Yoga a Tuscania tutto l'anno; to practise yoga, all year long, in Tuscania (Viterbo) + Raja Yoga ( comprende tutte le varie forme di yoga, ecc Giosie
E’ stato un privilegio conoscere, praticare con vari insegnanti e trasmettere le varie tecniche racchiuse nella parola Yoga. Esso è una via che, disciplinando il proprio vivere, permette uno sviluppo interiore e un’armonia fisica orientati dalla pratica costante. Il nostro corpo è un primate, molto più lento della nostra mente, necessita quindi di un ritmo continuo, dolce, naturale per restare allineato con altre parti di noi più evolute. La nostra consapevolezza si “risveglia”purificando la percezione che abbiamo di noi stessi e del “mondo”. Abbiamo diversi livelli di coscienza, filtrati attraverso i Chakram ( dal sanscrito “ruota”), centri energetici presenti in ogni nostro corpo, dal più grossolano al più sottile. I più conosciuti sono Muladhara , Swadhishtana, Manipura, Anahata,Vishudda, Ajna e Sahasrara. Ne abbiamo vari altri come la Stella dell’Anima, molto oltre la sommità della testa e il chakra della Terra, molto oltre i nostri piedi, oltre a parecchi Chakram minori situati in diverse parti del corpo. I Chakram vengono allineati attraverso una pratica continua senza sforzo e il respiro è la chiave,
hanno due funzioni distinte, ad esempio nel primo corpo di luce assorbono e distribuiscono il Prana, o la vitalità, al corpo stesso e da esso al corpo fisico, mantenendoli vitali, l‘altra funzione è di portare alla coscienza fisica la qualità inerente al corrispondente centro del corpo superiore. Muladhara , Chakra della radice, situato alla base della colonna vertebrale, quadrato in un fiore di loto con quattro petali, sede di Kundalini, l’energia vitale ( Shakti); elemento Terra; collegato ai segni astrologici Capricorno, Ariete, Toro, Scorpione; legato al colore rosso ma anche nero, alla sopravvivenza , al sostentamento e alla sessualità, al sentirsi bene nel proprio corpo. Controlla il bastone sacro: la colonna vertebrale, le ghiandole surrenali, intestino, unghie, capelli. Ci riporta al mattino presto e al crepuscolo, alla vocale U e alle percussioni, alla sillaba Lam. Ricco di vitalità e forza ma se l’energia di questo punto non è armonizzata e convogliata verso l’alto, ci blocca al livello più basso della coscienza
Svadhishana, Chakra sacrale a circa quattro dita sotto l’ombelico, si mostra come cerchio, simbolo dell’acqua che è il suo elemento, circondato da un loto a sei petali, legato alla Bilancia, al Cancro, allo Scorpione, alle sfumature dell’arancione, alla sensualità, alla gioia, al piacere nel sentire e nel percepire che però può trasformarsi in sofferenza se non viene sublimato. Agisce sui liquidi nel corpo, digestione, sistema urinario e organi sessuali. Collegato anche alla creatività. Ci rende sensibili al chiaro di luna e all’acqua pura, alla vocale O dello stupore e alla nostalgia del piacere amoroso, quando è disarmonico alla chiusura della paura, alla sillaba Vam. Manipura, Chakra , situato tra il plesso solare e l‘ombelico con manifestazioni alla bocca dello stomaco, è il centro di gravità del corpo, triangolo in un cerchio circondato da dieci petali di loto, i segni sono Leone, Sagittario e Vergine, nonostante sia legato al fuoco vibra con il colore giallo, percepiamo il nostro esserci e il nostro valore, ci relaziona con l’esterno e con i sentimenti. Qui avvertiamo un richiamo profondo di serenità. Migliora il sistema digestivo e la funzionalità del pancreas. Legato alla luce del sole e al caldo , alla vocale O aperta, al flauto, alla sillaba Ram.. In disarmonia