Mindfulness FVG

22/04/2025

🧘‍♂️ Diventare insegnanti di mindfulness migliora il benessere personale? 🧘‍♀️

Una nuova ricerca pubblicata su Mindfulness (Springer) esplora gli effetti di un programma di formazione di 9 mesi per futuri insegnanti di mindfulness.​

📄 Titolo: Training for Mindfulness Teachers: Benefits for Mindfulness, Well-being, and Emotion Regulation
🔗 Leggi l'articolo completo: https://link.springer.com/article/10.1007/s12671-025-02520-z

📌 Risultati principali:

Aumento significativo delle abilità mindfulness (osservare, descrivere, agire con consapevolezza, non reattività) nei partecipanti al programma rispetto al gruppo di controllo.

Riduzione della ruminazione mentale.

Incremento del senso di crescita personale e dello scopo nella vita.

👥 Perché è importante: Questi risultati suggeriscono che la formazione per diventare insegnanti di mindfulness non solo prepara a guidare gli altri, ma può anche arricchire profondamente il percorso personale di consapevolezza e benessere.

Objectives This study examined the effects of a 9-month mindfulness teacher training (MTT) program on mindfulness skills, emotion regulation, and psychological well-being among future mindfulness instructors, compared to a control group. Method Eighty-seven mindfulness instructors-in-training partic...

20/09/2021

Contributo Poster al XXII Congresso Nazionale dell'AIP (Lecce, 17-19 settembre 2021).

Effects of mindfulness-oriented meditation on healthy individuals’ self-reported dissociative experience, mindfulness skills and interoceptive awarenessContr...

15/06/2021

The Mindfulness Movement (2020) | Theatrical Trailer (https://www.youtube.com/watch?v=ush01qNGxPE). From Executive Producers Jewel and Deepak Chopra, comes THE MINDFULNESS MOVEMENT, a feature documentary that examines the growing number of people throughout society who believe mindfulness - a peaceful quality of attention anyone can develop by simply focusing on the present moment in a non-judgmental way – is the key to creating a healthier, happier world. For them, mindfulness is the way for anyone to make more moments matter in their lives.

From Executive Producers Jewel and Deepak Chopra, comes THE MINDFULNESS MOVEMENT, a feature documentary that examines the growing number of people throughout...

24/05/2021

10) Quanta meditazione è sufficiente? Anche questo dipende.

Questa non è la risposta che la maggior parte delle persone vuole sentire. Molti di noi stanno cercando una risposta prescrittiva dal punto di vista medico (ad esempio, tre volte a settimana per 45-60 minuti), ma la migliore guida potrebbe essere questo vecchio detto Zen: "Dovresti stare seduto in meditazione per venti minuti ogni giorno, a meno che tu non sia troppo occupato. Allora dovresti sederti per un'ora".
Ad oggi, la ricerca empirica deve ancora raggiungere un consenso su quanto è "abbastanza". A parte il numero grezzo di minuti, altri fattori possono interagire per influenzare i benefici della pratica della mindfulness: il tipo (ad esempio, pratica di meditazione seduta formale vs pratiche di meditazione informale, mindfulness vs compassione, ecc.). La frequenza (più volte a giorno vs. più volte alla settimana), e la qualità (pratica seduta vs pratica "in movimento"). Sebbene sia possibile che nei prossimi 10-15 anni vedremo una raccomandazione in stile CDC (https://www.cdc.gov/physicalactivity/basics/adults/) per quanto riguarda la pratica della meditazione, ad oggi, i dati empirici sull'argomento sono ancora inconcludenti.
Un possibile suggerimento? Prova diverse durate, tipi e frequenze di meditazione e annota come ti senti prima e dopo la pratica e guarda cosa sembra funzionare per te.

Suggestions for how adults can get the recommended amounts of aerobic and muscle-strengthening physical activity each week.

18/05/2021

9) Che tipo di meditazione è giusto per te? Dipende.

