equilibrio, nuove consapevolezze, motivazioni, accettazioni e ampi sorrisi. Gioisco con i pazienti che alle visite di controllo riferiscono maggior benessere, più energie, il sollievo da alcuni disturbi più o meno radicati. La loro soddisfazione è la mia soddisfazione quando riescono a perdere peso senza patire la fame nell'arco della giornata, senza rinunciare al piacere della tavola e della convivialità, migliorando, al contrario, il proprio rapporto con il cibo e con il peso corporeo. A volte comprendo che la cura non passa attraverso una dieta e nemmeno attraverso lo sport o una terapia farmacologica. A volte occorre prescrivere una parola di conforto o una strategia vincente per gestire lo stress, recuperare del tempo libero, ritrovare una passione perduta o, più semplicemente, il senso della propria vita. La vita è in divenire e può cambiare senza snaturarsi, accettarsi per ciò che è e migliorarsi in ciò che può, imparare a stare in equilibrio. L' equilibrio è concedersi senza sensi di colpa una sfoglia alla crema a colazione, mantenendo salute e peso stabile.

Azzerare gli sprechi di cibo, risparmiare tempo, energie e denaro💪🍃💰💵🕒: un percorso nutrizionale può servire anche a que...
24/11/2022

Azzerare gli sprechi di cibo, risparmiare tempo, energie e denaro💪🍃💰💵🕒: un percorso nutrizionale può servire anche a questi scopi. Perché precipitarci a fare la spesa quando è possibile realizzare un pasto completo, buono e saziante utilizzando sapientemente gli avanzi in frigorifero o qualche cibo superstite della dispensa? Oggi ho recuperato una manciata di noci dimenticate, un'ultima cipolla solitaria, gli avanzi di una passata di pomodoro e i resti del minestrone di ieri sera. In dieci minuti scarsi ho realizzato un condimento ricco, gustoso e nutriente per un bel piatto di farfalle di farro integrale. 😋☺️🔝👩🏼‍⚕️

L’alimentazione in età adolescenziale e’ investita di problematiche su più fronti e per più ragioni:i ragazzi iniziano a...
11/11/2022

L’alimentazione in età adolescenziale e’ investita di problematiche su più fronti e per più ragioni:

i ragazzi iniziano a rivendicare la loro autonomia nelle scelte e nello stile di vita, ma ancora sono pressati dalle aspettative e talvolta dalle preoccupazioni della famiglia, in particolar modo quando esistono problematiche legate al peso o alla salute;

esiste un forte condizionamento da parte dei coetanei e del gruppo di appartenenza;

su determinate abitudini di vita e condotte alimentari possono esistere interferenze, talvolta improprie e negative, da parte di referenti nutrizionali esterni alla famiglia (allenatori di squadra, insegnanti di danza, personal trainer in palestra);

nei ragazzi che praticano sport, se l’alimentazione non è adeguatamente curata, possono manifestarsi carenze nutrizionali, energetiche e altre problematiche legate ad un comportamento alimentare disfunzionale, specie negli sport soggetti a controllo del peso e a componente estetica;

la pressione dei media, dei social e dei modelli culturali possono comportare la volontà, specie da parte delle ragazze, di seguire diete restrittive e/o selettive e di affidarsi a fonti non sempre attendibili nella scelta di “cibi di moda” o altre condotte alimentari incongrue;

l’età adolescenziale è quella più a rischio per la possibile insorgenza di segni premonitori o veri e propri casi di disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia).

Lo stile di vita in generale, con possibili ripercussioni sullo stato di salute e il benessere, può essere contrastato da diversi fattori quali le prime uscite in autonomia con gli amici e il consumo di junk food fuori pasto, le cene al fast food, la sperimentazione di alcolici e fumo. L’uso incontrollato di pc e smartphone comportano maggiore sedentarietà, ridotta qualità del sonno e altre conseguenze che possono ripercuotersi sulla salute. Durante le ore di scuola è spesso “vietato” bere acqua e le ore della giornata sono scandite da impegni così incalzanti da comportare stress e consumi alimentari irregolari e inadeguati.

Tutte queste sono criticità e problematiche effettive, reali, alcune più frequenti di altre, alcune assolutamente di passaggio e non allarmanti, altre che potrebbero consolidarsi. Non devono assolutamente spaventare, ma semplicemente essere conosciute, riconosciute e tenute in considerazione da parte dei genitori. Penso che sia importante essere costantemente presenti e vigili, ma allo stesso tempo fiduciosi e comprensivi, cercare di capire laddove è importante intervenire in modo tempestivo e laddove invece è possibile lasciar correre, anche per il bene dei ragazzi e per dare loro la possibilità di diventare autonomi e di crescere. Infine, Penso che, come per tutto nell’educazione, anche dal punto di vista nutrizionale e dello stile di vita conti in particolar modo il buon esempio, l’ essere per primi un modello Attraverso le nostre scelte e i nostri comportamenti, mostrando sempre un equilibrio e il buon senso e lavorando in primis come genitori su eventuali problematiche personali (sovrappeso e obesità ma anche eccessiva attenzione e preoccupazione per il cibo salutare o per le diete restrittive). In questo modo io penso che, se l’esempio è buono, L’occhio è vigile e la mano è sempre tesa… ogni crisi adolescenziale più o meno importante, ogni errore e ogni rischio ha la possibilità di essere contenuto e affrontato nelle modalità migliori… e insieme.