ci fa desiderare il potere, assoggetta l’amore ai propri desideri terreni. Anahatha Chakra, proprio vicino al cuore, cerchio con dodici petali che contiene due triangoli opposti, legato alla Bilancia e al Leone, ai colori rosa e verde ma anche alla luce dorata che penetra nel sangue e , con esso, circola ovunque; dopo il suo risveglio ci consente di accogliere e di comprendere gli altri esseri, di aspirare ad una unione e compassione condivisa. Agisce sulla ghiandola del timo, sul cuore e sul sistema circolatorio, l’aria è il suo elemento, così come il cielo, la natura, la vocale A che prelude all’apertura e alla condivisione dell’amore per la vita, alla sillaba Yam. Vishuddha Chakra, al centro del collo a livello delle corde vocali, si presenta come un cerchio a sedici petali contenente un triangolo con la punta rivolta verso il basso, l’etere è il suo elemento e i segni correlati sono Gemelli, Toro, Acquario, il suo colore contiene molto turchino, tutte le sue sfumature, dall’acqua marina che dà salute alla gola al blu elettrico che si dirige verso l’alto e rende il pensiero “ordinato e armonioso”, modula la voce e la capacità di comunicare e di comprendere ascoltando con un altro udito, anche suoni presenti nell’etere. Governa la creatività messa in azione in ogni forma artistica, controlla tiroide, gola e vie respiratorie, legato alla vocale E e alla sillaba Ham, in natura è come il cielo che si riflette nell’acqua che scorre. È il punto di passaggio dalla coscienza umana alla consapevolezza di altre realtà. Necessita di cura e attenzione continua, non armonizzato può anche sfociare nel potere e nel controllo. Ajna Chakra situato al centro delle sopracciglia, suddiviso in novantasei raggi ma appare come un cerchio con 2 petali , di cui uno è rosa con oro e l’altro è lilla quasi viola, contiene gli elementi a livello puro stimolando le ghiandole endocrine. Legato a Pesci, Acquario e Sagittario, alla notte e alla vocale I, al suono dell’Om presente anche al centro del triangolo. Lo sviluppo di questo centro dissolve ogni dubbio, rinforza l’intuizione e la percezione di luoghi e situazioni del passato e del futuro. Permette al testimone che è in noi di osservare consapevolmente senza giudizio. Ci da pace, luce e serenità. Sahasrara Chakra, il loto dai mille petali, con novecentosessanta raggi, risplendente di luce argentea al centro con un cuore dorato. Legato al Capricorno e ai Pesci, alla M e al suono del silenzio, ma anche a quello delle campane di cristallo, all’altitudine e all’unione con Tutto. Nulla si può aggiungere perché Tutto è.
18/10/2025
“Cosa possiamo fare per ridurre lo stress, espandere la nostra energia e creare un mondo pacifico e compassionevole, dove eleviamo gli altri, abbracciamo la consapevolezza spirituale e viviamo come un'unica famiglia umana, liberi da violenza e negatività?
La risposta è proprio sotto il nostro naso: il respiro. Pratichiamo il Sudarshan Kriya per liberarci dallo stress, espandere l' energia vitale (prana) e risvegliarci a uno stile di vita più gioioso, connesso e consapevole”.
Gurudev Sri Sri Ravi Shankar
Migliaia di scarpette da bambin@....
Oggi, 30 agosto 2025 alle 18.30, nuovo corteo silenzioso a Tuscania.
Si partirà dai giardini di viale Trieste e si concluderà al Parco di Torre di Lavello, dove verranno onorati, chiamandoli per nome ed età, simbolicamente, 500 dei 18000 bimbi uccisi nella Striscia di Gaza.
Vieni!
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E’ stato un privilegio conoscere, praticare con vari insegnanti e trasmettere le varie tecniche racchiuse nella parola Yoga.
