05/11/2025
Evidentemente devi attraversare questo. E va bene così !’
F. Si commuove e mi dice che è la frase “meno disintegrante e più rilassante” che le hanno detto in questi mesi di gravidanza, dove tutti si preoccupano che lei riesca ad essere felice a stare bene, negandole la possibilità di essere anche preoccupata e agitata.
Le dicono che dovrebbe godersela, che esagera, che ha troppa ansia.
Ma lei non ci riesce, a godersela.
Gli scenari catastrofici si sovrappongono nella sua mente in cerca di protezione dall’idea angosciante della morte.
Sua, della sua bambina e ora anche del compagno.
La gravidanza è un periodo di trasformazione radicale, che nella potenza del dare alla luce, porta con sé anche la consapevolezza della fragilità e del limite. Un atto di creazione che può comportare dolore, perdita di controllo, e una vicinanza fisica e psichica all’ignoto.
Ecco perché può essere spaventoso per alcune donne, soprattutto quando queste dimensioni restano escluse, distaccate, rimosse.
F. ha paura e non c’è nulla di sbagliato in questo: ha solo bisogno di abbracciare quella paura e quella parte di sé spaventata e controllante, invece che allontanarle come fossero nemici da combattere.
Sovente abbiamo bisogno di un luogo (fisico e relazionale) in cui essere visti accolti nella nostra interezza, in cui non dover fingere di stare bene. E di attraversare quella situazione con tutto quello che c’è e che siamo.
Respirando insieme, F. si sente quasi da subito più vitale e presente.
Alla fine della seduta ha il viso rilassato, gli angoli della bocca si solo alzati e lo sguardo è più aperto.
Connesse da qualcosa di profondo in grado di trascendere gli inganni della mente, insieme abbiamo ricordato di includere tutti gli aspetti e le emozioni legate all’esperienza incredibilmente trasformativa che sta vivendo.
Provare a eliminare le aspettative di come dovrebbe essere e imparare a stare con quello che è, ci rende più morbidi e presenti, davanti agli eventi della vita e a noi stessi.
Ci permettere di riportare a casa quelle parti di noi che abbiamo allontanato e vivere un’esperienza trasformativa.
Grazie F. per la fiducia e la disponibilità.
Federica