Chi mi conosce da sempre e anche alcuni miei pazienti sanno che, oltre ad essere un Medico e una Nutrizionista, è tutta ...
08/11/2022

Chi mi conosce da sempre e anche alcuni miei pazienti sanno che, oltre ad essere un Medico e una Nutrizionista, è tutta la vita che ho una seconda vita... Sul palco! Se il teatro è un affare d'amore... Io non ho mai smesso di farlo... anche se "dal lontano covid 19" non salgo più su un palcoscenico! Ma forse ci voleva proprio il covid... e uno splendido figlio a cui leggere fiabe... e una meravigliosa scuola materna in grado di accogliermi come in una famiglia... per appassionarmi alla letteratura per l'infanzia e scoprire che il più bel pubblico del mondo è un piccolo gruppo di bambini, seduti in cerchio in una piccola biblioteca, pronti ad incantarsi, ridere ed emozionarsi per una favola, la voce di un pupazzo, le parole e le immagini, capaci di farci sognare!


In foto eccomi, prima di correre in Biblioteca, in pausa pranzo con il Sig. Acqua e il mio immancabile piatto sano tuttovapore! 😋🥰

Torta di zucca bio calizzanese a km zero: farina, olio evo, uova, gocce di cioccolato e poco zucchero (con la zucca la d...
04/11/2022

Torta di zucca bio calizzanese a km zero: farina, olio evo, uova, gocce di cioccolato e poco zucchero (con la zucca la dolcezza è al naturale). Anche oggi la cuoca è mia sorella Federica Massone e anche oggi mi accontento del piacere della vista. Ma tutti noi possiamo prendere spunto! Quando e come gustarci una fetta di torta fatta in casa di medie dimensioni? A colazione (tutte le mattine, finché il dolce non finisce😁) oppure a merenda (meglio se prima o dopo lo sport o il movimento). Una volta a settimana in media possiamo concederci una fetta di torta a fine pasto, magari in una occasione conviviale con amici o parenti, sempre se non siamo già sazi! Per i nostri bambini e ragazzi la torta fatta in casa è un' alternativa preferibile ai dolci industriali... Con la zucca, poi, ci siamo portati a casa anche una (micro) porzione di verdura! 💪👏🤗

E oggi, fatti in casa da mia sorella Federica, in quel di Modena, sono sia gli gnocchi che il ragù. Materia prima che se...
03/11/2022

E oggi, fatti in casa da mia sorella Federica, in quel di Modena, sono sia gli gnocchi che il ragù. Materia prima che segna la differenza: le eccellenti patate biologiche di Calizzano, nostro paese d'origine. Niente male come ritorno della rubrica ! Peccato che oggi potrò gustarli solo con lo sguardo... E l'immaginazione... Non è proprio la stessa cosa!

Vi sono mancate le foto dei miei pasti sani e bilanciati? Ieri sera ho cucinato risotto alla zucca e zafferano. Che bont...
19/10/2022

Vi sono mancate le foto dei miei pasti sani e bilanciati? Ieri sera ho cucinato risotto alla zucca e zafferano. Che bontà! Con un paio di tocchetti di b***o, oltre ad abbondante spolverata di parmigiano grattugiato a fine cottura, il piatto è UNICO... In tutti i sensi! 🎃🍚🧀🥰

TI SEI MAI CHIESTO CHE COSA È IL CIBO PER TE? La nostra alimentazione riveste un ruolo centrale nella nostra vita perche...
10/10/2022

