Dott.ssa Raffaella Penzo Psicologa e Psicoterapeuta

Dott.ssa Raffaella Penzo Psicologa e Psicoterapeuta Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Dott.ssa Raffaella Penzo Psicologa e Psicoterapeuta, Psicoterapeuta, Via Papa Giovanni XXIII, 11, Varese.

Benvenuto in questo spazio!😊
Sono la dr.ssa Raffaella Penzo,psicoterapeuta.
🪁Ti guido a esprimere pienamente te stesso, aiutandoti a scegliere azioni allineate ai tuoi valori.💎✨
📍Ricevo su Varese-Milano-Online.
📩Scrivimi in DM per info.

12/11/2025

⚠️⚠️Le emozioni non sono un capriccio! Sono una delle parti che dà forma all’essere umano.
E continuare ad ignorarle può costarti molto caro.

Ciò che vedo nella mia esperienza con i miei pazienti è che ogni sintomo, come ansia, disturbi psicosomatici, bassa energia solo una porta di ingresso, che apre a questioni sempre più complesse che inizialmente riguardano:
1)la conoscenza dei propri bisogni che spesso manca
2) oppure la loro validazione (accetto di provare quel determinato sentimento)
3) o la loro repressione.

La prima cosa che hai da fare è connetterti a te, ascoltarti e interiorizzare che hai diritto di sentire ciò che provi.
E poi di esprimerti.

Continuare a non ascoltarti, non farà altro che ingrandire il vuoto emotivo che c’è dentro di te, che stai cercando di colmare in tutti i modi. E ritrovarti poi in una vita che non ti soddisfa.
Ma la vera soluzione a questo voragine è metterti in ascolto profondo dj te.

Finché non ti metterai in collegamento con i tuoi bisogni emotivi continuerai a trasformare quella energia emotiva in blocco stagnante dentro di te che percepirai con ansia o infiammazioni croniche a livello di qualche organo e apparato.

Io sono Raffaella Penzo, psicoterapeuta, e aiuto le persone che hanno perso la loro bussola interiore (o sentono che forse non ce l’hanno mai avuta) e stanno somatizzando con ansia e sintomi psicosomatici, a creare una coppia, un lavoro, una vita che le nutre davvero.

Comincia da oggi e sii onesto con te, perché raccontarti che va tutto bene, se invece va tutto male, e’ la più alta forma di tradimento. Solo raccontandoti la verità possono palesarsi di fronte a te scenari di soluzione. E se non si palesano, allora non era un problema! 😜

Per informazioni sui miei percorsi o altro, puoi contattarmi in DM📩

07/11/2025

La tua ansia e i tuoi disturbi psicosomatici, infiammatori o autoimmuni non ti sono nemici e la vita non ti è contro.
Il sintomo non è quasi mai il problema, sebbene comprendo essere invalidante. La soluzione è sempre altrove!
E a volte dietro l’ansia, disturbi psicosomatici, malattie infiammatorie, nella mia esperienza ci sta una persona che ha imparato a comprimersi e che si è spenta!
Hai compresso la tua potenza, la tua vitalità, il tuo dire al mondo “io penso-io sono-io desidero-io posso-io voglio!”

Non è colpa tua, a volte succede che alcune cose successe nella tua famiglia di origine abbiano portato a formare schemi relazionali, comportamentali e di pensiero disfunzionali.
Come “se sono me stesso-arrabbiandosi-essendo triste ecc- non sarò amato”.
E non è nemmeno colpa dei tuoi genitori, a volte si hanno le migliori intenzioni, ma poche risorse e consapevolezza. I genitori vogliono insegnare, a volte dare forza ma invece il bambino filtra il messaggio che non piace, che non va bene, che deve tenere duro…

Hai da imparare ad ascoltarti, ad andare dentro, a vedere quel bambino che non hai sentito ascoltato. A separare i suoi bisogni da quelli degli altri.
Ora puoi occuparti di te perché non sei più piccolo, oggi puoi imparare nuove strategie.

