12/11/2025
La speranza non nasce dal pensiero positivo ma da un’esperienza emotiva: quella di essere stati tenuti, contenuti, compresi almeno una volta.
Winnicott lo chiamava holding: la possibilità per il bambino di sentirsi accolto da una mente che lo pensa e lo sostiene, anche quando dentro è caos.
Quando questa esperienza viene interiorizzata, diventa una traccia viva: un luogo interno in cui il mondo non è più solo minaccia, ma possibilità.
Anche da adulti, è quella memoria inconscia di essere stati tenuti — anche solo per un po’ — a mantenere accesa la speranza che qualcosa di buono possa ancora accadere.
Senza quella impronta, il futuro non si immagina: si teme.
Con essa, invece, si può ricominciare a respirare.
Ti è mai capitato di sentire che qualcuno, in un momento difficile, ti ha “tenuto” davvero?
P.S.: manca un apostrofo al "po" finale...
Mi scuso per l'errore