TI SEI MAI CHIESTO CHE COSA È IL CIBO PER TE?
La nostra alimentazione riveste un ruolo centrale nella nostra vita perche’ il cibo stesso e’ vita ed è ricco di significati importanti. Per un' alimentazione sana è necessario che tutti i ruoli rivestiti dal cibo possano convivere e garantire a ciascuno di noi un equilibrio tra salute fisica e psicologica.
CHE COSA È IL CIBO?
-NUTRIMENTO: il cibo contiene tutti i macro e i micronutrienti fondamentali per il nostro organismo, per il suo funzionamento e il suo mantenimento in salute.
-ENERGIA: attraverso il cibo il nostro corpo riceve l’energia, espressa in calorie, necessaria per mantenersi in vita e “lavorare”, esattamente come una macchina necessita di benzina per muoversi.
-BENESSERE: “Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene”, diceva Virginia Wolf
-PREVENZIONE DELLA SALUTE: “lascia che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”, diceva Ippocrate
-GUSTO: il cibo ci appaga donandoci il piacere dei sensi e quello della scoperta. Ricercare il piacere, educando il palato ai cibi che coniugano gusto e salute, è forse l’obiettivo più importante nelle nostre esperienze culinarie.
-CONVIVIALITA’: il cibo è presente in ogni nostro contesto quotidiano ed e’ pertanto condivisione, socialità e comunicazione
-AMORE: cucinare per l’altro è “prendersi cura” e attraverso l’atto di nutrire i nostri figli o le persone amate doniamo ed esprimiamo noi stessi e i nostri sentimenti. Il cibo è relazione. Anche il nostro stesso modo di alimentarci e il rapporto che viviamo con il cibo sono espressione del nostro amor proprio.
-EMOZIONI: il nostro comportamento alimentare può essere espressione dei nostri stati d’animo, positivi o negativi. Il cibo può essere manifestazione di gioia, piacere, soddisfazione, oppure costituire una valvola di sfogo di stress, tristezza, noia, rabbia.
-TRADIZIONE: il cibo e’ cultura e storia del territorio, rituali e abitudini della nostra famiglia.
-RISPETTO: con le nostre scelte alimentari possiamo compiere un atto di rispetto verso la terra e verso l’animale, da cui il cibo proviene, e verso l’uomo che lo coltiva e lo produce.
-ARTE: cucinare è creatività e passione. Un piatto sano, gustoso e bello è una vera e propria opera d’arte.
-CONOSCENZA DI SE’: “Noi siamo quello che mangiamo”, diceva Feuerbach. Conoscere i molteplici significati del cibo e cosa esso rappresenta per noi può rivelarsi un meraviglioso viaggio di scoperta che vale la pena compiere in questa nostra costante ricerca della felicità

Torna la rubrica 👩🏼‍⚕️📒😋🍜"Piatti sani con i nostri Comfort Food" 🤩😍✌️✌️😋😋👍👍Chi non ama le PATATINE FRITTE ?🍟 Ma possiamo...
08/10/2022

Torna la rubrica 👩🏼‍⚕️📒😋🍜
"Piatti sani con i nostri Comfort Food"
🤩😍✌️✌️😋😋👍👍
Chi non ama le PATATINE FRITTE ?🍟 Ma possiamo mangiarle regolarmente e serenamente, preservando il gusto e la salute? Certamente sì! Consumiamole in media una volta a settimana, preferibilmente cotte al forno oppure in microonde o in friggitrice ad aria. Utilizziamo olio extravergine e poco sale, iodato. Accostiamo sempre alle patate fritte una bella insalata di verdure di stagione e una porzione di pesce o di carne a piacere. Il gioco è fatto! I presunti danni del fritto in questo modo si annullano, ma non avrete rinunciato al piacere. Buon sabato! 😋🍟🥙

PREVENIRE IL DIABETE E’ MEGLIO CHE CURARLO. COS’E’ LA DISGLICEMIA?La disglicemia è una condizione di alterato metabolism...
05/10/2022

PREVENIRE IL DIABETE E’ MEGLIO CHE CURARLO. COS’E’ LA DISGLICEMIA?
La disglicemia è una condizione di alterato metabolismo e ridotta tolleranza agli zuccheri caratterizzata da valori di glicemia a digiuno tra i 100 e i 120 mg/dl e valori di emoglobina glicata tra il 6 e il 6,5% (42-48 mmol/mol). La prevalenza della disglicemia nella popolazione generale è di circa il 30% ma il dato ancora più importante è che il 25% dei pazienti affetti da disglicemia è destinato a sviluppare Diabete di tipo II entro dieci anni. Pertanto è importantissimo innanzitutto diagnosticare la disglicemia, oltre a mettere in atto tutte le misure necessarie per controllarla, spesso risolverla e prevenire, così, l’insorgenza del Diabete. Le linee guida per il trattamento della disglicemia comprendono una perdita di peso del 7% associata ad una attività fisica moderata (almeno 30 minuti di camminata tutti i giorni oppure 150 minuti nell’arco della settimana). Oltre al modesto calo di peso è necessario l’obiettivo del mantenimento del peso raggiunto sul lungo termine, attraverso una dieta bilanciata e varia, con un apporto di grassi totali inferiore al 30%, un apporto di grassi saturi inferiore al 10% e il consumo di almeno 15 gr di fibre su 1000 kcal die. Il connubio tra alimentazione e attività fisica per la cura della disglicemia è incredibilmente efficace e dimostra ancora una volta quanto si possa intervenire sulla salute attraverso lo stile di vita.

Indirizzo

Via Duchessa Jolanda 36
Turin
10138

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 14:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00

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