dott.ssa Genny Belfio

dott.ssa Genny Belfio Mi occupo di supporto psicologico da quasi 20anni,con percorsi di consapevolezza e crescita personale

Ognuno nel corso della propria vita attraversa delle difficoltà, spesso legate a precisi eventi o momenti di passaggio, e può capitare di sentirsi disorientati o non sapere con chi parlarne...
A volte invece si sente semplicemente il bisogno di un momento di pausa per “fare il punto della situazione” e chiarirsi con se stessi. In entrambi i casi, può essere utile chiedere aiuto ad uno psicologo, godendo di uno spazio privilegiato di riservatezza e confidenzialità. Sono iscritta all'Albo Professionale regionale del Friuli Venezia Giulia (n. 761/A) ed ho conseguito due Master specialistici in Counseling individuale e di gruppo ed in Psicologia Scolastica. L'utenza a cui mi rivolgo sono quindi adulti e ragazzi che intendono soffermarsi sulle le proprie fonti di mal-stare al fine di poterle affrontare in modo efficace e costruttivo. Le mie aree di competenza, affrontate attraverso un approccio umanistico, sono:

Ascolto e sostegno psicologico dell'individuo singolo (adulto o adolescente)

Sviluppo personale (autostima e senso di autoefficacia)

Genitorialità

Psicologia Evolutiva e Scolastica (autostima, iperattività, metodo di studio, ansia scolastica, difficoltà di attenzione e apprendimento, orientamento scolastico e professionale).

01/11/2025

Oggi ho pensato di condividerne una con te, che trovo davvero carina:

Gli allievi della scuola di Tendai solevano studiare meditazione anche prima che lo Zen entrasse in Giappone. Quattro di loro, che erano amici intimi, si ripromisero di osservare sette giorni di silenzio.
Il primo giorno rimasero zitti tutti e quattro.
La loro meditazione era cominciata sotto buoni auspici; ma quando scese la notte e le lampade a olio cominciarono a farsi fioche, uno degli allievi non riuscì a tenersi e ordinò a un servo: «Regola quella lampada!».
Il secondo allievo si stupì nel sentire parlare il primo: «Non dovremmo dire neanche una parola» osservò.
«Siete due stupidi. Perché avete parlato?» disse il terzo.
«Io sono l’unico che non ha parlato» concluse il quarto.

Le cose da dire sul silenzio sarebbero moltissime, ma questa storia, con la sua semplicità, se penso di averla ben compresa, ci ricorda una verità sottile e potente: non basta tacere per essere in silenzio.

Il vero silenzio non è solo l’assenza di parole, ma uno stato interiore in cui smettiamo di reagire, di giudicare, di voler “correggere” o dimostrare qualcosa.
Il brutto dell’atteggiamento giudicante, poi, e anche il fatto che ci porta a criticare non solo gli altri ma anche noi stessi ingabbiandoci in un continuo e distruttivo giudicare/autocriticarci/aver paura del giudizio altrui

12/10/2025

EVERYTHING STARTS FROM ZERO
L’altro giorno sulla strada avevo una macchina davanti con questa scritta… mi ha fatto riflettere su quanto sia vero e su quanto invece molto spesso pretendiamo quasi che le cose partano già da buon punto, illudendoci di non dover fare fatica per raggiungere dei risultati.
Invece no, tutto parte da zero e il primo passo purtroppo è quello più difficile. Per vincere la resistenza di iniziare ci possono essere tante strategie, ma quella più utile è probabilmente di procedere Passo passo un po’ alla volta un po’ tutti i giorni.
Il cervello in questo modo si rilassa perché non vede davanti una montagna invalicabile e difficile, ma tanti piccoli risultati da poter raggiungere facilmente. Allora dai coraggio, partiamo da zero per raggiungere quello che vogliamo.!!! 💪

Condivido a pieno….  e nell’ascoltarlo mi sono pure sentita vecchia 😬 😅
05/09/2025

Condivido a pieno…. e nell’ascoltarlo mi sono pure sentita vecchia 😬 😅

Prendi in mano la tua vita da protagonista, scegliendo attivamente cosa vuoi manifestare di te stesso.Scegliere di fare ...
29/08/2025

Prendi in mano la tua vita da protagonista, scegliendo attivamente cosa vuoi manifestare di te stesso.
Scegliere di fare "il meglio che posso", scegliere di manifestare la versione migliore di se stessi è sempre la strada giusta, anche se magari è la scelta meno facile

27/08/2025

ricorda
VAI BENE COSÌ COME SEI
Non sei sbagliata/o … a volte sei solo nel posto sbagliato, fatto di persone, attività, ambienti non affini a te

Ricorda
possiamo scegliere dove mettere radici.�Possiamo cambiare posto. Possiamo cercare ciò che ci fa bene.

