Dott. Angelo Rizzo - Psicologo

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Specializzato in psicoterapia Psicologo

La realtà contemporanea ci porta di fronte a traumatizzazioni insostenibili. Il Mediterraneo è diventato un cimitero. I ...
04/11/2025

La realtà contemporanea ci porta di fronte a traumatizzazioni insostenibili. Il Mediterraneo è diventato un cimitero. I territori di guerra sono sempre più estesi. II Medio Oriente è una polveriera.

Gaza sta scomparendo. I governi contemporanei sono più attenti alla ricostruzione di muri e difendersi dalle minacce di questi stranieri che da ogni lato ci invadono che a pensare a soluzione umanitarie vere, che facciano posto alla sofferenza, che accolgano.

Quanto sono diversi da noi questi profughi che bussano alle nostre porte?
Possiamo avere empatia o sensibilità solo per coloro nei cui panni ancora possiamo metterci, come i terremotati nostri vicini e nostri simili, piuttosto che i senza tetto e i senza casa che in massa fuggono la fame la guerra la carestia la minaccia di distruzione?

Se io vivo incurante dell'altro, se non penso che io sia o debba essere il custode di mio fratello […] io abito un mondo di estranei, sono solo circondato da estranei, da altri diversi da me che non capisco, che non sento, e che non mi capiscono e non mi sentono. Vivo la vita di un automa, isolato e affranto, magari connesso ma alienato. […]
"We are careless". Siamo noncuranti, non prestiamo attenzione. Per qualche motivo la vita si è svalutata ai nostri occhi, è diventata una cosa da poco. La santità della vita, la sacralità della dimensione umana, di ogni minuto della esistenza umana, è perduta.

Tratto da:
C. Mucci (2024) psicoanalisi come testimonianza. Il trauma da Freud a Ferenczi ai contemporanei. Luogo guerriero editore.

20/10/2025

Il compianto Lewis Aron (2015), noto psicoanalista (e chitarrista rock dilettante), ha affermato che immergersi nella letteratura o nella poesia o nelle arti figurative potrebbe costituire una forma di preparazione migliore alla pratica clinica psicoanalitica rispetto allo studio forsennato della teoria. Questa ipotesi può essere estesa alla psicoterapia in generale. Secondo recenti ricerche e teorizzazioni (per esempio, Farber, 2017; McWilliams, 2005), i terapeuti dotati di sensibilità artistica – che essa si esplichi attraverso una produzione attiva (e.g., scrittura, pittura, danza) o attraverso la fruizione (e.g., lettura, passione per le arti figurative) - tendono a determinare risultati terapeutici migliori. I terapeuti con sensibilità artistica risultano infatti più consapevoli delle motivazioni e dei pattern di comportamento umani, delle possibilità e delle difficoltà del cambiamento psicologico, della intrinseca molteplicità degli stati del sé e della frequente discrepanza tra sé pubblico e privato, del potere della narrazione nel modellare la vita di ciascuno di noi. Risultano inoltre più capaci di comprendere la frammentazione e la mancanza di linearità delle storie che compongono l’identità, di apprezzare humor, immaginazione e fantasia, di empatizzare con una molteplicità di prospettive di significato, di comprendere e processare gli affetti, anche i più primitivi, di restare radicati a fronte dell’attivazione, in sé e nel paziente, dei nuclei affettivi più dolorosi, di essere creativi negli interventi clinici, di comprendere i – e rispondere ai - processi più sottili dell’incontro clinico, al di là del contenuto manifesto delle parole scambiate in seduta. In sintesi, i terapeuti dotati di sensibilità artistica possiedono una capacità superiore di comprendere e attraversare la complessità psicologica di sé e dei loro pazienti. Forse i terapeuti dovrebbero capire che essere “bravi” significa smettere di preoccuparsi di “essere bravi”, per iniziare a esplorare gli strati profondi del significato dell’esperienza, che solo le forme di espressione artistica sanno far intravedere.



Qual è la natura del miglioramento della padronanza di sé?[…] Un disegnatore del
08/10/2025

Qual è la natura del miglioramento della padronanza di sé?
[…] Un disegnatore del

Un terapeuta non può utilizzare le tecniche in modo assoluto. La sua attenzione deve concentrarsi su come la tecnica vie...
06/10/2025

Un terapeuta non può utilizzare le tecniche in modo assoluto.
La sua attenzione deve concentrarsi su come la tecnica viene vissuta dal paziente.

