Psicologi Arcobaleno Torino

Psicologi Arcobaleno Torino Scrivici: psicologia@arcigaytorino.it Psicologia Arcobaleno è un servizio di sostegno psicologico e psicoterapia dedicato alle persone della comunità lgbtqia+.

Un gruppo di psicologə e psicoterapeutə professionistə che offre colloqui psicologici e percorsi di psicoterapia -individuali, di coppia e di famiglia- dedicato ai temi e alle persone della comunità lgbtqia+. L’equipe è composta da psicologə e psicoterapeutə professionistə, con anni di esperienza e competenza, che operano nel rispetto delle differenze e offrono un approccio non giudicante, inclusivo e affermativo. L’obiettivo è fornire colloqui psicologici e percorsi di psicoterapia -individuali, di coppia e di famiglia- a chiunque senta il bisogno di uno spazio sicuro e accogliente per esplorare i temi legati agli orientamenti affettivi, sessuali e identità di genere. Scrivici a: psicologia@arcigaytorino.it

In occasione del   la Città metropolitana di   organizza "Ti Vedo. Comprendere, accogliere e sostenere l'   " venerdì 21...
04/11/2025

In occasione del la Città metropolitana di organizza
"Ti Vedo. Comprendere, accogliere e sostenere l' "
venerdì 21 novembre alle 14 in corso Inghilterra 7.
Coordinamento Torino Pride - Rete Genitori Rainbow - Genderlens.
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In occasione del TDoR 2025 la Città metropolitana di Torino e la Città di Torino organizzano "Ti Vedo. Comprendere, accogliere e sostenere l'adolescenza trans" venerdì 21 novembre alle 14 nel palazzo della Città Metropolitana in corso Inghilterra 7.
Oltre alla formatrice e psicologa Margherita Graglia parteciperanno anche Piero Lo Surdo del Coordinamento Torino Pride, Andrea Francesca Perinetti di Rete Genitori Rainbow e Ilaria Franceschini Beghini di Genderlens.
L'incontro si inserisce nel ciclo di eventi che porteranno alla Trans* March di sabato 22 novembre: INDIVISIBILI! 🏳️‍⚧️🏳️‍⚧️

Per iscriversi, link nel primo commento!

Venerdì 7 e 14 novembre sera a  ,Lègami, LegàmiUn viaggio all'interno del mondo di  Spettacolo di     in memoria di Erbe...
02/11/2025

Venerdì 7 e 14 novembre sera a ,
Lègami, Legàmi
Un viaggio all'interno del mondo di
Spettacolo di in memoria di Erberto Rebora
💜🩰 ingresso libero con prenotazione via email

In occasione del   Day of Remembrance  , scendiamo in piazza con la   sabato 22 novembre, in centro a Torino dalle ore 1...
24/10/2025

In occasione del Day of Remembrance , scendiamo in piazza con la sabato 22 novembre, in centro a Torino dalle ore 15
🏳️‍⚧️

Trans* March 2025 🏳️‍⚧️🏳️‍⚧️
Sabato 22 novembre scendiamo in piazza e per le strade di Torino.
Per ricordare a chi ci governa che noi esistiamo e non ci pieghiamo.
Che resisteremo, unitз, di fronte alla stretta autoritaria e fascista.
E scendiamo anche per chi non può esserci: per chi è statə portatə via dall’odio, per chi oggi ha paura, per chi non ce la fa. Le loro voci vivono nelle nostre.
Siamo qui. Siamo tantз. Siamo liberз.
Siamo visibili e siamo indivisibili, perché le nostre lotte non si separano, perché la libertà di una persona è la libertà di tuttз.
E non torneremo indietro.

In occasione del Transgender Day of Remembrance 2025, scendiamo in piazza con la Trans* March sabato 22 novembre. Concentramento in piazza Palazzo di Città alle ore 15 e partenza alle 16!
Le nostre lotte, le nostre comunità, saranno ancora una volta INDIVISIBILI!
Presto tanti eventi di avvicinamento alla : rimanete connessз!