La "mindfulness" è un grande ombrello che copre molti diversi tipi di pratica. Uno studio del 2016 (https://doi.org/10.1007/s12671-016-0594-9) ha confrontato quattro diversi tipi di meditazione e ha scoperto che ognuno di essi ha i propri vantaggi unici.
Durante il Body Scan, ad esempio, i partecipanti hanno incrementato la consapevolezza del proprio corpo e diminuito in modo netto il numero di pensieri che stavano avendo, in particolare dei pensieri negativi e relativi al passato o al futuro. La meditazione della gentilezza amorevole ha portato al massimo impulso nei loro sentimenti di calore e pensieri positivi sugli altri. Nel frattempo, la meditazione sull’osservazione dei pensieri sembrava aumentare maggiormente nei partecipanti la consapevolezza dei propri pensieri. Ricerche precedenti (https://doi.org/10.1007/s12671-012-0139-9) suggeriscono anche che la meditazione sull’osservazione dei pensieri offre il vantaggio di ridurre il nostro atteggiamento giudicante nei confronti degli altri.
Presi insieme, questi e altri studi suggeriscono che se stai affrontando un problema specifico, ad esempio sentendoti disconnesso dal tuo corpo, puoi scegliere una pratica mirata a prendersi cura di quel problema, come il Body Scan. La gentilezza amorevole può aiutare in situazioni di conflitto con gli altri, mentre la meditazione sull’osservazione dei pensieri può aiutare ad interrompere la ruminazione.
"Il tipo di meditazione è importante", spiega la ricercatrice Bethany Kok e la professoressa Tania Singer. "Ogni pratica sembra creare un ambiente mentale distinto, le cui conseguenze a lungo termine stanno solo iniziando ad essere esplorate." (https://doi.org/10.1007/s12671-016-0594-9)

We investigated whether three different meditation practices that are commonly used in mindfulness-based interventions lead to differential changes in psychological health outcomes when presented separately. Participants included 141 undergraduates assigned to a sitting meditation, body scan, or min...

17/05/2021

8. La meditazione potrebbe non essere sempre un bene per tutti.

Alcuni sembrano credere che la pratica della consapevolezza induca invariabilmente un senso di pace e calma. Sebbene questa possa essere l'esperienza per molti, non lo è per tutti. A volte, sedersi in silenzio con sé stessi può essere un'esperienza difficile, persino dolorosa. Per le persone che hanno subito una sorta di trauma, sedersi e meditare a volte può far emergere ricordi ed esperienze dolorose recenti o talvolta vecchie di decenni che potrebbero non essere preparati ad affrontare.
In uno studio pubblicato sulla rivista PLoS ONE, Jared Lindahl e colleghi hanno intervistato 100 meditatori e hanno scoperto che molti di loro hanno sperimentato paura, ansia, panico, o estrema sensibilità alla luce e al suono attribuibili alla meditazione. Fondamentalmente, hanno scoperto che queste esperienze non erano limitate a persone con condizioni "preesistenti", come traumi o malattie mentali; potrebbero capitare a chiunque in qualsiasi momento (https://doi.org/10.1371/journal.pone.0176239).

Buddhist-derived meditation practices are currently being employed as a popular form of health promotion. While meditation programs draw inspiration from Buddhist textual sources for the benefits of meditation, these sources also acknowledge a wide range of other effects beyond health-related outcom...

15/05/2021

7) La meditazione ha un impatto sulla salute fisica.

Sono state fatte molte affermazioni sulla mindfulness e sulla salute fisica, ma a volte queste affermazioni sono difficili da dimostrare o possono essere confuse con altri effetti. Detto questo, ci sono buone prove che la meditazione influenzi gli indici fisiologici di salute.
Abbiamo già accennato al fatto che la meditazione a lungo termine sembra proteggere le persone dalla risposta infiammatoria allo stress. Inoltre, i meditatori sembrano avere una maggiore attività della telomerasi, un enzima implicato nella vita cellulare più lunga e, quindi, nella longevità.
Uno studio del 2011 ha rilevato che 30 meditatori esperti nel ritiro di meditazione di tre mesi “Shamatha Project” avevano, alla fine, un'attività significativamente maggiore di un enzima chiamato telomerasi (https://doi.org/10.1016/j.psyneuen.2010.09.010), che mantiene intatte le punte protettive dei cromosomi, chiamate telomeri (potenziali marcatori biologici dell’invecchiamento). Una maggiore attività della telomerasi potrebbe riflettere cambiamenti epigenetici che aumentano l'attività del gene della telomerasi.
Uno studio del 2012 (https://doi.org/10.1016/j.concog.2012.06.003) su meditatori a lungo termine ha trovato diversi modelli di attivazione del DNA, che probabilmente riflettono effetti epigenetici, durante periodi di "stati di coscienza superiori" auto-riferiti rispetto alla consapevolezza ordinaria.
Uno studio del 2014 condotto da Richard Davidson dell'Università del Wisconsin, Madison, ha rilevato una minore espressione di geni coinvolti nell'infiammazione e di molecole che attivano i geni in 19 meditatori esperti dopo una giornata di meditazione intensiva (https://doi.org/10.1016/j.psyneuen.2013.11.004), ma non in un gruppo di controllo formato da 21 non meditatori ). I ricercatori hanno concluso che tale regolazione epigenetica dei geni coinvolti nell'infiammazione "può rappresentare alcuni dei meccanismi alla base del potenziale terapeutico degli interventi basati sulla mindfulness".
Tuttavia, questi e altri studi di meditazione ed epigenetica vanno interpretati con cautela. Molti non avevano un gruppo di controllo. La maggior parte aveva solo poche dozzine di partecipanti (l’articolo sugli "stati di coscienza superiori" ne includeva solo due).