Perché solo se impari ad ascoltarti e vederti potrai:
-vivere una vita scegliendo cosa ti fa stare bene ed essere contento;
-essere piena presenza per l’altro per piacere e non per dovere;
-vivere davvero e non subire.

Eh no non è egoismo vedersi, ascoltarsi, occuparsi di sè. E’ una tappa necessaria. C’è spazio per te e per l’altro, per entrambi. Ma esprimerti ti servirà per dividere le due cose. Altrimenti rimarrà confusione e la confusione porta a sintomi.
Ricorda il bambino per vivere ha bisogno di separarsi dalla madre e nasce. Ogni crescita prevede uno strappo.

05/11/2025

Quando entriamo in intimità affettiva con qualcuno e questa persona diventa per noi molto importante si attivano gli schemi di attaccamento che avevamo con i nostri genitori.
“Ho paura che mi lasci se gli dico davvero ciò che penso e non mi piace” non ha a che fare col tuo partner, amico o capo ma con dei permessi che non hai ricevuto da piccolo/a.
Togli la faccia di tua madre e di tuo padre dalle tue relazioni attuali. Loro non c’entrano con la tua storia, tieni pulite quelle relazioni e se senti che il passato entra molto, come a volte succede, chiedi aiuto.

Una credenza appresa dalla famiglia, anche se data con amore e con le massime buone intenzioni (la mamma di Chiara lo diceva in termini protettivi affinché diventasse una persona capace di farsi valere e rispettare nella vita- e così è stato tutto sommato) può bloccarti e farti rimanere prigioniera della paura se metti dentro secondo un filtro immaturo e i bambini hanno un sistema cognitivo ed emotivo immaturo.

Quindi, quando senti un blocco nella tua espressività, è il blocco può essere o in repressione ma anche nel perdere il controllo,chiediti sempre:
1) con cosa o chi ha a che fare?
2)se pulisco e sto sulla persona come posso dire ciò che sento nei termini più protettivi per me?
3)la vita ti vuole bene: e se per caso quella persona si allontana da te, non è per te o per quello che gli hai detto, non abbiamo così tanto potere. Non era semplicemente la persona giusta per te o per il tuo cammino di evoluzione di essere umano in quel momento.

Essere te stesso è l’unica garanzia per crearti una vita di cui essere appagato.

Amo aiutare le persone a creare ciò che le fa stare bene.

Continua a seguirmi per sapere come fare, e se vuoi una consulenza con me sappi che ricevo online e poi in presenza negli studi di Gallarate, Milano e Varese.
Puoi scrivermi in DM o contattarmi dal link in bio.

✨💫

“Come stai?”“Bene dai!”. Ecco uno scambio tipico. Quel “dai” che nasconde mille emozioni e che significa “va bene, anche...
03/11/2025

“Come stai?”
“Bene dai!”.
Ecco uno scambio tipico. Quel “dai” che nasconde mille emozioni e che significa “va bene, anche se…”.
Viviamo in una società in cui ormai possiamo avere tutto, ma questo non è sinonimo che per forza che tutto deve sempre andare bene.
Ciò che vedo è che a volte non ci diamo il permesso di dire davvero come stiamo, un po’ perché non ce lo concediamo, un po’ perché non siamo stati educati a farlo.
E a volte succede di arrivare da grandi, pieni, saturi, e di non sapere bene cosa ci sia che non va, e lo psicologo è spesso l’ultima spiaggia.
L’ultima che trasforma…
Vorremmo velocemente che i sintomi passassero, ma per alcune persone sono i più grandi alleati che bussano violentemente e che costringono a prendersi in mano la vita. Com’è successo a Francesco.
Ma i sintomi sono solo la punta di un’iceberg. Sotto ci sei tu, la tua storia, le tue memorie, il tuo sentire.. tu sei di più.