[L'immagine di quest'anno è di _butchtwink]

Storia di Rudolf Brazda 💜
23/10/2025

Storia di Rudolf Brazda 💜

Rudolf non si fece alcun problema, in quell'estate del 1933. Conobbe un ragazzo, lo corteggiò, se ne innamorò. Viveva a Bossen, in Germania e sapeva di rischiare grosso. Nelle grandi città la situazione era ancora più complessa, dato che le comunità omosessuali di Berlino, Amburgo, Monaco erano già da tempo nel mirino della Gestapo. A Rudolf non interessava. Arrivò addirittura a celebrare un matrimonio - ovviamente non ufficiale - con il suo compagno, Werner, nel 1934, alla presenza di tutta la sua famiglia.
I due andarono anche a convivere.
Rudolf sapeva, comunque, che la cosa non poteva durare molto. Nel 1937 venne arrestato e condannato a sei mesi di prigione ed alla separazione da Werner, del quale perse completamente le tracce. Scoprì solo molti anni dopo che era stato arruolato e ucciso in Francia nel 1940.
Rudolf intanto fu arrestato una seconda volta e in quel momento la macchina della morte dell'Olocausto era già avviata. Era il 1941 quando fu costretto a salire su un treno per Buchenwald, dove venne spedito a lavorare in una cava di marmo. Praticamente una condanna visto il tasso di mortalità dei prigionieri. Il caso volle che a venire in suo soccorso fosse proprio un SS che, per ragioni ignote, lo fece assegnare ad altri tipi di mansioni meno pericolose.
Negli anni assistette alla violenze quotidiane sugli internati omosessuali. Alcuni vennero castrati nell'ambito delle perverse ricerche naziste eseguite nei campi. Ad altri vennero fatte iniezioni forzate di testosterone tramite un tubo in gola.
Rudolf resistette fino all'aprile del 1945, quando il campo venne liberato dalle truppe americane. Prima del loro arrivo, i nazisti provarono ad eliminare quanti più prigionieri possibili e Rudolf riuscì a salvarsi nascondendosi in mezzo ai maiali.
Visse la maggior parte della sua vita in Francia, tenendosi dentro tutta la sua dolorosa esperienza, che iniziò a raccontare solo nel 2008, quando aveva 95 anni.
"Sono stato fortunato. Ad essere omosessuale ed a vivere una bella vita dopo essere sopravvissuto a Buchenwald", disse. Si spense nel 2011. Fu l'ultimo sopravvissuto degli internati col “triangolo rosa”, ovvero etichettati come omosessuali.

La città di    ha approvato il Regolamento per l’attivazione dell'  a tutela delle persone   e   che lavorano in Comune ...
22/10/2025

La città di ha approvato il Regolamento per l’attivazione dell' a tutela delle persone e che lavorano in Comune 🏳️‍⚧️

🌈 Pinerolo compie un passo importante verso l’inclusione!
Il Comune di Pinerolo ha approvato il Regolamento per l’attivazione dell’“Identità Alias”, un atto concreto per promuovere il rispetto dell’identità personale di tutte le persone che lavorano all’interno dell’Ente.

➡️ Il nuovo Regolamento permette ai/alle dipendenti comunali di utilizzare – in modo riservato e temporaneo – un nome diverso da quello anagrafico, attraverso l’attivazione di un’Identità Alias.

Questa possibilità è rivolta a chi:
💬 non si riconosce nella propria identità di genere anagrafica
💬 oppure si trova in un percorso di transizione di genere.

«Il riconoscimento dell’Identità Alias – commenta Lia Bianco, Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Pinerolo – è un segnale concreto di vicinanza e ascolto verso chi non si riconosce nella propria identità di genere o vive percorsi di transizione di genere. È anche un messaggio importante per la comunità: le istituzioni devono essere le prime a promuovere il rispetto delle persone in ogni loro dimensione identitaria».

🛡️ La procedura è totalmente riservata e nel pieno rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali
Con l’attivazione dell’identità alias, la persona potrà disporre di:
✨ un nuovo badge identificativo e targhette con il nome scelto;
✨ un indirizzo e-mail interno e strumenti di lavoro coerenti con l’identità alias;
✨ l’utilizzo di terminazioni neutre o inclusive nelle comunicazioni interne.

💜 maggiori informazioni sul sito del Comune


Il prossimo   si festeggiano i 20 anni di   🏳️‍⚧️🎉🏳️‍🌈
18/10/2025

Il prossimo si festeggiano i 20 anni di
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17/10/2025

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L’Associazione Italiana di   ( ) si è espressa con un Position Statement sul progetto di   per vietare le cosiddette   d...
27/09/2025

L’Associazione Italiana di ( ) si è espressa con un Position Statement sul progetto di per vietare le cosiddette degli orientamenti affettivi, sessuali e identità di genere in Italia

  aderisce allo   generale del 22 settembre e a tutte le iniziative in sostegno del popolo   🏳️‍⚧️🇵🇸🏳️‍🌈
21/09/2025

aderisce allo generale del 22 settembre e a tutte le iniziative in sostegno del popolo 🏳️‍⚧️🇵🇸🏳️‍🌈

Il Coordinamento Torino Pride aderisce allo sciopero generale del 22 settembre e a tutte le iniziative in sostegno della Global Sumud Flottilla, contro il genocidio del popolo palestinese che si sta consumando sotto i nostri occhi, in diretta mondiale.