13/05/2021

6) La consapevolezza sembra ridurre molti tipi di pregiudizi.

Stiamo assistendo a sempre più studi che suggeriscono che la pratica della mindfulness possa ridurre i pregiudizi psicologici.
Ad esempio, uno studio ha scoperto che una breve meditazione sulla gentilezza amorevole riduceva i pregiudizi nei confronti dei senzatetto (https://doi.org/10.1027/1864-9335/a000212), mentre un altro ha scoperto che un breve addestramento alla mindfulness riduceva i pregiudizi inconsci contro le persone di colore e gli anziani (https://doi.org/10.1037/cns0000081).
In uno studio di Adam Lueke e colleghi, i partecipanti bianchi che hanno ricevuto un breve addestramento alla mindfulness hanno dimostrato un comportamento meno parziale (non solo atteggiamenti) nei confronti dei partecipanti neri in un gioco sulla fiducia (https://doi.org/10.1177/0956797613503853).
Inoltre, il pregiudizio sociale non è l'unico tipo di pregiudizio mentale che la mindfulness sembra sia in grado di ridurre.
Ad esempio, la mindfulness sembra anche ridurre la nostra naturale tendenza a concentrarsi sulle cose negative della vita. In uno studio (https://doi.org/10.1155/2015/212368), i partecipanti hanno riportato i loro livelli generali di mindfulness, quindi hanno visto brevemente le foto che hanno indotto forti emozioni positive (come le foto di bambini), forti emozioni negative (come le foto di persone che soffrono) o nessuna delle due, mentre il loro cervello veniva scansionato. I partecipanti più consapevoli erano meno reattivi alle foto negative e hanno mostrato maggiori indici di sentimento positivo quando hanno visto le foto positive. Secondo gli autori, questo supporta la tesi secondo cui la mindfulness diminuisce il pregiudizio di negatività, come sostengono anche altri studi (https://doi.org/10.1177/1948550610396585).

The present research examined the relation between mindfulness and negativity bias, or the tendency to weigh negative information more heavily than positive. A ...

12/05/2021

5) La mindfulness potrebbe avere un impatto positivo sulle tue relazioni.

Ci sono molti studi che mostrano un collegamento positivo tra mindfulness e qualità della relazione.
Ad esempio, in uno studio del 2016, i ricercatori hanno misurato la mindfulness in 88 coppie (https://doi.org/10.1016/j.yhbeh.2016.01.005).
Quindi hanno preso i livelli di cortisolo in ogni coppia prima e dopo aver discusso di un conflitto nella loro relazione. Non sorprende che i livelli di cortisolo siano aumentati durante la discussione, un segno di forte stress. Ma i livelli nelle persone più mindful, sia uomini che donne, sono tornati più velocemente alla normalità dopo la fine del conflitto, suggerendo che stavano mantenendo la calma.
La mindfulness è anche collegata a migliori relazioni con i figli. Gli studi hanno scoperto che la pratica della mindfulness possa ridurre lo stress, la depressione e l'ansia nei genitori di bambini in età prescolare (https://doi.org/10.1007/s10826-015-0319-z) e nei bambini con disabilità (https://doi.org/10.1542/peds.2013-3164). La genitorialità consapevole è anche collegata a comportamenti più positivi nei bambini (https://link.springer.com/article/10.1007%2Fs10802-015-9978-x).
Un piccolo studio pilota del 2016 (https://doi.org/10.1007/s12671-016-0563-3) ha utilizzato tecniche di neuroimmagine per vedere come la pratica della mindfulness cambi il cervello dei genitori e poi ha chiesto ai bambini la qualità della loro genitorialità. I risultati suggeriscono che la pratica della mindfulness possa attivare la parte del cervello coinvolta nell'empatia e nella regolazione emotiva (insula anteriore sinistra/giro frontale inferiore) e che i figli dei genitori che hanno mostrato la maggiore attivazione hanno percepito il miglioramento maggiore nella relazione genitore-figlio.