Inizia a vivere lo psicologo al pari di tutti gli altri professionisti: gastroenterologo, ortopedico, dermatologo. Le emozioni hanno la loro centralità nella vita, al pari della salute del corpo.
Quindi se c’è qualcosa che emotivamente senti non andare per il verso giusto, e vuoi capirne di più, prenota la tua consulenza. Non aspettare sempre l’urgenza!!!

Per richiedere un incontro con me, ti ricordo che ricevo Online o per sedute in presenza a Gallarate, Milano e Varese.

Puoi prenotare o dal link in bio o scrivendomi privatamente in DM.

20/10/2025

🎯 Cosa ti sta dicendo il tuo disturbo psicosomatico?
Probabilmente vuole che tu ti fermi per VEDERTI, affinché tu ti ascolti in profondità e comprenda ciò che ti renderebbe davvero gioiosa.

➡️Il tuo fare nel tempo ha sostituito il tuo sentire. Hai imparato che facendo hai valore e otterrai attenzioni, mentre quando sentivi e provavi ad esprimerti non ti sentivi accolta o riconosciuta e hai messo dentro l’informazione “se faccio così non otterrò mai le attenzioni”.

Lo sguardo di mamma e papà, quando siamo piccoli, era di vitale importanza: loro sono stati i tuoi primi specchi. E ciò che ti hanno rimandato sono diventate le tue credenze su te stesso.

Il tuo disturbo psicosomatico viene alimentato da un loop che si ripete e che lo continua a mantenere il tuo sintomo.

Un bambino non ha bisogno di fare per ricevere attenzioni, un bambino è.
Ma se alla fine ottiene riconoscimenti attraverso le sue azioni “buone”, il fare ha riempito un vuoto e un bisogno di amore, di affetto, di cure, di sguardi, di vicinanza.
Se a bisogno-buco non rispondi adeguatamente per soddisfarlo peró ci metti un cerotto senza curare la ferita non si riempirà mai.
E’ per questo che ad un certo punto non sarà mai abbastanza nemmeno quel che farai, perché tu non ti senti mai abbastanza e non sai bene cosa vali, chi sei.
Così i doveri aumenteranno vertiginosamente, e tu ne uscirai sopraffatta/o. Con un corpo che ti chiederà tregua (attraverso il sintomo) ma che tu faticherai ad assecondare il bisogno di riposo perché:
1. Non ti è stato insegnato a stare e rispondere con i tuoi bisogni
2. Fare ti da’ valore, per cui se non fai vali meno.

🌪️Per cui ecco che si rimane incastrati.

Ma uscirne si puó, imparando a darsi valore indipendentemente a ciò che tu sai fare o a quanti appuntamenti hai in agenda.
Si impara sintonizzandosi su dí se, sul proprio ritmo, mettendosi in ascolto di ciò che ti serve e che ti dà pace davvero.
E allineando la propria vita a ciò che per te è importante.

Ti sei riconosciuto in queste parole?
Se ti va, puoi condividere una tua riflessione nei commenti.

Un viaggio provato da terapeuta e da paziente: la sensazione è sempre la stessa, tanti brividi, lacrime, liberazione e p...
18/10/2025

Un viaggio provato da terapeuta e da paziente: la sensazione è sempre la stessa, tanti brividi, lacrime, liberazione e profonda tenerezza!
Il mio è un lavoro meraviglioso ♥️