Se hai bisogno di aiuto per focalizzare cosa vuoi davvero nella tua vita per poter stare bene, io sono qui

12/08/2025

“Ciò a cui resisti, persiste. Ciò che accetti può essere cambiato”
Carl Jung

Bisogna guardare le cose in faccia con coraggio per poterle comprendere ed affrontare
Finché le eviti o fai “muro contro muro” ti farai solo del male.. se non adesso nel prossimo futuro (i nodi vengono sempre al pettine)

Un percorso di crescita personale ti può aiutare ad acquisire consapevolezza e sicurezza in te stesso

08/08/2025

"𝑸𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒇𝒂𝒊 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒄𝒐𝒔𝒂, 𝒔𝒂𝒑𝒑𝒊 𝒄𝒉𝒆 𝒂𝒗𝒓𝒂𝒊 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒓𝒐 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒊 𝒄𝒉𝒆 𝒗𝒐𝒍𝒆𝒗𝒂𝒏𝒐 𝒇𝒂𝒓𝒆 𝒍𝒂 𝒔𝒕𝒆𝒔𝒔𝒂 𝒄𝒐𝒔𝒂, 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒊 𝒄𝒉𝒆 𝒗𝒐𝒍𝒆𝒗𝒂𝒏𝒐 𝒇𝒂𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒓𝒂𝒓𝒊𝒐 𝒆 𝒍𝒂 𝒔𝒕𝒓𝒂𝒈𝒓𝒂𝒏𝒅𝒆 𝒎𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐𝒓𝒂𝒏𝒛𝒂 𝒅𝒊 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒊 𝒄𝒉𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒗𝒐𝒍𝒆𝒗𝒂𝒏𝒐 𝒇𝒂𝒓𝒆 𝒏𝒊𝒆𝒏𝒕𝒆" - 𝑪𝒐𝒏𝒇𝒖𝒄𝒊𝒐.

Tanto vale fare quello 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘁i 𝗱𝗶 𝗳𝗮𝗿𝗲. … tanto gli altri, se vogliono, trovano comunque il modo per giudicarti

se la tua idea poi non è buona, te ne accorgerai strada facendo e potrai assestare il tiro
Buona Vita

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31/07/2025

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Marshall B. Rosenberg
da “Crescere i bambini con la Comunicazione Non Violenta”:

“[…] Ho imparato che, ogni volta che ci poniamo come obiettivo quello di far sì che qualcuno si comporti in un certo modo, l’altro probabilmente vi opporrà resistenza, a prescindere da ciò che chiediamo. Questo sembra essere vero sia che l’altra persona abbia due anni, si che ne abbia novantadue. L’obiettivo di ottenere dagli altri quello che vogliamo – l’obiettivo di far sì che gli altri facciano ciò che vogliamo noi – è una minaccia per l’autonomia delle persone, mette in discussione il loro diritto di scegliere quello che vogliono fare. Quando le persone ritengono di non essere libere di scegliere, generalmente oppongono resistenza, anche se comprendono il significato di quello che stiamo chiedendo e, magari, in altre circostante lo farebbero anche.”

19/07/2025

La sicurezza è un elemento fondamentale della nostra vita: è quella sensazione di calma che ci rassicura quando capiamo che le cose vanno come dovrebbero, quando sentiamo che possiamo dare il meglio di noi stessi, che siamo concentrati su ciò che conta davvero, e disponibili ad affrontare la vita con coraggio e serenità.

Al contrario, quando ci sentiamo insicuri, in genere ci sentiamo ansiosi o preoccupati: ci chiediamo in continuazione cosa andrà storto, o se saremo in grado di affrontare le sfide che ci aspettano.

Questa preoccupazione costante può diventare logorante e limitare la nostra capacità di goderci la vita.
Non sentirsi al sicuro può portare con sé sensazioni di solitudine e tristezza: Ci si può sentire isolati, incompresi, come se fossimo gli unici a provare certe emozioni.

L’insicurezza, a volte, si manifesta anche come rabbia o irritabilità. Può infatti farci sentire frustrati per la situazione che stiamo vivendo, oppure arrabbiati con noi stessi perché non riusciamo a gestirla meglio.

Un altro effetto molto comune è la paura del cambiamento: la mente comincia a temere quello che potrebbe accadere, oppure di perdere ciò che abbiamo costruito.

Sentirsi insicuri è assolutamente normale, soprattutto nei momenti di cambiamento. Quando qualcosa si muove o si trasforma, dobbiamo affidarci all’incertezza, accoglierla, pazientare, allenare la nostra flessibilità e capacita di adattamento
E per poter fare questo e necessario avere fiducia in noi stessi: sentire che siamo in grado di affrontare, gestire, risolvere…

Uno psicologo professionista puó aiutarti a conoscere te stesso e le tue risorse per affrontare i cambiamenti sentendoti al sicuro anche nei momenti ostici ed inevitabili della vita

Condivido Questa immagine perché rappresenta bene il mio lavoro… è molto più potente di tante paroleSe risuona col tuo s...
15/07/2025

Condivido Questa immagine perché rappresenta bene il mio lavoro… è molto più potente di tante parole
Se risuona col tuo stato d’animo attuale CONTATTAMI e sarò grata di poterti aiutare

14/07/2025

La tendenza a compiacere non è solo frutto dell’infanzia o dell’ambiente culturale: è anche scritta nel nostro cervello. Il sistema di ricompensa – in particolare la dopamina – si attiva quando riceviamo approvazione sociale. Ogni “bravo”, ogni sorriso di conferma, ogni segnale di accettazione attiva nel cervello una piccola gratificazione chimica.

Chi ha vissuto infanzie carenti, in cui l’approvazione era rara o imprevedibile, può diventare “dipendente” da questi segnali di gratificazione sociale. L’ansia da giudizio diventa così l’altra faccia di una fame antica: la fame di essere visti, confermati, legittimati.

Inoltre, il sistema nervoso autonomo – in particolare l’asse simpatico-parasimpatico – gioca un ruolo fondamentale. La paura del rifiuto può attivare risposte di “freeze” o “fawn” (compiacere come risposta traumatica), portando la persona a dire sì non per scelta, ma per placare uno stato interno di minaccia.
Dal libro "Il mondo con i tuoi occhi"

Indirizzo

Via Feletto, 110
Udine
33100

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Martedì 09:00 - 13:00
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Mercoledì 09:00 - 13:00
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Venerdì 09:00 - 13:00
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