02/11/2025
Uno scienziato voleva verificare una teoria. Aveva bisogno di un volontario. Alla fine lo trovò: un uomo condannato a morte, destinato alla sedia elettrica.
Lo scienziato gli fece una proposta: partecipare a un esperimento scientifico che prevedeva la riduzione graduale del battito cardiaco, fino a far uscire il sangue goccia a goccia, fino all’ultima goccia. Gli spiegò che le probabilità di sopravvivenza erano minime, ma che la morte sarebbe stata indolore, senza sofferenza.
Il condannato accettò, pensando che quella sarebbe stata una morte più dignitosa di quella con la sedia elettrica. Fu adagiato su una barella e completamente immobilizzato. Poi gli fu praticato un piccolo taglio superficiale sul polso, appena sulla pelle, e sotto il braccio venne posto un recipiente di metallo.
Il taglio era innocuo, ma sufficiente a convincerlo che le sue vene erano state tagliate. Sotto il letto era stato collocato un contenitore con un rubinetto, dal quale iniziò a gocciolare lentamente del liquido. Il condannato sentiva ogni goccia e la percepiva come se fosse il suo stesso sangue a uscire.
Senza che l’uomo potesse vedere, lo scienziato diminuiva gradualmente il flusso finché le gocce si fermarono — falso segnale che il sangue era ormai finito.
Nel giro di pochi minuti, il volto del condannato impallidì, il suo battito accelerò. Quando il panico raggiunse il culmine, il rubinetto fu completamente chiuso. In quell’istante, il cuore dell’uomo si fermò. Era morto.
In questo modo, lo scienziato dimostrò che tutto ciò che percepiamo — positivo o negativo che sia — esercita un’influenza profonda su tutto il nostro essere, mente e corpo.
Quando le persone sentono di essere malate, possono morire solo per paura e suggestione. Dopo una costante esposizione a notizie allarmanti, sono invase dall’angoscia e il loro sistema immunitario si indebolisce.
Oggi è noto che il rischio reale di morire a causa di un virus è estremamente basso — purché non ci si lasci sopraffare dalla paura. La mente fa il resto. Le complicazioni sopraggiungono solo quando il sistema immunitario è già indebolito. Nessun virus ha potere su un corpo sano e una mente fiduciosa.
Forse è per questo che molti bambini riescono a sopravvivere anche nelle situazioni più difficili: perché la loro coscienza non è ancora avvelenata dalla paura.
Perciò, fate attenzione a ciò con cui nutrite la vostra anima e a ciò che scegliete di credere.
di Emil Lazarov