Esso è una via che, disciplinando il proprio vivere, permette uno sviluppo interiore e un’armonia fisica orientati dalla pratica costante. Il nostro corpo è un primate, molto più lento della nostra mente, necessita quindi di un ritmo continuo, dolce, naturale per restare allineato con altre parti di noi più evolute. La nostra consapevolezza si “risveglia”purificando la percezione che abbiamo di noi stessi e del “mondo”.
Abbiamo diversi livelli di coscienza, filtrati attraverso i Chakram ( dal sanscrito “ruota”), centri energetici presenti in ogni nostro corpo, dal più grossolano al più sottile. I più conosciuti sono Muladhara , Swadhishtana, Manipura, Anahata,Vishudda, Ajna e Sahasrara. Ne abbiamo vari altri come la Stella dell’Anima, molto oltre la sommità della testa e il chakra della Terra, molto oltre i nostri piedi, oltre a parecchi Chakram minori situati in diverse parti del corpo.
I Chakram vengono allineati attraverso una pratica continua senza sforzo e il respiro è la chiave,
hanno due funzioni distinte, ad esempio nel primo corpo di luce assorbono e distribuiscono il Prana, o la vitalità, al corpo stesso e da esso al corpo fisico, mantenendoli vitali, l‘altra funzione è di portare alla coscienza fisica la qualità inerente al corrispondente centro del corpo superiore.
Muladhara , Chakra della radice, situato alla base della colonna vertebrale, quadrato in un fiore di loto con quattro petali, sede di Kundalini, l’energia vitale ( Shakti); elemento Terra; collegato ai segni astrologici Capricorno, Ariete, Toro, Scorpione; legato al colore rosso ma anche nero, alla sopravvivenza , al sostentamento e alla sessualità, al sentirsi bene nel proprio corpo. Controlla il bastone sacro: la colonna vertebrale, le ghiandole surrenali, intestino, unghie, capelli. Ci riporta al mattino presto e al crepuscolo, alla vocale U e alle percussioni, alla sillaba Lam. Ricco di vitalità e forza ma se l’energia di questo punto non è armonizzata e convogliata verso l’alto, ci blocca al livello più basso della coscienza
Svadhishana, Chakra sacrale a circa quattro dita sotto l’ombelico, si mostra come cerchio, simbolo dell’acqua che è il suo elemento, circondato da un loto a sei petali, legato alla Bilancia, al Cancro, allo Scorpione, alle sfumature dell’arancione, alla sensualità, alla gioia, al piacere nel sentire e nel percepire che però può trasformarsi in sofferenza se non viene sublimato. Agisce sui liquidi nel corpo, digestione, sistema urinario e organi sessuali. Collegato anche alla creatività. Ci rende sensibili al chiaro di luna e all’acqua pura, alla vocale O dello stupore e alla nostalgia del piacere amoroso, quando è disarmonico alla chiusura della paura, alla sillaba Vam.
Manipura, Chakra , situato tra il plesso solare e l‘ombelico con manifestazioni alla bocca dello stomaco, è il centro di gravità del corpo, triangolo in un cerchio circondato da dieci petali di loto, i segni sono Leone, Sagittario e Vergine, nonostante sia legato al fuoco vibra con il colore giallo, percepiamo il nostro esserci e il nostro valore, ci relaziona con l’esterno e con i sentimenti. Qui avvertiamo un richiamo profondo di serenità. Migliora il sistema digestivo e la funzionalità del pancreas. Legato alla luce del sole e al caldo , alla vocale O aperta, al flauto, alla sillaba Ram.. In disarmonia ci fa desiderare il potere, assoggetta l’amore ai propri desideri terreni.