Le nostre lotte sono unite: non c’è lotta per i diritti sociali, civili e umani che non intersechi quella per l’autodeterminazione dei popoli.

Fermiamo tutto.
Per dare un segnale al nostro governo e allɜ nostrɜ politichɜ: smettetela di guardare dall’altra parte, smettetela di negare quello che accade poco più in là, dall’altra parte del Mediterraneo.

Basta genocidio. Basta guerra. Basta stragi di civilɜ, anzianɜ, bambinɜ. Basta armi a Israele.

Basta.

Palestina libera.

Paolo 💜
16/09/2025

Paolo 💜

Paolo Mendico si è tolto la vita. Aveva solo 14 anni e si è ucciso la mattina dell’11 settembre, poche ore prima dell’inizio dell’anno scolastico nel comune di Santi Cosma e Damiano (Latina).

La Procura di Cassino ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. Secondo i genitori e il fratello, il ragazzino era vittima di bull*smo: una condizione che la famiglia ha dichiarato di aver denunciato più volte alla scuola e agli insegnanti.

Gli investigatori hanno sentito la dirigente scolastica ed è stato disposto il sequestro di cellulare e dispositivi mobili del ragazzino. Secondo alcune indiscrezioni, sono stati sequestrati anche i telefoni di alcuni coetanei.

Il Fatto scrive che "Nelle scorse ore, il fratello Ivan Roberto ha scritto una lettera a Giorgia Meloni per raccontare del bullismo di cui era vittima il giovane. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha fatto sapere di aver ordinato due ispezioni: nella scuola media che ha frequentato Mendico in passato e in quella superiore dove avrebbe dovuto iniziare il nuovo anno".

“Nostro figlio è stato un perseguitato”, ha dichiarato la mamma Simonetta La Marra a la Repubblica, “abbiamo sempre denunciato tutto alla scuola. Ma siamo rimasti inascoltati. Era un bravo studente ma ultimamente diceva che la scuola non gli piaceva più. Alle elementari sono arrivate le aggressioni dei compagni e lo scherno delle maestre, alle medie il bulli*mo dei professori. Poi sono arrivati gli apprezzamenti al primo anno dell’istituto informatico Pacinotti. Altro bulli*mo, altra sofferenza. Quante volte l’ho visto piangere”, ha detto.

“Paolo amava portare i suoi capelli biondi molto lunghi. Dopo i primi quattro giorni di scuola superiore hanno cominciato a chiamarlo ‘Paoletta’, ‘femminuccia’, ‘Nino D’Angelo’. Lo aspettavano in bagno. Prima era uno, poi sono diventati di più. Ci siamo rivolti subito alla scuola, ci hanno assicurato che l’avrebbero aiutato. Ma tutto è finito solo dopo che Paolo ha deciso di tagliarsi tutti i capelli. L’altra frase per prenderlo in giro era ‘Piccolo Principe’ perché mio figlio ogni mattina non usciva di casa se non aveva fatto la doccia”.

Secondo quanto riferito dalla madre, la prima denuncia è stata presentata in quinta elementare. “Ci siamo rivolti ai carabinieri perché un compagno ha puntato contro nostro figlio un cacciavite in plastica, diceva che lo doveva ammazzare. E la maestra non è intervenuta. Noi eravamo genitori molto presenti nella vita scolastica di nostro figlio e questo dava fastidio. Tutte le altre sono state denunce scritte e verbali agli istituti, ma non facevano niente”.

Ne emerge un quadro di ferocia quotidiana (dei coetanei carogne), di impotenza e talora complice menefreghismo (dei docenti), di dolore senza fine e senza salvezza dei familiari. E soprattutto del ragazzo.

E' una morte figlia di una società incancrenita, di ragazzini spietati (che meriterebbero 30 anni di galera minimo), di genitori spesso non meno colpevoli, di una scuola al collasso e di uno stato assente (ieri come oggi).

Notizie così gelano il sangue e sanciscono la morte dell'umanità. Tutto ciò è terrificante.

Indirizzo

Via Lanino 3
Turin
10152

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Siamo un gruppo di psicologi e psicoterapeuti specializzati nel sostegno psicologico e psicoterapia per le persone LGBTQ, lesbiche, gay, bisessuali, trans* e q***r e alle persone a loro vicine.

Facciamo informazione e formazione sui temi degli orientamenti affettivi, sessuali e identità di genere.

Offriamo supporto psicologico e psicoterapia ad adolescenti, adulti, con percorsi individuali, di coppia e di famiglia, contrastando ogni forma di terapia "riparativa".

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