Tratto da:
L. Luborsky (1989) principi di psicoterapia psicoanalitica. Bollati Boringhieri.


01/10/2025

La ricerca lo conferma: la persona del terapeuta cura più del modello che questi utilizza. Il terapeuta dovrebbe fare esperienze che lo emancipano dalla schiavitù della ricerca della “tecnica infallibile”, e portare sistematicamente l’attenzione sulle declinazioni della propria soggettività durante l’incontro del paziente. Le zone di vulnerabilità del terapeuta – liberate dalla coltre dissociativa che le copre abitualmente – possono farsi ponte verso la comprensione dei nuclei di sofferenza del paziente, e verso la saggezza della scelta senza sforzo – momento per momento - della linea di intervento adeguata. Questi temi saranno discussi nell’evento che presentiamo, in cui due mondi, quello accademico e quello della clinica del paziente complesso, faranno convergere il loro sguardo.

Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio"
Francytherapy
Raffaello Cortina Editore

22/09/2025

Una nuova puntata della nostra rubrica “la verità, vi spiego, sul dolore” - la chiacchiera di Heidegger.

“La chiacchiera è sfruttare – sarebbe più esatto dire sprecare - l’occasione di contatto con l’altro per dimostrare la propria individualità, per imporla al contesto. In questo modo il contesto diventa trampolino per spiccare un salto, in realtà quasi sempre scarso in altezza e grazia, che allontani il più possibile dalla superficie pianeggiante dall’anonimato. Già solo dalla chiacchiera come manifestazione nel dialogo dell’esistenza inautentica, si comprende che quest’ultima è quella che ci vede programmati per volere qualcosa dall’altro, per trasformarlo, come direbbe Sartre, in oggetto del nostro mondo, in elemento funzionale al nostro progetto.”

Per leggere l’articolo completo vai su: www.studiomaya.it ed entra nella sezione blog.



19/09/2025

Empatia ed empatismo
Una parola sulla bocca di tutti, terapeuti e non: empatia. Fare i terapeuti non vuol dire essere empatici per default. Infatti pare che l’empatia sia una caratteristica molto variabile nei terapeuti. Miller e Moyers (2021) ipotizzano che l’“accurata empatia” (accurate empathy) del terapeuta richieda due elementi: un’attitudine spontanea e una capacità tecnica (skill). Il primo elemento consta di quello che Rogers (1980) considerava parte di un modo di essere del terapeuta, che muove la sua curiosità, la sua apertura verso il mondo interno del paziente, la massima attenzione a quanto il paziente esprime (Gordon, 1970; Miller, 2018). Il secondo elemento ha a che vedere con la capacità del terapeuta di manifestare la propria empatia a fini terapeutici (Gelso, Perez-Rojas, 2017). La vera empatia consiste a volte nel comprendere che non è il caso di manifestare eccessiva empatia, perché il paziente non è pronto ad accoglierla; troppo abituato a uno sguardo dell’altro che non sa intercettarlo. Invece, capita che il terapeuta, mosso dalla necessità di dimostrare la propria empatia al paziente, indulga in quello che Bolognini (2004) ha chiamato empatismo, una sorta di scimmiottamento dell’attitudine empatica, nella quale il terapeuta sembra voler stabilire a tutti i costi una connessione intima con il paziente, mosso dall’illusione che questo gli permetterà di controllare la situazione e ottenere un risultato.



Studio MayaCentro clinico di psichiatria, psicoterapia individuale e di gruppo, formazione e supervisione clinica, ricer...
15/09/2025

Studio Maya
Centro clinico di psichiatria, psicoterapia individuale e di gruppo, formazione e supervisione clinica, ricerca, criminologia. Diretto dal prof. Gianpaolo Salvatore.

Via Antonio Amato, 20/22
Scala A – II PIano
84131 – Salerno

Consulenze ed Appuntamenti
E-mail: studiomaya2015@libero.it
Cell. 329 5994571
(“Solo messaggi Whatsapp”)





01/09/2025

Laboratorio sulla tecnica del colloquio

📚 4 moduli didattico-esperenziali di 2 ore

📌 In presenza e online

✍️ Info ed iscrizioni
📧 studiomaya2015@libero.it



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