Increasing evidence supports the relevance of mindfulness in parenting. We analyzed the relation between mindfulness and parenting variables in mothers that were not practicing meditation. Sixty-two mothers of preschool children completed self-report questionnaires that measured mindfulness, mindful...

11/05/2021

4) La meditazione sembra migliorare la salute mentale, ma non è necessariamente più efficace di altre strade che puoi intraprendere.

Le prime ricerche suggerivano che la meditazione mindfulness avesse un impatto straordinario sulla nostra salute mentale. Ma con l'aumentare del numero di studi, è cresciuto anche lo scetticismo scientifico (https://doi.org/10.1111/nyas.12998) rispetto a queste affermazioni iniziali.
Ad esempio, una metanalisi del 2014 pubblicata su JAMA Internal Medicine (doi:10.1001/jamainternmed.2013.13018) ha esaminato 47 studi randomizzati controllati di programmi di meditazione mindfulness, che includevano un totale di 3.515 partecipanti. Hanno scoperto che i programmi di meditazione hanno portato da piccole a moderate riduzioni di ansia e depressione. Inoltre, c'erano anche prove basse, insufficienti o nulle dell'effetto dei programmi di meditazione sull'umore e sentimenti positivi e sull'uso di sostanze (così come la cura di sé fisica come le abitudini alimentari e il sonno).
Secondo gli autori, i programmi di meditazione non si sono dimostrati più vantaggiosi dei trattamenti attivi come l'esercizio fisico, la terapia o l'assunzione di farmaci da prescrizione.
La ricerca sta anche sollevando alcune riflessioni interessanti sull'efficacia della meditazione per diverse popolazioni.
Ad esempio, uno studio recente su larga scala e ben progettato (https://doi.org/10.1016/j.brat.2016.03.002), ha rilevato che l'intervento di riduzione dello stress basato sulla consapevolezza (MBSR), "gold standard" per gli adulti, non ha avuto alcun impatto sulla depressione o l'ansia negli adolescenti. Come notano gli autori, questo non significa che la meditazione non possa aiutare gli adolescenti: potrebbe anche essere il caso che abbiamo bisogno di sviluppare e testare ulteriormente gli interventi rivolti ai giovani.
Quindi? La meditazione generalmente fa bene al tuo benessere, sì, ma finora non sembra essere effettivamente migliore di molti altri interventi che puoi fare per rimanere in salute e felice. Dovrebbe sicuramente essere considerato un complemento, non un sostituto, rispetto ad altri tipi di trattamento per condizioni di sofferenza mentale.

Mindfulness meditation represents a mental training framework for cultivating the state of mindful awareness in daily life. Recently, there has been a surge of interest in how mindfulness meditation ...

09/05/2021

3) La meditazione sembra aumentare la compassione. Inoltre, rende la nostra compassione più efficace.

Sebbene possiamo sposare atteggiamenti compassionevoli, possiamo anche soffrire quando vediamo altri soffrire, il che può creare uno stato di paralisi o ritiro. Molti studi ben progettati (https://doi.org/10.1177/0956797612469537) hanno dimostrato che praticare la meditazione della gentilezza amorevole per gli altri aumenta la nostra disponibilità ad agire per alleviare la sofferenza. Sembra che lo faccia diminuendo l'attività dell'amigdala in presenza di sofferenza, attivando anche circuiti nel cervello che sono collegati a buoni sentimenti e amore.
Per i meditatori di lunga data, l'attività nella "default network", la parte del nostro cervello che, quando non è impegnata in attività concentrate, riflette su pensieri, sentimenti ed esperienze, si calma, suggerendo meno rimuginazioni su noi stessi e sul nostro posto nel mondo.

Compassion is a key motivator of altruistic behavior, but little is known about individuals’ capacity to cultivate compassion through training. We examined whet...