Esiste nel mio subconscio una donna vestita di latex con uno stivale a punta tacco 12. L’ho creata io. È forte e molto coraggiosa e muscolosa. Sorride poco ed è pronta a qualunque cosa pur di proteggere qualcuno che fino ad oggi non sapevo neanche esistesse ancora. Durante una terapia con la mia psicologa,ho visualizzato un garage, aprendolo c’era lei davanti a me con le braccia conserte. Subito non voleva farmi entrare, ma quando gli ho chiesto con gentilezza di farmi vedere cosa c’era dentro a quel garage, mi ha fatto segno di guardare in fondo nel buio. Scorgo una sedia di legno un pò vintage…anni 80, sulla quale c’è seduta una piccola bimba di circa 4 anni rannicchiata. Sono io. Si tiene le gambe con le braccia e se le stringe forte. Mi guarda e non parla. È molto piccola e ha lo sguardo triste. Le faccio segno di ve**re da me e a quel punto piano piano scende dalla sedia e si fa abbracciare da me. Le lacrime mi scorrono sul volto ed escono incontrollate. Come se fosse un dolore che ho rimosso, che arriva da dentro, dal profondo. Per quanti anni l’ho lasciata lì? Non le ho mai dato retta. Per ora ho ancora paura a chiederle perché fosse così triste. Ho creato una super me potente a proteggerla, ma l’ho chiusa dentro. Ora la sto abbracciando e le ho regalato una collana con un cuore a ciondolo. Le ho detto che questo cuore la proteggerà e che diventerà una donna forte, buona e che avrà una vita piena di soddisfazioni. Le ho detto di non avere paura e di non sentirsi in colpa perché lei non ha colpe. Non ci crede ancora del tutto…ma il primo passo l’ho fatto. Ora ogni tanto la visualizzo e le chiedo cosa vorrebbe fare. Cerco di seguire le sue richieste , i suoi bisogni che ho ignorato per tanto tempo…è un viaggio incredibile e vi consiglio di farlo. Ognuno di noi ha dentro un bambino o una bambina che desidera essere vista finalmente proprio da voi stessi. Altrimenti sarete sempre in richiesta di attenzioni che arrivano da fuori. Sistemiamo i bambini che abbiamo dentro e la vita prenderà una forma molto più luminosa. Amarci ci rende forti
Love u ❤️

16/10/2025

❗️Ecco le altre due cose che comprometteranno la tua vita in modo significativo, se non ti prendi cura del tuo sintomo psicosomatico ❗️

3. Il Piacere: piano piano la tua vita si svuoterà di piacere. Il dolore e il sintomo invalidante e fastidioso diventeranno il centro di tutti i pensieri, dei tuoi scambi verbali, della tua vita. La vita si svuota di cose belle, leggere e che dovrebbero dare gioia, come vacanze, uscite, momenti da vivere in famiglia, opportunità.

4. La percezione del tuo valore, della fiducia in te, del tuo potere personale. Questo verrà compromesso perché il sintomo ti farà vivere delle difficoltà anche in quegli ambiti dove hai funzionato sempre bene, come il lavoro ad esempio, dove i risultati non sono mai tardati ad arrivare, che ti dava valore e contribuiva alla fiducia in te. Questo porta conseguenze nella stima in te stesso, sei confuso su ciò che vuoi, ti sembra di non essere più in grado di scegliere per te.

➡️Il problema non è mai solo il sintomo singolo ma la ricaduta e l’impatto che un aspetto ignorato nel tempo può avere nella nostra vita.

Ti ritrovi con queste mie parole?
A te e’ successo?

Mi piacerebbe sapere di te che ti ritrovi. Puoi lasciare qui un tuo commento per favorire la riflesione o scrivermi in DM.

✨E’ della nostra luce che abbiamo paura, più che della nostra ombra✨Se una parte di te ti fa soffrire eppure tu caschi s...
11/10/2025

