04/11/2025
Ore 8.00
V. - Ciao Stefy, scusa se ti disturbo… volevo farti sapere che ho rotto le membrane…
Io - Ciao V, ma no… quale disturbo! Come stai? Hai avuto qualche contrazione?
V. - No, nulla…
Io - Sei preoccupata?
V. - Un po’… mi spaventa che non ci sia neanche una contrazione
Io - Ok… fatti una lunga doccia calda, una bella colazione e mettiti a letto con N., ci vediamo fra un paio di ore, cosa ne pensi?
Dopo un paio di ore arrivo a casa di V. , vedo montagne e alberi verdi, il cielo terso… oggi è proprio un bel giorno per nascere… però mi sa che il bimbo aspetterà il buio per essere accolto davanti al camino di casa sua con un bel fuoco scoppiettante.
Controllo mamma e bebè, condividiamo una tisana e ci diamo appuntamento dopo aver riposato un po’.
Al mio ritorno sono assorta nei miei pensieri mentre salgo le scale e penso a cosa faremo insieme in questo pomeriggio d’autunno.
Stiamo bene insieme, la coppia è molto affiatata e la complicità mi contagia. Ridiamo e scherziamo. Beviamo (tisane) e mangiamo i dolci che V. ha preparato per noi.
Il tempo passa e non ci sono segni di travaglio imminente. Ci confrontiamo. Cosa si fa adesso?
Incominciamo: moxibustione nei punti da stimolare per avviare le contrazioni, il rebozo per posizionare bene il bimbo e aiutare il collo dell’utero ad accoglierlo. Ancora nulla.
E’ scesa la sera. Iniziamo con la digitopressione. Ed ecco una prima timida contrazione. E poi un’altra. Aumentano, si fanno più intense e vicine. Arriva anche un bel ritmo. Evviva, esultiamo insieme.
Chiamo Manuela così iniziamo e riempire la vasca…
Il camino è acceso, il tepore ci avvolge, V. è in vasca e accanto a lei c’è N.
Si abbracciano. Il gatto attende sul divano.
Li guardo e il cuore mi si riempie di tenerezza.
Penso tra me: “Dai G. vieni che ti aspettiamo…”
Un momento di crisi, un abbraccio di incoraggiamento… Si riparte tutti insieme.
V. - Lo sento, sta arrivando
Che bello udire finalmente queste parole: abbiamo tutti fiducia in te e nel tuo bambino. Anche noi adesso ci rendiamo conto che sta arrivando…
Dopo poco nasce G. in acqua, al buio, davanti al suo caminetto, il gatto ci guarda dalla scatola lì vicino.
E noi siamo felici