Anahatha Chakra, proprio vicino al cuore, cerchio con dodici petali che contiene due triangoli opposti, legato alla Bilancia e al Leone, ai colori rosa e verde ma anche alla luce dorata che penetra nel sangue e , con esso, circola ovunque; dopo il suo risveglio ci consente di accogliere e di comprendere gli altri esseri, di aspirare ad una unione e compassione condivisa. Agisce sulla ghiandola del timo, sul cuore e sul sistema circolatorio, l’aria è il suo elemento, così come il cielo, la natura, la vocale A che prelude all’apertura e alla condivisione dell’amore per la vita, alla sillaba Yam.
Vishuddha Chakra, al centro del collo a livello delle corde vocali, si presenta come un cerchio a sedici petali contenente un triangolo con la punta rivolta verso il basso, l’etere è il suo elemento e i segni correlati sono Gemelli, Toro, Acquario, il suo colore contiene molto turchino, tutte le sue sfumature, dall’acqua marina che dà salute alla gola al blu elettrico che si dirige verso l’alto e rende il pensiero “ordinato e armonioso”, modula la voce e la capacità di comunicare e di comprendere ascoltando con un altro udito, anche suoni presenti nell’etere. Governa la creatività messa in azione in ogni forma artistica, controlla tiroide, gola e vie respiratorie, legato alla vocale E e alla sillaba Ham, in natura è come il cielo che si riflette nell’acqua che scorre. È il punto di passaggio dalla coscienza umana alla consapevolezza di altre realtà. Necessita di cura e attenzione continua, non armonizzato può anche sfociare nel potere e nel controllo.
Ajna Chakra situato al centro delle sopracciglia, suddiviso in novantasei raggi ma appare come un cerchio con 2 petali , di cui uno è rosa con oro e l’altro è lilla quasi viola, contiene gli elementi a livello puro stimolando le ghiandole endocrine. Legato a Pesci, Acquario e Sagittario, alla notte e alla vocale I, al suono dell’Om presente anche al centro del triangolo. Lo sviluppo di questo centro dissolve ogni dubbio, rinforza l’intuizione e la percezione di luoghi e situazioni del passato e del futuro. Permette al testimone che è in noi di osservare consapevolmente senza giudizio. Ci da pace, luce e serenità.
Sahasrara Chakra, il loto dai mille petali, con novecentosessanta raggi, risplendente di luce argentea al centro con un cuore dorato. Legato al Capricorno e ai Pesci, alla M e al suono del silenzio, ma anche a quello delle campane di cristallo, all’altitudine e all’unione con Tutto.
Nulla si può aggiungere perché Tutto è.
Il sentiero dello Yoga
Nello Yoga vi sono varie vie, a seconda della nostra attitudine ci possiamo riconoscere in una di queste:
Karma Yoga , Yoga dell’azione, scelta da chi ha una natura attiva. L’espressione Divina si manifesta nell’uomo con l’azione e il servizio all’umanità senza scopi personali.
Bhakti Yoga, Arte della devozione, è il sentiero della dedizione manifestata anche attraverso il canto e la danza sacri. E’ amore e fede insieme.
Jnana Yoga, Yoga della conoscenza, adatta agli intellettuali, a chi, attraverso lo studio dei testi sacri e non solo, ricerca saggezza e discernimento, dissolvendo il velo dell’ignoranza.
Raja Yoga, via reale per lo Yoga , permette di allineare la Mente alla propria Natura profonda ed è complementare all‘Hatha Yoga ( Ha sole, caldo, la parte fisica del nostro Essere, Pingala e Tha luna, la parte fredda, mentale e psichica, Ida : unione delle due energie attraverso posture e controllo del respiro). Queste vie costituiscono lo stesso processo nella liberazione dell’Essenza.
Altri metodi sono : Kundalini Yoga ( unione con l’Energia/Potere Divino), Dhyana Yoga ( padronanza della Mente attraverso la Meditazione, con o senza Mantra7/ sillabe o parole sacre), Laya Yoga (controllo della Volontà),Yantra Yoga ( realizzazione di esperienze mistiche).