✨E’ della nostra luce che abbiamo paura, più che della nostra ombra✨

Se una parte di te ti fa soffrire eppure tu caschi sempre nel solito schema, non è una questione di non essere abbastanza bravo o abbastanza intelligente.
Con la testa io lo so che tu sai tutto,
Ma c’è qualcosa in più, che non è percipile con la testa.
E ha a che fare con parti sottorranee di te estremamente potenti, più della tua testa.
L’uscita dal copione richiede tanto impegno, tanti errori, tante cadute.
Il cambiamento prevede l’essere disposti a lasciar andare parti di noi che non hanno più senso di esistere, e spesso è un vero e proprio lutto.
E’ lì la fase che le persone che seguono mi dicono “Raffaella, pensavo di aver già dato (problema grosso con cui si arriva e che è il primo step che risolviamo!), ma è ora che arriva la parte difficile”.
Lo so bene!
Perché c’è un vuoto da imparare a sostenere che è il tuo vuoto legato al:
-chi sei tu oltre quel ruolo?
-cos’altro c’è che hai tenuto e non espresso?

E’ la nuova vita, la nuova forma di te, che non conosci. E noi uomini fatichiamo a non sapere e a non controllare.
Meglio il conosciuto doloroso, che il non conosciuto.
Funzioniamo così!
Ma te lo dico, non c’è altra strada per il vero benessere con se stessi, per vivere una vita piena, su misura, come piace a te.
Dove dire con autenticità “sto bene” e non “si dai tutto ok!”

Con il tuo tempo.
Il tuo ritmo.

Questa è la strada per andare verso di te!

🌱🌱🌱

✨Cosa non vuoi vedere con tutto questo fare?✨Sei una persona brillante, competente, sensibile, ambiziosa.Hai valori e id...
08/10/2025

✨Cosa non vuoi vedere con tutto questo fare?✨

Sei una persona brillante, competente, sensibile, ambiziosa.
Hai valori e ideali che guidano la tua visita e ciò ti fa spendere molta energia per “buone cause”…
Ma a volte senti che comincia a diventare troppo!
Ecco quel sintomo che ti ricorda che esisti anche tu, la testa piena, sembra tesa a controllare e a tenere mille pezzi, le emozioni che senti a 1000.
Ma poi è più forte di te, prendi un po’ di respiro e poi tutto riparte.
Non è colpa tua! E’ uno schema che nasce col tentativo di difenderti.
Sentire ti fa paura perché ti permette di contattare quella parte insoddisfatta che ti chiede di cambiare qualcosa, ti chiede di ascoltare che quel posto o quella relazione non va più bene.
E nel corpo converti queste emozioni in sintomi che nascono per ricordarti che devi cambiare strada.
Non è naturale fare sempre, non è naturale stare sempre male, non è naturale accontentarsi…
Sei tu a decidere cosa e’ giusto e va bene per te.
Come? Ascoltandoti.
Io sono qui per accompagnarti e supportarti a trovare quel coraggio per farlo.
Ieri una mia paziente mi ha detto:”ho smosso troppe cose, ora non riesco più a tornare indietro!”
E’ così, ascoltarsi crea dipendenza: perché ti porta ad essere felice. E’ per questo che ne vuoi sempre di più!
♥️

07/10/2025

Vivere integrando la gioia e il piacere e’ possibile.
Ma per chi ha nelle cellule lo sforzo sembra un’impresa impossibile! E così che la vita ci mette davanti dei “portali”, dei messaggeri che ti dicono: “stop, fermo in giro!” E questi sono la salute, le relazioni, il rapporto con il denaro, il lavoro, ecc…
Ci vuole un accompagnamento, tempo e ascolto.
In primis per togliere cosa non ti serve più.
E quando hai tolto il fango, e’ lì che comincia la vita. Lì non c’è più sopravvivenza, c’è vita, da ri-costruire.
Ricorda che siamo nati per vivere bene e in bellezza. Ma per farlo devi sintonizzarti alla tua frequenza, solo tua.
E’ un cammino, e’possibile, è meraviglioso ed è profondamente liberatorio.
Quali blocchi senti che la vita ti sta mettendo di fronte?
Pensi siano solo impedimenti e scocciature o messaggi che ti stanno dicendo qualcosa di più grande su di te?

Indirizzo

Via Papa Giovanni XXIII, 11
Varese
21010

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