18/07/2018
►CAPITA ANCHE A VOI DI DIGRIGNARE I DENTI DI NOTTE?
Vi capita di svegliarvi la mattina con un senso di indolenzimento alla mandibola? Mentre chiudete o aprite la bocca avvertite dei click fastidiosi? Potreste soffrire di bruxismo, un movimento involontario della mandibola che porta a digrignare i denti durante il sonno.
Succede ai bambini e agli adulti e chi ne ne soffre ne è talvolta inconsapevole (Cavallo P. et al., 2016; Progiante P.S. et al., 2015) a meno che non venga avvisato dai famigliari oppure il dentista non si accorga del problema. Secondo le stime convivono con il bruxismo notturno dai 15 ai 18 milioni di italiani e circa il 50% delle persone affette lamenta anche una cattiva qualità del sonno (Il Giornale, 2016).
Nei bambini fino ai 12 anni non c'è da preoccuparsi, i medici dicono che questo disturbo è transitorio e fisiologico, in quanto esprime un normale sviluppo del sistema nervoso centrale.
Nei giovani e negli adulti invece, quando diventa cronico, può portare come conseguenza altri problemi: usura dello smalto dei denti o scheggiatura, apnea notturna, cefalea e contratture dei muscoli del collo e delle spalle (Meloto C.B. et al., 2015).
Uno dei rimedi possibili è l'utilizzo di un Bite, un dispositivo rimovibile di resina trasparente che aderisce all'arcata dentale, evitando così l'usura o la frattura dei denti stessi. Se però questo strumento risulta essere un'ottima protezione, non elimina il problema del digrignamento notturno, che comunque si manifesta.
L'intervento dell'osteopata invece riduce l'indolenzimento della mandibola, del collo e l'eventuale mal di testa conseguenza del bruxismo, intervenendo su muscoli, tessuti e ossa della zona temporo-mandibolare; allenta le tensioni presenti e riequilibra il meccanismo cranio-sacrale, alla cui disfunzionalità alcuni autori fanno risalire il problema (Cuccia M. A. et al., 2011).
Può sembrare strano dover agire su parti del corpo che apparentemente non hanno niente a che vedere con i denti, ma proprio perché il bruxismo è un fenomeno che spesso non dipende dalla bocca, risulta più efficace combatterlo su altri fronti (Quadri M.F. et al., 2015).
►Marco Matucci, osteopata a Calenzano
Via di Carraia 10
Tel. 377 529 9782
Foto: www.pexels.com/
autore: GEORGE DESIPRIS