La Mente nello Yoga
In accordo con le scritture sacre dell’India, Upanishads ( Insegnamenti che eliminano l’Ignoranza), Puranas ( Poemi epici), Tantras ( tan = diffondere e tatri o tantri =Origine della Conoscenza), Bhagavad Gita ( the Song of the Lord = il canto del Signore) ci sono cinque categorie della mente.
La mente è Chitta. I pensieri si formano nella mente. Mente, intelletto ed ego insieme sono chiamati Anthahkarana (Coscienza). E’ questa che, quando si formano i pensieri, analizza, comprende, reagisce ed esperimenta attraverso il corpo e gli organi di senso. Ciò che va controllato ( attraverso lo Yoga), è la funzione o modificazione di Chitta ( nella forma pura essa è lo stato supremo di Sat Chit Ananda Verità Conoscenza Beatitudine). La funzione principale di Chitta è di formare vari pensieri, che sono :
Moodha è il risultato degli attaccamenti, collera, avidità e infatuazione, le sue caratteristiche sono: sonno, indolenza, paura, pigrizia.
Kshipta è il non conoscere ciò che è corretto o virtuoso da ciò che non lo è, l’attaccamento e il Distacco, conoscenza e delusione.
Ekagra o Ekagrata è lo stato di pensiero concentrato su un singolo punto.
Nikshipta è uno stato che dona felicità, perdono, tolleranza, grazia.
Asamprajnatha samadhi è lo stato in cui Chitta è in silenzio, dove la vera Natura del Sè è realizzata, dove Tutto è uno.
NAMASTE
Il primo viaggio in India nel 1983 (con Margaret, un’amica australiana) è stato IL VIAGGIO. I primi 3 giorni sono rimasta attonita e ammutolita, poi è stato AMORE e CASA.
Il primo insegnamento respirato : “se ti poni con fiducia e tranquillità ti viene steso un tappeto davanti al cammino”, così è stato. Desideravo quel viaggio da anni, quasi senza sapere perché, avvertivo solo una sorta di nostalgia.Avevo iniziato a praticare Yoga ( da Yuj : unire) nel 1976 con Louis, un maestro peruviano che insegnava yoga e astrologia scientifica con passione, dedizione e, soprattutto, coerenza. Mi ha lasciato la sua impronta e ne sono onorata. Ho seguito in Italia altri insegnanti come Wolfgang dell’Accademia di yoga e Rosanna, bravissima; ma ora, finalmente, ero nella casa dello Yoga., l’India.Per 6 anni ho continuato il mio percorso tra meditazione, ashrams, insegnanti indiani ( una menzione speciale per il carissimo Shivshankarji Madki) e non …avendo il privilegio di insegnare a mia volta in varie città e paesi dove venivo mandata dal mio maestro Swamiji Ravi Shankar.
Il secondo insegnamento ricevuto : “ non preoccuparti, ci metti solo la voce”. Imparavo da quel che dicevo.
Il terzo insegnamento : l’intenzione sincera. Questa inizia con il gesto “ Namaste”, il saluto tradizionale indiano ( che può anche essere Namaskar o Namaskaram). Namaste è composta da due parole sanscrite Namah e Te, namah signfica inchinarsi e Te a te. L’inchinarsi della testa è accompagnata dall’azione di unire le mani e portarle al cuore, è reciproca e riconosce l’unità fondamentale l’uno dell’altro : “se tu esprimi l’energia che è in te ed io esprimo l’energia che è in me, io e te siamo una cosa sola: Namaste.”In accordo con la tradizione yogica possiamo identificare l’ Essenza in ciascuno di noi come Ida a sinistra, Pingala a destra e Sushumma al centro. Nel gesto Namaste viene rappresentato lo stesso sistema con le mani sinistra e destra unite davanti al cuore per generare un sublime sentimento di unità consapevole con l’Essenza.
Ogni incontro di yoga inizia e termina con Namaste, il riconoscimento della propria e altrui Divinità, la stessa unica Essenza.